Pornopresepe - antefatto
di
Kyknox
genere
orge
Racconto blasfemo non adatto per tutti
Don Egidio aveva preparato tutto ad opera d’arte, il suo presepe vivente sarebbe stato il più bello e il più fedele all’originale dell’intera provincia aveva curato tutto nei minimi particolari con dovizia di termine,gli attori li aveva selezionati con cura tra i suoi parrocchiani ruolo per ruolo, addirittura Giulia la ragazza che interpretava la Vergine l’aveva scelta con oculatezza.
Giulia è una parrocchiana di diciotto anni assidua frequentatrice della messa domenicale, spesso legge il vangelo, di corporatura esile e slanciata, bionda con i riccioli occhi verdi su un viso da gattina e soprattutto non troppo prosperosa una seconda abbondante. La cosa più importante è che fosse una brava ragazza, studiosa, catechista dedita ai valori cristiani. Insomma non una di quelle zoccole che andavano in giro di notte a ballare in discoteca a darla a destra e manca. Inoltre era single caratteristica molto importante per Don Egidio in quanto credeva ingenuamente questo fosse un simbolo di castità e purezza.
Anche la scelta per Giuseppe e i re Magi e l’angelo era caduta sui catechisti ed altri parrocchiani, molti bambini della parrocchia presero parte come figuranti e comparse, Thiago il pargolo che interpretava il bambinello era il figlio di Jordan e Jessica un'altra coppia di catechisti che nel presepe interpretavano i pastori.
Giuseppe era interpretato da Francesco un ragazzo molto dedito alla religione che aveva da poco rilevato a padre Egidio di voler entrare in seminario e prendere i voti. La scelta dei tre re magi era caduta invece su tre giovani immigrati, Benjamin dal Camerun, Kevin della costa d’avorio e Samuel dal Marocco tutti ben integrati nella comunità e in parrocchia. Jennifer una giovane parrocchiana molto attiva nella comunità interpretava l’arcangelo Gabriele.
Don Egidio era convinto di aver fatto un ottimo lavoro e di aver premiato i migliori parrocchiani, quelli dediti alla famiglia e ai valori cristiani tutto l’anno. Naturalmente si Sbagliava.
La natura umana e difficile da comprendere figuratevi per un ingenuo prete di un paesello come Colle tre torri. Prendete per esempio Thiago il fanciullo che interpreta il bambinello, i genitori sono in crisi da tempo e la sua brava mamma lo ha concepito con un altro con cui ha una tresca da tempo, il marito non sospetta ancora nulla, ma ancora per poco.
Francesco il ragazzo che voleva prendere i voti celava un segreto di cui vi parlerò più tardi, tra gli stessi figuranti più o meno tutti celavano scheletri nell’armadio,chi beveva chi giocava d’azzardo, alcune mogli si prostituivano per mantenere la famiglia altre erano ninfomani o lesbiche insomma un quadro umano desolante fatto di sepolcri imbiancati di brave famiglie dedite ai valori del cattolicesimo.
Prendete Ettore un uomo sulla quaranta cinquina sempre in prima fila alla messa domenicale, dedito leggere le sacre scritture domenicali, Don Egidio lo aveva ricompensato facendogli interpretare il mastro ferraio. Ecco proprio lui era stato costretto dagli eventi a cedere diciamo in pegno sua moglie Lisette, ai suoi aguzzini causa i suoi ingenti debiti di gioco. Lisette ormai passava i week end a farsi profanare ogni sacro buco dagli strozzini di suo marito ed ormai si era pure abituata.
Il presepe che padre Egidio decantava come il migliore della provincia stava per trasformarsi a sua insaputa e contro il suo volere in qualcosa di unico nel suo genere, di certo non per santità e virtù ma più per immoralità.
Continua….
Don Egidio aveva preparato tutto ad opera d’arte, il suo presepe vivente sarebbe stato il più bello e il più fedele all’originale dell’intera provincia aveva curato tutto nei minimi particolari con dovizia di termine,gli attori li aveva selezionati con cura tra i suoi parrocchiani ruolo per ruolo, addirittura Giulia la ragazza che interpretava la Vergine l’aveva scelta con oculatezza.
Giulia è una parrocchiana di diciotto anni assidua frequentatrice della messa domenicale, spesso legge il vangelo, di corporatura esile e slanciata, bionda con i riccioli occhi verdi su un viso da gattina e soprattutto non troppo prosperosa una seconda abbondante. La cosa più importante è che fosse una brava ragazza, studiosa, catechista dedita ai valori cristiani. Insomma non una di quelle zoccole che andavano in giro di notte a ballare in discoteca a darla a destra e manca. Inoltre era single caratteristica molto importante per Don Egidio in quanto credeva ingenuamente questo fosse un simbolo di castità e purezza.
Anche la scelta per Giuseppe e i re Magi e l’angelo era caduta sui catechisti ed altri parrocchiani, molti bambini della parrocchia presero parte come figuranti e comparse, Thiago il pargolo che interpretava il bambinello era il figlio di Jordan e Jessica un'altra coppia di catechisti che nel presepe interpretavano i pastori.
Giuseppe era interpretato da Francesco un ragazzo molto dedito alla religione che aveva da poco rilevato a padre Egidio di voler entrare in seminario e prendere i voti. La scelta dei tre re magi era caduta invece su tre giovani immigrati, Benjamin dal Camerun, Kevin della costa d’avorio e Samuel dal Marocco tutti ben integrati nella comunità e in parrocchia. Jennifer una giovane parrocchiana molto attiva nella comunità interpretava l’arcangelo Gabriele.
Don Egidio era convinto di aver fatto un ottimo lavoro e di aver premiato i migliori parrocchiani, quelli dediti alla famiglia e ai valori cristiani tutto l’anno. Naturalmente si Sbagliava.
La natura umana e difficile da comprendere figuratevi per un ingenuo prete di un paesello come Colle tre torri. Prendete per esempio Thiago il fanciullo che interpreta il bambinello, i genitori sono in crisi da tempo e la sua brava mamma lo ha concepito con un altro con cui ha una tresca da tempo, il marito non sospetta ancora nulla, ma ancora per poco.
Francesco il ragazzo che voleva prendere i voti celava un segreto di cui vi parlerò più tardi, tra gli stessi figuranti più o meno tutti celavano scheletri nell’armadio,chi beveva chi giocava d’azzardo, alcune mogli si prostituivano per mantenere la famiglia altre erano ninfomani o lesbiche insomma un quadro umano desolante fatto di sepolcri imbiancati di brave famiglie dedite ai valori del cattolicesimo.
Prendete Ettore un uomo sulla quaranta cinquina sempre in prima fila alla messa domenicale, dedito leggere le sacre scritture domenicali, Don Egidio lo aveva ricompensato facendogli interpretare il mastro ferraio. Ecco proprio lui era stato costretto dagli eventi a cedere diciamo in pegno sua moglie Lisette, ai suoi aguzzini causa i suoi ingenti debiti di gioco. Lisette ormai passava i week end a farsi profanare ogni sacro buco dagli strozzini di suo marito ed ormai si era pure abituata.
Il presepe che padre Egidio decantava come il migliore della provincia stava per trasformarsi a sua insaputa e contro il suo volere in qualcosa di unico nel suo genere, di certo non per santità e virtù ma più per immoralità.
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