La sfida
di
Kyknox
genere
pissing
Lo so direte che sono sadica ma godevo nel vedere i suoi occhi blu cobalto implorare pietà, stava per scoppiare e non voleva ammetterlo era troppo orgogliosa Allison ma stava per perdere la scommessa.
Tutto era iniziato ventiquattro ore prima, quando presa da una necessità impellente fui costretta a liberarmi in spiaggia dietro un casotto, Alisson ridendo non perse occasione per sfottermi dandomi della pisciona.
Da qui nasce la mia sfida verso di lei doveva trattenere la piscia per 12 ore dalle 20 di sabato sera alle 8 di domenica mattina “Benissimo ho la vescica di ferro” rispose lei.
Ora una vera scommessa ha in palio un premio importante per il vincente ebbene, in caso di vittoria avrebbe avuto accesso alla mia “micia” e l’avrebbe potuta leccare, finalmente,cosa che brama da sempre, in caso di sconfitta io avrei leccato la sua.
Adesso siamo al bancone del bar in pieno centro lei con le gambe incrociate e la mano sinistra in tasca con cui si toccava la passera, io che continuo a versarle da bere. “Basta non c’è la faccio più” dice alla fine Allison “Ma come è solo mezzanotte devi resistere fino alle otto di domani mattina” “Cazzo dall’ora di cena che mi fai bere non resisto più” “Ti arrendi vuoi andare in bagno?” “No solo una pausa dal bere usciamo facciamo due passi”. Usciamo dal bar con Allison che fa grande fatica a camminare ad ogni passo si deve fermare la sua vescica sta per cedere finge di guardare le vetrine ma la verità è che si sta letteralmente pisciando sotto ma non vuole darla vita alla sua amica Megan.
“Io ho sete prendo una bottiglietta d’acqua” dico sadicamente “Tu non prendi nulla” “Certo anche per me “ rispose con un filo di voce l’amica che si chiedeva come facesse la sua sfidante a non aver ancora lo stimolo di andare al cesso aveva bevuto quanto lei tutta la sera eppure mentre lei stava scoppiando Megan non dava segni di cedimento. Bevve come se fosse veleno con la mano sinitra si sfiora appena il pube “Eh non puoi se no sei squalificata” dico con un filo di malizia, rido sotto i baffi la povera sventurata non sa che indosso un pannolino tena sotto e che posso bere a volontà e farmela addosso anzi già lo fatta al ristorante.
Continuiamo la passeggiata lungo mare lei ha lo sguardo assente ad ogni passo sente una goccia bagnarle il tanga, ad ogni balneare a cui passiamo davanti guarda disperatamente il casotto con scritto toilet la salvezza è a pochi passi ma non vuole cedere, cerca con la mano sinistra di toccarsi per darsi sollievo ma io la blocco prontamente. “Gesu non resisto più” disse Allisson “Ti arrendi?” non rispose alla mia domanda ma abbassa la testa in segno di resa.
Di punto in bianco la vescia di Allison inizia a cedere sentiva un fiume che le usciva dalla figa e le bagnava le mutande, si rifugia nel primo vicolo apre le gambe e dalla sua passera esce un lago che inonda il terreno si appoggi al muro reclina la testa indietro guarda la cielo stellato ed emette un gemito di piacere.
Io assisto alla scena sempre più eccitata mi inginocchio ai piedi della mia ’amica le tiro su la mini le sposto il tanga fradicio ed inizio con la lingua a leccarle la figa depilata , si sente ancora il sapore della piscia. Prima disegno cerchi concentrici poi delle belle pennellate su e giù incurante che qualcuno possa vederci.
Allison in preda alla lussuria reclina la testa e geme di piacere quella puttana di Megan leccava la fica come nessuno sapeva fare, in quel momento non le interessava di aver perso la scommessa di poter essere lei a leccare la fica della sua amica in quel momento pensava a godere e basta. All’improvviso inizia a squirtare nella bocca di Megan che accoglie con piacere quel nettare.
Quando ho finito mi lecco le dita, in mezzo alle gambe sono fradicia di umori decido di pisciare ancora e in ginocchio il quella posizione mi viene da Dio la mia amica si accorge che sotto porto il tena “ ecco il trucco… Che troia che sei” disse sogghignando .
Avevo comunque vinto la sfida
Tutto era iniziato ventiquattro ore prima, quando presa da una necessità impellente fui costretta a liberarmi in spiaggia dietro un casotto, Alisson ridendo non perse occasione per sfottermi dandomi della pisciona.
Da qui nasce la mia sfida verso di lei doveva trattenere la piscia per 12 ore dalle 20 di sabato sera alle 8 di domenica mattina “Benissimo ho la vescica di ferro” rispose lei.
Ora una vera scommessa ha in palio un premio importante per il vincente ebbene, in caso di vittoria avrebbe avuto accesso alla mia “micia” e l’avrebbe potuta leccare, finalmente,cosa che brama da sempre, in caso di sconfitta io avrei leccato la sua.
Adesso siamo al bancone del bar in pieno centro lei con le gambe incrociate e la mano sinistra in tasca con cui si toccava la passera, io che continuo a versarle da bere. “Basta non c’è la faccio più” dice alla fine Allison “Ma come è solo mezzanotte devi resistere fino alle otto di domani mattina” “Cazzo dall’ora di cena che mi fai bere non resisto più” “Ti arrendi vuoi andare in bagno?” “No solo una pausa dal bere usciamo facciamo due passi”. Usciamo dal bar con Allison che fa grande fatica a camminare ad ogni passo si deve fermare la sua vescica sta per cedere finge di guardare le vetrine ma la verità è che si sta letteralmente pisciando sotto ma non vuole darla vita alla sua amica Megan.
“Io ho sete prendo una bottiglietta d’acqua” dico sadicamente “Tu non prendi nulla” “Certo anche per me “ rispose con un filo di voce l’amica che si chiedeva come facesse la sua sfidante a non aver ancora lo stimolo di andare al cesso aveva bevuto quanto lei tutta la sera eppure mentre lei stava scoppiando Megan non dava segni di cedimento. Bevve come se fosse veleno con la mano sinitra si sfiora appena il pube “Eh non puoi se no sei squalificata” dico con un filo di malizia, rido sotto i baffi la povera sventurata non sa che indosso un pannolino tena sotto e che posso bere a volontà e farmela addosso anzi già lo fatta al ristorante.
Continuiamo la passeggiata lungo mare lei ha lo sguardo assente ad ogni passo sente una goccia bagnarle il tanga, ad ogni balneare a cui passiamo davanti guarda disperatamente il casotto con scritto toilet la salvezza è a pochi passi ma non vuole cedere, cerca con la mano sinistra di toccarsi per darsi sollievo ma io la blocco prontamente. “Gesu non resisto più” disse Allisson “Ti arrendi?” non rispose alla mia domanda ma abbassa la testa in segno di resa.
Di punto in bianco la vescia di Allison inizia a cedere sentiva un fiume che le usciva dalla figa e le bagnava le mutande, si rifugia nel primo vicolo apre le gambe e dalla sua passera esce un lago che inonda il terreno si appoggi al muro reclina la testa indietro guarda la cielo stellato ed emette un gemito di piacere.
Io assisto alla scena sempre più eccitata mi inginocchio ai piedi della mia ’amica le tiro su la mini le sposto il tanga fradicio ed inizio con la lingua a leccarle la figa depilata , si sente ancora il sapore della piscia. Prima disegno cerchi concentrici poi delle belle pennellate su e giù incurante che qualcuno possa vederci.
Allison in preda alla lussuria reclina la testa e geme di piacere quella puttana di Megan leccava la fica come nessuno sapeva fare, in quel momento non le interessava di aver perso la scommessa di poter essere lei a leccare la fica della sua amica in quel momento pensava a godere e basta. All’improvviso inizia a squirtare nella bocca di Megan che accoglie con piacere quel nettare.
Quando ho finito mi lecco le dita, in mezzo alle gambe sono fradicia di umori decido di pisciare ancora e in ginocchio il quella posizione mi viene da Dio la mia amica si accorge che sotto porto il tena “ ecco il trucco… Che troia che sei” disse sogghignando .
Avevo comunque vinto la sfida
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4.5
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