Maria Magdalena

di
genere
etero

I corpi nudi incrociati sul letto, tu disteso sulla schiena, io sul fianco con la testa poggiata sul tuo addome.
Sto passando le dita sul tuo cazzo a riposo, mi accarezzi la coscia.
Abbiamo già scopato come due animali. L'abbiamo fatto sul pavimento del soggiorno, con ancora i vestiti addosso.
Ogni volta che vengo da te è così, a letto non ci arriviamo quasi mai.
Oggi abbiamo tempo, quindi ci scoperemo ancora, sappiamo che lo faremo, questa è solo una pausa.
Ci piace starcene così a guardare video di vecchie canzoni in tv, senza parlare.
Adesso c'è Prince, con when doves cry.
La tua mano risale di taglio tra le mie cosce, mi tocchi la figa ancora bagnata, la strofini con le dita, poi ti concentri sul culo, lo impasti come si fa con il pane, adori farlo.
Non ti chiedo che intenzioni hai, ti lascio fare e basta, anzi, sposto una gamba in avanti per darti campo libero.
Sento le tue dita massaggiarmi l'ano, percorri tutto lo spacco bagnandole di me e torni lì. Premi. Torni indietro ancora nella figa e di nuovo a premere.
Intanto il tuo cazzo sta riprendendo vita, si ingrossa, diventa duro, è bello sapere che ti eccita toccarmi.
Scopro la cappella e la avvicino alla bocca, la lecco, sta tornando voglia anche a me.

-Voglio scoparti il culo.-
mi dici secco.

-Me ne sono accorta... Fallo, sei già lì...-

-Non con le dita... voglio metterci il cazzo.-

-Mi piacerebbe tu ne avessi due... così da scoparmi contemporaneamente ovunque...-

-Posso alternarmi lo sai... scoparti in figa e poi nel culo... e poi ancora...-

-Non mi daresti la sensazione di pienezza che desidero...-

-Lasciami provare...-

Non ti rispondo, continuo a lavorarti di bocca.

Le tue dita imperterrite premono a rilassarmi l'ano, io faccio la stessa cosa con te. Succhio la cappella e sposto una mano sotto, a cercare il tuo di ano e lo massaggio.
D'improvviso mi penetri contemporaneamente figa e culo. Mugolando con il tuo palo a riempirmi la bocca, mi sollevo togliendomi dalla tua portata e sistemandomi tra le tue gambe.

-Che fai?-

-Voglio farti quello che tu vorresti fare a me...-

Rivoli di saliva colano dall'erezione al tuo sedere. Lo vuoi. Sei ricettivo. Ti sento cedere all'insistenza delle mie dita.
Ti penetro, inizio a muovermi dentro di te, con il tuo cazzo ben piantato nella bocca.

-Scopa il tuo uomo, fallo! Dai! Scopami!!-

Mi inciti, ti accontento.
Ti scopo forte, come piace a te, prima una, poi due dita tutte dentro fino al palmo e ti succhio il cazzo, te lo mordo! Te lo mangio! Voglio farti impazzire!
Stai godendo, del pompino che vedi e delle dita che senti dentro. Mi muovo veloce.

- Dai... dai... dai...-
Hai fretta di venire, di cogliere in pieno l'attimo dell'orgasmo. Divento una furia, una macchina del piacere, tutta per te.
La tua carne dura inizia a vibrarmi tra le labbra, il primo fiotto mi coglie di sorpresa, dritto in gola.
Urli con tutto il fiato che hai nei polmoni, mi stringi le dita dentro che non smettono di scoparti.
Ti do il colpo di grazia, facendoti vedere la mia bocca piena di sperma. Ti abbandoni sul letto, esausto, con gli occhi chiusi.

-Se tu avessi il cazzo, mi farei inculare da te...-
Mi dici ancora sotto orgasmo.

-Lo so, e io lo farei...-
Ti rispondo.

Nessun'altra parola, solo musica dalla tv. Sandra, sta terminando di cantare Maria Madgalena.
scritto il
2020-03-03
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