Di più

di
genere
dominazione

Ho indossato il collare, da brava schiva, ho messo ai piedi i miei stivali di pelle nera che mi arrivano sopra il ginocchio e con il tacco a spillo da dodici centimetri, nuda, con solo la canottierina di seta dalla quale ho fatto uscire il seno abbondante ho una quinta coppa c.
Mi sono sistemata sul letto, ho disteso gli asciugamani e ho disposto i miei cazzi finti, quello grosso per la figa, quello grosso per il culo e quello doppio, di fianco ho sistemato il frustino.
Mi sono seduta e mi sono messa a guardati mentre finisci di allenarti, sei in pantaloncini a petto nudo, non ti manca molto hai quasi finito ma devi fare una serie da dieci minuti. Mi passi davanti e mi guardi, vedo che la tua mano va sul cazzo che si è ingrossato e che te lo seghi un po'.
"Quante frustate ti ho dato l'ultima volta?"
"Quaranta Padrone"
"Dattene cinquanta, ogni serie da dieci mi ringrazi e mi ricordi a quanto stai"
Obbedisco mettendomi a quattro zampe e mostrandoti il culo, prendo il frustino e inizio. Conto e come da ordini ogni dieci colpi ti ringrazio lo faccio per tutte le cinque serie, e lo faccio veloce, sentendo la pelle del culo bruciare.
"Allargati il culo e la figa mentre finisco"
"Va bene Padrone"
Evidentemente non abbiamo molto tempo così devo prepararmi da sola. Inizio con la figa, quindi prendo il cazzo grosso, lo succhio per bene spompinandolo e me lo infilo dentro con forza. Giusto il tempo di qualche colpo e la mia figa già gronda umori. Non ci perdo molto tempo e passo al culo, faccio lo stesso con il cazzo finto per il culo, lo succhio e lo bagno, mi metto di traverso distesa su un fianco con le ginocchia piegate e mi inculo da sola. Lo spingo dentro con forza anche qui senza troppi problemi. Di nuvo passi davanti a me e mi guardi, e ancora vedo la tua mano che va sul cazzo. "Scopati"
Eseguo i tuoi ordini in modo da allargare il culo per bene supponendo che vorrai allargarmi ancora come stai facendo ultimamente.
"Fammi vedere come sono larghi culo e figa"
Mi sistemo allargo la figa con le mani e sembri soddisfatto, poi mi giro e faccio lo stesso per il culo, mi correggi vuoi che lo allargo con tutte e due le mani così appoggio la faccia sul letto e me lo allargo, anche qui sembri compiaciuto del lavoro che abbiamo fatto.
Finisci e mi ordini di smettere: "Prendi un cazzo e succhialo fino a quando non torno"
Mi rimetto a quattro zampe testa abbassata sul birillo quello che ho usato per la figa e inizio a succhiare. Non ti vedo più ma so che stai facendo qualcosa in cucina. Lascio che la mia saliva scorra su tutta la lunghezza del cazzo e aspetto che ritorni.
Quando arrivi hai tolto i pantaloncini hai i boxer rossi e anche quelli sapriscono in fretta.
"Oggi facciamo una tripla veloce che non ho tempo"
Annuisco appena non so bene dove e come mi vuoi prendere, mi lasci distesa con la schiena sul letto, io da brava vacca allargo le gambe, il primo cazzo che mi metti dentro è quello nel culo, quello grosso ovviamente, per fortuna era bagnato da prima, comunque il mio culo adesso è abbastanza largo quindi lo prendo bene, poi mi infili il birillo sempre quello grosso nella figa, e già così fatico, sento i due buchi tirare e la pelle lacerarsi.
Ti guardo e arriva il momento del tuo cazzo, me lo infili nella figa e adesso decisamente mi sento stracciare. Sento qualche lacrima arrivare agli angoli degli occhi ma è comunque bello anche se doloroso.
Inizi a fottermi e bastano due colpi del tuo cazzo con gli altri che già godo, vibro con tutto il corpo e mi stringo tremando un po', ovviamente ti ringrazio e cerco di rilassarmi subito in modo che tu possa continuare. Mi fai godere ancora un po' di volte fino a quando non senti che il dolore sta prendendo il sopravvento, ogni tanto esci per poi rientrare dentro la mia figa slabbrata.
"Avevi mai pensato che ti saresti allargata la figa e il culo così?"
"No Padrone"
"Adesso vieni"
Esci da me, mi togli anche tutti gli altri cazzi, a fatica mi rimetto sulle ginocchia, sistemo l'asciugamano sotto di me e vengo, lo faccio tenendo le le dita le grandi labbra della figa aperte in modo che tu possa vedere tutto quello che esce dalla mia fica.
Come sempre lascio uscire tutto, così come piace a te, sia il mio orgasmo che il mio piscio, e come sempre come vuoi che faccio una volta finito cospargo il tutto sugli stivali. Me li tolgo uno alla volta ovviamente e li pulisco con la mia lingua, la passo ovunque sulla pelle nera, succhio il tacco, lecco la suola che ti mostro aspettando che tu mi dica che va bene, e poi passo all'interno affondando dentro la mia faccia. QUando ho finito li rimetto ai piedi.
"Oggi ti vengo sugli stivali, e parlami, ma devi dirmi qualcosa di diverso"
Mi sistemo allungando le gambe in modo che siano posizionate per bene sotto il tuo cazzo: "Uno di questi giorni magari se lavori a casa, potrei mettermi sotto la scrivania, nuda con gli stivali addosso e il collare, e mentre lavori io starei li sotto, magari leccandoti i piedi quando me lo ordini o quello che vuoi tu, potrei farti un pompino, anche se non stai lavorando al pc, o stai facendo quello che vuoi potresti farmi passare la giornata li sotto la tua scrivania.." Non ho finito la frase che è arrivata la tua sborra calda e bianca sui miei stivali, dopo li pulirò, nel frattempo anche oggi la tua schiava ti ha servito bene Padrone.
scritto il
2021-03-18
4 . 2 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Basta che me lo chiedi

racconto sucessivo

Aperta meglio
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.