Vecchia? forse
di
ceasar12
genere
etero
Come ho già avuto modo di dire, vivo su un’isola fantastica, che ha fatto della libertà la sua bandiera.
Quest’estate, una bella giornata vado in spiaggia e come sempre, giu tutto, costume compreso, mi impegno in quella che è la mia attività preferita: prendere il sole nudo e fare passeggiate, bagno compreso nudo.
Era inizio stagione, con la spiaggia completamente deserta ( momenti che amo). Ero li solo, su 400 metri di spiaggia, mi godevo il sole. Mi alzo e vado a fare in bagno, acqua fantastica, appena fredda ma non fastidiosa.
Mi faccio una nuotata, mi do una grattata ai gioielli di famiglia e al buco del culo, cosa che in acqua da nudi mi viene naturale e che mi piace molto, lo stuzzico anche con il dito. Il mio cazzo ha una reazione, ma non va completamente in tiro, diciamo che era sul vivace. Vedo in lontananza una sagoma che si avvicina. Capisco che è una donna ma non ci faccio molto caso. Esco dall’acqua e mi stendo sul bagnasciuga, a qualche metro dal mio telo.
Forse per il sole, il mio cazzo inizia a passare da vivace a quasi duro, cosa che mi lascia indifferente visto che non ci sono persone in giro. Salvo…………….la sagoma che avevo scorto qualche minuto pima che si faceva sempre più grande. Arriva a un metro da me. Era una signora avanti con gli anni, diciamo tra i 65 e i 70 anni, coperta solo da un telo. La cosa mi lascia indifferente anche quando lei con fare elegante fa cadere il telo e rimane completamente nuda. Azz, direi che da giovane deve essere stata una bellissima donna, visto com’è adesso. La guardo meglio, 1.65/68, su un corpo che si nota ha qualche anno, ma ancora tonico e con un bel seno. Chiappe ancora sufficientemente alte. La signora indugia con lo sguardo sul mio uccello, si liscia i capelli e con un fare felino entra in acqua. Inizia a nuotare ma più per permettermi di guardarla che per il nuoto in sé. Cazzo, mi sto invecchiando, adesso guardo anche le vecchie. La signora, piena di goccioline di acqua che riflettevano al sole, si porta in un punto un cui non era immersa se non per 30/40 cm, diciamo che l’acqua non gli arrivava alle ginocchia, proprio fronte a me e divaricando un po’ le gambe, si tocca la figa e intuisco anche il culo. Mi stava dedicando uno spettacolino che nonostante la sua presunta età mi stava facendo tirare il cazzo. Guardo non ci sia nessuno e come segno di riconoscenza mi meno il cazzo guardandola. Ero combattuto tra l’essere indifferente e il cadere nel gioco. La signora avanza un metro, un metro e mezzo verso di me e attenta che potessi vedere bene si accuccia e si mena oscenamente la figa. Si gira mettendosi a pecora e menandosi la figa scivola, stavolta certamente sul culo.
Io guardandola continuo a menarmi l’uccello e mi lascia andare a un gesto mimando il pompino e indicando il mio cazzo. La signora non si fa pregare e anzi, gattonando e sculettando esce dall’acqua in mia direzione e biascicando qualche parola in tedesco mi afferra in cazzo iniziando a menarlo. Dice ancora qualche parola in tedesco, lingua che non capisco, e con un gran sorriso si abbassa e se lo mangia in un solo boccone, facendomi trasalire; cazzo che pompino aveva iniziato. Per non sembrare il classico bastardo mi giro sulla sabbia quel tanto da consentirmi di arrivare alla sua figa visto che il pompino me lo stava facendo messa a pecorina. Le strizzo e pizzico le tette, accidenti capezzoli duri. Le tocco la figa e rimango: calda e bagnata come quella di una ventenne. Lei inizia a muoversi a tempo che le mie dita, provo a toccarle il culo e lei smette di succhiarmi il cazzo dicendo qualcosa altro in tedesco e lasciandosi andare ad un fantastico sorriso. A questo punto nemmeno le leggere rughe che aveva sul volto mi distraggono. Insisto, le metto un dito bagnato dalla sua figa direttamente nel culo ricevendo in cambio una continuazione del pompino e lei che si gira per facilitarmi. Gli metto due dita, iniziando anch’io a divaricare le gambe. Lei succhia il cazzo, mi lecca le palle e scende al buco del culo. Lo lecca con amore, lo massaggia con le dita, lo rilecca mentre con la mano continua a segarmi. La sculaccio, anche con forza e lei continua a parlare in tedesco e a rilasciare urletti a ogni sculacciata. Ok, la scopo. Mi ritraggo e la prendo per mano. Lei, senza mollare il mio cazzo mi segue. Mi porto verso il mio telo, leggermente più appartato e avvolto tra tre cespugli. Mi metto steso sulla schiena e apro oscenamente le gambe. Lei si mette nuovamente a pecorina e ricomincia il suo pompino. Stavolta però lo condisce immediatamente con leccate di culo e prova a forzare con le dita. Riesce a infilare un dito ricevendone in cambio una massiccia erezione e si gasa ancora di più nel pompare. Mi sollevo riprendendo il controllo di me stesso. La faccio mettere a pecorina guardando verso il mare ( almeno cosi se arriva qualcuno posso smettere senza essere visto). Lei lascia all’aria il suo culo mettendo la testa sul telo. Le passo il cazzo tra le labbra della figa con lei che danza e dice parole incomprensibili nella sua lingua.
Le apro le chiappe per vedere il suo buco del culo e lei, finalmente, dice qualcosa che posso comprendere: fuck, fuck my ass, cum in my ass.
Mi suona da carica, le sputo sul culo e ci appoggio la cappella. Lo spingo dentro lentamente, non che abbia fatto resistenza, con lei che lancia urletti.
Glielo scopo, alternando momenti veloci a lentezza estenuante. Karen ( ho scoperto dopo il suo nome) dice parole ancora una volta in tedesco, non ci capisco nulla ma continuo fino a che non pronuncia nuovamente: cum please, cum in my ass. mi lascio andare le sborro in culo. Una quantità altissima di crema calda con lei che menandosi la figa suppongo sia arrivata all’orgasmo. Le sfilo il cazzo vedendo la sborra uscire dal suo culo. Si rigira e con me in ginocchio si riattacca al mio cazzo per pulirlo. Stavolta però le sue dita vanno dirette verso il mio culo massaggiando e entrando. Le metto una mano sulla nuca per affondare tutto e lei mi guarda negli occhi. Adesso anche le sue rughe non mi danno più fastidio, anzi, sono addirittura sensuali. Cum, cum in my …….boca bel italiano. Le metto ambedue le mani sulla nuca e le scopo la bocca, forte, voglio renderla felice. Le sue dita mi scopano il culo, io le sto scopando la bocca. Sento il primo fiotto di sborra uscire dal cazzo, poi ancora. Le riempio la bocca e la faccia. Lei felice ingoia e lecca. Con le dita porta la sborra che ha sul viso verso la bocca, ingoiando anche quella. Mi toglie le dita dal culo leccandolo a ripulirlo. Si lascia andare sorridendo. Rimaniamo per un po’ a prendere il sole, e verso mezzogiorno ( credo) mi prende per mano invitandomi in acqua. Iniziava ad arrivare qualche persona sulla spiaggia ma nulla di strano. Immersi fino al petto, lei inizia a massaggiarmi il cazzo dapprima con la mano e poi girandosi con le chiappe. Gliele pizzico e le pizzico la figa, il mio cazzo sta reagendo nuovamente. Glielo punto sul culo, gli scivola dentro con qualche resistenza, l’acqua non è un buon lubrificante, mentre lei cerca di assumere una posizione il più naturale possibile. Penso che dalla riva si veda una donna con un uomo alle spalle. La inculo, le masturbo la figa, gli strizzo le tette, devo sborrare, non posso uscire dall’acqua con il cazzo duro. Sento gli spasmi del culo, lo sento stringersi attorno al mio cazzo, lo affondo con forza e cattiveria, pizzicandole la figa e spalancando tirandole le grandi labbra. Il culo ha un sussulto, restringendosi attorno al cazzo. Sborro nuovamente nell’intestino della mia tedesca, riempiendolo di calda crema, tra rantoli e urletti di gradimento di lei. Lo sfilo, lei lo afferra e lo lava dolcemente.
Usciamo dall’acqua andando verso il mio telo. Karen in piedi, si mette un dito sulla figa e dice: asta luego mio bel italiano, a manana.
Si, a manana. Non capisco perchè ma l’indomani mattina sono li alle 9.00 aspettando la mia……….vecchia.
Quest’estate, una bella giornata vado in spiaggia e come sempre, giu tutto, costume compreso, mi impegno in quella che è la mia attività preferita: prendere il sole nudo e fare passeggiate, bagno compreso nudo.
Era inizio stagione, con la spiaggia completamente deserta ( momenti che amo). Ero li solo, su 400 metri di spiaggia, mi godevo il sole. Mi alzo e vado a fare in bagno, acqua fantastica, appena fredda ma non fastidiosa.
Mi faccio una nuotata, mi do una grattata ai gioielli di famiglia e al buco del culo, cosa che in acqua da nudi mi viene naturale e che mi piace molto, lo stuzzico anche con il dito. Il mio cazzo ha una reazione, ma non va completamente in tiro, diciamo che era sul vivace. Vedo in lontananza una sagoma che si avvicina. Capisco che è una donna ma non ci faccio molto caso. Esco dall’acqua e mi stendo sul bagnasciuga, a qualche metro dal mio telo.
Forse per il sole, il mio cazzo inizia a passare da vivace a quasi duro, cosa che mi lascia indifferente visto che non ci sono persone in giro. Salvo…………….la sagoma che avevo scorto qualche minuto pima che si faceva sempre più grande. Arriva a un metro da me. Era una signora avanti con gli anni, diciamo tra i 65 e i 70 anni, coperta solo da un telo. La cosa mi lascia indifferente anche quando lei con fare elegante fa cadere il telo e rimane completamente nuda. Azz, direi che da giovane deve essere stata una bellissima donna, visto com’è adesso. La guardo meglio, 1.65/68, su un corpo che si nota ha qualche anno, ma ancora tonico e con un bel seno. Chiappe ancora sufficientemente alte. La signora indugia con lo sguardo sul mio uccello, si liscia i capelli e con un fare felino entra in acqua. Inizia a nuotare ma più per permettermi di guardarla che per il nuoto in sé. Cazzo, mi sto invecchiando, adesso guardo anche le vecchie. La signora, piena di goccioline di acqua che riflettevano al sole, si porta in un punto un cui non era immersa se non per 30/40 cm, diciamo che l’acqua non gli arrivava alle ginocchia, proprio fronte a me e divaricando un po’ le gambe, si tocca la figa e intuisco anche il culo. Mi stava dedicando uno spettacolino che nonostante la sua presunta età mi stava facendo tirare il cazzo. Guardo non ci sia nessuno e come segno di riconoscenza mi meno il cazzo guardandola. Ero combattuto tra l’essere indifferente e il cadere nel gioco. La signora avanza un metro, un metro e mezzo verso di me e attenta che potessi vedere bene si accuccia e si mena oscenamente la figa. Si gira mettendosi a pecora e menandosi la figa scivola, stavolta certamente sul culo.
Io guardandola continuo a menarmi l’uccello e mi lascia andare a un gesto mimando il pompino e indicando il mio cazzo. La signora non si fa pregare e anzi, gattonando e sculettando esce dall’acqua in mia direzione e biascicando qualche parola in tedesco mi afferra in cazzo iniziando a menarlo. Dice ancora qualche parola in tedesco, lingua che non capisco, e con un gran sorriso si abbassa e se lo mangia in un solo boccone, facendomi trasalire; cazzo che pompino aveva iniziato. Per non sembrare il classico bastardo mi giro sulla sabbia quel tanto da consentirmi di arrivare alla sua figa visto che il pompino me lo stava facendo messa a pecorina. Le strizzo e pizzico le tette, accidenti capezzoli duri. Le tocco la figa e rimango: calda e bagnata come quella di una ventenne. Lei inizia a muoversi a tempo che le mie dita, provo a toccarle il culo e lei smette di succhiarmi il cazzo dicendo qualcosa altro in tedesco e lasciandosi andare ad un fantastico sorriso. A questo punto nemmeno le leggere rughe che aveva sul volto mi distraggono. Insisto, le metto un dito bagnato dalla sua figa direttamente nel culo ricevendo in cambio una continuazione del pompino e lei che si gira per facilitarmi. Gli metto due dita, iniziando anch’io a divaricare le gambe. Lei succhia il cazzo, mi lecca le palle e scende al buco del culo. Lo lecca con amore, lo massaggia con le dita, lo rilecca mentre con la mano continua a segarmi. La sculaccio, anche con forza e lei continua a parlare in tedesco e a rilasciare urletti a ogni sculacciata. Ok, la scopo. Mi ritraggo e la prendo per mano. Lei, senza mollare il mio cazzo mi segue. Mi porto verso il mio telo, leggermente più appartato e avvolto tra tre cespugli. Mi metto steso sulla schiena e apro oscenamente le gambe. Lei si mette nuovamente a pecorina e ricomincia il suo pompino. Stavolta però lo condisce immediatamente con leccate di culo e prova a forzare con le dita. Riesce a infilare un dito ricevendone in cambio una massiccia erezione e si gasa ancora di più nel pompare. Mi sollevo riprendendo il controllo di me stesso. La faccio mettere a pecorina guardando verso il mare ( almeno cosi se arriva qualcuno posso smettere senza essere visto). Lei lascia all’aria il suo culo mettendo la testa sul telo. Le passo il cazzo tra le labbra della figa con lei che danza e dice parole incomprensibili nella sua lingua.
Le apro le chiappe per vedere il suo buco del culo e lei, finalmente, dice qualcosa che posso comprendere: fuck, fuck my ass, cum in my ass.
Mi suona da carica, le sputo sul culo e ci appoggio la cappella. Lo spingo dentro lentamente, non che abbia fatto resistenza, con lei che lancia urletti.
Glielo scopo, alternando momenti veloci a lentezza estenuante. Karen ( ho scoperto dopo il suo nome) dice parole ancora una volta in tedesco, non ci capisco nulla ma continuo fino a che non pronuncia nuovamente: cum please, cum in my ass. mi lascio andare le sborro in culo. Una quantità altissima di crema calda con lei che menandosi la figa suppongo sia arrivata all’orgasmo. Le sfilo il cazzo vedendo la sborra uscire dal suo culo. Si rigira e con me in ginocchio si riattacca al mio cazzo per pulirlo. Stavolta però le sue dita vanno dirette verso il mio culo massaggiando e entrando. Le metto una mano sulla nuca per affondare tutto e lei mi guarda negli occhi. Adesso anche le sue rughe non mi danno più fastidio, anzi, sono addirittura sensuali. Cum, cum in my …….boca bel italiano. Le metto ambedue le mani sulla nuca e le scopo la bocca, forte, voglio renderla felice. Le sue dita mi scopano il culo, io le sto scopando la bocca. Sento il primo fiotto di sborra uscire dal cazzo, poi ancora. Le riempio la bocca e la faccia. Lei felice ingoia e lecca. Con le dita porta la sborra che ha sul viso verso la bocca, ingoiando anche quella. Mi toglie le dita dal culo leccandolo a ripulirlo. Si lascia andare sorridendo. Rimaniamo per un po’ a prendere il sole, e verso mezzogiorno ( credo) mi prende per mano invitandomi in acqua. Iniziava ad arrivare qualche persona sulla spiaggia ma nulla di strano. Immersi fino al petto, lei inizia a massaggiarmi il cazzo dapprima con la mano e poi girandosi con le chiappe. Gliele pizzico e le pizzico la figa, il mio cazzo sta reagendo nuovamente. Glielo punto sul culo, gli scivola dentro con qualche resistenza, l’acqua non è un buon lubrificante, mentre lei cerca di assumere una posizione il più naturale possibile. Penso che dalla riva si veda una donna con un uomo alle spalle. La inculo, le masturbo la figa, gli strizzo le tette, devo sborrare, non posso uscire dall’acqua con il cazzo duro. Sento gli spasmi del culo, lo sento stringersi attorno al mio cazzo, lo affondo con forza e cattiveria, pizzicandole la figa e spalancando tirandole le grandi labbra. Il culo ha un sussulto, restringendosi attorno al cazzo. Sborro nuovamente nell’intestino della mia tedesca, riempiendolo di calda crema, tra rantoli e urletti di gradimento di lei. Lo sfilo, lei lo afferra e lo lava dolcemente.
Usciamo dall’acqua andando verso il mio telo. Karen in piedi, si mette un dito sulla figa e dice: asta luego mio bel italiano, a manana.
Si, a manana. Non capisco perchè ma l’indomani mattina sono li alle 9.00 aspettando la mia……….vecchia.
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