Sono il tuo cane CAP 2
di
SlavePZ
genere
sadomaso
"SONO DOLCE SOLO CON MIO MARITO, NON ASPETTARTI LE COCCOLE"...
A pronunciare queste parole era stata la moglie di Dario, una signora sulla sessantina, non molto alta ne bella (una pancetta vistosa e qualche ruga di troppo) molto ben vestita, i suoi movimenti erano eleganti, parlava un italiano perfetto, era una persona ben istruita.
Mi guardava e sorrideva, poi mi dice "RESTA QUI DA BRAVO, LA TUA PADRONA TORNA TRA POCO..TI DEVO PORTARE A FARE I TUOI BISOGNI E POI VORRAI MANGIARE.." si volta con calma ed eleganza e rivolta a Dario "QUESTA VOLTA TI SEI SUPERATO" poi insieme i due rientrano in casa.
Mille dubbi si presentavano nella mia testa, pensai che era una coppia di pazzi e io ero ancora più pazzo a restare li nudo con una catena al collo che mi costringeva a restare vicino a un albero, ma la cosa assurda era che più mi spaventavo e più mi eccitavo..quella maledetta CB stringeva da far paura.
Passarono i minuti, credo fosse ora di pranzo, in realtà avevo perso il senso dell'orientamento..non sapevo assolutamente che ora fosse, vedo avvicinarsi la Padrona, era sola...mi libera dalla catena e attacca al collare un guinzaglio, mi guarda e dice "ORA ANDIAMO A FARE I BISOGNI" si china a me e stacca il plug con la coda dal mio ano (avevo quasi dimenticato di averlo erano ore che lo indosssavo)
che dolore!!!
Si è così toglierlo fa un pò male, lei se ne accorge e mi dice "QUESTIONE DI TEMPO CARO MIO, SARAI COSì ABITUATO ALLA COSA CHE NON NE POTRAI FARE A MENO" poi strattona con delicatezza i guinzaglio e mi incita a seguirla.
Inizio a camminare ma non riesco a stare al suo passo, non avevo mai camminato come un cane
si ferma, mi guarda e senza parlare estrae dalla borsa una bacchetta, "3 BACCHETTATE PER IL CANE CATTIVO"
Non si risparmia, usa tutta la forza che ha, la carne del mio fondoschiena brucia...avevo già ricevuto delle piccole frustate in passato, queste non erano paragonabili.
Urlo per il dolore, lei mi guarda e dice con un innaturale calma "SE NON LA SMETTI DI LAMENTARTI MI COSTRINGI A PUNIRTI PIù FORTE" abituato a usare la parola le dico "VA BENE" e lei "SEI UN CANE NON UN UOMO, SE VUOI COMUNICARE ABBAIA" poi mi tira un altra bacchettata sulle natiche.
"DAI ANDIAMO E VEDI DI STATE AL PASSO, MAI DIETRO E MAI AVANTI A ME...SEMPRE DI FIANCO".
Con non poca fatica la seguo dietro la villa, mi fanno male le natiche e poi le ginocchia e anche i polpastrelli delle mani.
Arriviamo in un terreno, li per la prima volta noto che nelle vicinanze non c'è nulla..
Lei mi guarda "SU DAI, NON ABBIAMO MICA TUTTO IL GIORNO FAI TUTTI I TUOI BISOGNI E RICORDA CHE SEI UN CANE"
Che imbarazzo, non ho mai defecato di fronte a qualcuno.
La faccio, e poi guardo la mia padrona, lei mi guarda "BEH, SEI O NON SEI UN CANE?? DEVI ODORARLA E POI POTRAI ANDARE" io disgustato ubbidisco, non riesco a nascondere il rumore dei conati "TI ABITUERAI ANCHE A QUESTO" poi tira il guinzaglio e lo lega a un muretto, prende una pompa per innaffiare e mi bagna.
"ORA SEI PULITO" m'infila nuovamente il plug con la coda e mi riporta all'albero, mi lega alla catena poi prende una ciotola "E' ORA DI PRANZO, SARAI AFFAMATO..." prende una busta di plastica e rivolta il contenuto nella ciotola, sono tutti gli avanzi del loro pranzo mischiati, pezzi di carne morsi per metà mischiati alla pasta e a parti di un dolce, il sapore della poltiglia è indefinibile, "SE SARAI BRAVO A FINIRE IL TUO PRANZETTO POTRAI BERE" poi va via.
Penso che è meglio mangiare tutto, non ho voglia di essere punito nuovamente, il mio sedere già brucia per colpa di quelle 4 bacchettate poi il plug non aiuta...
Mangio tutto e per sicurezza lecco anche la ciotola, alzo lo sguardo e vedo i miei due padroni uscire insieme.
Mi versano l'acqua nella ciotola e la padrona mi dice "RICORDATI CHE SEI UN CANE, DEVI BERE CON LA LINGUA" ubbidisco, lecco l'acqua è difficile bere e dissetarsi così, "BRAVO CANE" mi dice il padrone poi mi libera dalla catena e anche dal collare.
Mi viene messo un nuovo collare, noto subito 2 cose, ci sono gli elettrodi e nella mano destra della padrona vi è un telecomando, "SEI VERAMENTE UN CANE ATTENTO, SI E' QUELLO CHE PENSI" senza dire nulla preme il pulsante del telecomando.
Che dolore, gli elettrodi al collo paralizzano i miei muscoli, non riesco nemmeno a urlare..dopo pochi secondi finisce l'agonia, il mio padrone ha in mano un osso giocattolo, lo lancia e mi dice "CORRI A PRENDERLO, SE NON LO RIPORTI IN 20 SECONDI LA TUA PADRONA USERA' IL COLLARE ELETTRICO", inutile dirlo, a carponi non sono tanto veloce, ecco che arriva la scossa..voglio urlare ma non ci riesco, i padroni sono molto divertiti dal gioco e continuano a lanciare l'osso per quasi un ora, finchè a un certo punto il collare si scarica...
Mi rimettono il vecchio collare e la Padrona mi dice "HAI UNA BELLA RESISTENZA, SEI IL PRIMO CHE NON SVIENE MERITI UN PREMIO" apre la borsa, estrae quello che non volevo vedere, una scatola di biscotti del cani, ne tira fuori 3 e me li lancia.
Non ho voglia di essere punito ancora e con diffidenza li mangio (devo dire che non era male il sapore)..."SEI PROPRIO NATO PER FARE IL CANE" mi dice il padrone "CHISSA..FORSE DIVENTERAI IL NOSTRO CANE"
Mi riportano all'albero, li c'era la solita catena ad attendermi, mi legano e poi vanno via...
Il pomeriggio passa lentamente, il collo mi fa male per colpa delle torture e anche il mio sedere...
Inizia a fare sera, lei torna da me e sono felice (ora capisco perchè i cani sono felici alla vista dei padroni), lei mi vede sorridere e mi dice "SEI UN CANE, DEVI SCODINZOLARE" ubbidisco il plug ormai fa parte di me...riesco a muovere la coda a destra e sinistra.
Vengo riportato nel campo, conosco la prassi, eseguo tutto senza peccare in nulla, poi vengo rilavato con la pompa e poi vengo condotto in un altra zona della villa.
Vedo una ciotola piena di avanzi e di fianco un altra con l'acqua "MANGIA FORZA" io eseguo gli ordini poi noto in mezzo a 4 pini una piccola gabbia, (1,5m x 1,5m) la padrona mi toglie il plug e finalmente vengo liberato dalla CB, vengo condotto dentro la gabbia e chiuso con un grosso lucchetto, c'è anche una coperta "OGGI E' STATA LA TUA INIZIAZIONE, ABBIAMO ANCORA 3 LUNGHI GIORNI DI ADDESTRAMENTO D'AVANTI A NOI DORMI ORA"
La guardo andare via, non ho mai dormito in una gabbia all'aperto completamente nudo, non fa molto freddo per fortuna, è estate...mi sento bene nella gabbia, la sento completamente mia!!!
Ripenso alla giornata passata, penso che nonostante il dolore fisico sono stato bene e per la prima volta nella mia vita mi sono sentito vivo..
FINE DEL SECONDO CAPITOLO.
p.s. spero che questo nuovo capito vi sia piaciuto, se vi va scrivetemi pure le vostre impressioni (positive e negative) sarò lieto di commentare con voi il mio racconto
A pronunciare queste parole era stata la moglie di Dario, una signora sulla sessantina, non molto alta ne bella (una pancetta vistosa e qualche ruga di troppo) molto ben vestita, i suoi movimenti erano eleganti, parlava un italiano perfetto, era una persona ben istruita.
Mi guardava e sorrideva, poi mi dice "RESTA QUI DA BRAVO, LA TUA PADRONA TORNA TRA POCO..TI DEVO PORTARE A FARE I TUOI BISOGNI E POI VORRAI MANGIARE.." si volta con calma ed eleganza e rivolta a Dario "QUESTA VOLTA TI SEI SUPERATO" poi insieme i due rientrano in casa.
Mille dubbi si presentavano nella mia testa, pensai che era una coppia di pazzi e io ero ancora più pazzo a restare li nudo con una catena al collo che mi costringeva a restare vicino a un albero, ma la cosa assurda era che più mi spaventavo e più mi eccitavo..quella maledetta CB stringeva da far paura.
Passarono i minuti, credo fosse ora di pranzo, in realtà avevo perso il senso dell'orientamento..non sapevo assolutamente che ora fosse, vedo avvicinarsi la Padrona, era sola...mi libera dalla catena e attacca al collare un guinzaglio, mi guarda e dice "ORA ANDIAMO A FARE I BISOGNI" si china a me e stacca il plug con la coda dal mio ano (avevo quasi dimenticato di averlo erano ore che lo indosssavo)
che dolore!!!
Si è così toglierlo fa un pò male, lei se ne accorge e mi dice "QUESTIONE DI TEMPO CARO MIO, SARAI COSì ABITUATO ALLA COSA CHE NON NE POTRAI FARE A MENO" poi strattona con delicatezza i guinzaglio e mi incita a seguirla.
Inizio a camminare ma non riesco a stare al suo passo, non avevo mai camminato come un cane
si ferma, mi guarda e senza parlare estrae dalla borsa una bacchetta, "3 BACCHETTATE PER IL CANE CATTIVO"
Non si risparmia, usa tutta la forza che ha, la carne del mio fondoschiena brucia...avevo già ricevuto delle piccole frustate in passato, queste non erano paragonabili.
Urlo per il dolore, lei mi guarda e dice con un innaturale calma "SE NON LA SMETTI DI LAMENTARTI MI COSTRINGI A PUNIRTI PIù FORTE" abituato a usare la parola le dico "VA BENE" e lei "SEI UN CANE NON UN UOMO, SE VUOI COMUNICARE ABBAIA" poi mi tira un altra bacchettata sulle natiche.
"DAI ANDIAMO E VEDI DI STATE AL PASSO, MAI DIETRO E MAI AVANTI A ME...SEMPRE DI FIANCO".
Con non poca fatica la seguo dietro la villa, mi fanno male le natiche e poi le ginocchia e anche i polpastrelli delle mani.
Arriviamo in un terreno, li per la prima volta noto che nelle vicinanze non c'è nulla..
Lei mi guarda "SU DAI, NON ABBIAMO MICA TUTTO IL GIORNO FAI TUTTI I TUOI BISOGNI E RICORDA CHE SEI UN CANE"
Che imbarazzo, non ho mai defecato di fronte a qualcuno.
La faccio, e poi guardo la mia padrona, lei mi guarda "BEH, SEI O NON SEI UN CANE?? DEVI ODORARLA E POI POTRAI ANDARE" io disgustato ubbidisco, non riesco a nascondere il rumore dei conati "TI ABITUERAI ANCHE A QUESTO" poi tira il guinzaglio e lo lega a un muretto, prende una pompa per innaffiare e mi bagna.
"ORA SEI PULITO" m'infila nuovamente il plug con la coda e mi riporta all'albero, mi lega alla catena poi prende una ciotola "E' ORA DI PRANZO, SARAI AFFAMATO..." prende una busta di plastica e rivolta il contenuto nella ciotola, sono tutti gli avanzi del loro pranzo mischiati, pezzi di carne morsi per metà mischiati alla pasta e a parti di un dolce, il sapore della poltiglia è indefinibile, "SE SARAI BRAVO A FINIRE IL TUO PRANZETTO POTRAI BERE" poi va via.
Penso che è meglio mangiare tutto, non ho voglia di essere punito nuovamente, il mio sedere già brucia per colpa di quelle 4 bacchettate poi il plug non aiuta...
Mangio tutto e per sicurezza lecco anche la ciotola, alzo lo sguardo e vedo i miei due padroni uscire insieme.
Mi versano l'acqua nella ciotola e la padrona mi dice "RICORDATI CHE SEI UN CANE, DEVI BERE CON LA LINGUA" ubbidisco, lecco l'acqua è difficile bere e dissetarsi così, "BRAVO CANE" mi dice il padrone poi mi libera dalla catena e anche dal collare.
Mi viene messo un nuovo collare, noto subito 2 cose, ci sono gli elettrodi e nella mano destra della padrona vi è un telecomando, "SEI VERAMENTE UN CANE ATTENTO, SI E' QUELLO CHE PENSI" senza dire nulla preme il pulsante del telecomando.
Che dolore, gli elettrodi al collo paralizzano i miei muscoli, non riesco nemmeno a urlare..dopo pochi secondi finisce l'agonia, il mio padrone ha in mano un osso giocattolo, lo lancia e mi dice "CORRI A PRENDERLO, SE NON LO RIPORTI IN 20 SECONDI LA TUA PADRONA USERA' IL COLLARE ELETTRICO", inutile dirlo, a carponi non sono tanto veloce, ecco che arriva la scossa..voglio urlare ma non ci riesco, i padroni sono molto divertiti dal gioco e continuano a lanciare l'osso per quasi un ora, finchè a un certo punto il collare si scarica...
Mi rimettono il vecchio collare e la Padrona mi dice "HAI UNA BELLA RESISTENZA, SEI IL PRIMO CHE NON SVIENE MERITI UN PREMIO" apre la borsa, estrae quello che non volevo vedere, una scatola di biscotti del cani, ne tira fuori 3 e me li lancia.
Non ho voglia di essere punito ancora e con diffidenza li mangio (devo dire che non era male il sapore)..."SEI PROPRIO NATO PER FARE IL CANE" mi dice il padrone "CHISSA..FORSE DIVENTERAI IL NOSTRO CANE"
Mi riportano all'albero, li c'era la solita catena ad attendermi, mi legano e poi vanno via...
Il pomeriggio passa lentamente, il collo mi fa male per colpa delle torture e anche il mio sedere...
Inizia a fare sera, lei torna da me e sono felice (ora capisco perchè i cani sono felici alla vista dei padroni), lei mi vede sorridere e mi dice "SEI UN CANE, DEVI SCODINZOLARE" ubbidisco il plug ormai fa parte di me...riesco a muovere la coda a destra e sinistra.
Vengo riportato nel campo, conosco la prassi, eseguo tutto senza peccare in nulla, poi vengo rilavato con la pompa e poi vengo condotto in un altra zona della villa.
Vedo una ciotola piena di avanzi e di fianco un altra con l'acqua "MANGIA FORZA" io eseguo gli ordini poi noto in mezzo a 4 pini una piccola gabbia, (1,5m x 1,5m) la padrona mi toglie il plug e finalmente vengo liberato dalla CB, vengo condotto dentro la gabbia e chiuso con un grosso lucchetto, c'è anche una coperta "OGGI E' STATA LA TUA INIZIAZIONE, ABBIAMO ANCORA 3 LUNGHI GIORNI DI ADDESTRAMENTO D'AVANTI A NOI DORMI ORA"
La guardo andare via, non ho mai dormito in una gabbia all'aperto completamente nudo, non fa molto freddo per fortuna, è estate...mi sento bene nella gabbia, la sento completamente mia!!!
Ripenso alla giornata passata, penso che nonostante il dolore fisico sono stato bene e per la prima volta nella mia vita mi sono sentito vivo..
FINE DEL SECONDO CAPITOLO.
p.s. spero che questo nuovo capito vi sia piaciuto, se vi va scrivetemi pure le vostre impressioni (positive e negative) sarò lieto di commentare con voi il mio racconto
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