Studiando insieme
di
Goloso
genere
etero
La Vale è mia compagna di classe e sopratutto è una trombamica. Tra qualche mese dovremo fare la maturità, e per prepararci ci hanno affibbiato un lavoro di gruppo per il quale facciamo coppia. Questo pomeriggio ci troviamo da lei per fare questo lavoro, e magari se ci avanza tempo...
Suono il campanello e lei mi apre senza chiedere chi sono. Salgo i due piani per raggiungere l'appartamento dove vive con o genitori e la trovo che si affaccia dalla porta lasciandomi vedere il suo reggiseno viola. Io sto ancora salendo gli ultimi gradini e penso che forse invertiremo gli impegni pomeridiani. Sorrido e salgo, mentre lei mi saluta e si ritrae, dicendo di entrare.
Mi affaccio all'ingresso e non la vedo. Chiudo la porta e chiedo "dove sei?"
"In camera, vieni" mi dirigo verso la camera ed entro. Lei è sul letto appoggiata su un cuscino e allo schienale del letto. È bella. I suoi capelli sono biondi a caschetto, occhi verdi, lineamenti delicati, una terza di seno racchiusa nel reggiseno viola che ho già visto sulle scale, e niente mutandine. Ha le gambe piegate leggermente aperte e con la mano destra si massaggia con movimenti rotatori la sua fighetta rasata. "Ti stavo aspettando" dice ammiccante "però per adesso voglio che mi guardi e basta".
Mi siedo alla scrivania guardandola e rido divertito.
Con indice e medio allarga la sua fighetta e la guarda come per controllare se era abbastanza bagnata. Ride, si lecca il dito medio e lo infila dentro. Dopo una decina di penetrazioni, toglie la mani, la porta alla bocca e uno ad uno si succhia le dita della mano. Ritorna alla sua figa e questa volta infila medio ed anulare. "Vedi bene?" Mi dice
"più o meno, se potessi venire più vicino..."
"Non ancora, però aspetta" e toglie le dita dalla figa, passa il braccio sotto la gamba destra e rientra passando da sotto
"Così la mia mano non ti copre più la visuale. Intanto togli i pantaloni"
Subito eseguo, e senza farle aggiungere altro, in un attimo sono nudo. La mia erezione è già considerevole, ma la lascio giocare. Mi risiedo e continuo a guardarla, prendendo in mano il mio cazzo e facendomi delle seghe lentissime.
Lei continua a infilarsi le due dita da sotto e le vedo formarsi della schiumetta bianca sulle dita.
"Guarda nell'armadio. Nella scatola sotto ai pantaloni appesi" mi alzo ed eseguo. Nella scatola capisco subito cosa vuole e le prendo il cazzone do gomma nero che c'è dentro. Mi avvicino, ma lei subito "No no, non ancora" e prendendo il fallo rideva "Torna in punizione sulla sedia".
Mi risiedo e ricomincio a segarmi lentamente. Lei infila il grosso cazzo in gola e inizia a pomparlo fino a farsi scendere le lacrime. Poi passando sempre sotto alla gamba se lo infila nella figa. Dopo una decina di penetrazioni mi chiama "dai, vieni qui. Giocaci tu" e mollando la presa lascia il cazzone dentro, con le palle finte che si adagiano sul letto. Mi avvicino e lo prendo proprio dalle palle e inizio a penetrarla lentamente, facendo anche dei movimenti rotatori, mentre continuavo a segarmi lentamente. "Cambiamo gioco" mi sfiora la mano mentre riprende il controllo del suo giocattolo e spalancando la bocca mi fa capire dove andare. Le infilo la cappella in bocca e subito la allontano. Lei ride e mi guarda, continuando a infilarsi quel cazzone dentro. Ancora due volte faccio lo stesso giochetto con la cappella, ma al quarto tentativo glielo infilo fino alle tonsille. Di nuovo alcune lacrime le scendono ai lati degli occhi mentre per un istante si ferma anche con la mano. Poi mi ritraggo leggermente così che lei possa cominciare a pomparmi come si deve. "Facciamo cambio" e si corica sul fianco, iniziando a fare un pompino al cazzo di gomma e alzando leggermente la gamba. La sua figa è aperta e bagnata. Mi corico dietro di lei e guido il mio cazzo verso la sua figa. Prima di penetrarla sfrego la cappella contro la sua figa e la mia cappella si bagna completamente. Con una leggera spinta sono dentro e lei con la bocca piena mugola di piacere. Le prendo un seno e inizio a scoparla così, da dietro. È la mia posizione preferita e la mia erezione è al massimo. Lei inarca la schiena verso di me togliendo il cazzo di gomma dalla bocca e iniziando a gridare di piacere e io decido di aumentare il ritmo preparandomi a riempirla. Mi aiuto prendendole i fianchi e tirando ritmicamente a me e poco dopo vengo dentro di lei lasciando colare un rivolo di sborra sulla sua gamba. Rimaniamo così fermi per alcuni minuti, poi ci alziamo e ci rivestiamo, pronti per metterci a studiare... ma se finiamo presto...
Suono il campanello e lei mi apre senza chiedere chi sono. Salgo i due piani per raggiungere l'appartamento dove vive con o genitori e la trovo che si affaccia dalla porta lasciandomi vedere il suo reggiseno viola. Io sto ancora salendo gli ultimi gradini e penso che forse invertiremo gli impegni pomeridiani. Sorrido e salgo, mentre lei mi saluta e si ritrae, dicendo di entrare.
Mi affaccio all'ingresso e non la vedo. Chiudo la porta e chiedo "dove sei?"
"In camera, vieni" mi dirigo verso la camera ed entro. Lei è sul letto appoggiata su un cuscino e allo schienale del letto. È bella. I suoi capelli sono biondi a caschetto, occhi verdi, lineamenti delicati, una terza di seno racchiusa nel reggiseno viola che ho già visto sulle scale, e niente mutandine. Ha le gambe piegate leggermente aperte e con la mano destra si massaggia con movimenti rotatori la sua fighetta rasata. "Ti stavo aspettando" dice ammiccante "però per adesso voglio che mi guardi e basta".
Mi siedo alla scrivania guardandola e rido divertito.
Con indice e medio allarga la sua fighetta e la guarda come per controllare se era abbastanza bagnata. Ride, si lecca il dito medio e lo infila dentro. Dopo una decina di penetrazioni, toglie la mani, la porta alla bocca e uno ad uno si succhia le dita della mano. Ritorna alla sua figa e questa volta infila medio ed anulare. "Vedi bene?" Mi dice
"più o meno, se potessi venire più vicino..."
"Non ancora, però aspetta" e toglie le dita dalla figa, passa il braccio sotto la gamba destra e rientra passando da sotto
"Così la mia mano non ti copre più la visuale. Intanto togli i pantaloni"
Subito eseguo, e senza farle aggiungere altro, in un attimo sono nudo. La mia erezione è già considerevole, ma la lascio giocare. Mi risiedo e continuo a guardarla, prendendo in mano il mio cazzo e facendomi delle seghe lentissime.
Lei continua a infilarsi le due dita da sotto e le vedo formarsi della schiumetta bianca sulle dita.
"Guarda nell'armadio. Nella scatola sotto ai pantaloni appesi" mi alzo ed eseguo. Nella scatola capisco subito cosa vuole e le prendo il cazzone do gomma nero che c'è dentro. Mi avvicino, ma lei subito "No no, non ancora" e prendendo il fallo rideva "Torna in punizione sulla sedia".
Mi risiedo e ricomincio a segarmi lentamente. Lei infila il grosso cazzo in gola e inizia a pomparlo fino a farsi scendere le lacrime. Poi passando sempre sotto alla gamba se lo infila nella figa. Dopo una decina di penetrazioni mi chiama "dai, vieni qui. Giocaci tu" e mollando la presa lascia il cazzone dentro, con le palle finte che si adagiano sul letto. Mi avvicino e lo prendo proprio dalle palle e inizio a penetrarla lentamente, facendo anche dei movimenti rotatori, mentre continuavo a segarmi lentamente. "Cambiamo gioco" mi sfiora la mano mentre riprende il controllo del suo giocattolo e spalancando la bocca mi fa capire dove andare. Le infilo la cappella in bocca e subito la allontano. Lei ride e mi guarda, continuando a infilarsi quel cazzone dentro. Ancora due volte faccio lo stesso giochetto con la cappella, ma al quarto tentativo glielo infilo fino alle tonsille. Di nuovo alcune lacrime le scendono ai lati degli occhi mentre per un istante si ferma anche con la mano. Poi mi ritraggo leggermente così che lei possa cominciare a pomparmi come si deve. "Facciamo cambio" e si corica sul fianco, iniziando a fare un pompino al cazzo di gomma e alzando leggermente la gamba. La sua figa è aperta e bagnata. Mi corico dietro di lei e guido il mio cazzo verso la sua figa. Prima di penetrarla sfrego la cappella contro la sua figa e la mia cappella si bagna completamente. Con una leggera spinta sono dentro e lei con la bocca piena mugola di piacere. Le prendo un seno e inizio a scoparla così, da dietro. È la mia posizione preferita e la mia erezione è al massimo. Lei inarca la schiena verso di me togliendo il cazzo di gomma dalla bocca e iniziando a gridare di piacere e io decido di aumentare il ritmo preparandomi a riempirla. Mi aiuto prendendole i fianchi e tirando ritmicamente a me e poco dopo vengo dentro di lei lasciando colare un rivolo di sborra sulla sua gamba. Rimaniamo così fermi per alcuni minuti, poi ci alziamo e ci rivestiamo, pronti per metterci a studiare... ma se finiamo presto...
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