Il domino 8
di
semprecurioso
genere
incesti
Il domino 8
(piccolo riassunto: Marta, mamma di Matteo ha raccontato ad una amica che alla festa mascherata ha fatto sesso con uno sconosciuto e subito dopo con un altro)
Amica: cazzo Marta deve essere stato bellissimo. E dopo ti sei scopata un altro? Sempre novizio? Come era? Dai dimmi sono curiosa ed eccitata. Fra un po' devo andare.
Marta: si un altro. Doveva essere suo amico perché lui mi ha fatto cenno di rimanere lì, mentre si avvicinava il secondo al quale ha fatto un cenno di intesa. Mi sa che, o perché non lo sapevano o per indisciplina avevano portato con loro telefonini per comunicare. Insomma si sono dati il cambio. Con il secondo è stato anche più intrigante la cosa.
Amica: cazzo mi stanno chiamando, ci vediamo nel pomeriggio? Sono libera.
Marta voleva un consiglio dall’amica, ma si era lasciata trascinare dal racconto e poi l’amica era scappata via. Aveva quel messaggio da mister x, e gli doveva una risposta? Il modo in cui si era procurato il suo numero sembrava credibile. Nei messaggi era molto gentile, non si evidenziava nessun progetto ricattatorio. Ma come poteva fidarsi. Magari successivamente….poteva diventare pericoloso. Ma in fondo come può ricattarmi? Se sa chi sono sa che non sono ricca, non ho un marito che possa ingelosirsi, farlo sapere nell’ambiente di lavoro? Negli ospedali non c’è nessuno senza scheletri nell’armadio. L’unica cosa che la preoccupava era che lo venisse a sapere suo figlio Matteo. Non aveva mai voluto avere un compagno fisso, proprio perchè non voleva che Matteo si ingelosisse per un “nuovo” padre. Matteo, il suo dolce bimbo timido e gentile. Sapeva che era cotto di una ragazzina con la quale aveva scambiato solo qualche bacetto. Ma lei aveva altre mire. Uno più grande con la patente. Con la mamma aveva molta confidanza le raccontava tutto. Si certo adesso era cresciuto, lei senza farsi accorgere lo sorvegliava perché non si sa mai, le brutte compagnie sono ovunque. Alle volte controllava la cronologia del pc e sapeva che spesso guardava siti porno, che preferiva video con attricette more e spesso quarantenni. Spesso trovava nel comodino fazzolettini, che odorava….e sapevano di sperma. Beh naturalmente come tutti i ragazzini si masturbava. Beh e non solo i ragazzini. Raccontando alla sua amica la serata in maschera si era eccitata e conoscendo l’amica sapeva che si era veramente eccitata anche lei. Si ripromette di andare a casa sua nel pomeriggio per decidere che atteggiamento prendere con mister x. Ma deve prendere tempo. Lui ha scritto che vorrebbe rivederla…
Scrive a mister x: Gentile signore, ho avuto modo di riflettere sui suoi messaggi. Se pensa veramente che sono io la persona che ha incontrato, le chiedo di indicarmi un particolare che potremmo sapere solo noi.
Matteo è a scuola risponde subito: ti sei soffermata col dito sul mio prepuzio dove ho un nodulino. E’ causato dal mio “sverginamento”, naturalmente mentre mi masturbavo. Voglio fare l’amore con te-
Marta riceve il messaggio. Ricorda bene quel nodulino, e quanto si era commossa per quel segno di recente sverginamento manuale. Il nodulino aveva confermato la sua impressione che quel corpo che stava carezzando e succhiando era di un ragazzo. Mister x era quindi il secondo, di quella splendida serata. Più ci pensava, più rifletteva, più aveva voglia di ristringere fra le braccia quel corpo.
Nel pomeriggio va dall’amica. E’ sola a casa, marito fuori per lavoro, figlio in piscina. Si siedono vicine sul divano, bevono un the.
Amica: e brava quindi hai scoperto chi è, come lo chiami? Mister x?
Marta apre il suo telefono e le fa leggere quei messaggi.
Amica-: beh mi sembra uno corretto, se dimentichiamo che ha indagato su di te!. Comunque non minaccia nulla, ti vuole solo scopare nuovamente.
Marta-: no, non nuovamente, mi vuole scopare!
Amica: ma ho capito male, non ci hai scopato? Ed allora?
Marta: Ti spiego. Non abbiamo scopato nel senso biblico, non è entrato dentro di me. Abbiamo fatto sesso come avrei potuto farlo con una donna
Le due amiche si guardano con malizia, con intesa. L’amica ha una vestaglia leggera con i bottoni sul davanti. I primi in basso sono sbottonati e accavallando le gambe il vestito le risale scoprendo le cosce, lunghe e magre. Anche gli ultimi in alto sono sbottonati e si intravvedono i seni piccoli e sodi.
Amica- dai raccontami maialina
Marta sorseggia il the e racconta: ti ho già detto che il primo ha fatto cenno al secondo; indicando me. Io sono già soddisfatta dal primo incontro ed ho timore che possa avvicinarsi l’altro “pari” che era nella mia stanza e che nel frattempo si era sbattuto rumorosamente la sua “dispari”. Penso di averci già scopato un’altra volta, e non mi va troppo. Quindi appena spenta la luce mi precipito verso il nuovo arrivato. Lo abbraccio, lo sento un po' più minutino dell’altro. E se si può dire anche più inesperto. Cosa rara da trovare in quel club, pieno di marpioni.
L’amica assente col capo. Poi si stende meglio sul divano e con naturalezza si carezza un seno.
Marta continua- Non volevo essere aggressiva con lui. E tutto buio e quindi posso scoprire la bocca mia e sua sollevando i cappucci e cominciamo a baciarci. I suoi sono baci timidi, ritrae un pò la lingua, mi piace il sapore della sua saliva. Mi eccito molto e mi incuriosisce questo cucciolino.
L’amica lascia la tetta e comincia a carezzarsi il pube. Ha scavallato le gambe e le tiene leggermente discoste. Amica: dai continua, vedi che ti aspettavo e non mi ero neppure messa gli slip?
Marta: vedo, vedo, comunque, anche lui con jeans da far scendere. Gli porgo le tette da ciucciare e sembra gradire. E’ delicato sui miei capezzoli, lecca, succhia, qualche morsettino. Con le mie tette ci ha saputo fare devo ammetterlo. Mi infila le dita nella figa. So di avere dentro e sulle labbra la sborra del primo. Porto la sua mano vicino alle nostre bocche. La lecchiamo assieme. Si sento la sborra assieme al mio sapore. Non so se lui riesce a distinguere quei sapori. Ma non sembra dispiacersi. L’amica adesso si sta masturbando vistosamente. Prende la mano di Marta e se la porta sulla figa.
Amica- dai continua non distrarti. Marta si mette comoda, poggia la testa sulla sua spalla, e le carezza la clitoride e continua
Marta: mi decido a carezzargli le parti basse. Arrivo ai peli del pube. Ma non sono peli, sono una peluria del pube, mi eccito anche di più. Vorrei vederlo con la luce, guardargli il cazzo ed i coglioni e quella peluria. Ma è vietato pena espulsione dal club. Scendo ai coglioni. Lo scroto sodo e quasi senza peli. Gli stringo la base del cazzo. Risalgo fino alla cappella. Sento quel nodulino del filetto. Riscendo. Il cazzo è durissimo, sembra di legno vivo. La pelle scivola su e giù seguendo il mio palmo. Non ricordo se il primo era così duro. Ero distratta perchè il primo lo volevo sentire in figa. Con mister x non avevo invece questa fretta. Lo volevo coccolare. La figa mi brucia. Gli spingo la testa in basso. Capisce, e comincia a leccarmi. Lo so che, proprio in quel club di marpioni, è una cosa impossibile, ma spero, immagino che sia la prima figa che lecca. MI preoccupo che si infastidisca per tutto quello sperma che mi aveva sparato il suo amico. Ma o non se ne accorge o non gliene frega nulla, o magari lo eccita anche di più. Comunque non è un problema. Sembra che sappia istintivamente come leccarmela. Poi ci mettiamo a 69 ed andiamo avanti così. Fino a che capisco che è ora di venire e mentre lui mi sborra la bocca, mi parte un orgasmo lungo lungo
L’amica ha gli occhi chiusi le gambe apertissime e tre dita di Marta nella figa.
Amica: ti spiacerebbe farmi sentire come ti ha leccato mister x? Sai che sono in astinenza da un pò, tesoro.
Marta si mette in ginocchio davanti a lei e si dedica a quella clito, non disdegnando contemporaneamente di lavorare la vagina con le dita.
(continua)
(piccolo riassunto: Marta, mamma di Matteo ha raccontato ad una amica che alla festa mascherata ha fatto sesso con uno sconosciuto e subito dopo con un altro)
Amica: cazzo Marta deve essere stato bellissimo. E dopo ti sei scopata un altro? Sempre novizio? Come era? Dai dimmi sono curiosa ed eccitata. Fra un po' devo andare.
Marta: si un altro. Doveva essere suo amico perché lui mi ha fatto cenno di rimanere lì, mentre si avvicinava il secondo al quale ha fatto un cenno di intesa. Mi sa che, o perché non lo sapevano o per indisciplina avevano portato con loro telefonini per comunicare. Insomma si sono dati il cambio. Con il secondo è stato anche più intrigante la cosa.
Amica: cazzo mi stanno chiamando, ci vediamo nel pomeriggio? Sono libera.
Marta voleva un consiglio dall’amica, ma si era lasciata trascinare dal racconto e poi l’amica era scappata via. Aveva quel messaggio da mister x, e gli doveva una risposta? Il modo in cui si era procurato il suo numero sembrava credibile. Nei messaggi era molto gentile, non si evidenziava nessun progetto ricattatorio. Ma come poteva fidarsi. Magari successivamente….poteva diventare pericoloso. Ma in fondo come può ricattarmi? Se sa chi sono sa che non sono ricca, non ho un marito che possa ingelosirsi, farlo sapere nell’ambiente di lavoro? Negli ospedali non c’è nessuno senza scheletri nell’armadio. L’unica cosa che la preoccupava era che lo venisse a sapere suo figlio Matteo. Non aveva mai voluto avere un compagno fisso, proprio perchè non voleva che Matteo si ingelosisse per un “nuovo” padre. Matteo, il suo dolce bimbo timido e gentile. Sapeva che era cotto di una ragazzina con la quale aveva scambiato solo qualche bacetto. Ma lei aveva altre mire. Uno più grande con la patente. Con la mamma aveva molta confidanza le raccontava tutto. Si certo adesso era cresciuto, lei senza farsi accorgere lo sorvegliava perché non si sa mai, le brutte compagnie sono ovunque. Alle volte controllava la cronologia del pc e sapeva che spesso guardava siti porno, che preferiva video con attricette more e spesso quarantenni. Spesso trovava nel comodino fazzolettini, che odorava….e sapevano di sperma. Beh naturalmente come tutti i ragazzini si masturbava. Beh e non solo i ragazzini. Raccontando alla sua amica la serata in maschera si era eccitata e conoscendo l’amica sapeva che si era veramente eccitata anche lei. Si ripromette di andare a casa sua nel pomeriggio per decidere che atteggiamento prendere con mister x. Ma deve prendere tempo. Lui ha scritto che vorrebbe rivederla…
Scrive a mister x: Gentile signore, ho avuto modo di riflettere sui suoi messaggi. Se pensa veramente che sono io la persona che ha incontrato, le chiedo di indicarmi un particolare che potremmo sapere solo noi.
Matteo è a scuola risponde subito: ti sei soffermata col dito sul mio prepuzio dove ho un nodulino. E’ causato dal mio “sverginamento”, naturalmente mentre mi masturbavo. Voglio fare l’amore con te-
Marta riceve il messaggio. Ricorda bene quel nodulino, e quanto si era commossa per quel segno di recente sverginamento manuale. Il nodulino aveva confermato la sua impressione che quel corpo che stava carezzando e succhiando era di un ragazzo. Mister x era quindi il secondo, di quella splendida serata. Più ci pensava, più rifletteva, più aveva voglia di ristringere fra le braccia quel corpo.
Nel pomeriggio va dall’amica. E’ sola a casa, marito fuori per lavoro, figlio in piscina. Si siedono vicine sul divano, bevono un the.
Amica: e brava quindi hai scoperto chi è, come lo chiami? Mister x?
Marta apre il suo telefono e le fa leggere quei messaggi.
Amica-: beh mi sembra uno corretto, se dimentichiamo che ha indagato su di te!. Comunque non minaccia nulla, ti vuole solo scopare nuovamente.
Marta-: no, non nuovamente, mi vuole scopare!
Amica: ma ho capito male, non ci hai scopato? Ed allora?
Marta: Ti spiego. Non abbiamo scopato nel senso biblico, non è entrato dentro di me. Abbiamo fatto sesso come avrei potuto farlo con una donna
Le due amiche si guardano con malizia, con intesa. L’amica ha una vestaglia leggera con i bottoni sul davanti. I primi in basso sono sbottonati e accavallando le gambe il vestito le risale scoprendo le cosce, lunghe e magre. Anche gli ultimi in alto sono sbottonati e si intravvedono i seni piccoli e sodi.
Amica- dai raccontami maialina
Marta sorseggia il the e racconta: ti ho già detto che il primo ha fatto cenno al secondo; indicando me. Io sono già soddisfatta dal primo incontro ed ho timore che possa avvicinarsi l’altro “pari” che era nella mia stanza e che nel frattempo si era sbattuto rumorosamente la sua “dispari”. Penso di averci già scopato un’altra volta, e non mi va troppo. Quindi appena spenta la luce mi precipito verso il nuovo arrivato. Lo abbraccio, lo sento un po' più minutino dell’altro. E se si può dire anche più inesperto. Cosa rara da trovare in quel club, pieno di marpioni.
L’amica assente col capo. Poi si stende meglio sul divano e con naturalezza si carezza un seno.
Marta continua- Non volevo essere aggressiva con lui. E tutto buio e quindi posso scoprire la bocca mia e sua sollevando i cappucci e cominciamo a baciarci. I suoi sono baci timidi, ritrae un pò la lingua, mi piace il sapore della sua saliva. Mi eccito molto e mi incuriosisce questo cucciolino.
L’amica lascia la tetta e comincia a carezzarsi il pube. Ha scavallato le gambe e le tiene leggermente discoste. Amica: dai continua, vedi che ti aspettavo e non mi ero neppure messa gli slip?
Marta: vedo, vedo, comunque, anche lui con jeans da far scendere. Gli porgo le tette da ciucciare e sembra gradire. E’ delicato sui miei capezzoli, lecca, succhia, qualche morsettino. Con le mie tette ci ha saputo fare devo ammetterlo. Mi infila le dita nella figa. So di avere dentro e sulle labbra la sborra del primo. Porto la sua mano vicino alle nostre bocche. La lecchiamo assieme. Si sento la sborra assieme al mio sapore. Non so se lui riesce a distinguere quei sapori. Ma non sembra dispiacersi. L’amica adesso si sta masturbando vistosamente. Prende la mano di Marta e se la porta sulla figa.
Amica- dai continua non distrarti. Marta si mette comoda, poggia la testa sulla sua spalla, e le carezza la clitoride e continua
Marta: mi decido a carezzargli le parti basse. Arrivo ai peli del pube. Ma non sono peli, sono una peluria del pube, mi eccito anche di più. Vorrei vederlo con la luce, guardargli il cazzo ed i coglioni e quella peluria. Ma è vietato pena espulsione dal club. Scendo ai coglioni. Lo scroto sodo e quasi senza peli. Gli stringo la base del cazzo. Risalgo fino alla cappella. Sento quel nodulino del filetto. Riscendo. Il cazzo è durissimo, sembra di legno vivo. La pelle scivola su e giù seguendo il mio palmo. Non ricordo se il primo era così duro. Ero distratta perchè il primo lo volevo sentire in figa. Con mister x non avevo invece questa fretta. Lo volevo coccolare. La figa mi brucia. Gli spingo la testa in basso. Capisce, e comincia a leccarmi. Lo so che, proprio in quel club di marpioni, è una cosa impossibile, ma spero, immagino che sia la prima figa che lecca. MI preoccupo che si infastidisca per tutto quello sperma che mi aveva sparato il suo amico. Ma o non se ne accorge o non gliene frega nulla, o magari lo eccita anche di più. Comunque non è un problema. Sembra che sappia istintivamente come leccarmela. Poi ci mettiamo a 69 ed andiamo avanti così. Fino a che capisco che è ora di venire e mentre lui mi sborra la bocca, mi parte un orgasmo lungo lungo
L’amica ha gli occhi chiusi le gambe apertissime e tre dita di Marta nella figa.
Amica: ti spiacerebbe farmi sentire come ti ha leccato mister x? Sai che sono in astinenza da un pò, tesoro.
Marta si mette in ginocchio davanti a lei e si dedica a quella clito, non disdegnando contemporaneamente di lavorare la vagina con le dita.
(continua)
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