Aspetta!

Questo è il mio scritto numero 200 qui su ER, è dedicato a qualcuno in particolare, non è un semplice esercizio di stile. Buona lettura


Aspetta!


Ci siamo attesi, ciascuno sulla sua sponda del fiume del tempo.
Con desiderio ti guardo, come altro potrei farlo?
Occhi che mi cercano, occhi che mi trovano.
Braccia che si tendono, mani che si ritrovano.
Il tempo di un saluto, mentre quasi tremanti,
raggiungiamo la nostra alcova.
Ti spoglierei seduta stante, lacerando ogni tuo indumento,
ma hai un regalo per me, un regalo che non ammette rifiuti,
ed allora mi siedo ed aspetto.
Di nuovo sbaglio, mi sollevi tirandomi per un braccio,
spingendo mi in bagno metti a tacere le mie proteste.
Pochi minuti ed eccoti sul letto completamente nuda,
non può essere solo questo, quello che hai in mente.
Poi noto disposte vicino a te, le familiari forme dei nostri giocattoli.
Mi siedo sulla poltrona e ti guardo nella tua nudità,
mentre esitando ne afferri uno e comincia ad usarlo.
Sei impacciata e rossa di vergogna, lo so quanto ti costa mostrarti così,
offrirmi il tuo disagio, il tuo pudore, non già la tua nudità in sé,
ma il tuo essere nuda del tutto ben oltre la pelle esposta.
Eppure eccoti qui, magnifica nella tua eccitazione, nel tuo piacere,
che ti travolge avendo ragione della tua paura di mostrarti così,
bisognosa di piacere, supplicante di riceverne.
Da tempo hai smesso di essere un diamante grezzo,
sarebbe insultante usare con te quella definizione,
se gioiello devi essere e sei, io vedo quello che ad altri,
è nascosto in piena luce.
Se ho un merito, è quello di averti visto, come sei.
Il pomeriggio cede il passo alla notte, al sonno ed al riposo,
ma non rinuncio a svegliarti per saziare la mia fame di te...
Entrambi guadagnamo il mattino nell'umidità dei nostri sessi,
nel sudore dei nostri corpi intrecciati.
E quando vorresti alzarti, ti lego a me ancora,
Aspetta! … Ho bisogno di viziarti ancora un po'.