Avventure diverse -8- (continua)
di
LanA
genere
orge
Ora dovevo solo capire se fosse stato per un caso, o l'esperienza potevo ripeterla ogni volta che volessi.
Una settimana e non resistetti più.
Così li chiamai al telefono, prima uno, e poi l'altro.
Fabio però scoprii che per il fine settimana era impegnato, e quindi non poteva fare nulla.
Mentre Marco era disponibile ad un incontro, ma fui io a declinare, in quanto volevo un incontro a tre.
Mi venne subito incontro, proponendomi una sua amica, che voleva provare un'esperienza saffica.
Io non ne ero molto entusiasta.
Sì l'idea mi intrigava, ma non volevo fare da nave scuola, e men che meno ad una donna che poi si sarebbe, molto probabilmente, tirata indietro.
Una cosa è l'aver già avuto esperienze del genere, e fare un'uscita a tre, e mettersi in un gioco che non sai dove va a finire.
O forse sì era anche possibile, dopotutto nemmeno io ero uscita di casa con l'intenzione di fare l'esperienza che poi mi era capitata, ma era successo ed era andata più che bene.
Oh, insomma, con le seghe mentali non si arriva da nessuna parte, e nemmeno si gode molto!
Mi misi d'accordo con Marco di richiamarmi, appena sapeva se potesse andare in porto la proposta.
Non che ci credessi molto, ma provare a questo punto non costava nulla.
Ci accordammo per sentirci nel sabato pomeriggio.
Invece mi richiamò all'ora di pranzo:
"cambio di programma, la mia amica ci sta, ma vuole che andiamo noi da lei"
e dove?
"ma a casa sua in una villa dalle parti di Flagogna, conosci?".
Sì che la conosco, e so che da quelle parti ci sono boschi e case isolate.
La cosa mi intrigava, e allo stesso tempo mi spaventava.
Dopotutto non conoscevo questa gente, poteva succedere di tutto a questo punto.
Così decisi di telefonare a Fabio, per cercare di sapere qualche cosa di più.
Fabio mi rispose al terzo squillo, ascoltò la storia poi mi rispose con un laconico
"fatti tuoi"
CONTINUA ...
Una settimana e non resistetti più.
Così li chiamai al telefono, prima uno, e poi l'altro.
Fabio però scoprii che per il fine settimana era impegnato, e quindi non poteva fare nulla.
Mentre Marco era disponibile ad un incontro, ma fui io a declinare, in quanto volevo un incontro a tre.
Mi venne subito incontro, proponendomi una sua amica, che voleva provare un'esperienza saffica.
Io non ne ero molto entusiasta.
Sì l'idea mi intrigava, ma non volevo fare da nave scuola, e men che meno ad una donna che poi si sarebbe, molto probabilmente, tirata indietro.
Una cosa è l'aver già avuto esperienze del genere, e fare un'uscita a tre, e mettersi in un gioco che non sai dove va a finire.
O forse sì era anche possibile, dopotutto nemmeno io ero uscita di casa con l'intenzione di fare l'esperienza che poi mi era capitata, ma era successo ed era andata più che bene.
Oh, insomma, con le seghe mentali non si arriva da nessuna parte, e nemmeno si gode molto!
Mi misi d'accordo con Marco di richiamarmi, appena sapeva se potesse andare in porto la proposta.
Non che ci credessi molto, ma provare a questo punto non costava nulla.
Ci accordammo per sentirci nel sabato pomeriggio.
Invece mi richiamò all'ora di pranzo:
"cambio di programma, la mia amica ci sta, ma vuole che andiamo noi da lei"
e dove?
"ma a casa sua in una villa dalle parti di Flagogna, conosci?".
Sì che la conosco, e so che da quelle parti ci sono boschi e case isolate.
La cosa mi intrigava, e allo stesso tempo mi spaventava.
Dopotutto non conoscevo questa gente, poteva succedere di tutto a questo punto.
Così decisi di telefonare a Fabio, per cercare di sapere qualche cosa di più.
Fabio mi rispose al terzo squillo, ascoltò la storia poi mi rispose con un laconico
"fatti tuoi"
CONTINUA ...
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