La confessione di Daria1980
di
Edipo
genere
confessioni
Davide non sapeva bene come era finito su quello stupido sito. Quando era in viaggio per lavoro, tutte le sere apriva il portatile e navigava un pò prima di addormentarsi. Qualche volta per curiosità entrava in qualche forum dove si discuteva di temi appassionanti come "è meglio lasciare o essere lasciati?", oppure "preferite fare l'amore al buio o con la luce?".
Si ritrovò così a leggere la confessione sconvolgente di una frequentatrice.
Ciao a tutti, ho trentotto anni, sono mamma di due bellissime bambine e ho un marito a cui voglio bene ma che è spesso assente per lavoro. Confesso che diverse volte, durante le assenze di mio marito, ho avuto delle avventure senza importanza ma adesso, diversamente dalle altre volte, ho iniziato una storia che mi sta sconvolgendo. Il fatto è che lui è un ragazzo che potrebbe essere mio figlio, ha appena ventun anni e lo conosco da quando è nato. Mai avrei pensato di farne il mio amante ma qualche mese fa mi sono accorta che lui mi faceva timidamente la corte e io allora ho iniziato a dargli corda quasi per gioco, finchè un giorno, ad una festa di amici, ci siamo appartati e lui ha tentato di baciarmi e allora io gli ho messo una mano tra le gambe e l'ho accarezzato a lungo. Naturalmente abbiamo dovuto smettere quasi subito ma eravamo così eccitati che io mi sono congedata prima del tempo con una scusa e lui si è offerto di riaccompagnarmi, inutile dire che abbiamo consumato un frettoloso primo rapporto in auto, poi abbiamo cominciato una vera relazione che è la più appagante che abbia mai avuto, fra noi c'è un'intesa sessuale totale e senza inibizioni. Non mi son mai sentita così donna, anche perché mio marito, sebbene affettuoso, non mi ha mai soddisfatto a letto. Sentirti dire da un ragazzo che sei molto più sexy e arrapante delle sue coetanee è una soddisfazione che non vi sto nemmeno a spiegare. Ora sono spaventata dalle conseguenze, lui dice di amarmi e di volere star sempre con me, io non so, penso alle mie bimbe, allo scandalo (vivo in una città di provincia bigotta e ipocrita, tutte le mie amiche hanno l'amante ma mettersi con uno più giovane e fuggire con lui è un'altra questione). Cosa mi consigliate di fare? Sono davvero confusa.
Daria1980
I frequentatori del forum davano i consigli più assurdi e demenziali, tra un "beato il ragazzino" e "è un pò tardi per farsi venire gli scrupoli per quel cornuto di tuo marito". Davide pensò che quella era davvero una zoccola della peggiore specie, mentre gli occhi si facevano pesanti e sentiva che stava per venire il sonno. Ma ad un tratto si riscosse, tornò a leggere la confessione e sentì un brivido percorrergli la schiena. Sua moglie si chiamava Daria, era nata nel 1980, avevano due bambine di dieci e sei anni, vivevano in una città di provincia e lui era spesso lontano per lavoro. Quante coincidenze!
"Non è possibile", pensò, asciugandosi il leggero sudore che iniziava a imperlargli la fronte. Lui e Daria si conoscevano dai tempi della scuola, se c'era una donna seria, era lei; non aveva nulla in comune con quella mezza ninfomane che, per sua stessa ammissione, tradiva di continuo il marito. Loro si amavano, lei era sempre così appassionata quando facevano l'amore, altro che mai soddisfatta. E poi Daria non era così cretina da firmare la "confessione" con il suo nome, di disseminare il racconto di particolari che l'avrebbero resa così individuabile tra i conoscenti. Già! Chissà se fra i loro amici qualcuno leggendo quella stupida storia avrebbe collegato Daria1980 a sua moglie? Sarebbe stato imbarazzante ma tanto si sapeva che erano tutte balle, storie inventate da uomini frustrati che firmavano con nomi inventati. Un nuovo dubbio gli si insinuò: e se qualcuno avesse voluto fare uno scherzo di pessimo gusto, inventando una storia menzognera con riferimenti precisi su sua moglie? C'è tanta gente invidiosa e velenosa e internet offre loro un immenso spazio in cui sputare tutto il veleno che hanno in corpo, approfittando dell'anonimato assicurato dal web. Ma che gli era saltato in mente di andare a tuffarsi nel fango schifoso di quel forum immondizia?
Il giorno seguente gli rimase un senso di malessere che lo rese nervoso e distratto e gli impedì di concentrarsi sul lavoro. Appena trovò un momento libero smanettò sul portatile e si ricollegò al forum. La confessione di Daria1980 aveva raggiunto i 24 commenti. Le donne, ammesso che fossero davvero tali, si complimentavano, gli uomini facevano allusioni oscene e chiedevano particolari sugli incontri ravvicinati con il giovane amante. Dopo il venticinquesimo commento Daria aveva aggiunto un nuovo post.
Sapevo che avrei suscitato scalpore e anche commenti stupidi ma ho letto anche commenti intelligenti come quello di Lauretta che avendo un compagno di vent'anni più giovane può capirmi meglio di chiunque altro. Mio marito come al solito è fuori, a fare soldi, e io ne approfitto per incontrarmi più spesso con il mio ragazzo e confesso che con il passare del tempo i sensi di colpa si attenuano e tendono a sparire del tutto. Secondo voi se lasciassi mio marito correrei il rischio di vedermi togliere le mie bambine? E' l'unica cosa che mi crea angoscia, è vero che i figli sono quasi sempre affidati alla madre ma in una società ancora così bigotta come la nostra una donna con una storia come la mia si mette dalla parte del torto. Datemi delle speranze!
Davide sentì il bisogno di chiamare la moglie, era convinto che anche solo ascoltare la sua voce avrebbe scacciato i tarli che gli rodevano la mente. Al cellulare era irraggiungibile, la stucchevole voce della donna inesistente che gli chiedeva di riprovare più tardi o di lasciare un messaggio, aumentò il suo nervosismo. Chiamò il numero di casa. Rispose la bambina più grande e per alcuni minuti scordò tutto. Poi però non potè non chiedere dove fosse la mamma.
"E' uscita, siamo con Manola."
"Sai dov'è andata?"
"No, esce sempre in questi giorni..."
Dopo avere parlato anche con la bambina più piccola, disse alla baby sitter di riferire a Daria che l'aveva cercata sul cellulare.
"Non è possibile", disse a sè stesso.
Una nuova domanda gli si affacciò alla mente: tra i loro conoscenti c'era un ventunenne? La pseudo-Daria del blog diceva che conosceva il suo stallone da quando era nato ma sua moglie non aveva amiche con figli così grandi. Un vicino di casa? Non gli si presentò nessuno che corrispondesse. C'era il fidanzato della baby sitter che aveva quell'età ma pesava sui cento chili, poco più di Manola...
I commenti erano arrivati a quaranta. Una certa Simonetta la sirenetta scriveva:
Tuo marito si fa un mazzo così per farti fare la signora e tu fai la troia con il ragazzino.
Un certo Trombador di Siviglia la spronava così:
Divertiti e non pensare a quel cornutone di tuo marito, sicuramente quando è in viaggio si scopa qualche collega o qualche zoccola, fai bene a dargli la pariglia.
Davide arrossì per la rabbia.
"Ma come si permette questo qui? Quando mai ho fatto questo?"
Si rese conto che se la prendeva come se fosse sicuro al cento per cento che tutto questo marciume lo riguardasse davvero. E a dir la verità, una volta, tre anni prima, era successo, lo avevano fatto bere e si era ritrovato a letto con una collega, tutti e due sbronzi, avevano finito con il vomitare insieme, un ricordo imbarazzante e quasi rimosso dalla memoria...
Il cellulare squillò: Daria, finalmente.
"Amore, mi hai cercato, come stai?"
"Che è successo, non rispondevi..."
"Si era scaricato, poi ho sempre problemi di campo, devo cambiare gestore..."
"Hai ragione, ma va tutto bene? Devi dirmi qualcosa?"
"No, perché? Va tutto bene, benissimo...Quando torni?"
"Fra due giorni."
Consoceva Daria, il suo tono di voce. Quando le aveva chiesto se doveva dirgli qualcosa era rimasta interdetta e dopo, aveva esitato a dire che tutto andava bene, anzi benissimo. La sentì cambiare argomento, parlare di sciocchezze, lei che in genere non era affatto superficiale...Gli stava nascondendo qualcosa, non aveva dubbi su questo.
Non riuscì a prendere sonno. Una parte di lui era sicura che sua moglie non era la troiona della confessione, un'altra sosteneva che le troppe coincidenze non erano casuali. Certo sua moglie non era l'unica nata nel 1980 a chiamarsi Daria, non era l'unica ad avere due bambine e un marito spesso fuori per lavoro, e l'Italia è piena di città di provincia. E se fosse venuto fuori qualche altro particolare, qualche altra coincidenza? Era piena notte e accese il computer. Sembrava che tra lui e la Daria del blog vi fosse un legame telepatico perché pochi minuti prima lei aveva postato un nuovo messaggio.
E' notte ma non riesco a dormire. Oggi ho lasciato le bambine con la baby sitter e sono andata da lui, dal mio splendido amore! Abbiamo scopato in modo travolgente, non credo di avere mai avuto un orgasmo così straripante e completo. Solo adesso so che significa essere donna! Ho bisogno di stare con lui, sempre, ho bisogno del suo corpo, delle sue mani su di me, delle mie su di lui! In questo momento mentre penso a lui sento una fitta al ventre, possibile che mi ecciti solo a pensarlo nudo e a inventare nuovi giochi da fare insieme? Nemmeno a quindici anni ero così infoiata, curiosa e famelica di tutto ciò che riguarda il sesso, eppure adesso ho molta più esperienza! Comunque ho deciso, appena ritorna mio marito, gli dico tutto, già oggi l'ho sentito a telefono e stavo per dirgli la verità ma ho pensato che non è giusto dire certe cose in quel modo, bisogna avere il coraggio di parlare in faccia. Penserà di me ciò che vuole, chi se ne frega, ho deciso di non accontentarmi di poco come ho fatto finora, voglio vivere ed essere felice! Amo la libertà!
"Io sono il poco di cui si è accontentata finora", pensò Davide con amarezza. "Basta, sono io che le dico in faccia quello che penso, per dodici anni ho avuto vicino una donna che non conoscevo. Sono io a non volerla, che se ne vada con il suo manzo ma le bambine se le può scordare."
Il mattino era in viaggio verso casa. Aveva detto di sentirsi poco bene e di essere costretto a interrompere il giro. In treno ovunque si voltase, vedeva gente di tutte le età che si collegava a internet con il notebook o con il tablet o con il cellulare. Qualcuno di loro forse stava commentando l'ultima confessione di Daria, si stava facendo quattro risate alle spalle di quel cretino del marito. I cretini erano loro! Per anni si era detto che la televisione rimbecilliva le persone ma il web faceva molto di peggio, le trasformava in bestie, tirava fuori il peggio di ciascuno e sulla rete era un continuo succedersi di volgarità, razzismo, banalità spacciate per grandi verità, insulti, veleno, malvagità gratuite. Un immenso mare di merda nel quale tutti sguazzavano beati e contenti.
Era mezzogiorno passato quando giunse alla porta di casa. Le bambine erano certamente a scuola ma Daria era in casa? Aprì piano la porta che si spalancò silenziosamente. Voci provenivano dal salotto, riconobbe quella di sua moglie ma l'altra era di un uomo giovane, un ragazzo. Provò un tuffo al cuore: era tutto vero, dunque, e quando era sola riceveva il baby amante in casa, magari scpavano nel loro letto! Si fermò, indeciso su cosa fare, le scene madri non erano mai state il suo forte e poi si sentiva ridicolo, sarebbe stato più dignitoso alzare i tacchi e andarsene, evitare l'umiliazione di sorprendere il tradimento...Riuscì a captare frammenti di conversazione.
"Appena torna gli dico tutto, è la prima volta che gli nascondo qualcosa."
"Capisco la situazione..."
"Per te farei qualunque cosa ma lui è mio marito e la fiducia è fiducia e io la sto tradendo."
"E' colpa mia, lo so, ma..."
"Avrei dovuto dirgli tutto subito, ora mi sento tremendamente in colpa."
"Le sono venuti gli scrupoli, che ipocrita!", pensò Davide. E se li avesse ammazzati, tutti e due? La mano gli tremava, gli cadde chiave che non aveva risposto in tasca: dopo il rumore che aveva provocato non poteva più nascondersi. Spinse la porta del salotto e rimase impietrito.
Il giovane che parlava con Daria era suo fratello minore Lorenzo, un ragazzo che non aveva un lavoro stabile e viveva in una perenne situazione di precarietà.
"Davide! Sei tornato in anticipo, che è successo? Hai una faccia..."
"Sì, non mi sento tanto bene ma di cosa stavate parlando? Di cosa devi parlarmi?"
La moglie l'abbracciò e lo baciò a lungo.
"E' la prima volta che faccio qualcosa senza dirtelo ma Lori era disperato...Ho prelevato tremila euro dal nostro conto e glieli ho dati, è un'emergenza..."
"Restituirò tutto, fino all'ultimo centesimo", disse il cognato, rosso per la vergogna di avere dovuto chiedere aiuto.
Davide si lasciò cadere su una poltrona.
"Ma tu stai davvero male, che cos'hai?"
"Mi sento la febbre, credo sia l'influenza..."
"Sei arrabbiato?"
"No, può succedere molto di peggio nella vita, state tranquilli tutti e due. Sempre meglio evitare segreti e bugie...Adesso vorrei mettermi a letto, sono stanco..."
Quella donna lo faceva impazzire.
Da anni la spiava, ne studiava la vita, i movimenti, i gesti.
Era la sua ossessione.
Lo eccitava, sempre.
Aveva inventato quella confessione sul blog, uno sfogo alle sue fantasie.
E adesso? Le aveva scattato diverse foto con il cellulare quando usciva sul balcone, una mattina d'estate era venuta fuori in maglietta e slip, era splendida. Quanto aveva fantasticato su quelle foto! Ora pensava di pubblicarle su qualche sito, tagliandone il volto, con commenti tipo: che ne pensate della mia scopamica?
Si sarebbe mai accorta di lui?
Si ritrovò così a leggere la confessione sconvolgente di una frequentatrice.
Ciao a tutti, ho trentotto anni, sono mamma di due bellissime bambine e ho un marito a cui voglio bene ma che è spesso assente per lavoro. Confesso che diverse volte, durante le assenze di mio marito, ho avuto delle avventure senza importanza ma adesso, diversamente dalle altre volte, ho iniziato una storia che mi sta sconvolgendo. Il fatto è che lui è un ragazzo che potrebbe essere mio figlio, ha appena ventun anni e lo conosco da quando è nato. Mai avrei pensato di farne il mio amante ma qualche mese fa mi sono accorta che lui mi faceva timidamente la corte e io allora ho iniziato a dargli corda quasi per gioco, finchè un giorno, ad una festa di amici, ci siamo appartati e lui ha tentato di baciarmi e allora io gli ho messo una mano tra le gambe e l'ho accarezzato a lungo. Naturalmente abbiamo dovuto smettere quasi subito ma eravamo così eccitati che io mi sono congedata prima del tempo con una scusa e lui si è offerto di riaccompagnarmi, inutile dire che abbiamo consumato un frettoloso primo rapporto in auto, poi abbiamo cominciato una vera relazione che è la più appagante che abbia mai avuto, fra noi c'è un'intesa sessuale totale e senza inibizioni. Non mi son mai sentita così donna, anche perché mio marito, sebbene affettuoso, non mi ha mai soddisfatto a letto. Sentirti dire da un ragazzo che sei molto più sexy e arrapante delle sue coetanee è una soddisfazione che non vi sto nemmeno a spiegare. Ora sono spaventata dalle conseguenze, lui dice di amarmi e di volere star sempre con me, io non so, penso alle mie bimbe, allo scandalo (vivo in una città di provincia bigotta e ipocrita, tutte le mie amiche hanno l'amante ma mettersi con uno più giovane e fuggire con lui è un'altra questione). Cosa mi consigliate di fare? Sono davvero confusa.
Daria1980
I frequentatori del forum davano i consigli più assurdi e demenziali, tra un "beato il ragazzino" e "è un pò tardi per farsi venire gli scrupoli per quel cornuto di tuo marito". Davide pensò che quella era davvero una zoccola della peggiore specie, mentre gli occhi si facevano pesanti e sentiva che stava per venire il sonno. Ma ad un tratto si riscosse, tornò a leggere la confessione e sentì un brivido percorrergli la schiena. Sua moglie si chiamava Daria, era nata nel 1980, avevano due bambine di dieci e sei anni, vivevano in una città di provincia e lui era spesso lontano per lavoro. Quante coincidenze!
"Non è possibile", pensò, asciugandosi il leggero sudore che iniziava a imperlargli la fronte. Lui e Daria si conoscevano dai tempi della scuola, se c'era una donna seria, era lei; non aveva nulla in comune con quella mezza ninfomane che, per sua stessa ammissione, tradiva di continuo il marito. Loro si amavano, lei era sempre così appassionata quando facevano l'amore, altro che mai soddisfatta. E poi Daria non era così cretina da firmare la "confessione" con il suo nome, di disseminare il racconto di particolari che l'avrebbero resa così individuabile tra i conoscenti. Già! Chissà se fra i loro amici qualcuno leggendo quella stupida storia avrebbe collegato Daria1980 a sua moglie? Sarebbe stato imbarazzante ma tanto si sapeva che erano tutte balle, storie inventate da uomini frustrati che firmavano con nomi inventati. Un nuovo dubbio gli si insinuò: e se qualcuno avesse voluto fare uno scherzo di pessimo gusto, inventando una storia menzognera con riferimenti precisi su sua moglie? C'è tanta gente invidiosa e velenosa e internet offre loro un immenso spazio in cui sputare tutto il veleno che hanno in corpo, approfittando dell'anonimato assicurato dal web. Ma che gli era saltato in mente di andare a tuffarsi nel fango schifoso di quel forum immondizia?
Il giorno seguente gli rimase un senso di malessere che lo rese nervoso e distratto e gli impedì di concentrarsi sul lavoro. Appena trovò un momento libero smanettò sul portatile e si ricollegò al forum. La confessione di Daria1980 aveva raggiunto i 24 commenti. Le donne, ammesso che fossero davvero tali, si complimentavano, gli uomini facevano allusioni oscene e chiedevano particolari sugli incontri ravvicinati con il giovane amante. Dopo il venticinquesimo commento Daria aveva aggiunto un nuovo post.
Sapevo che avrei suscitato scalpore e anche commenti stupidi ma ho letto anche commenti intelligenti come quello di Lauretta che avendo un compagno di vent'anni più giovane può capirmi meglio di chiunque altro. Mio marito come al solito è fuori, a fare soldi, e io ne approfitto per incontrarmi più spesso con il mio ragazzo e confesso che con il passare del tempo i sensi di colpa si attenuano e tendono a sparire del tutto. Secondo voi se lasciassi mio marito correrei il rischio di vedermi togliere le mie bambine? E' l'unica cosa che mi crea angoscia, è vero che i figli sono quasi sempre affidati alla madre ma in una società ancora così bigotta come la nostra una donna con una storia come la mia si mette dalla parte del torto. Datemi delle speranze!
Davide sentì il bisogno di chiamare la moglie, era convinto che anche solo ascoltare la sua voce avrebbe scacciato i tarli che gli rodevano la mente. Al cellulare era irraggiungibile, la stucchevole voce della donna inesistente che gli chiedeva di riprovare più tardi o di lasciare un messaggio, aumentò il suo nervosismo. Chiamò il numero di casa. Rispose la bambina più grande e per alcuni minuti scordò tutto. Poi però non potè non chiedere dove fosse la mamma.
"E' uscita, siamo con Manola."
"Sai dov'è andata?"
"No, esce sempre in questi giorni..."
Dopo avere parlato anche con la bambina più piccola, disse alla baby sitter di riferire a Daria che l'aveva cercata sul cellulare.
"Non è possibile", disse a sè stesso.
Una nuova domanda gli si affacciò alla mente: tra i loro conoscenti c'era un ventunenne? La pseudo-Daria del blog diceva che conosceva il suo stallone da quando era nato ma sua moglie non aveva amiche con figli così grandi. Un vicino di casa? Non gli si presentò nessuno che corrispondesse. C'era il fidanzato della baby sitter che aveva quell'età ma pesava sui cento chili, poco più di Manola...
I commenti erano arrivati a quaranta. Una certa Simonetta la sirenetta scriveva:
Tuo marito si fa un mazzo così per farti fare la signora e tu fai la troia con il ragazzino.
Un certo Trombador di Siviglia la spronava così:
Divertiti e non pensare a quel cornutone di tuo marito, sicuramente quando è in viaggio si scopa qualche collega o qualche zoccola, fai bene a dargli la pariglia.
Davide arrossì per la rabbia.
"Ma come si permette questo qui? Quando mai ho fatto questo?"
Si rese conto che se la prendeva come se fosse sicuro al cento per cento che tutto questo marciume lo riguardasse davvero. E a dir la verità, una volta, tre anni prima, era successo, lo avevano fatto bere e si era ritrovato a letto con una collega, tutti e due sbronzi, avevano finito con il vomitare insieme, un ricordo imbarazzante e quasi rimosso dalla memoria...
Il cellulare squillò: Daria, finalmente.
"Amore, mi hai cercato, come stai?"
"Che è successo, non rispondevi..."
"Si era scaricato, poi ho sempre problemi di campo, devo cambiare gestore..."
"Hai ragione, ma va tutto bene? Devi dirmi qualcosa?"
"No, perché? Va tutto bene, benissimo...Quando torni?"
"Fra due giorni."
Consoceva Daria, il suo tono di voce. Quando le aveva chiesto se doveva dirgli qualcosa era rimasta interdetta e dopo, aveva esitato a dire che tutto andava bene, anzi benissimo. La sentì cambiare argomento, parlare di sciocchezze, lei che in genere non era affatto superficiale...Gli stava nascondendo qualcosa, non aveva dubbi su questo.
Non riuscì a prendere sonno. Una parte di lui era sicura che sua moglie non era la troiona della confessione, un'altra sosteneva che le troppe coincidenze non erano casuali. Certo sua moglie non era l'unica nata nel 1980 a chiamarsi Daria, non era l'unica ad avere due bambine e un marito spesso fuori per lavoro, e l'Italia è piena di città di provincia. E se fosse venuto fuori qualche altro particolare, qualche altra coincidenza? Era piena notte e accese il computer. Sembrava che tra lui e la Daria del blog vi fosse un legame telepatico perché pochi minuti prima lei aveva postato un nuovo messaggio.
E' notte ma non riesco a dormire. Oggi ho lasciato le bambine con la baby sitter e sono andata da lui, dal mio splendido amore! Abbiamo scopato in modo travolgente, non credo di avere mai avuto un orgasmo così straripante e completo. Solo adesso so che significa essere donna! Ho bisogno di stare con lui, sempre, ho bisogno del suo corpo, delle sue mani su di me, delle mie su di lui! In questo momento mentre penso a lui sento una fitta al ventre, possibile che mi ecciti solo a pensarlo nudo e a inventare nuovi giochi da fare insieme? Nemmeno a quindici anni ero così infoiata, curiosa e famelica di tutto ciò che riguarda il sesso, eppure adesso ho molta più esperienza! Comunque ho deciso, appena ritorna mio marito, gli dico tutto, già oggi l'ho sentito a telefono e stavo per dirgli la verità ma ho pensato che non è giusto dire certe cose in quel modo, bisogna avere il coraggio di parlare in faccia. Penserà di me ciò che vuole, chi se ne frega, ho deciso di non accontentarmi di poco come ho fatto finora, voglio vivere ed essere felice! Amo la libertà!
"Io sono il poco di cui si è accontentata finora", pensò Davide con amarezza. "Basta, sono io che le dico in faccia quello che penso, per dodici anni ho avuto vicino una donna che non conoscevo. Sono io a non volerla, che se ne vada con il suo manzo ma le bambine se le può scordare."
Il mattino era in viaggio verso casa. Aveva detto di sentirsi poco bene e di essere costretto a interrompere il giro. In treno ovunque si voltase, vedeva gente di tutte le età che si collegava a internet con il notebook o con il tablet o con il cellulare. Qualcuno di loro forse stava commentando l'ultima confessione di Daria, si stava facendo quattro risate alle spalle di quel cretino del marito. I cretini erano loro! Per anni si era detto che la televisione rimbecilliva le persone ma il web faceva molto di peggio, le trasformava in bestie, tirava fuori il peggio di ciascuno e sulla rete era un continuo succedersi di volgarità, razzismo, banalità spacciate per grandi verità, insulti, veleno, malvagità gratuite. Un immenso mare di merda nel quale tutti sguazzavano beati e contenti.
Era mezzogiorno passato quando giunse alla porta di casa. Le bambine erano certamente a scuola ma Daria era in casa? Aprì piano la porta che si spalancò silenziosamente. Voci provenivano dal salotto, riconobbe quella di sua moglie ma l'altra era di un uomo giovane, un ragazzo. Provò un tuffo al cuore: era tutto vero, dunque, e quando era sola riceveva il baby amante in casa, magari scpavano nel loro letto! Si fermò, indeciso su cosa fare, le scene madri non erano mai state il suo forte e poi si sentiva ridicolo, sarebbe stato più dignitoso alzare i tacchi e andarsene, evitare l'umiliazione di sorprendere il tradimento...Riuscì a captare frammenti di conversazione.
"Appena torna gli dico tutto, è la prima volta che gli nascondo qualcosa."
"Capisco la situazione..."
"Per te farei qualunque cosa ma lui è mio marito e la fiducia è fiducia e io la sto tradendo."
"E' colpa mia, lo so, ma..."
"Avrei dovuto dirgli tutto subito, ora mi sento tremendamente in colpa."
"Le sono venuti gli scrupoli, che ipocrita!", pensò Davide. E se li avesse ammazzati, tutti e due? La mano gli tremava, gli cadde chiave che non aveva risposto in tasca: dopo il rumore che aveva provocato non poteva più nascondersi. Spinse la porta del salotto e rimase impietrito.
Il giovane che parlava con Daria era suo fratello minore Lorenzo, un ragazzo che non aveva un lavoro stabile e viveva in una perenne situazione di precarietà.
"Davide! Sei tornato in anticipo, che è successo? Hai una faccia..."
"Sì, non mi sento tanto bene ma di cosa stavate parlando? Di cosa devi parlarmi?"
La moglie l'abbracciò e lo baciò a lungo.
"E' la prima volta che faccio qualcosa senza dirtelo ma Lori era disperato...Ho prelevato tremila euro dal nostro conto e glieli ho dati, è un'emergenza..."
"Restituirò tutto, fino all'ultimo centesimo", disse il cognato, rosso per la vergogna di avere dovuto chiedere aiuto.
Davide si lasciò cadere su una poltrona.
"Ma tu stai davvero male, che cos'hai?"
"Mi sento la febbre, credo sia l'influenza..."
"Sei arrabbiato?"
"No, può succedere molto di peggio nella vita, state tranquilli tutti e due. Sempre meglio evitare segreti e bugie...Adesso vorrei mettermi a letto, sono stanco..."
Quella donna lo faceva impazzire.
Da anni la spiava, ne studiava la vita, i movimenti, i gesti.
Era la sua ossessione.
Lo eccitava, sempre.
Aveva inventato quella confessione sul blog, uno sfogo alle sue fantasie.
E adesso? Le aveva scattato diverse foto con il cellulare quando usciva sul balcone, una mattina d'estate era venuta fuori in maglietta e slip, era splendida. Quanto aveva fantasticato su quelle foto! Ora pensava di pubblicarle su qualche sito, tagliandone il volto, con commenti tipo: che ne pensate della mia scopamica?
Si sarebbe mai accorta di lui?
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