Iniziazione la piscina
di
anna rizza
genere
etero
La domenica successiva, ci ritrovammo per una grigliata a casa di Laura, una bella villa con giardino e piscina cintata da un muro di pietre alto che copre alla vista di occhi indiscreti.
Io indossavo la mia minigonna in jeans e la camicetta a quadri legata in vita con le mie solite zoccolette.
Anche Lara era tappata da corsa, un vestitino in cotone corto color fango e un paio di sandali tinta cuoio, allacciati alla schiava, ne esaltavano la figura; bionda, magra quanto basta, gambe lunghissime, era uno spettacolo, vedere i maschi della ciurmaglia mangiarsela con gli occhi.
E la cosa non era indifferente neppure per lei, che si vezzeggiava come una diva, tra i tavoli, anche lei esercitandosi in vari piegamenti, come gli avevo insegnato alcuni giorni prima.
Arrivo anche Norma, con un paio di schort ed una maglietta, che non lasciavano nulla all’immaginazione, anche lei bella come il sole.
Eravamo quasi tutti seduti al tavolo, quando arrivarono, Monica e Claudio, nonostante lei indossasse un vestito in lino azzurro lungo, chiuso da una lunga fila di bottoni davanti, ed un paio di sandali sabot con il tacco basso, la sua prorompente sensualità si percepiva nell’ aria, credo comunque che anche con un sacco di l’ iuta sarebbe stata sexy.
Dopo mangiato i maschi cominciarono a chiacchierare di calcio, i ragazzi partirono per gli affari loro.
Noi donne ci avvicinammo alla piscina per prendere il sole.
In un attimo Norma si era sfilata gli schort e la maglietta rimanendo con un succinto costumino a fiori.
Anche Lara, aveva lasciato cadere il suo vestito, rimanendo con un bikini bianco, che pur avendo molta più stoffa dei quello di Norma era pericolosamente trasparente, soprattutto se fosse entrata in acqua.
Io e Monica, rimanemmo vestite e ci accomodammo sul bordo della piscina, mettendo i piedi a bagno.
Laura, invece si era assopita su una sedia a sdraio, anche lei in costume, che anche se non succinto, come quello di Norma e di Lara ne metteva in risalto il prosperoso seno.
Io e Monica cominciammo a cirlare, ed il gli raccontai di come mi ero comportata con il suo collega e di cosa avesse fatto, ribadendogli che ero convinta che avesse le tasche bucate, e no perche fosse uno spendaccione.
Dopo il mio racconto lei mi disse: “ Ecco perché quando tu sei uscita, pochi minuti dopo, lui ha trovato una scusa e se ne è andato, ora capisco la sua fretta”.
A quel punto gli dissi, e tu lì dentro chissà quanti ti fanno la ronda, lei mi guardo sorridente, effettivamente mi disse sono in parecchi che vorrebbero mordermi sul collo.
Io la guardai e le dissi: Ma tu sei fedelissima, anche se fai rizzare l’attenzione agli allievi.
Ci mettemmo a ridere e lei di rimando mi disse: “be tu fai rizzare l’attenzione e non solo quella anche ai professori”.
Gli risposi: “ perché tu no, ora non dirmi che non c’è stato nessuno che ti ha fatto delle avances anche un po’ più pesanti”.
Lei sorrise, diciamo di si.
Io la incalzai: “ tu naturalmente hai fatto la maestrina del libro cuore sicuramente.” mentre lo dicevo la guardai maliziosamente e lei di rinvio mi guardo con la stessa espressione nello sguardo, tanto che pochi istanti e scopammo a ridere.
Poi fu lei che ad aprire le danze: “effettivamente sai da qualche tempo c’è uno dei miei colleghi …”
Poi come se cercasse una scusante: “… sai da quando abbiamo scoperto che non posso avere figli Claudio si è allontanato, soprattutto sessualmente”.
La guardai: “come, come vuoi dirmi che tuo marito non ti scopa più?”
Lei mi rispose tenendo abbassato lo sguardo sull’acqua della piscina: “Si insomma non più come prima”.
“Ecco,” gli dissi, riferendomi come discorso a suo marito: “con una donna come te, se non fai sesso ogni volta che puoi, te lo meriti di portare le corna; e spero vivamente che tu glie ne stia piazzando di quelle belle lunghe”.
Le mi guardo quasi stupita, mi disse: “ma Anna cosa dici?” Il suo tono non era però per niente convinto.
“Senti,” gli dissi: “ mio marito mi ha fatto le corna, ed il lo ripagato…”, qui gli raccontai la storia dell’ hautlet, le mi guardo, dicendomi: “ma davvero hai fatto questo?”
“Si,” le risposi: “ e se scopro che me ne ha fatte altre, gli rendo la pariglia 10 a uno.”
“A però;” mi rispose, ma io continuai: “comunque mio marito non è mai stanco quando si tratta di sesso, e neppure io però mollo mai la presa”.
Lei continuo: “che ti credi anche io, mi sono mangiata una cifra in perizomi e lingerie, ma gli fa lo stesso effetto di una tuta di pile, ecco perche ho ceduto”.
“Ahh meno male, avevo paura che fossi l’unica santa con l’aureola stretta della compagnia”.
E la cosa mi sarebbe dispiaciuta, se non altro per lo spreco.
Nuovamente ci scappo la risata, poi continuai: “su dai racconta”.
Allora lei comincio a narrarmi di una gita con la scolaresca e che quella sera, complice forse il posto, la cena, soprattutto le avances di un suo collega, ci era casata con tutte le scarpe.
Mi racconto, che la storia andava avanti da qualche mese.
E che le loro performance erano di ottima qualità, mi disse anche che l’avevo inquadrata perfettamente, ed era vero, non si considerava una ninfomane, ma sicuramente il sesso era tra le cose da mettere al primo posto.
Ciarlammo per almeno un ora e ci scambiammo aneddoti anche piccanti.
Poi vidi Lara alzarsi dal suo sdraio, e dissi a Monica: “ora guarda”.
Gli avevo poco prima raccontato, di quanto Lara fosse cambiata negli ultimi tempi, del fatto che si fosse un po’ sbloccata con la pratica dell’esibizionismo.
Ed in fatti fù così.
Lara si avvicinò alla piscina e si tuffò, con un balzo degno di una tuffatrice professionista, io guardai Monica e gli dissi: “ Ora sicuramente anche Norma salterà in acqua, e tra pochi minuti la tranquillità sarà finita, se non vuoi trovarti in acqua vestita è meglio che ci spostiamo”.
Così fù, infatti Norma si lanciò in acqua urlando “Geronimoooooo” questo solo per far sentire ai maschietti della ciurma che le due figone del giorno erano pronte e disponibili.
Poche bracciate e Norma raggiunse Lara, io gli lanciai una palla, cominciarono a giocare come due bambine. Il costume di Lara era diventato trasparente e le sue splendide tette uscivano a pelo d’acqua mostrando lo scuro dei capezzoli sotto la sottile stoffa bianca.
Io le Momy ci eravamo spostate sulle sdraio appena in tempo, perché alcuni maschi della ciurma arrivarono con un tutto a bomba da far schizzare quasi tutta l’acqua della piscina.
Si misero a giocare a palla, ma si vedeva che era un semplice pretesto per poter palpare le due donne.
Chi le afferrava da dietro chi le arrivava quatto, quatto da sott’acqua, era comunque un continuo maneggio, sulle chiappe e sulle tette, per nulla disdegnato dalle ragazze.
Io guardai Monica e gli dissi: “vuoi scommettere che tra qualche minuto qualcuno si trova senza costume”. Lei mi guardo e sorrise: “certo che li conosci bene tutti?”
Continuai: “potrei farti un analisi di ognuno di loro, tho vedi?”
Nel momento che parlavo vidi Salvatore uscire con la testa dall’ acqua con in mano il costume di Mauro.
Ecco il gioco era cominciato.
Lara si immerse per dare un occhiata più da vicino al pacco guizzante di Mauro.
Io guardai nuovamente Monica mentre cercavo le sigarette nella borsa, e gli dissi: “Sei in ciclo?”
Lei guardò un po’ stupita e mi disse: No perché?”
Gi risposi: “spero vivamente che tu abbia il costume sotto quell’abito, perche tra un po’ toccherà a te; è toccato a tutte, non credo che i maschietti faranno un eccezione, anzi.”
Mi guardo sorpresa: “cosa vuoi dire?”
“Voglio dire che tra un po’ verranno e ti piglieranno così come sei, buttandoti in piscina vestita, e non ci saranno cazzi… diciamo che è una specie di iniziazione”.
Mi guardò nuovamente e mi disse: “ mi sa che allora ho fatto una cazzata a non mettere il reggiseno oggi?”
La guardai sorridendo mentre Mario, Massimigliano ed il mio Girgio stavano lanciandosi nella piscina con una panciata degna di un wresler.
Poco dopo un altro costume apparve galleggiando era il pezzo sotto del bikini di Norma, che sicuramente nella confusione delle onde si era ben premunita di slacciarlo.
Ecco che ci siamo pensai, ora i maschi non si contendevano più la palla ma si erano accaniti su quel piccolo lembo di costume, chi si immergeva per poter vedere la Norma nella sua spendente nudità, chi invece con la scusa di trattenere la palla si strusciava su Mauro, per intenderci Lara.
Alla fine c’erano un paio di costumi dei maschietti che galleggiavano leggiadri sull’acqua della piscina.
Ed ecco che il mio Giorgio, Salvatore e Mario che avevano ancora in dosso i loro costumi uscirono dalla piscina avvicinandosi a noi: “ preparati Momy che ti tocca?”
Monica si alzò e fece finta di scappare ma i maschi ormai l’avevano circondata così lei senza timori non fece altro che lanciarsi con tutti i vestiti in piscina, togliendo ai maschietti la soddisfazione di farlo loro, ma appena riemerse tolse ai maschietti anche il fiato.
Un colpo di capelli che sferzo la schiena di Monica fu il preambolo alla sua apparizione dalle acque, usci di mezzo busto dall’acqua, quanto bastava perché i suoi seni celati sotto la stoffa leggera dell’abito completamente inzuppato ed ormai appiccicato alla pelle come in un disegno, lasciava intravedere l’alone dei capezzoli.
Tutti i maschietti si immersero per poter vedere anche il sotto che visto il vestito svasato stava quasi galleggiando.
Monica senza scomporsi con un paio di bracciate si avvicinò alla scaletta, che si trovava quasi dalla parte opposta della piscina, poi con movimento da ninfa, risalì la scala lentamente lasciando che l’abito si appiccicasse completamente al suo corpo.
Lo spettacolo che offri era degno della miglior nascita di venere, la stoffa dell’abito inzuppata si era avvinghiata come colla al suo corpo, evidenziando le lunghe gambe, l’elastico del perizoma ed il fatto che non avesse reggiseno, a sostenere quella quarta di tette, un ennesimo colpo di capelli bagnati gli frustò nuovamente la schiena.
Si fece tutto il perimetro della piscina camminando come una modella in una sfilata di intimo, lo spettacolo era stato assicurato.
Lì capii anche che la Momy era una dominatrice, aveva deciso di lanciarsi lei nell’acqua per non dare l’appagamento ai maschietti di essere loro a dominare su di lei, poi la sua uscita e la sua sfilata mi avevano fatto capire che non solo non aveva problemi con il suo corpo e non aveva problemi neppure a mostrarlo nel modo più sensuale che si potesse, quasi fosse una professionista.
Quando tornò a sedersi vicino a me completamente fradicia sorridendo mi disse: “Sono stata all’altezza delle aspettative? Ho passato l’esame?”
Gli risposi: “ altro chè! Sembravi una professionista della sfilata in intimo”
Mentre parlavamo gli altri si erano nuovamente accaniti sulla palla e sulle ragazze rimaste nell’acqua, alla scaramuccia si erano uniti anche Claudio e Laura.
Monica al quel punto mi racconto che da studente, si era mantenuta agli studi anche facendo la ballerina in alcuni locali di Lap Dance.
Ed allora la cosa mi tornava tutta, ma volevo saperne di più così gli chiesi se il giorno dopo fosse venuta a casa mia per una caffè e due chiacchiere visto che lì ormai gli schiamazzi e gli schizzi dei ragazzi avevano toccato punte indicibili, mi rispose di si.
Così le chiesi: “ che dici ci uniamo alla ciurmaglia, lei mi guardò e mi rispose lo farei volentieri ma ti ho detto non ho il costume sotto e sono anche senza reggiseno”. Guardai in piscina, tutte le ragazze erano rimaste in toples a parte Norma che non aveva proprio più nulla addosso.
Le dissi: “Ho un costumino in borsa ma non credo che il mio reggiseno ti vada, facciamo così…” mi alzai mi sfilai la gonna e mi tolsi la camicetta rimanendo con il perizoma e reggiseno coordinato blu, gli porsi la camicetta: “… tieni questa dovrebbe coprire le tue grazie e visto che non hai il costume farò finta di averlo dimenticato anche io, al limite con la mia camicetta vincerai il concorso di miss maglietta bagnata”.
Lei non se lo fece ripetere, si sbottono l’abito inzuppato, porgendo la schiena alla piscina, offrendo nuovamente la visione questa volta senza paraventi del suo sodo e burroso lato b.
Indosso la mia camicetta la lego sul davanti e con un balzo saltammo in piscina mettendoci a lottare per impossessarci della palla.
Massimigliano, Mauro, Salvatore e naturalmente Normetta erano in costume adamitico e devo dire che Salvatore aveva effettivamente un bell’arnese, anche se gli altri due non sfiguravano, Lara e Laura erano in toples continuavano a lanciarsi la palla, con gli altri maschi della ciurma compreso il mio Giorgio, mentre io e Monica con il nostro striminzito intimo eravamo appoggiate al bordo della piscina ridendo e continuando a schizzarci d’acqua, e facendo paragoni dei maschietti presenti.
Se avessi ceduto alle mie animalesche voglie, probabilmente mi sarei lasciata prendere da tutti i maschi della ciurma ma quel giorno non era mio era delle mie “allieve” e di Monica che invece non era un’allieva, era sicuramente una docente in fatto di esibizionismo.
Uscimmo dalla piscina che erano quasi le 6 di sera, da alcuni movimenti avevamo notato io e la Momy che i maschi compresi i nostri due mariti avevano una certa eccitazione ben visibile tra le gambe, l’unico era Mario che secondo entrambe viste le sue continue apnee, aveva approfittato per spararsi una sega sott’acqua, perche fu l’unico ad uscire con un viso soddisfatto ed il pacco praticamente vuoto.
Quella sera a casa io e Giorgio ci infilammo nella vaca da bagno e ne uscimmo un paio di ore dopo squamati e soddisfatissimi.
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