La mia storia con Elisa -- Le avventeure di Giorgio e Elisa

di
genere
tradimenti

Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato.
Potete trovarlo pubblicato su Amazon dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI", nel racconto e-book "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.

Capitolo primo.
Cari lettori: fino ad ora vi ho raccontato degli episodi vissuti da mia moglie Elisa con diversi suoi amanti.
Visto il seguito di lettori avuti, ho pensato così di raccontarvi dall'inizio la mia storia con lei, di come è cominciata la mia carriera di cornuto.
Sono passati trent'anni da quando ho conosciuto lei, più giovane di me di dodici anni. Eravamo molto giovani, io toscano di Livorno, lei modenese doc. Frequentavamo la stessa università a Modena. Ci siamo incontrati e piaciuti a prima vista, subito ci siamo fidanzati. Lei è bella, alta 1,70, capelli biondi e, un bellissimo viso. Io non sono da meno, alto 1,80, un bel fisico. Come dotazione? Beh! Non è il massimo, 13cm in piena erezione, ma non è stato mai un problema, almeno fino a quando non mi sono sposato.
Durante il nostro fidanzamento, lei mi chiese, avendo ricevuto dalla sua famiglia un educazione molto all'antica di non chiederle rapporti sessuali completi. Voleva conservare la sua verginità per il giorno del nostro matrimonio.
Io molto innamorato di lei acconsentì. Cominciò così un lungo periodo di masturbazioni reciproche, solo seghe, baci e ditalini, fino allo sfinimento.
Dopo un anno la convinsi a praticare l'amore orale, le cose migliorarono molto con nostra grande soddisfazione. Mi gustavo dei favolosi bocchini ed, io le facevo delle meravigliose leccate di figa. Avanti così finché non arrivò il bellissimo giorno del nostro matrimonio.
Fu una bella cerimonia con tanti invitati, amici e parenti.
Finito il tutto il pomeriggio stesso partimmo per il viaggio di nozze, una crociera di dieci giorni nel mediterraneo. Ci avviammo verso Livorno per l'imbarco che sarebbe avvenuto il pomeriggio del giorno dopo.
Durante il viaggio telefonai a un amico che abitava in zona per informarlo che sarei passato a salutarlo, le chiesi anche di prenotarmi un albergo in città per la notte. Mario, così si chiamava lui, rispose, che abitando in una villa e per giunta da solo, sarebbe stato lieto di ospitarci lui. Arrivammo verso sera, ci accolse calorosamente. Il suo sguardo fissò intensamente mia moglie e, mi disse. ''Complimenti! Hai sposato una gran bella donna.'' Mia moglie non restò indifferente, rispose. ''Grazie Mario, anche tu sei una bella persona.''
Preciso che Mario allora era un bel uomo 40enne, molto affascinante, a mia moglie questo non sfuggì.
Mario ci accompagnò alla camera dove avremmo dovuto trascorrere la notte.(Dico avremmo dovuto), perché poi le cose andarono molto diversamente.
Continua Giorgio.
scritto il
2019-01-07
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