Angela e i due camionisti 3/4
di
LanA
genere
tradimenti
Si abbassò la lampo dei pantaloni e tirò fuori il suo cazzo.
Era enorme, lungo e grosso.
Rimasi soggiogata a quella vista, e quando lui me lo avvicinò alla bocca, non potei fare a meno di accoglierlo fra le mie labbra.
Iniziai a leccare quel magnifico cazzo dalle palle alla punta, prima di infilarlo in bocca.
Cominciai a succhiare, mentre con una mano masturbavo Leo, e con l'altra accarezzavo le sue palle gonfie e dure.
Nel frattempo, Paolo aveva vinto ogni mia resistenza, e cominciava a leccarmi la figa.
Era una sensazione piacevolissima.
Leo, intanto, mi spingeva il cazzo sempre più in gola.
Mi stava fottendo in bocca con grande decisione.
Mi sembrava quasi di soffocare, quando mi accorsi che stava per sborrare.
Cercai di toglierlo dalla bocca, ma Leo mi tenne la testa ferma e mi riempì con il suo caldo getto di sperma.
Fui costretta a bere tutto.
La vista di ciò eccitò ancora di più Paolo, che, allargatemi le cosce, mi penetrò con decisione.
Sentivo il suo pene andare avanti e indietro con grande energia, mentre io avevo un susseguirsi di orgasmi come non mi era mai successo.
Paolo mi venne dentro, facendo esplodere in me un nuovo violento orgasmo.
Ero sfinita ma non ancora paga.
Cercai con la mano il cazzo di Leo.
Era ancora duro.
Accostai la mia bocca per un nuovo pompino, ma lui si scostò, mi voltò di spalle e cominciò a leccarmi il culo.
Si soffermò su quel piccolo buco ancora inviolato, leccandolo ripetutamente.
Poi si leccò un dito, e me lo infilò nel culo.
Volevo quasi sottrarmi, ma la sensazione che ne provai fu piacevole.
Il movimento di quel dito confondeva la mia mente.
Come era piacevole…
CONTINUA ...
Era enorme, lungo e grosso.
Rimasi soggiogata a quella vista, e quando lui me lo avvicinò alla bocca, non potei fare a meno di accoglierlo fra le mie labbra.
Iniziai a leccare quel magnifico cazzo dalle palle alla punta, prima di infilarlo in bocca.
Cominciai a succhiare, mentre con una mano masturbavo Leo, e con l'altra accarezzavo le sue palle gonfie e dure.
Nel frattempo, Paolo aveva vinto ogni mia resistenza, e cominciava a leccarmi la figa.
Era una sensazione piacevolissima.
Leo, intanto, mi spingeva il cazzo sempre più in gola.
Mi stava fottendo in bocca con grande decisione.
Mi sembrava quasi di soffocare, quando mi accorsi che stava per sborrare.
Cercai di toglierlo dalla bocca, ma Leo mi tenne la testa ferma e mi riempì con il suo caldo getto di sperma.
Fui costretta a bere tutto.
La vista di ciò eccitò ancora di più Paolo, che, allargatemi le cosce, mi penetrò con decisione.
Sentivo il suo pene andare avanti e indietro con grande energia, mentre io avevo un susseguirsi di orgasmi come non mi era mai successo.
Paolo mi venne dentro, facendo esplodere in me un nuovo violento orgasmo.
Ero sfinita ma non ancora paga.
Cercai con la mano il cazzo di Leo.
Era ancora duro.
Accostai la mia bocca per un nuovo pompino, ma lui si scostò, mi voltò di spalle e cominciò a leccarmi il culo.
Si soffermò su quel piccolo buco ancora inviolato, leccandolo ripetutamente.
Poi si leccò un dito, e me lo infilò nel culo.
Volevo quasi sottrarmi, ma la sensazione che ne provai fu piacevole.
Il movimento di quel dito confondeva la mia mente.
Come era piacevole…
CONTINUA ...
2
voti
voti
valutazione
6
6
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Donare il piacere in un’altra dimensione 13 (continua)racconto sucessivo
Bull e coppia cuckold 3/4
Commenti dei lettori al racconto erotico