Rosso

di
genere
etero

Sei stato tu a chiedermi di passare, prima di andare alla mia cena, sono giorni che non riusciamo a vederci. Come al solito, non ho saputo dirti di no e come al solito, mi fai attendere.
È da un po' che sono seduta nell'ingresso quando esci, accompagnando un tizio sorridente alla porta.
Hai l'aria stanca. È tardi. La parola riposo ti è sconosciuta, questo l'ho sempre sospettato.
Mi fai cenno di entrare nel tuo studio, ti seguo: "Era buono o cattivo?"
Sistemi dei documenti sulla scrivania: "Quando vengono da me diventano tutti buoni, dovresti saperlo".
Già. Sei il più bravo, il migliore. Un incantatore. Talmente astuto, da insegnarmi anche ogni possibile scusa, come attenuante della mia presenza quì.
Finalmente mi guardi: "Perdona se ti ho fatto aspettare", poi mi osservi, inarchi un sopracciglio, il celeste algido dei tuoi occhi fisso sulle mie labbra: "E questo rossetto? Non l'ho mai visto".
"L'ho comprato oggi. Non ti piace?"
"Non li porti mai, rosso poi..."


(... Segue...)


https://youtu.be/guKoNCQFAFk

scritto il
2018-10-03
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