Le vacanze in Croazia 2/4
di
LanA
genere
saffico
Il mare stupendo.
Ci sediamo sempre tenendoci per mano e ci scambiamo il primo bacio della serata, incuranti di chi ci possa vedere, stiamo bene e non ci importa di chi è intorno.
Si fa decisamente sera, calano le ombre e io mi sdraio sulla sabbia.
Giovanna è subito accanto a me rivolta verso di me.
Mi parla, io la guardo, le sorrido, e le dico che non ho capito nulla, ma che vorrei un suo bacio.
Lei mi sorride, mi fa la linguaccia, e io più veloce di un camaleonte a caccia le bacio.
Lei fa la faccia imbronciata, poi sorridendo mi mette la lingua a un centimetro dalla mia bocca.
Io non me lo faccio ripetere, e inizio a succhiarla, ad attirarla dentro la mia bocca, a sentire il suo sapore.
Poi è il mio turno di farmi succhiare, tiro fuori la mia lingua e Giovanna si esibisce in un pompino in piena regola, solo fatto alla mia lingua.
Giovanna è una porca quando vuole, e ora vuole esserlo.
Perché dovrei sottrarmi?
Io perché dovrei esserle da meno?
Così la bacio appassionatamente, e cominciamo a mulinare le nostre lingue dentro le nostre bocche.
Mi accorgo solo ora, che una mano di Giovanna è sotto la mia maglietta.
La appoggia sul mio seno, e gioca con un mio capezzolo.
Così la scosto, mi alzo a sedere e me la tolgo.
Incurante di chi ci possa vedere, lei si tuffa sui miei seni.
Li lecca, li succhia, tortura con le dita i miei capezzoli ora sensibilissimi.
In un attimo realizzo che sono su una spiaggia pubblica, mi guardo intorno ma è buio e non vedo nessuno.
Non ci sono luci, quindi allargo le gambe e mi infilo una mano tra le gambe.
Sotto sono nuda e ho voglia di masturbarmi.
Lo faccio, e mentre lo faccio mugolo di piacere.
Giovanna mi guarda divertita, e mi dice che sono una puttanella in calore.
Mi eccito ancora di più.
Le dico che se vuole può avermi per poco, questa sera, e rido mentre lo dico.
Anche lei ride.
CONTINUA ...
Ci sediamo sempre tenendoci per mano e ci scambiamo il primo bacio della serata, incuranti di chi ci possa vedere, stiamo bene e non ci importa di chi è intorno.
Si fa decisamente sera, calano le ombre e io mi sdraio sulla sabbia.
Giovanna è subito accanto a me rivolta verso di me.
Mi parla, io la guardo, le sorrido, e le dico che non ho capito nulla, ma che vorrei un suo bacio.
Lei mi sorride, mi fa la linguaccia, e io più veloce di un camaleonte a caccia le bacio.
Lei fa la faccia imbronciata, poi sorridendo mi mette la lingua a un centimetro dalla mia bocca.
Io non me lo faccio ripetere, e inizio a succhiarla, ad attirarla dentro la mia bocca, a sentire il suo sapore.
Poi è il mio turno di farmi succhiare, tiro fuori la mia lingua e Giovanna si esibisce in un pompino in piena regola, solo fatto alla mia lingua.
Giovanna è una porca quando vuole, e ora vuole esserlo.
Perché dovrei sottrarmi?
Io perché dovrei esserle da meno?
Così la bacio appassionatamente, e cominciamo a mulinare le nostre lingue dentro le nostre bocche.
Mi accorgo solo ora, che una mano di Giovanna è sotto la mia maglietta.
La appoggia sul mio seno, e gioca con un mio capezzolo.
Così la scosto, mi alzo a sedere e me la tolgo.
Incurante di chi ci possa vedere, lei si tuffa sui miei seni.
Li lecca, li succhia, tortura con le dita i miei capezzoli ora sensibilissimi.
In un attimo realizzo che sono su una spiaggia pubblica, mi guardo intorno ma è buio e non vedo nessuno.
Non ci sono luci, quindi allargo le gambe e mi infilo una mano tra le gambe.
Sotto sono nuda e ho voglia di masturbarmi.
Lo faccio, e mentre lo faccio mugolo di piacere.
Giovanna mi guarda divertita, e mi dice che sono una puttanella in calore.
Mi eccito ancora di più.
Le dico che se vuole può avermi per poco, questa sera, e rido mentre lo dico.
Anche lei ride.
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