Donare il piacere in un’altra dimensione 20 (continua)

“Ti ringrazio per l'attenzione che hai riservato a un vecchio.

Rido perché con tutta la tecnologia dei preliminari e del rapporto sessuale, a volte i vecchi metodi sono ancora i migliori e i più efficaci".

"Grazie", ha poi detto, mentre scendevo dalla chaise longue.

“Ho te per la notte.

Puoi dormire qui da solo sul lettino, se vuoi, o nel mio letto con me.»

"Vorrei dormire con te", risposi.

"Se puoi assecondare un vecchio, allora …", disse.

“E se puoi essere gentile, vorrei che te . . .”

"Posso essere gentile", dissi.

“E non devi chiedere. Puoi comandare.

Queste sono le tue ore programmate con me.

Farò tutto ciò che comanderai.

Ma lo farò con più piacere perché me l'hai chiesto».

L'ho scopato con le dita dolcemente nel suo letto, entrambi dalla nostra parte, e le sue natiche si sono accoccolate nel mio bacino.

Ho fatto tutto il possibile per non appesantire il suo corpo fragile, e il suo canale si è dimostrato abbastanza resistente da prendere le mie dita, e godermi il cazzo languido avevo tra le mani.

Venne di nuovo in goccioline, poi sospirò e chiuse gli occhi.

Non ha mai più aperto gli occhi.

La mattina dopo era freddo e rigido.

Ero molto rattristata per aver perso il mio migliore amico sull'Universo Explorer 132, anche se ero anche felice di essere riuscita a dargli piacere nelle sue ultime ore.

Quello era il mio dovere.

Ero su questa nave per dare agli uomini piacere e sollievo per le loro tensioni.

Ma Julian mi aveva sempre onorato lasciando che qualunque cosa gli dessi fosse una mia scelta.

CONTINUA ...