Shiraz e Bukhara.
di
Tibet
genere
comici
Vorrei dedicare questo raccontino di fine anno alle autrici di ER che apprezzo, oh... senza nessuna altra velleità se non quella di poter manifestare la mia ammirazione per loro e per le loro opere.
Ci associo degli auguri sentiti che allargo con piacere anche agli autori tutti, in particolare a quelli che stimo e per finire ai lettori.
Buona vita per il 2018.
Di lei vedevo solo le gambe che teneva accavallate, inguainate in leggerissime calze e le sue calzature. Il resto di lei mi era ignoto.
Le gambe per quello che vedevo erano snelle e ben fatte. Il piede che appoggiava a terra posava su un tappeto persiano.
Le chiesi...
-E' uno Shiraz quel tappeto?-
Era certamente uno Shiraz ma nel mondo dei tappeti per valutare un manufatto è necessario ben di più che una rapida occhiata, tra l'altro di una foto da cellulare.
-Non lo so... - rispose- sono nello studio del mio avvocato...
E poi aggiunse.
-Non mi intendo di tappeti...-
Naturalmente era una che avrei voluto portarmi a letto, ma era alquanto refrattaria al mio fascino. Oddio... fascino?
Non è che abbia poi questo immenso successo. Non è che possa fare esattamente delle percentuali ma sicuramente non sono ottimistiche. Lei era la prova che più spesso che no andavo in bianco.
-I tappeti hanno una vita...-
Iniziai, perché non provarci? Magari si appassionava all'argomento.
Magari potevo dirle della mia convinzione che le migliori scopate sono quelle fatte su un tappeto Bukhara. E dirle anche il perché.
Ci sono tappeti che costano proprio una fortuna, tanto oro quanto pesano, ma non sono adatti. Non so esattamente il perché, ma questa cosa è vera. Dipende dal loro disegno? Dal disegno della loro trama?
Si si... il discorso vi sembra inutile.
Voi scopate, fate l'amore o sesso su letti, su divani, su poltrone e sedie, su tavoli della cucina, nelle ritirate dei treni, contro il muro di un vicolo, quindi perché dovrebbe interessarvi scopare su un tappeto Bukhara?
Magari vi avanzano cinque minuti nei quali non sapete che fare e intendete seguitare a leggermi? Bene, allora continuo.
Ora mi chiederete di sicuro: ma tu possiedi un tappeto?
Lo ammetto ed è proprio un Bukhara.
Qualcuno ancora non sarà molto convinto, dirà che lui/lei ha scopato da dio su un Tabriz o su uno Joshagan. Dipende da come scopate, tecniche di sesso tantra vogliono ben altro che un tappeto Bukhara, vengono meglio su un fine tappeto cinese di seta.
Un tempo non ero così esigente. Non curavo molto questo particolare, pensavo convinto che il massimo del piacere l'avevo provato su un tappeto tribale di lana proveniente dai monti dell'Atlante marocchino. O forse era dovuto alla puttana che mi scopavo?
Uhm... occhi cerchiati dall'hannè, bocca, areole del seno e labbra della vagina colorate di un rosso carico!
Come sempre bisogna avere un maestro per progredire nella conoscenza. E io lo trovai il maestro. Una maestra. Aveva un magnifico materasso ad acqua ma il suo piacere lo cercava su un tappeto.
Un Bukhara.
Non le piaceva molto la penetrazione, si... certo... il culmine dell'atto lo prevedeva, ma quello che preferiva era altro, mettersi distesa sul tappeto, far mettere il partner a cavalcioni sul petto e... farsi scopare la bocca. Più la cosa era violenta e più il suo piacere aumentava.
Dopo... le chiesi.
-Perché sul tappeto...?-
Mi veniva da pensarlo, perché non usare quel magnifico materasso ad acqua? Era concepito proprio per scopare.
-Per il suo disegno...-
Rispose.
Non capivo e chiesi ancora.
-Il disegno?-
-Vedi questi tondi? Sono impronte allegoriche di zampe di elefanti. Mmm...! Mi ci sdraio o mi metto in ginocchio, testa sul tappeto e immagino di essere posseduta da un cazzo enorme... dall'elefante...-
Non intendevo certo usare il tappeto nella sua maniera, ancora non mi sono deciso a mettermi a pecora, ma in qualche modo mi coinvolse.
Da allora cercai di esaminarmi ogni volta che scopavo su un qualsiasi tappeto. Un bell'elenco, sapete, ma arrivai alla conclusione che nessuno era come il Bukhara.
Alla bella tipa dalle gambe accavallate lo feci presente. Violentai la sua naturale raffinatezza con una proposta da scaricatore del porto.
-Voglio fotterti su un tappeto ma non su quello del tuo avvocato... sul mio...-
Ah...! La sua risatina beffarda!
Capii che non era aria per me. Era solo un ennesimo buco nell'acqua.
Ma sul valore del Bukhara sono convinto.
Si tratta solo di convincere chi ci vorrei stendere sopra.
Tibet
Ci associo degli auguri sentiti che allargo con piacere anche agli autori tutti, in particolare a quelli che stimo e per finire ai lettori.
Buona vita per il 2018.
Di lei vedevo solo le gambe che teneva accavallate, inguainate in leggerissime calze e le sue calzature. Il resto di lei mi era ignoto.
Le gambe per quello che vedevo erano snelle e ben fatte. Il piede che appoggiava a terra posava su un tappeto persiano.
Le chiesi...
-E' uno Shiraz quel tappeto?-
Era certamente uno Shiraz ma nel mondo dei tappeti per valutare un manufatto è necessario ben di più che una rapida occhiata, tra l'altro di una foto da cellulare.
-Non lo so... - rispose- sono nello studio del mio avvocato...
E poi aggiunse.
-Non mi intendo di tappeti...-
Naturalmente era una che avrei voluto portarmi a letto, ma era alquanto refrattaria al mio fascino. Oddio... fascino?
Non è che abbia poi questo immenso successo. Non è che possa fare esattamente delle percentuali ma sicuramente non sono ottimistiche. Lei era la prova che più spesso che no andavo in bianco.
-I tappeti hanno una vita...-
Iniziai, perché non provarci? Magari si appassionava all'argomento.
Magari potevo dirle della mia convinzione che le migliori scopate sono quelle fatte su un tappeto Bukhara. E dirle anche il perché.
Ci sono tappeti che costano proprio una fortuna, tanto oro quanto pesano, ma non sono adatti. Non so esattamente il perché, ma questa cosa è vera. Dipende dal loro disegno? Dal disegno della loro trama?
Si si... il discorso vi sembra inutile.
Voi scopate, fate l'amore o sesso su letti, su divani, su poltrone e sedie, su tavoli della cucina, nelle ritirate dei treni, contro il muro di un vicolo, quindi perché dovrebbe interessarvi scopare su un tappeto Bukhara?
Magari vi avanzano cinque minuti nei quali non sapete che fare e intendete seguitare a leggermi? Bene, allora continuo.
Ora mi chiederete di sicuro: ma tu possiedi un tappeto?
Lo ammetto ed è proprio un Bukhara.
Qualcuno ancora non sarà molto convinto, dirà che lui/lei ha scopato da dio su un Tabriz o su uno Joshagan. Dipende da come scopate, tecniche di sesso tantra vogliono ben altro che un tappeto Bukhara, vengono meglio su un fine tappeto cinese di seta.
Un tempo non ero così esigente. Non curavo molto questo particolare, pensavo convinto che il massimo del piacere l'avevo provato su un tappeto tribale di lana proveniente dai monti dell'Atlante marocchino. O forse era dovuto alla puttana che mi scopavo?
Uhm... occhi cerchiati dall'hannè, bocca, areole del seno e labbra della vagina colorate di un rosso carico!
Come sempre bisogna avere un maestro per progredire nella conoscenza. E io lo trovai il maestro. Una maestra. Aveva un magnifico materasso ad acqua ma il suo piacere lo cercava su un tappeto.
Un Bukhara.
Non le piaceva molto la penetrazione, si... certo... il culmine dell'atto lo prevedeva, ma quello che preferiva era altro, mettersi distesa sul tappeto, far mettere il partner a cavalcioni sul petto e... farsi scopare la bocca. Più la cosa era violenta e più il suo piacere aumentava.
Dopo... le chiesi.
-Perché sul tappeto...?-
Mi veniva da pensarlo, perché non usare quel magnifico materasso ad acqua? Era concepito proprio per scopare.
-Per il suo disegno...-
Rispose.
Non capivo e chiesi ancora.
-Il disegno?-
-Vedi questi tondi? Sono impronte allegoriche di zampe di elefanti. Mmm...! Mi ci sdraio o mi metto in ginocchio, testa sul tappeto e immagino di essere posseduta da un cazzo enorme... dall'elefante...-
Non intendevo certo usare il tappeto nella sua maniera, ancora non mi sono deciso a mettermi a pecora, ma in qualche modo mi coinvolse.
Da allora cercai di esaminarmi ogni volta che scopavo su un qualsiasi tappeto. Un bell'elenco, sapete, ma arrivai alla conclusione che nessuno era come il Bukhara.
Alla bella tipa dalle gambe accavallate lo feci presente. Violentai la sua naturale raffinatezza con una proposta da scaricatore del porto.
-Voglio fotterti su un tappeto ma non su quello del tuo avvocato... sul mio...-
Ah...! La sua risatina beffarda!
Capii che non era aria per me. Era solo un ennesimo buco nell'acqua.
Ma sul valore del Bukhara sono convinto.
Si tratta solo di convincere chi ci vorrei stendere sopra.
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