L'iniziazione di Pauline -12-
di
LanA
genere
fisting
Pauline ha cominciato a leccare i suoi genitali come una ossessa.
Hélène aveva diritto alle meravigliose carezze orali di Pauline, e ho visto che stava impegnandosi per darle tutto il godimento possibile.
Le sue natiche erano rivolte verso di me, e non ho resistito alla voglia di visitare il suo piccolo ingresso.
Il suo buco del culo, tra l'altro non era proprio chiuso, anzi sembrava bramare cibo.
Le ho così infilato direttamente tre dita nell'ano, dopotutto aveva detto di aver già praticato il fisting anale.
Mi venne un’idea.
Mi sono alzata e ho indossato lo strap-on africano per sentirmi finalmente come un uomo.
Pauline, nel frattempo le ha inserito il mio dildo nella vagina.
Senza neanche lubrificare il cazzone africano, l’ho penetrata di forza nel culo con un colpo di reni.
Hélène ha emesso un urlo, quando il cazzone l’ha penetrata fino alle palle.
Ho subito iniziato a sfondarle il culo pompando selvaggiamente, mentre lei urlava di gioia, gonfiando la figa di Pauline.
Decido di cambiare posizione, mi piazzo sotto di lei per fare in modo che il cazzone la impali con il peso del suo corpo.
Lei si ritrova sdraiata sopra di me, la fessura anale e la figa spalancate, le tengo le cosce divaricate.
Pauline si gira, interrogativa.
- Fistala! metti la tua mano nella sua figa! ho ordinato.
- Tutta la mano? chiede Pauline in soggezione.
- Sì, fino al braccio, se le piace prenderla nel culo, può farlo anche davanti!
- Hmmm siii, fistami! implora Hélène.
Pauline le mette tre dita dentro e le muove nel sesso aperto per allargarlo ancora di più.
Poi ne aggiunge un quarto, mentre io non mi muovo.
Intanto io infilo il cazzo di lattice nel suo culo e lo faccio penetrare fino in fondo alla sua pancia.
A Pauline invece resta solo il pollice da far passare, per poter inserire la sua mano in figa, per la penetrazione finale.
Pauline torce la mano da sinistra a destra, per facilitare il progresso.
Hélène geme, e allo stesso tempo spinge.
Da come si muove sembra che stia per partorire.
D’un tratto la mano di Pauline è risucchiata dall’abisso vaginale di Hélène.
Pauline mi guarda con un sorriso vittorioso, è il suo primo fisting.
Non riesce a credere che si possa infilare una mano completa in figa, mentre io la stavo impalando con il cazzone di gomma.
Hélène ruggisce Helene di piacere.
- Arrrr, hummm, sì come quelloaa!
Pauline, intanto, si sfrega il clitoride e comincia a venire.
La vagina di Hélène produce un rumore di risucchio ad ogni movimento.
Hélène sembra sopportare bene questa doppia penetrazione e io prendo questa opportunità per dare piccole spinte nel culo di lei.
L'effetto è immediato.
Inizia a tremare e con grida a scatti, si arrampica verso l'orgasmo, un orgasmo terribile, violento, accompagnato da grandi schizzi.
Si potrebbe pensare che stia soffrendo, ma no, sta godendo.
Quando mi sono ritirata dal suo culo, ho lasciato un ano dilatato, esploso, oscenamente aperto.
Quando Pauline ha ritirato la mano, i due buchi erano come degli abissi, si vedeva il fondo di tutti e due i crateri appena sfondati.
Più tardi Hélène ci ringrazierà per il piacere ricevuto, chiedendo che la prossima volta fosse presa a pugni nel culo.
Voleva essere sfondata contemporaneamente in culo dalla mia mano e da quella di Pauline.
Hélène è veramente una gran troia, che ama il sesso a 365 gradi.
FINE
Hélène aveva diritto alle meravigliose carezze orali di Pauline, e ho visto che stava impegnandosi per darle tutto il godimento possibile.
Le sue natiche erano rivolte verso di me, e non ho resistito alla voglia di visitare il suo piccolo ingresso.
Il suo buco del culo, tra l'altro non era proprio chiuso, anzi sembrava bramare cibo.
Le ho così infilato direttamente tre dita nell'ano, dopotutto aveva detto di aver già praticato il fisting anale.
Mi venne un’idea.
Mi sono alzata e ho indossato lo strap-on africano per sentirmi finalmente come un uomo.
Pauline, nel frattempo le ha inserito il mio dildo nella vagina.
Senza neanche lubrificare il cazzone africano, l’ho penetrata di forza nel culo con un colpo di reni.
Hélène ha emesso un urlo, quando il cazzone l’ha penetrata fino alle palle.
Ho subito iniziato a sfondarle il culo pompando selvaggiamente, mentre lei urlava di gioia, gonfiando la figa di Pauline.
Decido di cambiare posizione, mi piazzo sotto di lei per fare in modo che il cazzone la impali con il peso del suo corpo.
Lei si ritrova sdraiata sopra di me, la fessura anale e la figa spalancate, le tengo le cosce divaricate.
Pauline si gira, interrogativa.
- Fistala! metti la tua mano nella sua figa! ho ordinato.
- Tutta la mano? chiede Pauline in soggezione.
- Sì, fino al braccio, se le piace prenderla nel culo, può farlo anche davanti!
- Hmmm siii, fistami! implora Hélène.
Pauline le mette tre dita dentro e le muove nel sesso aperto per allargarlo ancora di più.
Poi ne aggiunge un quarto, mentre io non mi muovo.
Intanto io infilo il cazzo di lattice nel suo culo e lo faccio penetrare fino in fondo alla sua pancia.
A Pauline invece resta solo il pollice da far passare, per poter inserire la sua mano in figa, per la penetrazione finale.
Pauline torce la mano da sinistra a destra, per facilitare il progresso.
Hélène geme, e allo stesso tempo spinge.
Da come si muove sembra che stia per partorire.
D’un tratto la mano di Pauline è risucchiata dall’abisso vaginale di Hélène.
Pauline mi guarda con un sorriso vittorioso, è il suo primo fisting.
Non riesce a credere che si possa infilare una mano completa in figa, mentre io la stavo impalando con il cazzone di gomma.
Hélène ruggisce Helene di piacere.
- Arrrr, hummm, sì come quelloaa!
Pauline, intanto, si sfrega il clitoride e comincia a venire.
La vagina di Hélène produce un rumore di risucchio ad ogni movimento.
Hélène sembra sopportare bene questa doppia penetrazione e io prendo questa opportunità per dare piccole spinte nel culo di lei.
L'effetto è immediato.
Inizia a tremare e con grida a scatti, si arrampica verso l'orgasmo, un orgasmo terribile, violento, accompagnato da grandi schizzi.
Si potrebbe pensare che stia soffrendo, ma no, sta godendo.
Quando mi sono ritirata dal suo culo, ho lasciato un ano dilatato, esploso, oscenamente aperto.
Quando Pauline ha ritirato la mano, i due buchi erano come degli abissi, si vedeva il fondo di tutti e due i crateri appena sfondati.
Più tardi Hélène ci ringrazierà per il piacere ricevuto, chiedendo che la prossima volta fosse presa a pugni nel culo.
Voleva essere sfondata contemporaneamente in culo dalla mia mano e da quella di Pauline.
Hélène è veramente una gran troia, che ama il sesso a 365 gradi.
FINE
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