Musica da camera

di
genere
etero

Mi piace il sesso. A dir la verità sono viziosa e mi piace tutto ciò che può darmi piacere, che sia il cibo, il vino, l’arte o la musica, il teatro, le belle persone, quelle menti che ti entrano dentro e difficilmente ti abbandonano.
Lui un uomo brillante, simpatico, intelligente,affascinante,vanitoso, egocentrico e vizioso come me.
Lui sa che il mio piacere non deriva solo e unicamente dal sesso..
Succede che mi chiami e mi dici che stasera mi porti al jazz club. Non vedevo l’ora. Me ne avevi parlato così bene e così tante volte che ero davvero curiosa. Voglio essere bella, elegante, voglio suscitare l’invia degli occhi altrui. Stasera mi metto un vestito nero, intimo fuxia che è il mio preferito e finalmente trovo l’occasione per mettermi quei sandali fuxia con i tacchi che sono ancora intonsi. Sapevo che prima o poi sarebbero tornati utili. Orecchini di perle. Un filo di mascara e uno spruzzo di profumo. Sono pronta. Mi vedi arrivare, non mi avevi ancora vista in tenuta da sera. Tu sei elegante e affascinante, un perfetto gentleman. Mi saluti e baciandomi su una guancia mi sussurri “Sei bellissima”, la tua voce così vicina, così calda mi accende come in fiammifero, avrei voluto girarmi e baciarti.
Finalmente mi porti dentro il famoso torrione, di cui tanto mi avevi raccontato. Entrando mi metti una mano sulla schiena per farmi accomodare, quella mano sulla bassa schiena non era casuale, ci guardiamo e sorridiamo. Abbiamo un tavolino che si affaccia proprio sulla band. Ordini da bere, come sempre quello è un tuo onere e non deludi mai nella scelta. Finalmente le nostre bollicine. Si abbassano le luci. Inizia la musica. Sono rapita. Ci sono suoni che mi fanno vibrare. Sono assorta in questo turbinio di note, di ritmo, è come essere accarezzati da mille mani,baciati da mille labbra, un piacere in cui abbandonarsi. Così mi abbandono come faccio su di te dopo che mi hai portato all’apice del piacere. Lo percepisci e ti piace. Hai fatto centro. Mi hai colpito, hai toccato le corde giuste e ora devi solo sfiorarmi e sarò tua. Il tuo strumento musicale. Si conclude la prima parte della serata, mi gusto le mie bollicine e dopo essere stati in silenzio così a lungo, cosa che succede di rado, mi guardi e mi dici “vorrei essere quel bicchiere, tra le tue mani, sulle tue labbra” .
Penso di essere arrossita per la prima volta da quando ti conosco. Vorrei accontentarti subito. Usciamo fumiamo una sigaretta in silenzio. Quel silenzio racchiude non tante parole quanti innumerevoli gesti. Quel silenzio è un preludio di una notte di erotismo puro.
Quel silenzio sono i lampi e i tuoni prima del temporale. Mi prendi per mano. E in un attimo ci troviamo in una camera. Chiudi la porta e siamo ancora in silenzio. Siamo in piedi ci guardiamo, quello sguardo reciprocamente penetrante, quasi violento. È una frazione di secondo e finalmente mi prendi tra le tue braccia e mi baci. Sono tutti i baci che non mi hai dato stasera e molti di più. Le tue mani sono già alla zip del vestito. Rimango in intimo e tacchi, mi sussurri “Non toglierli”.
Slaccio la camicia bottone dopo bottone, la mia pelle che sfiora la tua, il tuo odore che si sprigiona,mi pervade, come quando entri in una cantina e senti l’odore delle barrique. È inebriante, è sensuale.
Mi fai sdraiare a pancia in giù, vuoi vedere il mio culo cinto dal perizoma colorato. La mia pallida carnagione a contrasto con questo rosa shocking. Me lo sfili infilando la mano dalla bassa schiena e facendo scendere le dita tra i glutei, senti già che sono decisamente bagnata.
Apro le gambe. Alzo il bacino. E mi dici “fammi mangiare la tua fragolina amore”, non me lo faccio ripetere due volte. Hai il visto tra le mie gambe e la tua lingua sa perfettamente come muoversi, le tue dita ti aiutano, mi fai godere tanto. Tantissimo. Senti che sto per venire e il mio istinto è di premere il mio bacino verso la tua bocca ancora di più, perché la tua lingua penetri ancora più in profondità, perché tu mi possa mangiare avidamente. Rimango immobile. Tu ti sposti, sei dietro di me e mi cominci a baciare, fondo schiena e poi vertebra dopo vertebra come se fossero dei cioccolatini, arrivi al collo, all’orecchio e mi sussurri “amore voglio farti godere come non ho fatto fino ad ora, dimmi di sì..sono qui per te”. Come avrei potuto dirti di no,non vedevo l’ora che fossi tu a farlo, a sverginare quel buchino con cui avevi solo giocato..
Cominci a leccarmi, a bagnarmi, poi ci metti un dito, non oppongo nessuna resistenza, anzi tutt’altro. Mi apro ancora
di più, voglio facilitarti la strada. Due sono le dita e posso sentire il calore del tuo cazzo caldo e duro vicino al mio culo pronto per entrare e darmi tutto il piacere che fino ad ora non avevo provato. Mi stai facendo aspettare apposta, vuoi che ti chieda di entrare, che ti supplichi di farlo. E io non resisto più e lo dico. “Ti prego mettimelo dentro. Tutto. Ora. “ Mi prendi le caviglie, mi tiri verso di te e mi cominci a leccare dalle caviglie, polpaccio, interno coscia, stai perdendo tempo mi stai facendo impazzire! E quando senti che sto per urlare il tuo nome, quasi come fosse un rimprovero lo fai, mi penetri. Piano, sei delicato, niente dolore, solo piacere. Tanto.
Sei avvinghiati ai miei fianchi. Vai piano. Io tiro indietro la testa. Senti le mie dita che si avvicinano al tuo pene, mi sto toccando. “viziosa, ingorda, non ti basta mai niente, non ti accontenti mai”.
“Mai” ti rispondo.
Il godimento è tanto per entrambi. Sento che sto per essere travolta da un orgasmo e voglio venire con te.
“Insieme” ti urlo con una voce soffocata dal godimento. E non manca molto perché finalmente arrivi quell’esplosione di piacere, di godimento, di passione, una deflagrazione per entrambi. Finalmente un orgasmo in sincrono. Finalmente le nostre urla di piacere insieme, nello stesso istante. Finalmente eravamo una cosa sola.
scritto il
2021-04-26
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