Di quando avevo fatto un 69 con mio figlio - 4
di
Una madre
genere
incesti
Tutto il giorno successivo era trascorso in una apparente normalità anche se nel mio cervello brulicavano pensieri che si accavallavano,si ricorrevano,sparivano e riapparivano senza un senso apparente.
Mio marito era rientrato dal suo viaggio a mezzogiorno.
Ero andata io stessa a prenderlo in aeroporto e la sera aveva voluto portarmi a cena per festeggiare un successo ottenuto in quel viaggio.
Avevamo pasteggiato bevendo Prosecco ed essendo io praticamente astemia mi ero contenuta mentre lui,che nelle occasioni giuste e col vino buono,non rinunciava a bere qualche bicchiere in più,si era scolata la bottiglia.
Siamo tornati a casa con lui alquanto alticcio mentre io che mi ero limitata ad solo flute,ero praticamente sobria anche se mi sentivo particolarmente euforica.
Rientrando,lui era andato immediatamente a letto,mentre io,dopo aver fatto una doccia, mi ero seduta in soggiorno a vedere un po di TV ma col pensiero altrove.
Mi tornavano in mente le scene della notte precedente.
Le sensazioni che avevo provato nel sentire tra le dita il caldo membro di mio figlio.
L'iniziale soggezione che mi incuteva il suo aspetto ispido e corposo e la voglia comunque,di fare quel salto verso l'ignoto.
Il contrasto che mordeva il mio pudore con l'improvvisa voglia di trasgredire.
"In fondo" mi ripetevo,"Non abbiamo fatto nulla di peccaminoso o moralmente disdicevole,sono sua madre e gli ho,semplicemente regalato un momento di piacere con la bocca.
Non abbiamo fatto sesso e dunque,non abbiamo consumato un atto incestuoso ma ci siamo scambiati amorevoli gesti d'affetto".
Mentre con gli occhi chiusi,con una mano mi accarezzavo tra le cosce e con l'altra mi strizzavo un capezzolo,la mia mente cambiava registro presentandomi squarci di verità completamente diversi:
"Ero sua madre e non avevo diritto ne autorevolezza per trasgredire quelle norme morali che la società e la religione avevano imposto da tempi immemorabili ed accettati come giusti da tutte le persone non soggette a particolari perversioni.
Se davvero,come cercavo di convincermi nei ragionamenti assolutori non vi fosse nulla di sbagliato nell'aver succhiato il cazzo di mio figlio sino a farlo sborrare nella mia bocca bevendone ogni stilla del suo seme,perché non l'avevo detto a mio marito?
E perché per tutta la sera a cena,mi ero sforzata di tenere sotto controllo ogni piega della mia espressione,ogni accento delle mie parole ed ogni sguardo scambiato con gli occhi di mio marito?"
Ero una puttana!
Ecco cos'ero e forse aveva ragione mio figlio quando mi aveva proposto di ripagarmi per il servizio che gli avevo reso.
Fortunatamente,l'accappatoio che avevo sotto di me,aveva trattenuto i flussi che abbondanti erano sgorgati dal mio sesso quando le mie carezze mi avevano fatta esplodere in un potente orgasmo i cui gemiti avevo soffocato in gola.
Avevo goduto mentre nella mia mente,si rincorrevano suoni,immagini e pensieri che nulla più parevano avere di etereo e cerebrale ma solo una carnalità animalesca.
Guidata dalla realtà vera che stavo vivendo,mi ero alzata e dirigendomi verso la camera di mio figlio,vi ero entrata richiudendomi a chiave la porta alle mie spalle.
Mio figlio era ancora sveglio con un libro in mano illuminato dalla tenue luce dell'abajour.
-Ciao-
Gli avevo bisbigliato con la voce impastata dal fresco orgasmo.
-Ciao!-
Mi aveva risposto ricambiando la mia fuggevole occhiata.
-Sono venuta a riscuotere il mio compenso da puttana!-
Gli avevo bisbigliato con la bocca appoggiata al suo orecchio.
Subito dopo,senza perdere il contatto coi suoi occhi carichi di stupore,avevo lasciato scivolare a terra l'accappatoio rimanendo completamente nuda,poi avevo scoperto il lenzuolo ed abbassandogli il pigiama,mi ero coricata su di lui accoppiandomi in un fantastico e osceno 69.
Mio figlio dall'alto della sua esperienza si era immediatamente attivato infilandomi la testa tra le cosce e la bocca sul mio sesso gocciolante:
-Mamma....ma quanto sei eccitata...altro che pagamento per la tua prestazione...qui ci vuole un compenso milionario per ripagare lo splendore di questo scrigno che hai offerto al mio desiderio.
E' da ieri che aspetto questo momento e se proprio lo vuoi sapere,oggi ho evitato le avences che mi hanno fatto la mia fidanzata e le mie amiche!
Ho voluto riservarmi solo per te e se tu non fossi venuta,avrei dovuto masturbarmi tanti sono pieni e dolenti i miei testicoli.
In effetti,quello che mi stava dicendo era la verità,infatti avevo avuto difficoltà a sfilargli il pigiama tanto potente era la sua erezione.
Come mi sentivo bene in quella postura!
Sdraiata sul muscoloso corpo di mio figlio con la sua lingua che esplorava ogni piega del mio sesso aperto per lui e la sua verga che svettava vibrante davanti al mio sguardo incantato e voglioso.
Mio figlio ci sapeva davvero fare con la bocca e con la sua saettante lingua,mi aveva regalato tre incredibili orgasmi prima di distendere le gambe e bloccandosi dentro la mia bocca,rilasciare il suo carico di bollenti schizzi di sborra che avevo ingoiato con gusto e desiderio.
Siamo rimasti abbracciati così per un po continuando a leccarci con la stessa cura che usano le gatte gatte coi loro micini.
Quando mi sono girata,il nostro abbraccio era divenuto dolce e languido come quello di due platonici innamorati.
Non vi fosse stata nell'aria l'olezzo dei nostri umori,si sarebbe potuto pensare che eravamo ai preliminari tanto delicati erano i baci e le carezze che ci scambiavamo.
Mio figlio pennellava con la lingua ogni lembo del mio corpo raggiungibile in quella postura.
Mi baciava il viso,i capelli,il collo spingendosi sino alle tette i cui capezzoli,induriti dall'eccitazione,svettavano come frutti di bosco in attesa di essere colti.
-Mmmm...che tette che hai mamma e che capezzoli da mangiare e da sborrare al momento giusto...-
Persa nel mio stato di beatitudine,non mi ero accorta che tra le mie gambe qualcosa di caldo,duro e pulsante si stava risvegliando.
-Mamma....ti voglio....voglio fare l'amore con te....-
Mi aveva sussurrato mio figlio provocandomi un rapido risveglio.
-Sei pazzo Claudio!
Cosa vorresti fare...avere forse un rapporto incestuoso con tua madre?
Mai!
Questo è impossibile....non puoi chiedermi di infrangere anche quell'ultimo tabù!
sei mio figlio...cerca di non dimenticarlo!"
Mentre lo dicevo,ero scesa dal letto e ricoprendomi velocemente con l'accappatoio,l'avevo baciato sulla fronte e dopo un "Grazie per il contributo!",gli avevo sorriso ed ero scivolata in bagno a fare il bidet e sciacquarmi la bocca prima di coricarmi accanto a mio marito e stringermi a lui,che russava beatamente addormentato.
segue
Mio marito era rientrato dal suo viaggio a mezzogiorno.
Ero andata io stessa a prenderlo in aeroporto e la sera aveva voluto portarmi a cena per festeggiare un successo ottenuto in quel viaggio.
Avevamo pasteggiato bevendo Prosecco ed essendo io praticamente astemia mi ero contenuta mentre lui,che nelle occasioni giuste e col vino buono,non rinunciava a bere qualche bicchiere in più,si era scolata la bottiglia.
Siamo tornati a casa con lui alquanto alticcio mentre io che mi ero limitata ad solo flute,ero praticamente sobria anche se mi sentivo particolarmente euforica.
Rientrando,lui era andato immediatamente a letto,mentre io,dopo aver fatto una doccia, mi ero seduta in soggiorno a vedere un po di TV ma col pensiero altrove.
Mi tornavano in mente le scene della notte precedente.
Le sensazioni che avevo provato nel sentire tra le dita il caldo membro di mio figlio.
L'iniziale soggezione che mi incuteva il suo aspetto ispido e corposo e la voglia comunque,di fare quel salto verso l'ignoto.
Il contrasto che mordeva il mio pudore con l'improvvisa voglia di trasgredire.
"In fondo" mi ripetevo,"Non abbiamo fatto nulla di peccaminoso o moralmente disdicevole,sono sua madre e gli ho,semplicemente regalato un momento di piacere con la bocca.
Non abbiamo fatto sesso e dunque,non abbiamo consumato un atto incestuoso ma ci siamo scambiati amorevoli gesti d'affetto".
Mentre con gli occhi chiusi,con una mano mi accarezzavo tra le cosce e con l'altra mi strizzavo un capezzolo,la mia mente cambiava registro presentandomi squarci di verità completamente diversi:
"Ero sua madre e non avevo diritto ne autorevolezza per trasgredire quelle norme morali che la società e la religione avevano imposto da tempi immemorabili ed accettati come giusti da tutte le persone non soggette a particolari perversioni.
Se davvero,come cercavo di convincermi nei ragionamenti assolutori non vi fosse nulla di sbagliato nell'aver succhiato il cazzo di mio figlio sino a farlo sborrare nella mia bocca bevendone ogni stilla del suo seme,perché non l'avevo detto a mio marito?
E perché per tutta la sera a cena,mi ero sforzata di tenere sotto controllo ogni piega della mia espressione,ogni accento delle mie parole ed ogni sguardo scambiato con gli occhi di mio marito?"
Ero una puttana!
Ecco cos'ero e forse aveva ragione mio figlio quando mi aveva proposto di ripagarmi per il servizio che gli avevo reso.
Fortunatamente,l'accappatoio che avevo sotto di me,aveva trattenuto i flussi che abbondanti erano sgorgati dal mio sesso quando le mie carezze mi avevano fatta esplodere in un potente orgasmo i cui gemiti avevo soffocato in gola.
Avevo goduto mentre nella mia mente,si rincorrevano suoni,immagini e pensieri che nulla più parevano avere di etereo e cerebrale ma solo una carnalità animalesca.
Guidata dalla realtà vera che stavo vivendo,mi ero alzata e dirigendomi verso la camera di mio figlio,vi ero entrata richiudendomi a chiave la porta alle mie spalle.
Mio figlio era ancora sveglio con un libro in mano illuminato dalla tenue luce dell'abajour.
-Ciao-
Gli avevo bisbigliato con la voce impastata dal fresco orgasmo.
-Ciao!-
Mi aveva risposto ricambiando la mia fuggevole occhiata.
-Sono venuta a riscuotere il mio compenso da puttana!-
Gli avevo bisbigliato con la bocca appoggiata al suo orecchio.
Subito dopo,senza perdere il contatto coi suoi occhi carichi di stupore,avevo lasciato scivolare a terra l'accappatoio rimanendo completamente nuda,poi avevo scoperto il lenzuolo ed abbassandogli il pigiama,mi ero coricata su di lui accoppiandomi in un fantastico e osceno 69.
Mio figlio dall'alto della sua esperienza si era immediatamente attivato infilandomi la testa tra le cosce e la bocca sul mio sesso gocciolante:
-Mamma....ma quanto sei eccitata...altro che pagamento per la tua prestazione...qui ci vuole un compenso milionario per ripagare lo splendore di questo scrigno che hai offerto al mio desiderio.
E' da ieri che aspetto questo momento e se proprio lo vuoi sapere,oggi ho evitato le avences che mi hanno fatto la mia fidanzata e le mie amiche!
Ho voluto riservarmi solo per te e se tu non fossi venuta,avrei dovuto masturbarmi tanti sono pieni e dolenti i miei testicoli.
In effetti,quello che mi stava dicendo era la verità,infatti avevo avuto difficoltà a sfilargli il pigiama tanto potente era la sua erezione.
Come mi sentivo bene in quella postura!
Sdraiata sul muscoloso corpo di mio figlio con la sua lingua che esplorava ogni piega del mio sesso aperto per lui e la sua verga che svettava vibrante davanti al mio sguardo incantato e voglioso.
Mio figlio ci sapeva davvero fare con la bocca e con la sua saettante lingua,mi aveva regalato tre incredibili orgasmi prima di distendere le gambe e bloccandosi dentro la mia bocca,rilasciare il suo carico di bollenti schizzi di sborra che avevo ingoiato con gusto e desiderio.
Siamo rimasti abbracciati così per un po continuando a leccarci con la stessa cura che usano le gatte gatte coi loro micini.
Quando mi sono girata,il nostro abbraccio era divenuto dolce e languido come quello di due platonici innamorati.
Non vi fosse stata nell'aria l'olezzo dei nostri umori,si sarebbe potuto pensare che eravamo ai preliminari tanto delicati erano i baci e le carezze che ci scambiavamo.
Mio figlio pennellava con la lingua ogni lembo del mio corpo raggiungibile in quella postura.
Mi baciava il viso,i capelli,il collo spingendosi sino alle tette i cui capezzoli,induriti dall'eccitazione,svettavano come frutti di bosco in attesa di essere colti.
-Mmmm...che tette che hai mamma e che capezzoli da mangiare e da sborrare al momento giusto...-
Persa nel mio stato di beatitudine,non mi ero accorta che tra le mie gambe qualcosa di caldo,duro e pulsante si stava risvegliando.
-Mamma....ti voglio....voglio fare l'amore con te....-
Mi aveva sussurrato mio figlio provocandomi un rapido risveglio.
-Sei pazzo Claudio!
Cosa vorresti fare...avere forse un rapporto incestuoso con tua madre?
Mai!
Questo è impossibile....non puoi chiedermi di infrangere anche quell'ultimo tabù!
sei mio figlio...cerca di non dimenticarlo!"
Mentre lo dicevo,ero scesa dal letto e ricoprendomi velocemente con l'accappatoio,l'avevo baciato sulla fronte e dopo un "Grazie per il contributo!",gli avevo sorriso ed ero scivolata in bagno a fare il bidet e sciacquarmi la bocca prima di coricarmi accanto a mio marito e stringermi a lui,che russava beatamente addormentato.
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