Matti

di
genere
prime esperienze

Sei così bello, e tu nemmeno lo sai. Ti ho conosciuto solo due settimane fa in un campo estivo in cascina, tra le colline e i boschi.
Io maestra dei bimbi più piccini e tu assistente.
Sorridi con la freschezza dei tuoi 17 anni, denti bianchi che contrastano con la pelle abbronzata e la peluria bionda delle braccia. Un metro e 85 di energia, gioia di vivere forza e dolcezza.
Ti guardo mentre giochi con i più piccoli: corri inseguito da 4 o 5 bambini, sei veloce, scattante, sorridi.
Sorridi sempre ma non è un sorriso di circostanza, no. Tu sorridi con gli occhi. Due pozzi azzurri, quasi blu, dove tuffarsi e gioire scoprendo la tua irresistibile spensieratezza post adolescenziale.
Sei proprio bello... anche così, seduto scomposto sulla mini seggiolina della scuola. Saluti l'ultimo bambino della giornata ed io raccolgo le mie poche cose.
Come tutte le sere mi avvicino per salutarti con un bacio quasi materno sulla fronte. Non l'avevo previsto. Con uno scatto alzi il viso piazzandomi i tuoi universi turchesi a pochi centimetri di distanza.
E qui capisco che sono fottuta.
La tua mano passa lentamente dietro la nuca e mi attira titubante.
Mi regali un piccolo bacio incerto, timoroso, leggero.
Occhi negli occhi leggo il tuo stupore, probabilmente tu avrai letto il mio.
Allontani il viso di poco, i nostri nasi ancora si toccano e qui commetto il primo sbaglio.
Ti bacio. Ti bacio con trasporto: per il tuo sorriso, per le tue mani grandi, per le tue gambe lunghe, per la tua voce giocosa, per la tua pelle ambrata.
Ti bacio e sorrido della tua inesperienza. La mia lingua cerca l'accesso alla tua bocca, con tenerezza ti sento rispondere al mio bacio: leggero, titubante all'inizio quasi non ti muovi. Dolcemente mordicchio le tue labbra e non serve molto prima che il tuo corpo si accenda. Ora rispondi quasi con troppa irruenza. I nostri denti cozzano creando un rumore imbarazzante.
Sbagliato. Questo è sbagliato.
Stacco la mia bocca ansante sulle tue labbra morbide. Dopotutto sei così piccolo.
È tutto sbagliato. Sono sbagliate le tue mani voraci e golose sotto la mia maglietta. Sono sbagliate le mie mani che non possono evitare di stringere le tue natiche sode.
Mi sollevi senza difficoltà e mi fai sedere sul tavolo. Sbagliato. È sbagliato il calore che si sprigiona dal mio ventre quando avverto la tua irruenza tra le cosce. Spinta da un desiderio primordiale ti attiro a me. Un gemito ti sfugge dalla gola quando le nostre intimità non più assopite si scontrano. Il tuo membro teso e pulsante si palesa sotto la soffa contro le mie mutandine.
Cosa sto facendo? Sto semplicemente godendo.
La tua bocca si abbatte furiosa sulla mia. Mani da uomo bloccano i miei polsi e mi attirano in una gabbia senza uscita.
Sbagliato. È tutto dannatamente ed entusiasticamente sbagliato. La tua bocca, il tuo odore, il tuo respiro.
Con uno scatto libero le mani e arpiono la poca stoffa che ti copre il petto. Scopro un corpo duro, vigoroso, ricoperto da peli biondi. Un corpo, ormai lo so, plasmato dalle arti marziali.
Provo a rallentare il ritmo della tua lussuria sfiorandoti i pettorali con la punta delle dita.
"Sei ancora in tempo per cambiare idea Matti... non farlo non scegliere me." Questo dovrei dirti ma la tua smania di carne non mi da tregua. Mordi, spingi, stringi, sfreghi, succhi... resistere mi è ormai impossibile.
La lussuria si impossessa di me mentre infilo una mano nei boxer. Mi scappa un sorriso mentre esploro quello che immagino essere un gran bel cazzo.
Ti sfilo i pantaloni senza difficoltà. Sei già teso. Gemi nella mia mano che ti trova vibrante e umido. Non mi lasci giocare, non mi spogli nemmeno. Mi arpioni i fianchi tenendomi ferma. Sposti le mutandine ed entri di prepotenza dentro di me. Non ero ancora del tutto pronta. Entri facendomi scappare un piccolo gemito di dolore. Non mi dai il tempo di adattarmi alla tua presenza ed inizi a muoverti con foga.
La tua bocca nascosta nell'incavo del mio collo geme tremante. Inizio a muovermi contro di te, per quanto il tavolo me lo consenta. Sbagliato. Deliziosamente sbagliato.
Arpiono i tuoi glutei godendo delle tue spinte frenetiche. Non puoi reggere questo ritmo per molto. Io lo so, tu forse no.
Sbagliato.
Il tuo gemito sommesso sul mio collo è sbagliato. Le mie unghie nelle tue braccia. Il tuo seme nel mio ventre.
I tuoi occhi sperduti chiedono risposte a domande silenziose che fanno più rumore di quelle dette. No, no Matti non guardarmi così.
Io sono solo un'usurpatrice. Ecco cosa sono.
Ti saresti dovuto godere quest'attimo con qualcuno che ami davvero, con qualcuno che ti possa ricambiare, qualcuno con cui sperimentare e scoprire gradualmente il piacere. Magari con una tua coetanea, di certo non con una donna che ha 16 anni più di te.
La mia mano sale alla tua guancia, ora mi permetti di darti quel piccolo bacio sulla fronte.
"Perdonami Matti..."
scritto il
2019-07-22
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