Poesia senza la effe

di
genere
poesie

C’era una volta una bellissima iga
che aceva un servizio completo
e nulla le mancava, nemmeno una riga,
se non una lettera dell’alabeto.
Crini di seta, poppe d’alabastro,
collo di cigno, labbra di corallo,
occhi di giada, cul di marmo pario,
morbida avea la regna e stretto il retto,
ma era incompleto il suo vocabolario
perché nulla di bello è mai peretto.
scritto il
2021-10-02
8 5 6
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La scoperta di Sara - 8

racconto sucessivo

Trombata senza tromba
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.