San Antonio 2

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SAN ANTONIO 2

Settimana della Fiesta de San Antonio – Città omonima in TEXAS:

“Tesoro sei pronta? Louis tu hai fatto?” chiese John mentre si stava preparando per uscire di casa ed andare con la sua famiglia alla Fiesta de San Antonio. Una festa risalente a fine '800, colma di colori, che per gli americani rappresenta una “antica” tradizione, specialmente per i texani
“sì eccomi, mi sto truccando”
“sì papà ho fatto” rispose Louis
“dieci minuti e ho fatto anche io”. Sentendo ciò Louis andò in bagno dove sua mamma si stava ripassando un chiaro lucidalabbra delicato
“mamma sei bellissima sai?” Caroline era vestita da classica donna texana che si presenta alla Fiesta: un vestito d'un pezzo corto, degli stivali con tacco marroni ed un cappello in classico stile Far West. Una scollatura generosa ma al tempo stesso non volgare, che faceva comunque risaltare la figura di quella donna che aveva da poco passato i 50. Il petto di Caroline era adorno da una grande e lunga collana scura che prendeva casa fra i suoi seni
“grazie Louis, anche tu sei vestito bene. Ti mancava questa festa vero?” il ragazzo aveva degli jeans strappati, una camicia che ricordava quelle da rodeo ed aveva in mano anche lui un cappello texano. Louis si avvicinò piano dietro sua mamma che si stava sistemando la maglia allo specchio e le toccò il sedere...
“sì mamma mi è mancata, come tutte le cose...però specialmente mi son mancate altre...”
“non ora tesoro dai, papà è di là, calmati ti prego”
“va bene mamma...” disse sconfitto il ragazzo. Caroline si girò verso suo figlio
“quando torniamo, va bene?”
“sì mamma certo, ma..neppure...”
“neppure cosa?”
“nemmeno posso toccare un po'?” Caroline lo guardò seria
“caro hai fatto?” chiese lei alzando la voce affinché il marito potesse sentirla
“sto finendo, se volete aspettatemi fuori, tanto non ci metterò molto. Debbo solo trovare le scarpe adatte e arrivo” disse John dall'altro capo della casa. Caroline guardò suo figlio
“poco però”
“sì mamma, certo”, dicendo ciò Louis strinse sua madre fra il banco di marmo del bagno e lui. L'erezione si sentiva e molto. Il ragazzo posizionò entrambe le mani sotto il seno materno soppesando i seni di Caroline, per poi iniziare un palpeggio intenso, passionale
“mamma hai un seno stupendo”
“grazie tesoro; ultimamente me lo dici spesso” la donna dava campo libero a suo figlio nei palpeggi. Sapeva che questi , ad altre cose, gli erano mancati quando era in prigione
“ultimamente bè...sì mamma. Hai anche delle gambe stupende sai?”
“bè, con i tacchi risaltano di più dai, ma sono normali”
“non per me mamma: sono liscie, belle...e poi sì, con i tacchi risalta il tuo sedere di più” intanto il ragazzo continuava a palpare il seno materno, per poi con la mano destra entrare dentro la scollatura, spostare il reggiseno e prendere alloggio lì, stringendo e palpando a dovere il seno di sua madre. Ora Louis passava la mano dal seno sinistro al destro, per poi aiutarsi anche con la mano sinistra e quindi afferrando tutti e due i seni materni per farli uscire dalla scollatura
“oh mamma che tette che hai !”
“abbassa la voce Louis...gr...grazie” il ragazzo iniziò a sudare. Palpava con passione quei due seni che molti anni prima lo avevano allattato. Poi con la mano destra scese più sotto, verso il sedere e le gambe della mamma
“sei perfetta mamma, nonché una mamma stupenda” disse Louis palpando con la mano destra il sedere di sua madre ed anche la parte alta della coscia destra
“almeno chiudi la porta del bagno...se papà scende e non lo sentiamo succede un finimondo che neppure voglio immaginare” , sentito ciò Louis chiuse la porta del bagno in fretta. Caroline si girò verso suo figlio che, facendola poggiare spalle allo specchio, iniziò a succhiarle prima un seno, poi l'altro, poi assieme in un vortice di passione
“mmmhh tesoro...oh Louis” ansimò Caroline oramai sotto il giogo della lingua di suo figlio
“mmmmhh mamma...mamma” Louis mordeva delicatamente per poi succhiare e leccare, i due seni materni
“tesoro...dai che...papà avrà fatto...aaahhh” diceva Caroline paventando che suo marito da un momento all'altro bussasse alla porta del bagno
“mamma ti prego...”disse Louis staccandosi dai seni della madre “lo so che ti ho detto solo un palpeggio ma...non ce la faccio mamma, credimi”
“Louis tuo padre sta scendendo, ti ho detto che dopo...”
“si mamma dopo ok, ma tutta la giornata non ce la faccio proprio, cerca di capirmi mamma”. Quando diceva così Caroline si sentiva il cuore in gola. Temeva che rifiutando quelle richieste suo figlio si sentisse rifiutato. Sicuramente quei due anni in prigione non avevano migliorato la sua autostima
“oddio va bene...toccati tu un poco, poi finisco io” disse Caroline sistemandosi nuovamente il seno dentro il vestito
“ma dai mamma...”
“ma dai cosa?”
“se fai tu faccio prima, ti prego. Se mi toccassi io saebbe come fare da solo no?” Caroline fece un sospiro che sapeva di sconfitta e di contentino
“si ma niente cose lente, ora forte se no non ce la facciamo; per le cose lente poi con più calma, intesi?”
“si si dai mamma, non importa...”
“dai mettilo fuori Louis” disse Caroline al figlio mentre stava attenta ad ogni rumore in casa. Louis si sbottonò i pantaloni e fece uscire fuori il suo grande pene. Caroline fece poggiare suo figlio al bancone del bagno, spalle allo specchio, prendendo il membro nella mano destra, come l'altra mano finemente smaltata di rosso. La sega prese subito un ritmo impetuoso, pur non riuscendo a chiudere la mano, visto che il tempo a disposizione era minimo. Louis guardava sua madre e la stessa guardava il figlio
“mamma...oh mamma che meraviglia di mano che hai...”
“abbassa la voce tesoro...concentrati dai così ti sfoghi prima che scenda papà”
“sì...sì mamma ma...non puoi...”
“niente bocca, se no debbo truccarmi di nuovo, per adesso accontentati della mano”
“va bene mamma...ok, come vuoi tu”
Caroline si poggiò con il fianco sinistro al bancone in marmo, mentre con la mano continuava a dar piacere a suo figlio. La mano scorreva molto veloce sul pene di Louis che ansimava piano per non farsi sentire da fuori
“falla anche con due mani se ti è più comodo” disse il ragazzo
“no dai tranquillo vado più veloce così, tu concentrati” disse lei poggiando ora la testa sulla spalla destra di suo figlio
“oohh mamma...oddio sei bravissima”
“grazie caro, e non ti preocupare di nulla, ci penso io tesoro” disse lei dando un bacio sulla guancia del ragazzo. Louis girò poi il capo andando a baciare il collo di sua madre, ma d'un tratto...

“tesoro ho fatto”
era la voce di John che scendeva le scale “dove siete?”.
Caroline subitò aprì gli occhi terrorizzata, lasciando il pene di Louis
“cavolo !! Copriti Louis copriti !” disse togliendosi dal figlio e lo stesso dalla madre
“Tesoro !” Louis!”
“sono in bagno caro, vai in macchina ora vengo”
“ancora ti stai truccando?”
“no , sono in bagno a fare altro”
“e Louis?”
“è uscito due minuti, ora torna”
“va bene, vado un attimo da Alfred per vedere se viene con noi, sbrigati che quando torno debbo andare anche io in bagno”
Louis guardò sua madre. Se fosse venuto in terra il padre se ne sarebbe accorto
“sì ecco, vai pure dai , tanto cinque minuti e ho fatto”
“va bene cara, a fra poco”. E così John andò dal suo vicino
“mamma ma...se vengo per terra poi se ne accorgerà...” disse Louis aspettando che il padre andasse via di casa
“sbrigati dai, vedi però con tuo padre in casa che vuol dire?”
“mamma dai fai con la bocca, almeno non sporco”
“ma dovrei ritruccarmi dopo...lo sapevo che non dovevo farti nulla stamane”
“e capirai mamma , è solo lucidalabbra, mica ti vengo in faccia”
“dai su...” disse Caroline mettendo fuori nuovamente il membro di suo figlio. Louis si sedette sul bancone. Sua madre piegò leggermente la schiena togliendosi il cappellone texano e prese il possente membro di suo figlio in bocca iniziando a succhiare forte
“aaaahhh sììì...mmmmmhh così mammaaa !!” Louis ansimò di piacere al contatto con l'esperta bocca di sua madre che cercava con la sua maestria di prendere in bocca il più possibile il pene di suo figlio, per poi muoversi su e giù succhiandolocon un ritmo più che sostenuto. Louis mise la mano destra sulla nuca di sua madre anche per agevolare l'orgasmo, e iniziò a spingerla dandole un ritmo quasi da film porno
“mamma ci sono...oh mamma non resisto...che bocca che...mmmhh ooh mamma ci...so...no...ooooooo mmmmmmh” disse ed esplose una gran quantità di sperma, ora liquido viste le volte che sua madre lo aiutava a sfogarsi, dentro la bocca di sua madre. Louis piegò la schiena in avanti quasi ad andare sulla testa di Caroline che, rallentato di molto il ritmo del pompino, non lo toglieva ancora dalla sua bocca per poter così bere tutto il seme e non sporcare in terra
“mamma...o diavolo !! Cazzo !!”
Caroline con la mano segò stringendo il pene di Louis due, tre volte per far uscire gli ultimi residui di sperma. Dopo un poco alzò la testa lasciando il pene e si rimise il cappello texano sorridendo a suo figlio che ancora non aveva rimesso dentro il suo membro
“meglio?”
“incredibilmente meglio mamma...” sorrise Louis esausto “certo che sei una locomotiva” Caroline sorrise , anche un po' compiaciuta da quei complimenti che suo figlio le dava sulla maestria delle sue arti amatorie, per ora preliminari. Riprese la borsetta dei trucchi e, dopo essersi lavata i denti nuovamente, si ripassò il lucidalabbra perso
“bè? Non lo rimetti dentro? Dobbiamo andare”
“sì, sì mamma...” Louis scese dal bancone ma sua madre gli afferrò il pene dolcemente facendogli una carezza
“Buena Fiesta de San Antonio” dandogli poi un bacio a timbro sulle labbra.

FINE


scritto il
2018-07-06
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