Modella per caso 3/4

di
genere
etero

Bene adesso girati che facciamo una foto al lato b.

Non c’è che dire, hai anche uno splendido culetto, sembri una brasiliana.”

I suoi complimenti mi fanno piacere, adesso mi sento veramente eccitata, guardo Aldo ma mi pare che oltre alle battute non abbia fatto alcun cambiamento nel suo atteggiamento.

Indosso un altro perizoma con il fiocco sul sedere, mentre cammino mi muovo sensualmente, voglio proprio vedere che effetto farò sul fotografo.

Si vede chiaramente che la situazione lo ha emotivamente coinvolto, non è più rilassato come prima, ma continua con estrema professionalità il suo lavoro.

Mi rimangono due perizomi aperti, indosso il primo, mi fermo avanti alla macchina foto, allargo un po’ le gambe mettendo bene in mostra la mia fighetta depilata.

Sto pensando che mi comporto come una vera troia, in vita mia non avrei mai più pensato di vivere una esperienza simile.

Mi passo sensualmente la lingua sulle labbra, mentre Aldo deglutisce vistosamente mentre mi scatta la foto.

“Adesso che mi hai visto anche la figa, posso fare a meno di andare dietro al paravento per cambiarmi”

Mi siedo su uno sgabello, sfilo il perizoma aperto, facendo bene attenzione a mostrarmi il più possibile e mi infilo il secondo perizoma a farfalla, praticamente pochi centimetri di stringa.

Il fotografo scatta quest’ultima foto, io mi tolgo la farfallina e rimango nuda davanti a lui, aprendo un po’ le gambe.

“Bene se abbiamo finito posso scaricare le foto sul p.c. e tu puoi rivestirti.”

Si avvicina porgendomi la mano come per stringere la mia, ma quando è di fronte, mi cinge con il braccio il fianco, mi avvicina a lui.

Le sue labbra sono sulle mie, la lingua cerca di farsi strada fra i miei denti.

La mia mente mi impone di serrare le labbra, ma il mio corpo non ascolta, apro la bocca e le nostre lingue si intrecciano.

La sua mano destra scende sul mio culetto e lo palpeggia, la sinistra si impossessa della mia tetta, la pastrugna e il suo pollice mi massaggia il capezzolo.

Sono completamente partita con la testa, avvicino il mio pube al suo ventre per sentire attraverso i calzoni la sua notevole erezione.

Ci fermiamo per riprendere fiato e sento le mani di Aldo sulle mie spalle che mi spingono verso il basso, capisco cosa vuole, mi inginocchio, apro la patta dei suoi pantaloni ed estraggo il membro già dura o con una cappella violacea che già pulsa.

Inizio a dargli dei corpettini con la lingua, poi lo lecco con lunghi colpi e infine lo avvolgo con le mie labbra.

CONTINUA ...
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2021-07-18
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