Violata 3- (continua)
di
LanA
genere
etero
Mi sorride con il suo viso bello, vivido.
Mi dà la mano, e mi dice che si chiama Bruno.
Piacere Luana.
Ha la mano forte.
Brivido.
E sì, fa caldo, infatti mi stavo andando a bagnare vieni anche tu?
E lui viene.
Mi segue, e ora cammino meglio, e mi sento una stupida per la scena fatta prima.
Ma forse è servita, quindi, cosa fatta capo ha.
Ora viene il bello.
Entro in acqua ed è caldina, lui mi è al fianco, mi guarda e mi sorride.
Entriamo.
L'acqua è subito alta, e bisogna nuotare.
Ci parliamo, del più e del meno.
Lui è di Trieste, e sì, io sono di Udine.
Sì, ci vengo spesso, ma non tanto.
Lui mi dice che è bisessuale, spera non sia un problema per me.
Ma figurati, sono di mente aperta.
Per ora sai di me che non ho il ragazzo, ed è vero, ma non sai che sono bisessuale anche io.
Non te lo dico, non so perché, forse voglio vedere di te, se è vero ma non saprei come fare, quindi soprassiedo.
Lui mi raggiunge e mi fa solletico, io non lo soffro, e lui ci rimane male.
Allora io per scherzo gli tiro acqua addosso.
Lui mi viene sulle spalle e mi spinge sotto l’acqua.
Io mi incazzo, ma alla fine capisco che è un pretesto per giocare, e a me il gioco piace.
Mi lascio andare, giochiamo, ci tocchiamo, forse un po' troppo.
Alla fine, ci guardiamo negli occhi, mentre ci abbracciamo e scoppiamo a ridere.
CONTINUA ...
Mi dà la mano, e mi dice che si chiama Bruno.
Piacere Luana.
Ha la mano forte.
Brivido.
E sì, fa caldo, infatti mi stavo andando a bagnare vieni anche tu?
E lui viene.
Mi segue, e ora cammino meglio, e mi sento una stupida per la scena fatta prima.
Ma forse è servita, quindi, cosa fatta capo ha.
Ora viene il bello.
Entro in acqua ed è caldina, lui mi è al fianco, mi guarda e mi sorride.
Entriamo.
L'acqua è subito alta, e bisogna nuotare.
Ci parliamo, del più e del meno.
Lui è di Trieste, e sì, io sono di Udine.
Sì, ci vengo spesso, ma non tanto.
Lui mi dice che è bisessuale, spera non sia un problema per me.
Ma figurati, sono di mente aperta.
Per ora sai di me che non ho il ragazzo, ed è vero, ma non sai che sono bisessuale anche io.
Non te lo dico, non so perché, forse voglio vedere di te, se è vero ma non saprei come fare, quindi soprassiedo.
Lui mi raggiunge e mi fa solletico, io non lo soffro, e lui ci rimane male.
Allora io per scherzo gli tiro acqua addosso.
Lui mi viene sulle spalle e mi spinge sotto l’acqua.
Io mi incazzo, ma alla fine capisco che è un pretesto per giocare, e a me il gioco piace.
Mi lascio andare, giochiamo, ci tocchiamo, forse un po' troppo.
Alla fine, ci guardiamo negli occhi, mentre ci abbracciamo e scoppiamo a ridere.
CONTINUA ...
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