Avventure diverse -5- (continua)
di
LanA
genere
orge
Metto in moto e mi dirigo verso l'esterno della città, senza una meta precisa.
Fabio è al mio fianco, è girato verso di me e mi guarda, poi fa passare la mano sulle mie gambe.
Le scorre sulla mia pancia, sul mio seno e infine sulla mia bocca.
Io bacio le sue dita.
Marco da dietro, con le braccia cinge il sedile e poi il mio corpo tutto assieme.
Inizia ad alzarmi la canottiera sul seno, che stringe forte.
Io apro la bocca e lascio uscire un sospiro.
Mi piace la sensazione di essere il loro gioco, e gioco anch'io.
Cambio marcia, ma facendolo con la mano, gioco con la leva del cambio come fosse un cazzo.
La tocco, porto la mano in alto sul pomello e vi passo su il palmo, poi scendo sull'asta.
Fabio mi chiede se voglio altro che non la leva del cambio.
Io mi giro un attimo, severa verso di lui, poi con un dito sulle labbra gli faccio segno di stare zitto,.
Poi aggiungo:
"sssh non dire nulla, lascia parlare i sensi, se vuoi giocare fallo e basta, ma non chiedere."
Abbiamo passato Povoletto, andiamo verso i monti ma siamo decisamente senza meta.
Fabio si sta segando, mentre Marco da dietro mi pastrugna i seni.
Poi si mette in mezzo ai sedili e si stiracchia.
Io me ne accorgo e abbasso lo specchietto.
Lui si accorge del mio movimento e si porta le mani sul pacco, gioca con i pantaloni e poi lo vedo.
La cappella esce dal bordo dei jeans, ha decisamente un cazzo fuori misura.
Lui continua a giocare con la sola cappella, la prende e la stringe, la massaggia come io sto facendo con la leva del cambio.
Il livello di eccitazione nell'auto è elevatissimo.
Io sto con i seni al vento, ma sono l'unica che ancora non si masturba, anche se ogni tanto smetto di torturare il cambio e mi tocco i seni con decisione.
Alla fine, mi decido, allungo una mano verso il cazzo di Fabio e lo stringo alla base.
Anche lui è ben fornito, ma soprattutto è duro, e così prendo la decisione che ancora nessuno di noi ha preso.
Fabio è al mio fianco, è girato verso di me e mi guarda, poi fa passare la mano sulle mie gambe.
Le scorre sulla mia pancia, sul mio seno e infine sulla mia bocca.
Io bacio le sue dita.
Marco da dietro, con le braccia cinge il sedile e poi il mio corpo tutto assieme.
Inizia ad alzarmi la canottiera sul seno, che stringe forte.
Io apro la bocca e lascio uscire un sospiro.
Mi piace la sensazione di essere il loro gioco, e gioco anch'io.
Cambio marcia, ma facendolo con la mano, gioco con la leva del cambio come fosse un cazzo.
La tocco, porto la mano in alto sul pomello e vi passo su il palmo, poi scendo sull'asta.
Fabio mi chiede se voglio altro che non la leva del cambio.
Io mi giro un attimo, severa verso di lui, poi con un dito sulle labbra gli faccio segno di stare zitto,.
Poi aggiungo:
"sssh non dire nulla, lascia parlare i sensi, se vuoi giocare fallo e basta, ma non chiedere."
Abbiamo passato Povoletto, andiamo verso i monti ma siamo decisamente senza meta.
Fabio si sta segando, mentre Marco da dietro mi pastrugna i seni.
Poi si mette in mezzo ai sedili e si stiracchia.
Io me ne accorgo e abbasso lo specchietto.
Lui si accorge del mio movimento e si porta le mani sul pacco, gioca con i pantaloni e poi lo vedo.
La cappella esce dal bordo dei jeans, ha decisamente un cazzo fuori misura.
Lui continua a giocare con la sola cappella, la prende e la stringe, la massaggia come io sto facendo con la leva del cambio.
Il livello di eccitazione nell'auto è elevatissimo.
Io sto con i seni al vento, ma sono l'unica che ancora non si masturba, anche se ogni tanto smetto di torturare il cambio e mi tocco i seni con decisione.
Alla fine, mi decido, allungo una mano verso il cazzo di Fabio e lo stringo alla base.
Anche lui è ben fornito, ma soprattutto è duro, e così prendo la decisione che ancora nessuno di noi ha preso.
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