Entro in casa 2/3
di
LanA
genere
saffico
Apro la mia valigia, dentro ci sono solo qualche vestitino, due o tre parei, due o tre costumini, necessaire da trucco, ciabatte e telo mare.
Tu mi chiedi se voglio restare nuda tutto il giorno.
Ti rispondo chiedendoti perché tu stai vestita?
Mi dici che non sei abituata a stare nuda.
Io sì invece, mi piace starci, ci starei anche per strada se potessi.
In Croazia l'ho fatto, coprendomi solo con un pareo azzurro velatissimo.
Tu mi rispondi che hai visto le foto molto sexi, io tiro fuori il pareo dalla valigia e me lo provo, poi ti guardo e ti ordino di spogliarti.
Tu esegui.
È la prima volta che ti vedo nuda, il tuo seno è osceno e volgare.
Te lo dico e ti dico che anche io lo vorrei così.
Poi ti do il pareo e scherzando ti dico di coprirti.
Ridiamo, ti scatto una foto nella stessa posa della mia foto, con lo stesso pareo.
Ecco ora siamo indissolubilmente legate.
Mangiamo un'insalata, tu col mio pareo che non vuoi più toglierti, io nuda.
Gioco con il mio piede sul tuo clitoride, da sotto il tavolo, tu me l'afferri e lo tiri.
Mi fai quasi cadere dalla sedia, ridiamo.
Ti chiedo se vuoi andare in spiaggia, e mi dici che ora fa caldo.
Andiamo sul divano in sala e scopro che lì c'è un ventilatore.
Lo accendiamo e al fresco ti bacio ancora, poi scendo riempiendo il tuo corpo di baci.
Slaccio il pareo e ti denudo.
Mi tuffo sul tuo ventre, gioco con la lingua sull'ombelico.
Tu mi dici che ti faccio il solletico, poi scendo ancora, sono sul tuo monte di venere, e mai dea fu più brava nel disegnare tale parte del corpo di donna.
Glabro, ben rasato, non sento neppure la ricrescita dei peli.
CONTINUA ...
Tu mi chiedi se voglio restare nuda tutto il giorno.
Ti rispondo chiedendoti perché tu stai vestita?
Mi dici che non sei abituata a stare nuda.
Io sì invece, mi piace starci, ci starei anche per strada se potessi.
In Croazia l'ho fatto, coprendomi solo con un pareo azzurro velatissimo.
Tu mi rispondi che hai visto le foto molto sexi, io tiro fuori il pareo dalla valigia e me lo provo, poi ti guardo e ti ordino di spogliarti.
Tu esegui.
È la prima volta che ti vedo nuda, il tuo seno è osceno e volgare.
Te lo dico e ti dico che anche io lo vorrei così.
Poi ti do il pareo e scherzando ti dico di coprirti.
Ridiamo, ti scatto una foto nella stessa posa della mia foto, con lo stesso pareo.
Ecco ora siamo indissolubilmente legate.
Mangiamo un'insalata, tu col mio pareo che non vuoi più toglierti, io nuda.
Gioco con il mio piede sul tuo clitoride, da sotto il tavolo, tu me l'afferri e lo tiri.
Mi fai quasi cadere dalla sedia, ridiamo.
Ti chiedo se vuoi andare in spiaggia, e mi dici che ora fa caldo.
Andiamo sul divano in sala e scopro che lì c'è un ventilatore.
Lo accendiamo e al fresco ti bacio ancora, poi scendo riempiendo il tuo corpo di baci.
Slaccio il pareo e ti denudo.
Mi tuffo sul tuo ventre, gioco con la lingua sull'ombelico.
Tu mi dici che ti faccio il solletico, poi scendo ancora, sono sul tuo monte di venere, e mai dea fu più brava nel disegnare tale parte del corpo di donna.
Glabro, ben rasato, non sento neppure la ricrescita dei peli.
CONTINUA ...
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