Cercando Anna conobbi Federico
di
minkanku91
genere
gay
Cielo pulito senza nuvole, temperatura primaverile, presi la macchina e andai verso il mare, a metà strada mi fermai in una piazzola dove vidi un'altra auto e l'autista che faceva i suoi bisogni, mi tolsi la camicia restai in maglietta e ripartii, quando arrivai al grande parcheggio della spiaggia parcheggiai e nel mentre una macchina si era fermata l'autista mi disse ero fermo alla piazzola poi ti sei fermato pure tu ho capito subito cosa volevi toccandosi il pacco, aveva l'aria di essere sporco e ubriaco, lo congedai dicendoli che si era sbagliato e che stavo aspettando una ragazza, mi sedetti in spiaggia ero schifato e turbato ma allo stesso tempo si erano risvegliate in me antiche voglie. Da lì a qualche giorno accettai un lavoro in trasferta nella città in cui conobbi Anna dove ero stato più volte senza mai incontrarla, andai ancora una volta nel pub in cui l'avevo conosciuta mi sedetti in un tavolino, e aspettai che venisse il cameriere per prendere l'ordinazione, nel frattempo stava servendo un gruppo di ragazzi, lo guardai meglio e riconobbi in lui lo stesso cameriere che mi servì una birra e che salutó Anna, quando venne ordinai una birra che mi portò subito, posso chiederti un'informazione le dissi, certo chiamami Federico disse, le spiegai che in quel locale avevo conosciuto una certa Anna, ma certo Anna disse ha varcato l'oceano e ora vive a New York, quando finii di bere Federico si avvicinò e mi disse ne vuoi un'altra o mi fai compagnia in un pub qua vicino dove fanno anche musica live stacco tra pochissimo. Non è molto lontano mi disse quando ci avviamo verso il pub, durante il tragitto ne approfittó per parlare di Anna, era una cara amica sempre disponibile mi manca la sua simpatia e naturalmente il suo cazzo, ridemmo e aggiunsi che quello mancava anche a me, mi guardó soddisfatto della mia puntualizzazione. Entrammo nel pub, I Pompinari famoso gruppo di cover-rock si stavano esibendo, bevemmo diverse birre sino alla fine del live, era ora di andare via e vedendo che non prendevo nessuna iniziativa mi disse andiamo da te o da me, io sto in una pensioncina ho una singola. Andammo da lui viveva solo in un mini appartamento, non facemmo quasi in tempo ad entrare che mi stava già succhiando il cazzo, e subito dopo ci esibimmo in un fantastico 69, poi mi salì sopra e mi scopó il cazzo col suo culo, si muoveva benissimo e nel frattempo lo segavo, mi fece venire alla grande, cercai di ricambiare salendo sopra di lui e per un po' ci riuscii vidi che aveva gli occhi chiusi mentre il mio culetto andava su e giù, i miei problemi al ginocchio mi costrinsero però a cambiare posizione mi misi prima a pancia in giù e poi alla pecorina fino a farmi inondare di sperma. I nostri cazzi erano contenti i culetti pure ci demmo un lungo bacio e mi disse, ora sai dove trovarmi.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La francesina non dava la vaginaracconto sucessivo
Cazzi suoi e cazzi miei
Commenti dei lettori al racconto erotico