Il domino 13
di
semprecurioso
genere
incesti
Il domino 13
(piccolo riassunto: in un club privato è stata organizzata un incontro mascherato al quale partecipano i due ragazzi quindicenni, Matteo e Richi, e le due donne quarantenni Marta e Sivia,. Matteo fa sesso con Marta e Richi con Silvia. Alla fine dell’incontro si scopre che Matteo è il figlio di Marta e Richi è il figlio di Silvia)
Adesso che è tutto più chiaro, i nostri quattro eroi, possono rifocillarsi, bere qualche cosa, e chiacchierano come vecchi amici.
Silvia: beh ragazzi, non so voi, ma io mi sento abbastanza rifocillata e riposata per….. un altro round. Marta ammicca. I ragazzi fanno gli gnorri. Tutti e quattro indossano ancora i domino, anche se naturamente hanno sfilato i cappucci.
Marta: cara Silvietta, mi sa che i ragazzi sono stanchi. E mi sa che dobbiamo arrangiarci da sole. Si avvia verso un armadietto ed estrae un enorme fallo in gomma ed uno Strap-on.
I ragazzi guardano incuriositi. Le donne si sfilano i domino e nude cominciano a baciarsi e carezzarsi.
I ragazzi si guardano, si sfilano anche loro i domino e si avvicinano alle mamme che sono sempre appiccicate. Non è dato sapere se per scelta o meno, ma Matteo va a stringere da tergo Silvia e Richi cinge Marta. Mentre si avviano uno guarda il cazzo dell’altro, che pur con tutta la loro confidenza non si erano mai visti in erezione. Avevano delle dimensioni molto simili. Con cappelle scoperte. Sappiamo che Richi aveva qualche piccola esperienza. Per Matteo la sua mamma è stata la prima donna. Le donne sentono quei giovani cazzi dei loro figli già duri e pronti. Li sentono sui culi. Ed entrambe si arcuano sporgendo le chiappe. Silvia è più alta di Matteo e la cappella finisce proprio all’altezza del buco del culo. Silvia: tesoro mi vuoi inculare? Se vuoi dopo ci proviamo. Matteo: si facciamo tutto quello che volete. E guarda il viso di Marta. Teme che la mamma voglia essere scopata da lui e si ingelosisca. Ma Marta non ci pensa neppure lontanamente. Si stà godendo quel cazzo che Richi le ha già infilato in figa. Si è chinato leggermente ed ha trovato facilmente lo spacco già ben lubrificato anche dalla sborra del suo amico. Adesso si è ritirato su, ed essendo più alto di Marta, resta in figa solo qualche centimetro con la cappella, ed il resto dell’asta, dura come il legno, preme quel piccolo tratto fra la figa ed il culo. Marta muove leggermente il culo, e con questo movimento tende i glutei muscolosi da pallavolista.
Silvia e Marta staccano le loro bocche. Silvia: cazzo tesoro, questi due sanno farci godere come due troie. Avevamo a casa due bombe sessuali e non lo sapevamo. Dai non lasciamogli troppa iniziativa altrimenti ci considerano vecchie. Le due si staccano, si girano e cominciano a baciare i ragazzi.
Poi caro lettore non riesco a darti conto di tutto quello che succede. Vado a caso.
Silvia lucida la canna di Matteo. Lui glielo spinge in fondo alla gola. Lei lo asseconda tirandolo verso di sé dai glutei. Gli lecca i coglioni. Marta si è messa a pecora e Richi la fotte da dietro. Da la mano al figlio, che si avvicina tenendo sempre il cazzo in bocca di Silvia. Lei se ne accorge e fa inginocchiare il ragazzo in modo che possano leccarlo assieme. Le due donne si passano il cazzo vicendevolmente . Silvia sputa sul cazzo e Marta lecca lo sputo, ed il cazzo. Sta sempre a pecora. Fa coricare il figlio come per un 69. Ora può leccarlo da sola. Matteo col capo arriva alla figa di Marta. A 5 centimetri dai suoi occhi il cazzo di Richi stantuffa sua madre. Vede come la le grandi labbra siano turgide, e vorebbe morsicarle. Le piccole labbra circondano il cazzo dell’amico come delle ventose. Richi è molto bravo; spinge il cazzo dentro fino in fondo, poi lentamente lo sfila ma lascia dentro la cappella. Quei centimetri di cazzo che escono sono lucidissimi e fanno risaltare le vene dell’amico. Il cazzo trascina fuori anche una cremina bianca vischiosa. Sono liquidini vaginali e sborra che Matteo aveva depositato precedentemente in vagina della mamma.
Silvia lo chiama a sé e vuole essere scopata dal figlio dell’amica. Non vuole molti preamboli, allarga le cosce lunghe ed affusolate, guida il cazzo dentro e si fa scopare. Lo stringe, lo bacia in bocca. Ne guida la velocità di penetrazione stringendo e allargando le cosce, poi incrocia i piedi dietro la schiena del ragazzo. Il cazzo le arriva a spingere l’utero.
Marta osserva come suo figlio sta scopando l’amica. Le viene una idea. Sussurra a Richi: Rii, vuoi fare un regalo a tua mamma? Vuoi farla impazzire? Infilale il cazzo in culo. Ti aiuto io.
Si alza, va al mobiletto e prende un lubrificante. Silvia vede l’operazione, pensa che l’amica voglia farsi inculare da Richi. E’ sicura che Richi non ha mai inculato. Vorrebbe sverginarlo lei. Marta fa segno a lei ed a Matteo di rivoltarsi sul materasso. Adesso Matteo è sotto e Silvia sopra. Sparge bene il lubrificante sul cazzo del ragazzo e sull’ano dell’amica. Un buchetto che sembra un sole con tutti i raggi. Nelle loro sedute di sesso fra donne, spesso glielo lecca e spesso le infila dei falli e vibratori. Conosce l’elasticità di quell’ano. Marte guida il cazzo di Richi sul buco della mamma. Ne guida la spinta. Il buco si allarga e si prende la cappella. Matteo, sotto, tiene il cazzo ben dentro e fermo. Fa segno a Richi di spingere, ma subito lo ferma perché Silvia ha una contrazione ed un piccolo lamento. Gli fa segno di tirarlo fuori un pochino. Sa per esperienza, anche lei ama molto farsi inculare, che il cazzo deve farsi largo lentamente. L’ano di Silvia si rilassa e Richi può entrare fino in fondo senzapiù farle male. Sente la mamma completamente piena. Sente il cazzo di Matteo che ricomincia a muoversi. Prendono ritmo, uno entra e l’altro esce. Grande, neppure in sogno i due ragazzi potevano pensare una situazione simile. E pensano di fare lo stesso trattamento anche a Marta.
Chiudo qui mentre loro scopano alla grande.
Il mio intento era di farvi partecipare ad un gioco letterario, che lo so, vuol dire tutto e nulla. Se siete appassionati di racconti con pacchi mostruosi, donne fighe come miss mondo, mamme che escono dalle docce e si trovano davanti figli con cazzi mostruosi, figli che vengono sorpresi a masturbarsi ed amenità del genere, sicuramente non siete fra coloro che mi stanno leggendo.
Cari lettori se mi avete letto fin dall’nizio, sapete che il vostro autore è Matteo, con qualche anno in più.
Per scrivere questo racconto ho trasposto oltre che le mie sensazioni anche quelle degli altri, mia madre, la sua amica, suo figlio Richi. Già in quel periodo prendevo nota delle loro sensazioni, nell’attuare quel” peccato” o “fantasia di peccato”.
Se il racconto vi è piaciuto e volete darmi un giudizio o discuterne potete farlo scrivendomi alla mail : nonpersemprechiocciolatiscali.it
Riguardo alla storia che avete letto, questa è la versione ricostruita dai miei ricordi e che a me risulta veritieri. Richi ha sempre sostenuto che potrebbe esserci stato tutto un altro intreccio, che le nostre mamma non ci hanno mai né confermato né smentito. Furbette…Ciao
(piccolo riassunto: in un club privato è stata organizzata un incontro mascherato al quale partecipano i due ragazzi quindicenni, Matteo e Richi, e le due donne quarantenni Marta e Sivia,. Matteo fa sesso con Marta e Richi con Silvia. Alla fine dell’incontro si scopre che Matteo è il figlio di Marta e Richi è il figlio di Silvia)
Adesso che è tutto più chiaro, i nostri quattro eroi, possono rifocillarsi, bere qualche cosa, e chiacchierano come vecchi amici.
Silvia: beh ragazzi, non so voi, ma io mi sento abbastanza rifocillata e riposata per….. un altro round. Marta ammicca. I ragazzi fanno gli gnorri. Tutti e quattro indossano ancora i domino, anche se naturamente hanno sfilato i cappucci.
Marta: cara Silvietta, mi sa che i ragazzi sono stanchi. E mi sa che dobbiamo arrangiarci da sole. Si avvia verso un armadietto ed estrae un enorme fallo in gomma ed uno Strap-on.
I ragazzi guardano incuriositi. Le donne si sfilano i domino e nude cominciano a baciarsi e carezzarsi.
I ragazzi si guardano, si sfilano anche loro i domino e si avvicinano alle mamme che sono sempre appiccicate. Non è dato sapere se per scelta o meno, ma Matteo va a stringere da tergo Silvia e Richi cinge Marta. Mentre si avviano uno guarda il cazzo dell’altro, che pur con tutta la loro confidenza non si erano mai visti in erezione. Avevano delle dimensioni molto simili. Con cappelle scoperte. Sappiamo che Richi aveva qualche piccola esperienza. Per Matteo la sua mamma è stata la prima donna. Le donne sentono quei giovani cazzi dei loro figli già duri e pronti. Li sentono sui culi. Ed entrambe si arcuano sporgendo le chiappe. Silvia è più alta di Matteo e la cappella finisce proprio all’altezza del buco del culo. Silvia: tesoro mi vuoi inculare? Se vuoi dopo ci proviamo. Matteo: si facciamo tutto quello che volete. E guarda il viso di Marta. Teme che la mamma voglia essere scopata da lui e si ingelosisca. Ma Marta non ci pensa neppure lontanamente. Si stà godendo quel cazzo che Richi le ha già infilato in figa. Si è chinato leggermente ed ha trovato facilmente lo spacco già ben lubrificato anche dalla sborra del suo amico. Adesso si è ritirato su, ed essendo più alto di Marta, resta in figa solo qualche centimetro con la cappella, ed il resto dell’asta, dura come il legno, preme quel piccolo tratto fra la figa ed il culo. Marta muove leggermente il culo, e con questo movimento tende i glutei muscolosi da pallavolista.
Silvia e Marta staccano le loro bocche. Silvia: cazzo tesoro, questi due sanno farci godere come due troie. Avevamo a casa due bombe sessuali e non lo sapevamo. Dai non lasciamogli troppa iniziativa altrimenti ci considerano vecchie. Le due si staccano, si girano e cominciano a baciare i ragazzi.
Poi caro lettore non riesco a darti conto di tutto quello che succede. Vado a caso.
Silvia lucida la canna di Matteo. Lui glielo spinge in fondo alla gola. Lei lo asseconda tirandolo verso di sé dai glutei. Gli lecca i coglioni. Marta si è messa a pecora e Richi la fotte da dietro. Da la mano al figlio, che si avvicina tenendo sempre il cazzo in bocca di Silvia. Lei se ne accorge e fa inginocchiare il ragazzo in modo che possano leccarlo assieme. Le due donne si passano il cazzo vicendevolmente . Silvia sputa sul cazzo e Marta lecca lo sputo, ed il cazzo. Sta sempre a pecora. Fa coricare il figlio come per un 69. Ora può leccarlo da sola. Matteo col capo arriva alla figa di Marta. A 5 centimetri dai suoi occhi il cazzo di Richi stantuffa sua madre. Vede come la le grandi labbra siano turgide, e vorebbe morsicarle. Le piccole labbra circondano il cazzo dell’amico come delle ventose. Richi è molto bravo; spinge il cazzo dentro fino in fondo, poi lentamente lo sfila ma lascia dentro la cappella. Quei centimetri di cazzo che escono sono lucidissimi e fanno risaltare le vene dell’amico. Il cazzo trascina fuori anche una cremina bianca vischiosa. Sono liquidini vaginali e sborra che Matteo aveva depositato precedentemente in vagina della mamma.
Silvia lo chiama a sé e vuole essere scopata dal figlio dell’amica. Non vuole molti preamboli, allarga le cosce lunghe ed affusolate, guida il cazzo dentro e si fa scopare. Lo stringe, lo bacia in bocca. Ne guida la velocità di penetrazione stringendo e allargando le cosce, poi incrocia i piedi dietro la schiena del ragazzo. Il cazzo le arriva a spingere l’utero.
Marta osserva come suo figlio sta scopando l’amica. Le viene una idea. Sussurra a Richi: Rii, vuoi fare un regalo a tua mamma? Vuoi farla impazzire? Infilale il cazzo in culo. Ti aiuto io.
Si alza, va al mobiletto e prende un lubrificante. Silvia vede l’operazione, pensa che l’amica voglia farsi inculare da Richi. E’ sicura che Richi non ha mai inculato. Vorrebbe sverginarlo lei. Marta fa segno a lei ed a Matteo di rivoltarsi sul materasso. Adesso Matteo è sotto e Silvia sopra. Sparge bene il lubrificante sul cazzo del ragazzo e sull’ano dell’amica. Un buchetto che sembra un sole con tutti i raggi. Nelle loro sedute di sesso fra donne, spesso glielo lecca e spesso le infila dei falli e vibratori. Conosce l’elasticità di quell’ano. Marte guida il cazzo di Richi sul buco della mamma. Ne guida la spinta. Il buco si allarga e si prende la cappella. Matteo, sotto, tiene il cazzo ben dentro e fermo. Fa segno a Richi di spingere, ma subito lo ferma perché Silvia ha una contrazione ed un piccolo lamento. Gli fa segno di tirarlo fuori un pochino. Sa per esperienza, anche lei ama molto farsi inculare, che il cazzo deve farsi largo lentamente. L’ano di Silvia si rilassa e Richi può entrare fino in fondo senzapiù farle male. Sente la mamma completamente piena. Sente il cazzo di Matteo che ricomincia a muoversi. Prendono ritmo, uno entra e l’altro esce. Grande, neppure in sogno i due ragazzi potevano pensare una situazione simile. E pensano di fare lo stesso trattamento anche a Marta.
Chiudo qui mentre loro scopano alla grande.
Il mio intento era di farvi partecipare ad un gioco letterario, che lo so, vuol dire tutto e nulla. Se siete appassionati di racconti con pacchi mostruosi, donne fighe come miss mondo, mamme che escono dalle docce e si trovano davanti figli con cazzi mostruosi, figli che vengono sorpresi a masturbarsi ed amenità del genere, sicuramente non siete fra coloro che mi stanno leggendo.
Cari lettori se mi avete letto fin dall’nizio, sapete che il vostro autore è Matteo, con qualche anno in più.
Per scrivere questo racconto ho trasposto oltre che le mie sensazioni anche quelle degli altri, mia madre, la sua amica, suo figlio Richi. Già in quel periodo prendevo nota delle loro sensazioni, nell’attuare quel” peccato” o “fantasia di peccato”.
Se il racconto vi è piaciuto e volete darmi un giudizio o discuterne potete farlo scrivendomi alla mail : nonpersemprechiocciolatiscali.it
Riguardo alla storia che avete letto, questa è la versione ricostruita dai miei ricordi e che a me risulta veritieri. Richi ha sempre sostenuto che potrebbe esserci stato tutto un altro intreccio, che le nostre mamma non ci hanno mai né confermato né smentito. Furbette…Ciao
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