La donna del mistero -4-
di
LanA
genere
dominazione
Dopo meno di 5 minuti di quella dolce tortura, le due donne smisero di baciarmi e succhiarmi.
Una di loro si siede su di me e si fa penetrare sino in fondo alla figa e inizia a cavalcarmi salendo e scendendo sulla mia asta.
Prima quasi uscendo, e poi affondando nuovamente sino in fondo.
Sento che è bagnata e ansima mentre si fa scopare.
Mi mette la lingua in bocca mentre continua ad andare su e giù.
La bocca dell'altra comincia a baciare e succhiare i miei testicoli, pieni di sborra, il mio corpo vibra pronto ad esplodere.
Cerco di resistere, il piacere è troppo intenso; se vengo adesso tutto sarà finito.
Improvvisamente, la donna sopra di me geme e mugola.
Chiaramente sta godendo, e viene abbandonandosi un attimo sul mio petto.
Poi si rialza, mentre l'altra smette di leccarmi i testicoli, mi fa alzare dal letto e girare.
La sua mano prende il mio membro e lo accompagna verso un buco che lo attende.
Evidentemente la donna è in ginocchio sul letto con la schiena verso di me.
La mia accompagnatrice mi fa appoggiare le mani sulle natiche dell'altra, mi spinge da dietro in modo che entri nella figa che sta colando i suoi umori e mi sussurra all'orecchio
“Scopala, porco, e falla godere come hai fatto godere me.”
Non mi faccio pregare, e inizio a scoparla con furia, alternando colpi lunghi e profondi ad altri lenti e brevi.
Sento il corpo dell'amica che si striscia contro la mia schiena, le sue mani mi accarezzano ovunque, petto, schiena, culo.
La sua lingua mi lecca il collo, si insinua nelle orecchie e geme anche lei di piacere.
Dopo qualche minuto, una contrazione del suo bacino, accompagnata dal suo ansimare sempre più veloce, mi fa capire che sta venendo.
Non aspettavo altro.
Accelero le spinte, ed esplodo in un orgasmo liberatorio, quasi grido “godoooo”.
La mia sborra la riempie, sento ogni singolo schizzo, ogni goccia di seme che lascia il mio corpo e si insinua nel suo.
Sono sfinito, mi sdraio sul letto.
Colei che era dietro di me, si accuccia sul mio viso, e mi offre la figa che ha già goduto da succhiare.
Nonostante la spossatezza la lecco con passione, e le infilo dentro le mie dita sino a farla nuovamente godere mentre il suo miele riempie la mia bocca.
Mi fanno rialzare, mi rivestono senza dire una parola, mi accompagnano alla porta, mi baciano sulle guance e poi mi fanno uscire.
Appena fuori mi tolgo il foulard dagli occhi, e mi giro verso la porta.
CONTINUA ...
Una di loro si siede su di me e si fa penetrare sino in fondo alla figa e inizia a cavalcarmi salendo e scendendo sulla mia asta.
Prima quasi uscendo, e poi affondando nuovamente sino in fondo.
Sento che è bagnata e ansima mentre si fa scopare.
Mi mette la lingua in bocca mentre continua ad andare su e giù.
La bocca dell'altra comincia a baciare e succhiare i miei testicoli, pieni di sborra, il mio corpo vibra pronto ad esplodere.
Cerco di resistere, il piacere è troppo intenso; se vengo adesso tutto sarà finito.
Improvvisamente, la donna sopra di me geme e mugola.
Chiaramente sta godendo, e viene abbandonandosi un attimo sul mio petto.
Poi si rialza, mentre l'altra smette di leccarmi i testicoli, mi fa alzare dal letto e girare.
La sua mano prende il mio membro e lo accompagna verso un buco che lo attende.
Evidentemente la donna è in ginocchio sul letto con la schiena verso di me.
La mia accompagnatrice mi fa appoggiare le mani sulle natiche dell'altra, mi spinge da dietro in modo che entri nella figa che sta colando i suoi umori e mi sussurra all'orecchio
“Scopala, porco, e falla godere come hai fatto godere me.”
Non mi faccio pregare, e inizio a scoparla con furia, alternando colpi lunghi e profondi ad altri lenti e brevi.
Sento il corpo dell'amica che si striscia contro la mia schiena, le sue mani mi accarezzano ovunque, petto, schiena, culo.
La sua lingua mi lecca il collo, si insinua nelle orecchie e geme anche lei di piacere.
Dopo qualche minuto, una contrazione del suo bacino, accompagnata dal suo ansimare sempre più veloce, mi fa capire che sta venendo.
Non aspettavo altro.
Accelero le spinte, ed esplodo in un orgasmo liberatorio, quasi grido “godoooo”.
La mia sborra la riempie, sento ogni singolo schizzo, ogni goccia di seme che lascia il mio corpo e si insinua nel suo.
Sono sfinito, mi sdraio sul letto.
Colei che era dietro di me, si accuccia sul mio viso, e mi offre la figa che ha già goduto da succhiare.
Nonostante la spossatezza la lecco con passione, e le infilo dentro le mie dita sino a farla nuovamente godere mentre il suo miele riempie la mia bocca.
Mi fanno rialzare, mi rivestono senza dire una parola, mi accompagnano alla porta, mi baciano sulle guance e poi mi fanno uscire.
Appena fuori mi tolgo il foulard dagli occhi, e mi giro verso la porta.
CONTINUA ...
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