Due bagnini per Rosa -2-
di
LanA
genere
orge
Luca insinuò la sua lingua nella mia bocca e cominciammo un lungo ed appassionato bacio che mi fece andare a cento.
Alla fine, si vedeva chiaramente la nostra eccitazione.
Mi voltai a guardare Giulio e la sua espressione era la medesima della nostra.
Mi avvicinai al suo viso, ed iniziai anche con lui un bacio, frugando con la mia lingua nella sua bocca.
Adesso il gioco aveva preso una piega del tutto inaspettata, ma decisamente bella perché imprevista e fuori dalla quotidianità.
Mentre baciavo Sandro, Luca prese a solleticarmi il lobo dell'orecchio.
Dopo aver spostato la coppa del reggiseno ad accarezzarmi delicatamente i seni, insistendo sui capezzoli ben turgidi.
Sentivo il desiderio accrescermi e contemporaneamente mi accorsi che mi stavo bagnando tutta.
Ripresi a baciare Luca che mi toccava il seno il seno con maggiore foga dopo avermi tolto il reggiseno.
Stavo provando una sensazione stupefacente per le attenzioni che mi erano dedicate, in me c'era un subbuglio di pensieri e di eccitazione.
Come sei sexy, esclamò Sandro, che nel frattempo si era inginocchiato davanti a me.
Mi aveva spostato il pezzo di sotto del bikini, attraendo il mio bacino verso di lui.
Le mie gambe si offrirono alle sue carezze.
Me le divaricò facendo spuntare la mia figa, nella quale le mutandine erano praticamente scomparse.
"Che bella porcona che sei" aggiunse ed immerse il suo viso fra le mie cosce che spalancai ancora maggiormente per farmi trastullare meglio.
Ero talmente infoiata, che dopo qualche colpo di lingua, cominciai ad ansimare e sentivo che stavo sbrodolando da matti.
Luca a sua volta, continuando lo scontro della sua lingua con la mia, si spogliò.
Mi ritrovai a succhiare un cazzo di belle dimensioni, già ben in erezione, che mi riempiva oltremodo la mia bocca.
Mi piace succhiare il cazzo, assaporare quel gusto leggermente asprigno.
Luca esprimeva il suo piacere con una beata espressione del viso, e continuando a palparmi le tette aumentava il piacere che provavo pure più in basso.
Giulio mi tolse il perizoma, e così poté slinguazzarrmi tutti i buchi.
Sentivo la sua lingua che si insinuava quanto gli fosse possibile fra le labbra della mia figa, per poi passare al buco vergine del culo.
Era tutto meraviglioso, e lo fu ancora maggiormente quando Luca, togliendomi dalle attenzioni di Giulio, mi fece inginocchiare sul divano e me lo sparò dentro, alla pecorina.
Mancava poco che non svenissi, nel sentire quel pezzo di carne dura e calda con la cappella che si modellava alle pareti della mia vagina nel movimento scopereccio.
Sublime!
Era da un po' di tempo che non provavo sensazioni così forti.
Non potei evitare di gridare dal piacere.
Dovetti smettere, allorquando Giulio, spogliatosi nel frattempo e messosi dall'altra parte del divano dirimpetto al mio viso, dapprima mi baciò, trasmettendomi una parte dei miei umori che si erano depositati a lato della sua bocca, quindi mi infilò in bocca il suo cazzo, più grosso e di quello di Luca!
Non dico che mi stavo soffocando, ma quasi.
Presi a succhiarglielo con veemenza, tanto mi piaceva sentire anche la mia bocca tutta riempita.
Sono discretamente brava nei pompini, e lo si vedeva anche dall'espressione di Giulio.
Sentii uscire il cazzo di Luca che voleva evitare di venire, anche se mi aveva già stantuffato in modo sublime.
Per interminabili momenti, i due giovani non fecero altro che scambiarsi le posizioni, uno con il suo uccello in bocca e l’altro nella passera ormai fradicia.
Giulio liberò la mia bocca, si sdraiò sul tappeto e mi fece posizionare a smorza candela.
CONTINUA ...
Alla fine, si vedeva chiaramente la nostra eccitazione.
Mi voltai a guardare Giulio e la sua espressione era la medesima della nostra.
Mi avvicinai al suo viso, ed iniziai anche con lui un bacio, frugando con la mia lingua nella sua bocca.
Adesso il gioco aveva preso una piega del tutto inaspettata, ma decisamente bella perché imprevista e fuori dalla quotidianità.
Mentre baciavo Sandro, Luca prese a solleticarmi il lobo dell'orecchio.
Dopo aver spostato la coppa del reggiseno ad accarezzarmi delicatamente i seni, insistendo sui capezzoli ben turgidi.
Sentivo il desiderio accrescermi e contemporaneamente mi accorsi che mi stavo bagnando tutta.
Ripresi a baciare Luca che mi toccava il seno il seno con maggiore foga dopo avermi tolto il reggiseno.
Stavo provando una sensazione stupefacente per le attenzioni che mi erano dedicate, in me c'era un subbuglio di pensieri e di eccitazione.
Come sei sexy, esclamò Sandro, che nel frattempo si era inginocchiato davanti a me.
Mi aveva spostato il pezzo di sotto del bikini, attraendo il mio bacino verso di lui.
Le mie gambe si offrirono alle sue carezze.
Me le divaricò facendo spuntare la mia figa, nella quale le mutandine erano praticamente scomparse.
"Che bella porcona che sei" aggiunse ed immerse il suo viso fra le mie cosce che spalancai ancora maggiormente per farmi trastullare meglio.
Ero talmente infoiata, che dopo qualche colpo di lingua, cominciai ad ansimare e sentivo che stavo sbrodolando da matti.
Luca a sua volta, continuando lo scontro della sua lingua con la mia, si spogliò.
Mi ritrovai a succhiare un cazzo di belle dimensioni, già ben in erezione, che mi riempiva oltremodo la mia bocca.
Mi piace succhiare il cazzo, assaporare quel gusto leggermente asprigno.
Luca esprimeva il suo piacere con una beata espressione del viso, e continuando a palparmi le tette aumentava il piacere che provavo pure più in basso.
Giulio mi tolse il perizoma, e così poté slinguazzarrmi tutti i buchi.
Sentivo la sua lingua che si insinuava quanto gli fosse possibile fra le labbra della mia figa, per poi passare al buco vergine del culo.
Era tutto meraviglioso, e lo fu ancora maggiormente quando Luca, togliendomi dalle attenzioni di Giulio, mi fece inginocchiare sul divano e me lo sparò dentro, alla pecorina.
Mancava poco che non svenissi, nel sentire quel pezzo di carne dura e calda con la cappella che si modellava alle pareti della mia vagina nel movimento scopereccio.
Sublime!
Era da un po' di tempo che non provavo sensazioni così forti.
Non potei evitare di gridare dal piacere.
Dovetti smettere, allorquando Giulio, spogliatosi nel frattempo e messosi dall'altra parte del divano dirimpetto al mio viso, dapprima mi baciò, trasmettendomi una parte dei miei umori che si erano depositati a lato della sua bocca, quindi mi infilò in bocca il suo cazzo, più grosso e di quello di Luca!
Non dico che mi stavo soffocando, ma quasi.
Presi a succhiarglielo con veemenza, tanto mi piaceva sentire anche la mia bocca tutta riempita.
Sono discretamente brava nei pompini, e lo si vedeva anche dall'espressione di Giulio.
Sentii uscire il cazzo di Luca che voleva evitare di venire, anche se mi aveva già stantuffato in modo sublime.
Per interminabili momenti, i due giovani non fecero altro che scambiarsi le posizioni, uno con il suo uccello in bocca e l’altro nella passera ormai fradicia.
Giulio liberò la mia bocca, si sdraiò sul tappeto e mi fece posizionare a smorza candela.
CONTINUA ...
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