Evoluzione di una pratica estrema 13 (segue)

"Dora, sei fottutamente incredibile," risposi, schiaffeggiandogli le fantastiche natiche con entrambe le mani.

Il suo corpo sussultò, mentre stava ancora ansimando.

"Non fermarti," mi supplicò.

"Sono così fottutamente affamata di sesso! Ti scongiuro, continua a prendere a pugni i miei buchi"

Ho versato un altro bel po’ di lubrificante sulle mani, spalmandolo per bene anche attorno ai buchi di Dora.

Ho poi provato a premere il mio pugno chiuso nel culo di Dora, ma non si riusciva a passare. Così ho messo di nuovo la mia mano a forma di becco d'anatra e le mie dita scivolavano dentro di lei con estrema facilità, finché la parte più ampia della mia mano non è stata risucchiata dentro.

"Dio mio!" grugnì Dora "la tua mano è così fottutamente grande!"

In pochi secondi ho sentito il culo di Dora che stava già cercando di spingermi fuori, respingendo con forza la mia mano massiccia.

Stava preparandosi ad un altro orgasmo pauroso. Infatti, d’un tratto Dora grugnendo iniziò a squirtare con dei getti paurosi che inondavano il divano e schizzavano ben oltre, fino al tavolino nell’angolo nel locale.

"Oh cazzo," mormorò senza fiato Dora.

"Penso di aver bisogno di una lunga pausa prima di poter continuare. Mi piacerebbe se restassimo abbracciate per un po'"

Sorrisi sapendo che non era ancora finita e sfregando una delle mie dita contro la fessura rovinata del culo di Dora.

"Si certo."

Impiegò un altro minuto per riprendersi, prendendo poi un respiro profondo e alzandosi dal divano.

Mi sorrise mentre si alzava, si girò verso di me e disse:

"Scusa se devo chiedere una pausa così presto" con un’espressione di scusa nel volto.

Ridacchiai, scuotendo la testa.

"Dici sul serio? È stata la cosa più eccitante che abbia mai fatto in vita mia. Non sono mai riuscita a fistare un’amica in questo modo estremo finora…"

CONTINUA ...