Le disavventure di anna 2
di
masterlucio
genere
dominazione
Anche se penso non sia piaciuto scrivo altro capitolo
Sentii qualcosa come se qualcuno passava e ripassava vicino a me, qualcosa che veniva strisciata per terra, non capivo volevo vedere, mi agitavo cercando in questo modo di allentare un po le corde e potermi liberare ma…..non era facile erano legate molto bene, poi un mugolio………. Hummmmmmmm e il rumore di uno schiaffo (almeno cosi sembrava) ma il mugolio lo risentii…..hummmmm e questa volta lo schiaffo lo sentii veramente era quello il rumore, poi nella mia mente la vidi…….Anna legata che mugolava e qualcuno che per farla stare zitta la prendeva a schiaffi……ma…….era veramente cosi? Oppure ormai la mia mente fantasticava e non era vero neanche il mugolio?
Mi alzarono con la sedia e mi spostarono forse in angolo perche il vento si era attenuato, non riuscivo a capire se stavo con la faccia rivolta al muro oppure rivolta davanti solo che………..un rumore mi fece tendere le orecchie un rumore sembrava di corde che venivano tirate su qualcosa come una carrucola perché si sentiva un cigolio e si ripeté quel mugolio, e subito dopo quel rumore dello schiaffo, allora Anna era lei che mugolava, mi stavo segando i polsi a furia di girarli e rigirarli nelle corde cercando di allentarle ma senza risultato, “Mustafà” dissi, ma non ebbi neanche il tempo di continuare che mi rimisero il bavaglio cosi che non potevo chiedere chi fosse, poi sciafff, lo schiaffo si ripeté ma questa volta senza che mugolava sentii un singhiozzo come se stesse piangendo, mi agitavo cercando di attirare l’attenzione ma adesso gli schiaffi aumentavano…..sciaffff……sciaffff…..sciafff e il mugolio del pianto sempre più forte e intenso, poi al posto degli schiaffi si senti un sibilo……..swissss……..swisss ma credo che non colpisse solo la faceva vibrare nel vuoto solo per il rumore incuteva paura e terrore pensando che la potevano usare su di lei, la sua pelle chiara era troppo delicata per subire qualche scudisciata, ma non potevo parlare gli avrei chiesto di usarla su di me non su di lei, sempre che era lei la vittima, poi……….uno swisss e un rumore sordo l’avevano colpita si senti un mummmmmmm che per la mia mente era devastante, poi un altro e un altro e i mugolii erano sempre più forti, all’improvviso sentii l’odore dell’alito di Mustafà quindi era vicino al mio viso, “ vuoi vedere? Ti tolgo benda se vuoi vedere,” io muovevo la testa in segno di assenso sentii il freddo di un coltello che si infilò tra la benda e la mia tempia e con un colpo deciso mi tagliarono la benda, i miei occhi ci misero un po' per abituarsi ormai aveva la benda da molte ore quando finalmente riuscii a distinguere qualcosa rimasi basito, eravamo nel box/stalla e Anna era legata alla trave del soffitto e quel gancio che non avevo mai visto le sue gambe divaricate e legate agli occhielli ai lati e un nero che al centro delle sue gambe l’accarezzava la fica, mi vennero le lagrime agli occhi a guardarla cosi, mi girai intorno e avevo riconosciuto quasi tutti i neri che erano li almeno dieci che incontravo sulla strada facendo il percorso per andare al lavoro, ma siccome odio i neri non davo confidenza a nessuno non rivolgevo loro neanche uno sguardo, poi alzai gli occhi e incontri gli occhi di Mustafà, era quello un po' piu anziano che stazionava sempre davanti al supermercato, mi sorrideva i suoi denti bianchi spiccavano su quella faccia nera sembrava che avessero acceso una luce, “ guarda, adesso ci vedi finalmente, ci riconosci, non ci hai mai degnato di uno sguardo ne tu ne lei, la vedi lei dove sta e come sta, lo vedi che quello le sta leccando la figa? Be siamo dieci pensa che cosa le potrà succedere in questi giorni che vi teniamo compagnia” ahahahahahahahah e sbottò in una risata crudele.
La guardavo, guardavo quello che era tra le sue gambe e sentivo che leccava e succhiava Anna alzava la testa non lo voleva vedere non voleva vedere nessuno, poi quando si accorse che ero sbendato e la stavo guardando, gridava aiutami scusa aiutami non voglio che mi lecchi aiuto, ma quello impassibile anche perché non si poteva muovere continuava a leccare e risucchiare, poi il capo disse qualcosa e si fermò si allontanò da Anna e si misero tutti in cerchio attorno a lei, “ Mustafà….mi dici perché ti stai accanendo contro di lei quando ci sono tante persone che non vi possono sopportare? Perché noi? Non vi abbiamo mancato di rispetto solo che non volevamo la vostra amicizia tutto qui” Mustafà lo guardò con un aria di disprezzo si avvicinò al mio viso e mi alitò addosso “ è per questo che vi siamo addosso, e poi lei è una femmina bella e noi siamo da parecchi giorni diciamo mesi che non facciamo sesso con una femmina, pensa che in qualche occasione lo facciamo tra di noi e qualcuno non disdegnerebbe farlo a te dopo che lo facciamo a lei, si ci siamo accorti che i suoi buchi sono abbastanza stretti, e abbiamo capito perché spogliandoti nudo ahahahahahahahahahaha sembri un bimbo con quel cosettino” poi si allontanò e sbatte le mani, tutti si misero in circolo attorno a Anna, lei mi guardava e piangeva mi venne da piangere anche a me non volevo che la toccassero figuriamoci toccata da neri era una cosa insostenibile, cercavo di liberarmi ma non ne ero capace, uno dei neri si accorse dei miei movimenti si avvicinò e mi diede uno schiaffo talmente forte che quasi svenni e sembrava che mi avesse fatto cadere almeno dei denti, quando tutti furono in circolo il capo disse “ ok uno per volta adesso, fate quello che volete ma…..cercate di non lasciare tracce”.
Cominciò uno bassino aveva una chioma esageratamente riccia era enorme si avvicinò a gli diede degli schiaffi sul culo con una forza esagerata, lasciando sulla pelle bianca di Anna i segni della sua mano, li contai gliene diede almeno venti facendola piangere a singhiozzo e lasciandogli la pelle rosso porpora, pensai se questo è stato il primo figurati quando finisce il decimo, allora “ Mustafà “ gridai mi vene vicino e mi guardo con aria interrogativa,” e se ti diamo dei soldi che potrai dividere con loro? Li posso ritirare in banca e voi andate via e non denunceremo niente di quello che sta succedendo, che ne dici?” Mustafà chiamò tutti a raccolta e si spostarono dove non li sentivo poi ritornò “ no nessuno è d’accordo ci divertiamo con voi per una settimana, poi noi andiamo via e………….ahahahahahah, vi lasciamo nelle mani di altri dieci come noi che vogliono anche loro la loro parte”, a quel punto mi sentivo morire che potevo fare per farli desistere da quei pensieri cosi cattivi verso di noi?
Intanto un altro nero si avvicinò a Anna e cominciò a palparla la toccava da tutte le parti facendola contorcere perché non voleva essere toccata ma questo insisteva le tirava i capezzoli tirava i peli della figa, facendole anche male perche la vedevo che gridava, poi prese del sapone che gli comparve nelle mani spalmo la figa di quel sapone , prese un coltello molto grande, come quelli che usano i cacciatori e ridendo gli cominciò a rasare la figa piano Anna restò immobile sperando che non la ferisse e quello imperterrito mentre gli altri ridevano la raschiava sul pube, quando arrivò alle labbra si inginocchiò e continuando la resa liscia sembrava una bimbetta da come era liscia si vedeva da lontano, e purtroppo si vedeva anche che le colava qualcosa sulle gambe, contro la sua voglia cominciava ad eccitarsi e se ne accorsero anche loro, Anna cercava di resistere poverina ma la natura fa il suo corso, tutte quelle eccitazioni la stavano portando dove volevano loro.
Mustafà se la rideva e mi guardava, senza dire una parola, era enorme doveva almeno essere alto due metri, i capelli brizzolati e la barba incolta anche quella un po' bianca, quando fini di raschiare tutta la figa di Anna gli passò una spugna che gocciolava qualcosa, ma appena la sfregò sulla figa sentii un urlo disumano Anna stava gridando a più non posso, ma che era quella roba? Me lo disse Mustafà era acqua imbevuta in una sostanza che bruciava ma che dopo appena asciugata gli lasciava una voglia di fare sesso e rise sguaiatamente ahahahahahahahaha.
Infatti dopo diversi minuti che ormai era asciugata la vidi che aveva cambiato espressione, e li guardava diversamente da prima ma il terzo che si avvicinò era minaccioso alto muscoloso nero come il carbone, aveva una canna di bambù tra le mani e si posizionò dietro di lei e la colpì prima un paio di colpi teneri e poco forti poi continuò era arrivato al sesto e il settimo fu devastante Anna gridò ma questa volta sembrava che gli piacesse il suo culo era diventato rosso con qualche ematoma che già si cominciava a vedere, si mise sotto di lei il quarto che cominciò a leccare il culo e la figa Anna senza neanche che avesse cominciato già aveva goduto tutti la vedevano si agitava sulle braccia e cercava di chiudere le gambe ma le colava l’eccitazione sulle gambe, il quinto l’accarezzò solo senza fare niente altro, invece il sesto si presentò con una frusta e la colpi forte si agitava ma questa volta non gridava di terrore anzi, la colpiva forte e più la colpiva lei si agitava di meno aspettando il colpo successivo, il settimo invece si accontentò di schiaffeggiare le sue tette che ad ogni schiaffo diventavano sempre più rossa, poi non si mosse più nessuno pensai che agli altri non piaceva picchiare una femmina indifesa, cosi Mustafà si avvicinò lui ad Anna la palpò su tutto il corpo infilando una mano tra le gambe e la masturbò fino a farla godere, ma mentre godeva la riempi di schiaffi sul culo e sulle tette e…..Anna continuava a godere lui rise sguaiatamente e con dei gesti agli altri si mossero e la slegarono, lei stanca del troppo tempo legata si abbandonò nelle loro braccia, e distesa sulle loro mani la portarono via, forse in casa, a me mi lasciarono dove stavo legato, “ Mustafà……Mustafà……..” ma nessuno mi rispose.
Passò molto ma molto tempo chiamavo ma nessuno rispondeva avevo le mani e i piedi anchilosate non sapevo cosa pensare sembrava che in casa non ci fosse nessuno, pensai che l’avevano rapita e che a me mi lasciavano a morire di fame e di freddo, diventava notte e ero sempre li cominciai a tremare dal freddo, insomma eravamo agli inizi di ottobre e il freddo la notte si faceva sentire, ma…….rimasi li nessuno mi venne a prendere mi addormentai per stanchezza, alle prime luci dell’alba vidi due neri che si avvicinavano mi alzarono sempre con la sedia e mi portarono in casa, ebbi subito un calore sulla pelle, sempre quei due mi slegarono e mi distesero su un materasso, il nostro materasso che era messo per terra, finalmente ebbi un po' di sollievo alla schiena, però mi guardavo intorno e non vedevo ne sentivo nessun rumore, cosi dissi “ ma che succede dove sono tutti e….Anna? dove sta?” uno dei due mi guardò “ sta tranquillo che va tutto bene Anna? Cosi si chiama quella splendida? Be è andata con gli altri a conoscere quelli che dopo di noi vi faranno compagnia, “ ma chi siete come vi permettete di dire e fare queste cose a casa nostra, lasciateci non farò denunce ne dirò niente a nessuno su fate i bravi” ahahahahahahahah si fecero una risata che mi rabbrividì più che il freddo della stalla, poi mi misero una coperta addosso e mi diedero una bevanda calda , era te a me non piace ma lo sorseggiai anche per rimettere in circolazione il fisico.
Cosi rimasi sul materasso e loro si misero seduti a guardarmi, e cominciò a balenare nella mia testa che questi due non disdegnavano un culo maschile anzi sembrava che ogni tanto mi guardavano in un certo modo, ma non diedi peso a questo e continuai a sorseggiare il te.
Mi ripresi un po e cercai di alzarmi dal materasso la schiena cominciava a farmi male, ma uno si alzò e mi rispinse giù come a farmi capire che non dovevo mettermi in piedi, sentii un rumore di almeno due auto che parcheggiavano e subito cercai di poter distinguere un rumore o qualcosa, entrarono tutti e dieci i neri e Musatafà era avanti a tutti, ma non vidi Anna, dove stava? “ Mustafà Anna? Dove sta “.
Ahahahahahahahahah tutti ridevano “ che ti importa dove sta, sta bene te lo assicuro io e sai……..forse non ti vuole più vedere” ahahahahahahahaha ero distrutto che gli avevano fatto? L’avevano uccisa, rapita, ma che succedeva nessuno mi diceva niente, allora gridai “ MUSTAFAAAAAAAA DOVE STA LA VOGLIO VEDERE SUBITOOOOOOOO” mi guardò e tutti si misero intorno, quello fu il momento che ebbi veramente molta paura che mi potevano se non uccidere almeno picchiare erano in tanti mi avrebbero rotto le ossa se volevano, tutti più o meno erano muscolosi e secondo me molto forti, ma poi Mustafà si girò e andò nella cucina tutti insieme meno i due che mi facevano la guardia andarono insieme a lui, ma…….Anna? ancora non mi avevano detto dove stava.
Sentii qualcosa come se qualcuno passava e ripassava vicino a me, qualcosa che veniva strisciata per terra, non capivo volevo vedere, mi agitavo cercando in questo modo di allentare un po le corde e potermi liberare ma…..non era facile erano legate molto bene, poi un mugolio………. Hummmmmmmm e il rumore di uno schiaffo (almeno cosi sembrava) ma il mugolio lo risentii…..hummmmm e questa volta lo schiaffo lo sentii veramente era quello il rumore, poi nella mia mente la vidi…….Anna legata che mugolava e qualcuno che per farla stare zitta la prendeva a schiaffi……ma…….era veramente cosi? Oppure ormai la mia mente fantasticava e non era vero neanche il mugolio?
Mi alzarono con la sedia e mi spostarono forse in angolo perche il vento si era attenuato, non riuscivo a capire se stavo con la faccia rivolta al muro oppure rivolta davanti solo che………..un rumore mi fece tendere le orecchie un rumore sembrava di corde che venivano tirate su qualcosa come una carrucola perché si sentiva un cigolio e si ripeté quel mugolio, e subito dopo quel rumore dello schiaffo, allora Anna era lei che mugolava, mi stavo segando i polsi a furia di girarli e rigirarli nelle corde cercando di allentarle ma senza risultato, “Mustafà” dissi, ma non ebbi neanche il tempo di continuare che mi rimisero il bavaglio cosi che non potevo chiedere chi fosse, poi sciafff, lo schiaffo si ripeté ma questa volta senza che mugolava sentii un singhiozzo come se stesse piangendo, mi agitavo cercando di attirare l’attenzione ma adesso gli schiaffi aumentavano…..sciaffff……sciaffff…..sciafff e il mugolio del pianto sempre più forte e intenso, poi al posto degli schiaffi si senti un sibilo……..swissss……..swisss ma credo che non colpisse solo la faceva vibrare nel vuoto solo per il rumore incuteva paura e terrore pensando che la potevano usare su di lei, la sua pelle chiara era troppo delicata per subire qualche scudisciata, ma non potevo parlare gli avrei chiesto di usarla su di me non su di lei, sempre che era lei la vittima, poi……….uno swisss e un rumore sordo l’avevano colpita si senti un mummmmmmm che per la mia mente era devastante, poi un altro e un altro e i mugolii erano sempre più forti, all’improvviso sentii l’odore dell’alito di Mustafà quindi era vicino al mio viso, “ vuoi vedere? Ti tolgo benda se vuoi vedere,” io muovevo la testa in segno di assenso sentii il freddo di un coltello che si infilò tra la benda e la mia tempia e con un colpo deciso mi tagliarono la benda, i miei occhi ci misero un po' per abituarsi ormai aveva la benda da molte ore quando finalmente riuscii a distinguere qualcosa rimasi basito, eravamo nel box/stalla e Anna era legata alla trave del soffitto e quel gancio che non avevo mai visto le sue gambe divaricate e legate agli occhielli ai lati e un nero che al centro delle sue gambe l’accarezzava la fica, mi vennero le lagrime agli occhi a guardarla cosi, mi girai intorno e avevo riconosciuto quasi tutti i neri che erano li almeno dieci che incontravo sulla strada facendo il percorso per andare al lavoro, ma siccome odio i neri non davo confidenza a nessuno non rivolgevo loro neanche uno sguardo, poi alzai gli occhi e incontri gli occhi di Mustafà, era quello un po' piu anziano che stazionava sempre davanti al supermercato, mi sorrideva i suoi denti bianchi spiccavano su quella faccia nera sembrava che avessero acceso una luce, “ guarda, adesso ci vedi finalmente, ci riconosci, non ci hai mai degnato di uno sguardo ne tu ne lei, la vedi lei dove sta e come sta, lo vedi che quello le sta leccando la figa? Be siamo dieci pensa che cosa le potrà succedere in questi giorni che vi teniamo compagnia” ahahahahahahahah e sbottò in una risata crudele.
La guardavo, guardavo quello che era tra le sue gambe e sentivo che leccava e succhiava Anna alzava la testa non lo voleva vedere non voleva vedere nessuno, poi quando si accorse che ero sbendato e la stavo guardando, gridava aiutami scusa aiutami non voglio che mi lecchi aiuto, ma quello impassibile anche perché non si poteva muovere continuava a leccare e risucchiare, poi il capo disse qualcosa e si fermò si allontanò da Anna e si misero tutti in cerchio attorno a lei, “ Mustafà….mi dici perché ti stai accanendo contro di lei quando ci sono tante persone che non vi possono sopportare? Perché noi? Non vi abbiamo mancato di rispetto solo che non volevamo la vostra amicizia tutto qui” Mustafà lo guardò con un aria di disprezzo si avvicinò al mio viso e mi alitò addosso “ è per questo che vi siamo addosso, e poi lei è una femmina bella e noi siamo da parecchi giorni diciamo mesi che non facciamo sesso con una femmina, pensa che in qualche occasione lo facciamo tra di noi e qualcuno non disdegnerebbe farlo a te dopo che lo facciamo a lei, si ci siamo accorti che i suoi buchi sono abbastanza stretti, e abbiamo capito perché spogliandoti nudo ahahahahahahahahahaha sembri un bimbo con quel cosettino” poi si allontanò e sbatte le mani, tutti si misero in circolo attorno a Anna, lei mi guardava e piangeva mi venne da piangere anche a me non volevo che la toccassero figuriamoci toccata da neri era una cosa insostenibile, cercavo di liberarmi ma non ne ero capace, uno dei neri si accorse dei miei movimenti si avvicinò e mi diede uno schiaffo talmente forte che quasi svenni e sembrava che mi avesse fatto cadere almeno dei denti, quando tutti furono in circolo il capo disse “ ok uno per volta adesso, fate quello che volete ma…..cercate di non lasciare tracce”.
Cominciò uno bassino aveva una chioma esageratamente riccia era enorme si avvicinò a gli diede degli schiaffi sul culo con una forza esagerata, lasciando sulla pelle bianca di Anna i segni della sua mano, li contai gliene diede almeno venti facendola piangere a singhiozzo e lasciandogli la pelle rosso porpora, pensai se questo è stato il primo figurati quando finisce il decimo, allora “ Mustafà “ gridai mi vene vicino e mi guardo con aria interrogativa,” e se ti diamo dei soldi che potrai dividere con loro? Li posso ritirare in banca e voi andate via e non denunceremo niente di quello che sta succedendo, che ne dici?” Mustafà chiamò tutti a raccolta e si spostarono dove non li sentivo poi ritornò “ no nessuno è d’accordo ci divertiamo con voi per una settimana, poi noi andiamo via e………….ahahahahahah, vi lasciamo nelle mani di altri dieci come noi che vogliono anche loro la loro parte”, a quel punto mi sentivo morire che potevo fare per farli desistere da quei pensieri cosi cattivi verso di noi?
Intanto un altro nero si avvicinò a Anna e cominciò a palparla la toccava da tutte le parti facendola contorcere perché non voleva essere toccata ma questo insisteva le tirava i capezzoli tirava i peli della figa, facendole anche male perche la vedevo che gridava, poi prese del sapone che gli comparve nelle mani spalmo la figa di quel sapone , prese un coltello molto grande, come quelli che usano i cacciatori e ridendo gli cominciò a rasare la figa piano Anna restò immobile sperando che non la ferisse e quello imperterrito mentre gli altri ridevano la raschiava sul pube, quando arrivò alle labbra si inginocchiò e continuando la resa liscia sembrava una bimbetta da come era liscia si vedeva da lontano, e purtroppo si vedeva anche che le colava qualcosa sulle gambe, contro la sua voglia cominciava ad eccitarsi e se ne accorsero anche loro, Anna cercava di resistere poverina ma la natura fa il suo corso, tutte quelle eccitazioni la stavano portando dove volevano loro.
Mustafà se la rideva e mi guardava, senza dire una parola, era enorme doveva almeno essere alto due metri, i capelli brizzolati e la barba incolta anche quella un po' bianca, quando fini di raschiare tutta la figa di Anna gli passò una spugna che gocciolava qualcosa, ma appena la sfregò sulla figa sentii un urlo disumano Anna stava gridando a più non posso, ma che era quella roba? Me lo disse Mustafà era acqua imbevuta in una sostanza che bruciava ma che dopo appena asciugata gli lasciava una voglia di fare sesso e rise sguaiatamente ahahahahahahahaha.
Infatti dopo diversi minuti che ormai era asciugata la vidi che aveva cambiato espressione, e li guardava diversamente da prima ma il terzo che si avvicinò era minaccioso alto muscoloso nero come il carbone, aveva una canna di bambù tra le mani e si posizionò dietro di lei e la colpì prima un paio di colpi teneri e poco forti poi continuò era arrivato al sesto e il settimo fu devastante Anna gridò ma questa volta sembrava che gli piacesse il suo culo era diventato rosso con qualche ematoma che già si cominciava a vedere, si mise sotto di lei il quarto che cominciò a leccare il culo e la figa Anna senza neanche che avesse cominciato già aveva goduto tutti la vedevano si agitava sulle braccia e cercava di chiudere le gambe ma le colava l’eccitazione sulle gambe, il quinto l’accarezzò solo senza fare niente altro, invece il sesto si presentò con una frusta e la colpi forte si agitava ma questa volta non gridava di terrore anzi, la colpiva forte e più la colpiva lei si agitava di meno aspettando il colpo successivo, il settimo invece si accontentò di schiaffeggiare le sue tette che ad ogni schiaffo diventavano sempre più rossa, poi non si mosse più nessuno pensai che agli altri non piaceva picchiare una femmina indifesa, cosi Mustafà si avvicinò lui ad Anna la palpò su tutto il corpo infilando una mano tra le gambe e la masturbò fino a farla godere, ma mentre godeva la riempi di schiaffi sul culo e sulle tette e…..Anna continuava a godere lui rise sguaiatamente e con dei gesti agli altri si mossero e la slegarono, lei stanca del troppo tempo legata si abbandonò nelle loro braccia, e distesa sulle loro mani la portarono via, forse in casa, a me mi lasciarono dove stavo legato, “ Mustafà……Mustafà……..” ma nessuno mi rispose.
Passò molto ma molto tempo chiamavo ma nessuno rispondeva avevo le mani e i piedi anchilosate non sapevo cosa pensare sembrava che in casa non ci fosse nessuno, pensai che l’avevano rapita e che a me mi lasciavano a morire di fame e di freddo, diventava notte e ero sempre li cominciai a tremare dal freddo, insomma eravamo agli inizi di ottobre e il freddo la notte si faceva sentire, ma…….rimasi li nessuno mi venne a prendere mi addormentai per stanchezza, alle prime luci dell’alba vidi due neri che si avvicinavano mi alzarono sempre con la sedia e mi portarono in casa, ebbi subito un calore sulla pelle, sempre quei due mi slegarono e mi distesero su un materasso, il nostro materasso che era messo per terra, finalmente ebbi un po' di sollievo alla schiena, però mi guardavo intorno e non vedevo ne sentivo nessun rumore, cosi dissi “ ma che succede dove sono tutti e….Anna? dove sta?” uno dei due mi guardò “ sta tranquillo che va tutto bene Anna? Cosi si chiama quella splendida? Be è andata con gli altri a conoscere quelli che dopo di noi vi faranno compagnia, “ ma chi siete come vi permettete di dire e fare queste cose a casa nostra, lasciateci non farò denunce ne dirò niente a nessuno su fate i bravi” ahahahahahahahah si fecero una risata che mi rabbrividì più che il freddo della stalla, poi mi misero una coperta addosso e mi diedero una bevanda calda , era te a me non piace ma lo sorseggiai anche per rimettere in circolazione il fisico.
Cosi rimasi sul materasso e loro si misero seduti a guardarmi, e cominciò a balenare nella mia testa che questi due non disdegnavano un culo maschile anzi sembrava che ogni tanto mi guardavano in un certo modo, ma non diedi peso a questo e continuai a sorseggiare il te.
Mi ripresi un po e cercai di alzarmi dal materasso la schiena cominciava a farmi male, ma uno si alzò e mi rispinse giù come a farmi capire che non dovevo mettermi in piedi, sentii un rumore di almeno due auto che parcheggiavano e subito cercai di poter distinguere un rumore o qualcosa, entrarono tutti e dieci i neri e Musatafà era avanti a tutti, ma non vidi Anna, dove stava? “ Mustafà Anna? Dove sta “.
Ahahahahahahahahah tutti ridevano “ che ti importa dove sta, sta bene te lo assicuro io e sai……..forse non ti vuole più vedere” ahahahahahahahaha ero distrutto che gli avevano fatto? L’avevano uccisa, rapita, ma che succedeva nessuno mi diceva niente, allora gridai “ MUSTAFAAAAAAAA DOVE STA LA VOGLIO VEDERE SUBITOOOOOOOO” mi guardò e tutti si misero intorno, quello fu il momento che ebbi veramente molta paura che mi potevano se non uccidere almeno picchiare erano in tanti mi avrebbero rotto le ossa se volevano, tutti più o meno erano muscolosi e secondo me molto forti, ma poi Mustafà si girò e andò nella cucina tutti insieme meno i due che mi facevano la guardia andarono insieme a lui, ma…….Anna? ancora non mi avevano detto dove stava.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Le disavventure di annaracconto sucessivo
Le disavventure di anna 3
Commenti dei lettori al racconto erotico