Apologia del Pompino

di
genere
etero

Sono molti i modi in cui esprimiamo la passione feroce che abbiamo l'uno per l'altra.
Fondere i nostri corpi in un unico orgasmo, è indubbiamente sublime.
Ma tu conosci ciò che si cela dietro i miei occhi quando ti guardo così, puoi solo arrenderti al desidero che ho per te in questo momento.
Sai quanto adori le tue mani e la tua bocca su di me, ma ho necessità di eluderle a volte, per concentrarmi solo su di te. Non voglio essere toccata ora.
C'è una sola pratica con cui riesco a goderti pienamente, in cui ti sento totalmente mio, ed è questa.

Catturarti già con le movenze mentre mi spoglio nuda davanti a te e m'inginocchio.
Aprirti lenta i pantaloni, liberarti dalla costrizione dei vestiti e imprigionare i tuoi occhi nei miei.
Tenere saldo il contatto visivo, durante tutta la mia dedica.
Solo uno sprovveduto potrebbe pensare che sia in tuo potere ora, invece è fiducia incondizionata, la mia, la tua.
Sono io che voglio donarmi anima e corpo, farti sentire ciò che rappresenti per me, attraverso l'uso delle labbra.

Mi piace iniziare carezzandolo con entrambe le mani, adagio, per tutta la sua lunghezza, dai testicoli alla punta, aumentare gradatamente la pressione, tendere la pelle.
Spostare poi le dita sul tuo corpo e sentirne ogni minima vibrazione.
Cullarti in un sensuale andirivieni con la lingua, giù e di nuovo su, dolcemente, lentamente, sentendolo crescere sulle labbra.
In quale altro modo potrei vedere i tuoi occhi accendersi così e la tua bocca aprirsi al piacere?

Sorriderti, prima di chiudere il tuo sesso nella bocca calda.
Assaporarlo, gustarlo, percepire le vene che si gonfiano, la durezza, le piccole gocce che ne imperlano l'estremità.
Sentire il brivido che ti percorre mentre cerco di coglierne l’anima, l’eccitazione, tentare di capire quanto sono desiderata.

Mentre ansimi la tua mano si poggia sulla mia testa.
Persevero nei movimenti, osservo l’aumento dei tuoi gemiti, quelli del mio uomo.
Ci perdiamo in quel gioco sottile di ritmo.
Chi lo sta dettando?
Io con la mia bocca, o tu con le tue dita sul mio capo?
No, non sei tu. Sono io che ti ho preso la mano
e l’ho poggiata sui miei capelli.
Tu stai solo facendo ciò che io voglio che succeda, spingi, a fondo, al ritmo che desideri, che so ti fa impazzire.

In quale altro modo potrei sentire il tuo odore, il tuo sapore ed il tuo ansimare?
Come altro potrei sentirti teso, i testicoli duri e capire quando e quanto vuoi godere?
Nessun altro modo.

Continuiamo nel nostro gioco, con lo sguardo legato, finché decidi di accelerare e io accelero con te, la lingua preme, le labbra stringono.
Le mie mani sentono il tuo corpo irrigidirsi,
il respiro farsi convulso.
Le tue iridi chiare, ora scintillanti, mi dicono che ti appartengo, che sono fatta per te.

Eccoti.

Ti sento scivolare caldo in bocca, come un fiume in piena mi disseti.
Continui a fissarmi con lo sguardo colmo di piacere, mentre io mi nutro del tuo nettare, fino alla fine del mio elogio.

Tu, soddisfatto, mi accarezzi i capelli ed ora, solo ora, puoi chiudere gli occhi, totalmente mio.


https://youtu.be/ZVLEYerz5rc

scritto il
2019-03-19
4 . 2 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

L'Ispirazione

racconto sucessivo

Guerriero
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.