Mistress per un giorno -2- (continua)
di
LanA
genere
dominazione
Certo, due amiche molto improbabili: io, donna cinquantenne di buona borghesia, sicura di me e cerebrale, con le mie difese sempre in atto.
Lei, giovane uomo bisex, trentenne generosa, irruenta, impulsiva e con il cuore aperto.
Eppure, qualcosa è successo: una scintilla di simpatia, un certo nonsoché.
Ho percepito la sua freschezza, la sua voglia di essere amata, di essere apprezzata per quello che è piuttosto che per la diversità che rappresenta.
Ha un bisogno estremo di vicinanza emotiva, di empatia, di calore umano.
E questo desiderio di essere compresa è per me un richiamo fortissimo.
Perché anche io sono così.
Ho definitivamente capitolato quando mi ha detto “non avrei mai pensato di poter interessare una donna come te. Io purtroppo interesso solo agli uomini. Per me sei un sogno proibito”
E allora eccoci per questo pomeriggio di gioco per intrecciare anime e sensi.
Ci vedremo una volta sola.
Lei mi ha annunciato che avrebbe portato il necessaire per travestirsi, truccarsi e per godere con me.
Mi ha inviato diversi messaggi per chiedermi se fossi ancora dell’idea e mantenessi fede all’appuntamento, tradendo una certa dose di insicurezza.
Ma io sono fedele alla parola data.
L’ho rassicurata e quando si è presentata all’ora convenuta nei pressi della metro mi è parsa contenta ed insieme trepidante.
Io invece ero tranquilla e serena.
In realtà non avevo assolutamente idea di come si sarebbe svolto il pomeriggio non avendo mai fatto nulla di simile.
Solamente avevamo concordato nessun contatto intimo.
Per il resto carta bianca.
Siamo dunque andate a casa mia.
“Come cominciamo?” Ho esordito io una volta entrate.
”Beh, direi che mi comincio a vestire e truccare.
CONTINUA ...
Lei, giovane uomo bisex, trentenne generosa, irruenta, impulsiva e con il cuore aperto.
Eppure, qualcosa è successo: una scintilla di simpatia, un certo nonsoché.
Ho percepito la sua freschezza, la sua voglia di essere amata, di essere apprezzata per quello che è piuttosto che per la diversità che rappresenta.
Ha un bisogno estremo di vicinanza emotiva, di empatia, di calore umano.
E questo desiderio di essere compresa è per me un richiamo fortissimo.
Perché anche io sono così.
Ho definitivamente capitolato quando mi ha detto “non avrei mai pensato di poter interessare una donna come te. Io purtroppo interesso solo agli uomini. Per me sei un sogno proibito”
E allora eccoci per questo pomeriggio di gioco per intrecciare anime e sensi.
Ci vedremo una volta sola.
Lei mi ha annunciato che avrebbe portato il necessaire per travestirsi, truccarsi e per godere con me.
Mi ha inviato diversi messaggi per chiedermi se fossi ancora dell’idea e mantenessi fede all’appuntamento, tradendo una certa dose di insicurezza.
Ma io sono fedele alla parola data.
L’ho rassicurata e quando si è presentata all’ora convenuta nei pressi della metro mi è parsa contenta ed insieme trepidante.
Io invece ero tranquilla e serena.
In realtà non avevo assolutamente idea di come si sarebbe svolto il pomeriggio non avendo mai fatto nulla di simile.
Solamente avevamo concordato nessun contatto intimo.
Per il resto carta bianca.
Siamo dunque andate a casa mia.
“Come cominciamo?” Ho esordito io una volta entrate.
”Beh, direi che mi comincio a vestire e truccare.
CONTINUA ...
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