La fattoria - 15 - (finale)
di
LanA
genere
fisting
Poi, teneramente, con la massima dolcezza, Lizbeth riporta indietro la mano, per spingerla di nuovo, lentamente, profondamente, stordita dal piacere, nell'intimità setosa della sua bella padrona.
Tala si inarca, si torce, i suoi orgasmi si ripetono, secondo a come la mano di Lisbeth scorre e rifluisce in lei.
Lei geme, geme, rutta, supplica... non può più provare piacere, urla, finché crolla, sconfitta.
Lentamente, con amorevoli precauzioni, Lizbeth tira fuori la mano dalla tana della bella vittima.
Si baciano, si accarezzano, si toccano, con i loro sguardi stupiti, impregnandosi a vicenda, prolungando in infinita dolcezza, tutta la violenza e la felicità, del piacere che si sono appena regalate.
Con i suoi begli occhi appannati di lacrime, Lizbeth sussurra:
-Oooh...! Mia Tala, che piacere ho avuto... Oh! Grazie ! Grazie Tesoro...! Com'è bello...! Non ho mai sentito niente del genere. Non mi ero mai divertita così!... Lo fai da tanto tempo?
Un lungo silenzio, poi:
- No... È la prima volta...Volevo che fossi tu! Confessa Tala, confusa.
Lizbeth si mostra stupita...
-Ma... mi avevi detto...?
-Sì ... Una pia bugia. Volevo assolutamente che fossi tu a penetrarmi. Non riuscivo a pensare in modo lucido. Non volevo rischiare che me lo negassi. Non incolpare me, tesoro.
“Amore mio, non solo non ti biasimo, ma ti ringrazio di averlo fatto… e aspetto solo una cosa.
Ora tocca a te prendere me. Voglio che sia tu a penetrarmi nelle intimità più profonde.
Solo tu!
“Niente mi farà più piacere, mia bellissima.
Tutte le mie gioie, tutta la mia felicità, voglio condividerle con te.
Il nostro incontro è stata una benedizione e so chi ringraziare... te... solo tu, mia adorata.
-Oh! Mia Tala, amore mio! Io amo!
Stupiti di essersi ritrovate, le due amanti si abbracciano e si arresero in un lungo bacio appassionato.
FINE
Tala si inarca, si torce, i suoi orgasmi si ripetono, secondo a come la mano di Lisbeth scorre e rifluisce in lei.
Lei geme, geme, rutta, supplica... non può più provare piacere, urla, finché crolla, sconfitta.
Lentamente, con amorevoli precauzioni, Lizbeth tira fuori la mano dalla tana della bella vittima.
Si baciano, si accarezzano, si toccano, con i loro sguardi stupiti, impregnandosi a vicenda, prolungando in infinita dolcezza, tutta la violenza e la felicità, del piacere che si sono appena regalate.
Con i suoi begli occhi appannati di lacrime, Lizbeth sussurra:
-Oooh...! Mia Tala, che piacere ho avuto... Oh! Grazie ! Grazie Tesoro...! Com'è bello...! Non ho mai sentito niente del genere. Non mi ero mai divertita così!... Lo fai da tanto tempo?
Un lungo silenzio, poi:
- No... È la prima volta...Volevo che fossi tu! Confessa Tala, confusa.
Lizbeth si mostra stupita...
-Ma... mi avevi detto...?
-Sì ... Una pia bugia. Volevo assolutamente che fossi tu a penetrarmi. Non riuscivo a pensare in modo lucido. Non volevo rischiare che me lo negassi. Non incolpare me, tesoro.
“Amore mio, non solo non ti biasimo, ma ti ringrazio di averlo fatto… e aspetto solo una cosa.
Ora tocca a te prendere me. Voglio che sia tu a penetrarmi nelle intimità più profonde.
Solo tu!
“Niente mi farà più piacere, mia bellissima.
Tutte le mie gioie, tutta la mia felicità, voglio condividerle con te.
Il nostro incontro è stata una benedizione e so chi ringraziare... te... solo tu, mia adorata.
-Oh! Mia Tala, amore mio! Io amo!
Stupiti di essersi ritrovate, le due amanti si abbracciano e si arresero in un lungo bacio appassionato.
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