Ehi Ragazzina

di
genere
etero

Sali in macchina, svelta. Corriamo il rischio che qualcuno si accorga di noi e abbiamo delle apparenze da mantenere.
Guido senza una meta precisa, tu intanto dimmi perché hai insistito per vedermi stasera.
Cosa vuoi da me, eh ragazzina?
Non guardarmi così, con quel sorriso inclemente, lo so che ti senti donna ormai, ma ho trent'anni più di te! Impossibile non vedere tutto il vissuto che ci separa, come se non bastasse la mia coscienza, che ogni tanto viene a mordermi.

Usciamo dalla città, ho voglia di silenzio, di buio.
Accavalla le gambe, scoprile, fatti ammirare.
Sei sensuale, sai? Distolgo gli occhi dalla strada pochi istanti e noto l'abito leggero, i tacchi alti.
Io non mi faccio la barba da quattro giorni invece.
Vorrei dirti di non prepararti così quando esci con me. Tanto lo sai che non ti porto in nessun posto. Lo sai che stiamo andando su per le colline.
Così come io so che ti vesti in questo modo solo per sembrare un'adulta. Il vezzo femminile! Lo sai ragazzina che poi, passerai il resto della vita a voler apparire più giovane?
Non c'è mai un equilibrio nell'esistenza umana, inutile nasconderlo.

Non me lo spiego come siamo finiti così io e te. Eppure è accaduto.
Non voglio certo fare il moralista, io ci provo con tutte, tu sei solo capitata nel mucchio. Pur consapevole che sei giovanissima, non mi sono creato problemi, anche se ti ho lasciato credere il contrario, so giocare le mie carte.
Non sei la più bella, ma a parte l'età, hai qualcosa che ti distingue.
Se ti dicessi che a volte, nel tuo sguardo, rivedo il mio stesso disincanto, mi crederesti? Ma non può essere. Sarà solo una proiezione della mia mente che tenta di colmare le nostre diversità. Hai tempra, quello sì, ma considerarti una ragazzina, mi fa star meglio. Io sono sempre stato quello che vedi ora, un uomo che non ha mai avuto scrupoli, neanche con te.

Com'è che sei silenziosa stasera? Raccontami, dimmi qualcosa, ascoltare solo i miei pensieri non mi fa bene, mi innervosisce e comincio a torturare la fede intorno al dito, vedi?
Riempimi la testa della tua voce, calmami, dimmi quello che vuoi, mi basta distrarmi, da te voglio solo leggerezza. Non m'interessa l'argomento.
Parli poco. Ti metto la mano tra le cosce allora. Questo m'interessa eccome. Aprile bene, da brava, tirati su la gonna.
È per questo che mi vuoi, no?
Chissà se lo racconti alle tue coetanee quello che facciamo. Io di te ne parlo con gli amici, ma è normale. Quante possibilità avevo a questa età di scoparmi una vergine? Poche. Mi piace che provino invidia, cosa vuoi farci, orgoglio maschile.

Vedi ragazzina, guarda in che posto panoramico t'ho portata! Ridi eh? Della battuta o di me? Meglio non saperlo. Non voglio sapere cosa pensi.
Fammi godere e basta adesso. Aprimi i pantaloni, tiramelo fuori. Mettici tutta la tua abilità, fammelo diventare di pietra!
Puoi biasimarmi se non t'ho creduta quando mi dicevi che non l'avevi mai fatto?
Ti muovevi con tale sicurezza, mi stringevi forte tra le cosce, venivi incontro ai miei colpi col bacino, mi hai fatto perdere la testa.
Per me era esperienza quella, anche se poi, le prove c'erano.
Va bene, forse ho peccato di presunzione, ma lo so ora che è predisposizione la tua!

Leccami sì. Adesso prendilo in bocca.
Sei uno spettacolo. Tranquilla ti tengo io i capelli, così posso vederti meglio e darti il ritmo.
Oh! Proprio una studentessa modello! Sarai brava anche all'università. Mi piace come usi le labbra, hai talento nel sesso e ringrazio la sorte di averti.
Mi chiedo perché hai scelto me e non uno della tua età. Non che mi dispiaccia! Ma di solito certe cose una ragazzina preferisce farle con un bel ragazzo o con quello giusto, dite così voi, no?
Chiudo gli occhi, voglio sentire solo le tue labbra che stringono, ci stai mettendo impegno, mi porti in un'altra dimensione, vorrei non finisse mai. Non è che ti stai affezionando a me?

Che portento la tua lingua lì! Sì, fallo di nuovo, mi piace.
Ci provi gusto ragazzina. Senti come cresce e ti riempie. Accarezzo il tuo sedere, te lo scopro, vorrei metterti le dita dentro ma potresti perdere la concentrazione, ti farò godere dopo.
Non farmi venire subito, aspetta! Rallenta!
Lentamente sì. Questo non te l'ho insegnato io però. A chi altro lo fai? Non voglio sapere neanche questo. Potrei esserne geloso.
Ti spingo giù, devi imparare a prenderlo fino alla radice!
Non preoccuparti che non soffochi! Non sono un superdotato, anche se non mi lamento. Ho la dimensione giusta per lasciarti far pratica.

Ahi! Non mordermi così forte! Hai un bel caratterino ragazzina. Vuoi fare da sola? Dai allora, portami all'orgasmo.
Mi metto comodo, anche se in macchina alla mia età è strano. La prossima volta torniamo nell'appartamento del mio amico e ti godo pienamente, speriamo sia libero. Chi se l'aspettava che avesse così tanti conoscenti che cercano un posto per scopare tranquilli!
Tanto non hanno la mia fortuna, se ti porto qui, tu, non ti lamenti mica.
Accelera adesso, lo sento montare.
Così sì. Così, tirami le palle, senti come sono piene?
Ci sono. Sto venendo sì. Succhiami dai. Adesso! Bevimi! Bevimi tutto!

Grandiosa. Adesso continua piano, puliscimelo, io intanto mi riprendo.
Ho lo stomaco contratto. Non mi sento bene.
Mi manca il respiro, devo scendere. Aspettami qui ragazzina. Non fare domande, non parlarmi. Sistemati il trucco, i capelli, insomma stai buona e lasciami solo.
Mi svuoto la vescica e riempio i polmoni, ma l'aria fresca non serve a nulla.
È sempre lei! La maledetta coscienza!
Mi attanaglia le viscere, mi fa sentire un vecchio!
Cosa vuole? Non si è fatta viva in tutti questi anni, mi ha permesso di commettere le azioni più meschine, di ridurmi così e proprio ora che sono un privilegiato, mi viene a cercare?
No! Non ci sto! Non voglio ascoltarla!
Che c'è ragazzina, perché sei scesa? Si, sto bene, ma è freddo qui. Dai andiamo, ti riporto a casa, è tardi.

Giusto in tempo, guarda come piove. Se fossimo restati ancora lì, rischiavamo di rimanere impantanati.
Mi stai fissando, che c'è, adesso hai ritrovato la voce e vuoi parlare?
Mi ero quasi illuso che la tua insistenza per volermi vedere, fosse solo per farmi godere!
Va beh, pazienza. Ti ascolto, ma non chiedermi soldi!
Dai! Non fare quell'espressione. Stavo scherzando! Dovresti ringraziarmi per come ti tratto, ti sto solo aiutando a crescere in fretta, sono diretto e sincero quando mi rivolgo a te, dico quello che penso senza girarci intorno, al contrario di altri.

Me lo sentivo, eppure cercavo di ignorare questo pensiero, credevo di stancarmi prima io di te, che tu di me.
Posso sapere almeno il motivo? Cos'è, non sono abbastanza bravo per i tuoi gusti? E poi, che ne sai tu?
Sì è vero, mi hai preso più di quanto pensassi e ho creduto che ti piacesse essere iniziata al sesso in questo modo. Invece tu, cosa cercavi? Solo perdere la verginità? Certo che sei strana. E l'hai fatto con me perché pensavi avessi dei riguardi, visto che sono un uomo maturo.
Invece, non è stato così e per me non provi nulla.
Sai ragazzina? Ho solo tentato di non perdere tempo, una volta iniziato, mi sembrava doveroso insegnarti tutto e subito, e poi sono convinto che con un po' di pazienza, sarei riuscito a farti piacere anche quello che ora non vuoi.

Spengo il motore, parliamo tranquilli.
Non hai altro da dirmi? Quindi finisce così? Mi fa rabbia che qualcun'altro si goda quello che ho plasmato io! Non c'è nessun altro? Solo io? Non ti credo. Ho visto i miei amici come ti guardano, vogliono anche loro quello che ho avuto io e magari, qualcuno c'è riuscito a convincerti, non darmela a bere! Chi vuoi che ti creda, sparsa la voce che sei stata con me, sei solo una che la dà facile e sinceramente, lo penso anch'io.
Ah! Sono uno stronzo adesso! E tu cosa sei eh?
Prova ad indovinare!
Sì brava, esci da questa macchina e non farti più vedere, sai che me ne importa di una come te!

E invece mi importa. Me ne sto rendendo conto solo adesso che te ne stai andando.
Ma possibile che non imparo la lezione mai? Ho sbagliato ragazzina, ti vedo andar via e qualcosa dentro mi fa male.
Avrei dovuto essere migliore.
Avrei dovuto succhiare io l'orgasmo a te. Magari prendendomi un po' di tutto quello che non ho più. Gioventù, sogni, spensieratezza. E invece l'ho lasciato fare a te, e ora mi sento un guscio vuoto, senza neanche più la forza di aprire la bocca e chiederti di ripensarci, chiamarti indietro e dirti... Ehi... ragazzina...


https://youtu.be/ZuWqrBaq9xE


scritto il
2019-11-21
8 . 7 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Monologo a Due

racconto sucessivo

Parliamo di uomini?
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.