Fammi una rosa, cara 5/5

di
genere
fisting

Sul momento mi sento come svuotata, come quando mi tolgono velocemente la mano dalla figa durante il fisting.

Successivamente percepisco di avere una figa anale enorme tra le chiappe.

Il signore, con le mani guantate, pulisce e “aggiusta” giocando con le labbrone.

Resto lì docile a pecorina in attesa di ordini.

Mi sta fotografando.

“Bene, adesso alzati piano, mettiti eretta e con il culo ben in fuori".

Obbedisco, alzandomi sento che è difficile mettermi eretta, la figa anale è talmente gonfia che ho paura che si rompa se stringo le chiappe.

Lui insiste “dai, cosa ti ho detto? Ben eretta!

Abbiamo fatto un bel lavoretto”

Continua a fare foto, “guardati”.

Oooh! Sorpresa! vedo la mia figa anale irriconoscibile: tra le chiappe ho due labbroni gonfi che nascondono la fessura, sembrano le labbra siliconate di certe donne, ma molto, molto più esagerate.

“Ed ora resterà così per sempre?” chiedo io timorosa

“che sciocca, non ti preoccupare, sarà senz’altro meglio di prima e mi chiederai di fare di nuovo la manutenzione. ....

Cammina piano, ben eretta, mostrandomi il culo, ... vai”.

Eccitatissima cerco di camminare come dice lui, ma non è facile, la figa anale gonfia vorrebbe solo che mi sdraiassi per lasciarla sgonfiare.

Però no, mi piace sentirla gonfia tra le chiappe che si muove ad ogni mio passo.

Ogni tanto il signore mi ferma e si diverte ad affinare la sua opera: passa le dita attorno alle labbra anali, lubrifica, allarga la fessura per definire meglio i labbroni, li palpa, li massaggia.

Entra con 3, 4 dita muovendole lentamente avanti ed indietro, ma senza entrare con la mano.

L'amico è eccitato al sentirmi ansimare e vedere come tiro in fuori il culo ed apro la figa.

È un momento di godimento intenso, sento correre le dita dentro la il culo apertissimo.

Ansimo ed anche lui è eccitato.

Accelera i movimenti delle dita, trema, forse è venuto?

Non dice niente….

Fa foto e me le mostra: wow!, uno spettacolo.

Do un bacetto al mio amico sulla guancia, cercando di avvicinarmi alla bocca, ma lui mi schiva

“bene cara, vado in bagno a lavare l'attrezzatura, intanto non sederti, continua a camminare piano e servimi qualcosa de bere”

“Con piacere tesoro”.

Ancora frastornata e con il culo gonfio gli servo del vino bianco fresco.

Beve e mi vuole in piedi accanto a lui, divertendosi a toccarmi, ed io, ad ogni carezza e … ditalino, caccio gridolini di goduria.

“Cara, adesso hai una bella rosa, tra una settimana o anche prima mi rifaccio vivo per ripetere l’esperienza, oggi non potrai farti scopare, domani forse sì”.

Forse…. Penso io allarmata, domattina devo andare in ufficio, riuscirò a vestirmi?

“E tu non vuoi niente” dico io carezzandogli i pantaloni

“no grazie ho già goduto vedendoti”.

FINE
di
scritto il
2021-07-10
3 . 6 K
visite
1
voti
valutazione
8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.