La donna in vetrina

di
genere
etero

Passando nella via centrale di Torino, su una vetrina di una importante atelier di abiti eleganti per donne formose, un cartello dice: “cercasi manichino vivente donna per indossare i nostri abiti, tutti i giorni dalle 17 alle 20:00 se interessati rivolgersi dentro”
Formosa lo sono, qualche soldino in più non mi fa schifo… perché no, in fondo sono solo poche ore al giorno…. un giovane commesso mi riceve elegantemente, con un completo nero e camicia di lino….”buonasera come posso aiutarla??” “ sarei qui per il lavoro , ho visto il cartello in vetrina…. mi lancia un’ occhiata dalla testa ai piedi e dai piedi alle testa… poi “attenda vado a chiamare il titolare”, da lì a poco, un uomo di mezza età, mi si presenta davanti…. “prego mi segua”
Entriamo in una stanza finemente arredata, mi viene chiesto di togliermi il maglione per meglio osservarmi da vicino… “si fisicamente i requisiti ci sono”…. ogni sera deve essere qui alle 16:30, la vestiamo con un abito differente ogni sera, e poi deve stare in vetrina come un manichino, non può muoversi e non deve parlare…. è un orario di alto passaggio, gli uffici chiudono alle 17 e tutti si riversano su questa via che è solo pedonale… “se vuole possiamo provare da domani”.
All’interno di una stanza , mi attendono un truccatore, il commesso di ieri… mi spoglio rimanendo solo con un perizoma…. il mio seno è prosperoso e rimanere nuda davanti a queste persone, mi crea un po' di imbarazzo… non indosserò dei vestiti della loro collezione, che vengono elegantemente abbinati e fatti indossare a manichini posti in vetrina.
Una lunga striscia di seta trasparente dai colori sgargianti, viene srotolata, e così in relazione all’emozione del momento viene adattata al mio corpo…. un primo lembo sulla spalla, creando delle pieghe e aperto come un ventaglio, adagiato sul primo seno…il contatto del tessuto morbido che scorre sulla pelle mi fa rabbrividire… un intreccio a vita tenuto un po' stretto , la risalita sull’altro seno, lasciandolo leggermente scoperto… il tessuto è trasparente, e lascia intravedere la mia areola… mi crea un leggero prurito sul capezzolo….che stimolato e stuzzicato, si irrigidisce, mettendomi anche in imbarazzo, punta sulla stoffa, fiero... un altro incrocio e una parte della stoffa viene fatta scivolare sulle natiche, e fatta cadere a terra, come creando una lunga coda colorata…..e l’altro lato arrotolato su una gamba, fino all’inguine come una fasciatura… non ci sono bottoni ma spille colorate e in parti nascoste viene fermato con degli spilli…
Sul torace e sulla vita il tessuto stringe un po' per fare meglio risaltare alcuni particolari….. la mia scollatura……sento la stoffa scorrere morbida come l’acqua di un ruscello di montagna creandomi dolci sensazioni i alcuni punti dove il ruscello incontra delle strettoie, l’acqua aumenta la forza per passare, spinge, e così lo percepisco nei punti in cui sono compressa…basta un piccolo movimento per percepire gli spilli puntare….
I miei capelli tirati e adattati sotto una parrucca dai capelli mossi ramati, e il viso truccato pesantemente per cercare di nascondere i miei tratti naturali… e non rendermi riconoscibile…..
Vengo accompagnata a entrare in vetrina, mentre mi muovo, il tessuto gratta, accarezza, si sposta, gli spilli in alcuni punti graffiano un po'….una seduta posta ad un lato della vetrina…diventa la mia postazione di lavoro, un morbido ed elegante tappeto in tinta unita, e diversi manichini donna….. alcuni faretti con luce colorata in movimento illuminano la vetrina, creando riflessi dorati a contatto con il mio vestito
Sono adagiata in modo da risaltare le mie forme, su un morbido puff di tessuto… la gamba rimasta nuda, leggermente divaricata e flessa, i miei piedi nudi addobbati con bracciali e cavigliere dorate…la coda di tessuto del vestito egregiamente allargata e adagiata sul tappeto…. il torace chinato in avanti per meglio mostrare il mio seno….…. mi sento comoda…….” ciao ragazze che si fa dopo il turno” rivolgendomi alle mie colleghe poste in vetrina…”va beh se non avete voglia potete anche dirlo” ……
Ecco inizia lo spettacolo, viene fatto scorrere via il telo che oscura la vetrina e un mondo si apre davanti a me: la via brulica di gente…. alcuni frettolosi, altri fermi a guardare vetrine, gruppi di persone che parlano, schiamazzano, ridono, altri solitari con il cellulare in mano, lo guardano fisso senza mai alzare lo sguardo…. alcuni guardano velocemente la vetrina, senza fare attenzione ai particolari… un coppietta di giovani amanti si ferma a guardare dentro, sono così dolci, le dita delle mani intrecciate…lui mi osserva con attenzione, cercando di capire se sono vera o finta, riferisce qualcosa a lei sottovoce e poi entrambi mi analizzano, mi guardano…. restano fermi li ad osservarmi…lui non stacca gli occhi dal mio seno, poi il suo sguardo scivola sulla mia gamba nuda, lo sento scorrere, famelico….lei gli tira uno scappellotto sulla nuca e se ne vanno….. bambini che urlano, donne che cercano di leggere i prezzi sui cartoncini sotto ai manichini.
Inizio a percepire un formicolio nella gamba nuda…sono trascorse due ore…… ho bisogno di muovermi solo un pochino, non resisto più….. in quel momento nessuno sta guardando… almeno credo, allargo e sollevo leggermente la gamba…. il perizoma di pizzo beige, fa capolino tra le trame del tessuto, la pelle della mia vulva si mostra orgogliosa….un giovane uomo appoggiato ad un lampione…mi sta osservando da un po', senza dare all’occhio….si avvicina al vetro, rimanendo un po' in disparte, adesso l’ho notato….
I suoi occhi sono fissi su di me, scorrono caldi sulla mia pelle….sono immensi, ovunque e ad ogni spostamento posso percepirli come una calda carezza che mi sfiora….dalla caviglia scivolano sui braccialetti, riescono a spostarli leggermente mentre scorrono, affamati e ingordi….una sensazione di solletico…. poi risalgono su per il polpaccio, girano intorno al ginocchio, la coscia, come una mano calda mi accarezzano….sento un forte desiderio di mostrargli qualcosa in più….mi eccita l’idea che mi sta guardando… “chissà cosa sta pensando…cosa vorrebbe farmi….sono sicura che vorrebbe farmi qualcosa”, il suo viso arrossisce, quando i suoi occhi si incrociano con i miei…..ora massaggiano il mio interno cosce, dolcemente, maliziosamente, arrivano fino li sul bordo del perizoma, spingendosi a intrufolarsi tra le trame del pizzo…il calore si diffonde sulla mia pelle …. vorrebbe togliermelo e guardare la mia natura segreta, aperta e generosa davanti a lui , li sento intensi….passionali, in alcuni momenti quasi violenti….”mi piace che mi guardi mio caro sconosciuto”….dai voglio eccitarti…lo so che ti sta già accadendo, il tuo pene sta pulsando…non si accorge che distrattamente lo sta accarezzando, forse immagina che sia io a farlo.
Sposto la mia gamba di pochissimo, giusto per mostrare qualcosa di più…..i suoi occhi stanno scivolando, volteggiando, li sento scorrere sulle grandi labbra e provano a infilarsi per scoprire ancora di più…. penetrano, spingono sul tessuto…che muovendosi avvolge e strofina il mio bottone turgido, sta pulsando come se fossero le sue dita ad accarezzarmi… emozioni così forti così intense, così vere…….si strofina con la lingua le labbra….gli occhi hanno lasciato il posto alla sua lingua che scorre sul pizzo…sento la sua saliva calda, abbondante scivolare sul tessuto e diffondersi tra gli strati sotto….sulla mia pelle bramosa, sul mio clitoride turgido, che pulsa la sento calda, abbondante….si sta nutrendo di me…mi sta succhiando …sento la sua saliva riempirmi… la sua lingua cercare di penetrarmi… lo sento…. sento caldo, molto caldo…..vorrei togliermi questo vestito di dosso e mostrarmi così come sono….
Uno spillo forse più tirato degli altri si inclina un po' pungendomi sotto l’ascella, muovendomi lentamente, senza attirare l’attenzione del titolare che mi osserva costantemente, riesco a farlo saltare via, la seta morbida, scivola ….scoprendo una buona parte del mio seno…. le luci colorate dei faretti, lo risaltano facendo apparire la mia pelle colorata e brillante e poi si riflettono sulla seta….i suoi occhi sono li adesso…si infilano tra i due seni, risalgono, li accarezzano, sostano sui capezzoli, strizzandoli….facendoli scorrere…tra i suoi pensieri….la mia pelle vogliosa…sono bagnata …ci guardiamo, i nostri sguardi stanno facendo l’amore…..si accarezza di nuovo il pene….. come vorrei poterlo aiutare, vorrei sfiorare i suoi genitali….tenerli stretti tra le mani fino a farlo impazzire… i suoi occhi mi hanno messo a nudo, esplorata, accarezzata, penetrata….ho sentito ogni piccolo tratto della mia pelle inebriarsi sotto di loro……non so neanche come ti chiami ……..giovane uomo……….
…….il telo che chiude la vetrina cala, è giunta l’ora della chiusura……stanotte lo penserò, probabilmente con il suo ricordo mi amerò come sono capace di fare, forse meglio immaginando che sia lui accanto a me……..chissà se lo rivedrò domani sera… speriamo……..

cit più le persone sono distanti, più le ami. E' l'impossibilità nell'aversi la follia del volersi.
di
scritto il
2021-10-18
2 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Ricordi della ginecologia

racconto sucessivo

Ode alla luna 1
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.