Una cotta per papà
di
TATOTATO
genere
incesti
No è mai stato un mistero che avessi una cotta per papà, come tutti i ragazzini il papà è il migliore il numero uno, e crescendo, di solito tutto si mette normale, ma non per mè.
Sin da piccolo sono stata attratta dal mio stesso sesso e crescendo il mio approccio al sesso fù omosessuale.
I miei si accorsero sin da subito, ma non poterono fare nulla, e poi più grandicella, iniziai a spiare papà, ora con mamma ora solo, e poi i miei si divesero.
Io chiaramente scelsi di rimanere con lui, mentre mia sorella con mamma, così avrei avuto campo libero con lui, fin da subito cercai di provocarlo.
Se era in bagno entravo, e lo vedevo nudo, gli lavavo gli slip, e li riponevo magari vicino a quelli che avevo sottratto a mamma, così, lui spesso li usava per segarsi, e poi una sera se li mise e si masturbò.
Iniziai a indossarli anche io, e a farmi scoprire, e così, mi sgridava, e poi mi consolava.
Un bel giorno, ero in bagno, intenta a segarmi, indossavo delle autoreggenti e slip, quando lo sentii rientrare, lasciai appositamente la porta aperta, e mentre stava passando, mi sono messa a pecora, e mostrando il mio culetto mi masturbavo, facendo finta di non sapere che era lì, lui entrò, alzò la voce, mi preseper un braccio, e in camera sua, mi strappò letteralmente le calze e gli slip, dicendomi che ero un frocetto, e nello strapparmi gli slip la sua mano toccò il mi cazzo duro, rimasi lì nuda, seduta sul letto, il mio cazzo stava scoppiando, me lo toccai un poco, e schizzai.
Papà mi guardava, io mi buttai di schiena sul letto, si avvicnò, mi accarezzò il pancino, mi sollevai un poco, poi lo prese in mano, stava ancora venendo, lo prese in bocca e lo ripulì.
Poi mi baciò, un lungo bacio, si spogliò e rimasti nudi, iniziai a toccarlo, scivolai in ginocchio, e diedi un lungo piacere a papà.
Il giorno dopo in camera mia trovai un vasto assortimento di slip calze reggicalze, e una lettera, questa sera, dormirai com mè, sarai la mia nuova moglie, e così al suo rientro, dopo cena, festeggiammo con la perdita della mia verginità.
Fui sua, tra carezze e baci, papà mi rese donna, la sua donna, e nei mesi successivi, il mio guardaroba si trasformo in un guardaroba femminile, un anno dopo, uscivamo come coppia, al ristorante, a passeggiare, in ferie, poi, cambiai nome, in uno femminile, e dopo un viaggio, in un luogo dove lo permettevano, tornai sposata con lui, cambiammo paese, e da allora viviamo come coppia, e ogni sera, mio marito mi scopa come se fosse la prima volta
Sin da piccolo sono stata attratta dal mio stesso sesso e crescendo il mio approccio al sesso fù omosessuale.
I miei si accorsero sin da subito, ma non poterono fare nulla, e poi più grandicella, iniziai a spiare papà, ora con mamma ora solo, e poi i miei si divesero.
Io chiaramente scelsi di rimanere con lui, mentre mia sorella con mamma, così avrei avuto campo libero con lui, fin da subito cercai di provocarlo.
Se era in bagno entravo, e lo vedevo nudo, gli lavavo gli slip, e li riponevo magari vicino a quelli che avevo sottratto a mamma, così, lui spesso li usava per segarsi, e poi una sera se li mise e si masturbò.
Iniziai a indossarli anche io, e a farmi scoprire, e così, mi sgridava, e poi mi consolava.
Un bel giorno, ero in bagno, intenta a segarmi, indossavo delle autoreggenti e slip, quando lo sentii rientrare, lasciai appositamente la porta aperta, e mentre stava passando, mi sono messa a pecora, e mostrando il mio culetto mi masturbavo, facendo finta di non sapere che era lì, lui entrò, alzò la voce, mi preseper un braccio, e in camera sua, mi strappò letteralmente le calze e gli slip, dicendomi che ero un frocetto, e nello strapparmi gli slip la sua mano toccò il mi cazzo duro, rimasi lì nuda, seduta sul letto, il mio cazzo stava scoppiando, me lo toccai un poco, e schizzai.
Papà mi guardava, io mi buttai di schiena sul letto, si avvicnò, mi accarezzò il pancino, mi sollevai un poco, poi lo prese in mano, stava ancora venendo, lo prese in bocca e lo ripulì.
Poi mi baciò, un lungo bacio, si spogliò e rimasti nudi, iniziai a toccarlo, scivolai in ginocchio, e diedi un lungo piacere a papà.
Il giorno dopo in camera mia trovai un vasto assortimento di slip calze reggicalze, e una lettera, questa sera, dormirai com mè, sarai la mia nuova moglie, e così al suo rientro, dopo cena, festeggiammo con la perdita della mia verginità.
Fui sua, tra carezze e baci, papà mi rese donna, la sua donna, e nei mesi successivi, il mio guardaroba si trasformo in un guardaroba femminile, un anno dopo, uscivamo come coppia, al ristorante, a passeggiare, in ferie, poi, cambiai nome, in uno femminile, e dopo un viaggio, in un luogo dove lo permettevano, tornai sposata con lui, cambiammo paese, e da allora viviamo come coppia, e ogni sera, mio marito mi scopa come se fosse la prima volta
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