Tutto ha un inizio

di
genere
trans

Tutto ha sempre un inizio, e il mio è stato un inizio molto avventuroso.
Sin da giovanissima, avevo tendenze non proprio da maschietto, e chiaramente il cugino di turno, più grande di mè, se ne accorse.
E cosa chiedere di più?, un bel cugino, sessualmente maturo, e cosa dire della famiglia, ben venga un cugino adulto che si interessa ad un cuginetto, che lo porta in giro, e lo accudisce, mamma e papà, ne erano felicissimi.
Io poi ne ero entusiasta, aveva la macchina, mi veniva a prendere a scuola, come si fa con le fidanzatine, ma nessuno sospettava nulla, era mio cugino.
Così, nei pomeriggi liberi dallo studio, andavamo a fare il bagno al lago, dove i miei avevano una casetta, e diedero a lui le chiavi, così iniziammo poco a poco, dopo aver fatto il bagno, era solito farsi la doccia, e visto che era nudo, si mostrava a mè, e io ero molto incoriusito da quello che gli pendeva in mezzo alle gambe.
Lo osservavo, e poi mi guardavo il mio inutile cazzetto, il suo era bello grosso e possente, e poi vederlo inturgidire, mi lasciava a bocca aperta, poi lui se lo toccava mentre mi guardava negli occhi.
Un giorno si avvicinò, e io lo toccai, al solo tatto me ne innamorai, caldo e pulsante, se vuoi, mi disse, leccalo, non mi feci pregare, al contatto con la mia lingua iniziò a fremere e ad ingigantirsi ancora di più, lo sentii ansimare e poco dopo un getto di caldo liquido schizzo dal suo buchetto.
Era la prima volta che lo vedevo da vicino e che lo toccavo, e la cosa mi attirò moltissimo, e i giorni seguenti, inizia a toccarlo con insistenza, anche mentre facevao il bagno, e lui mi prese per mano e mi portò in casa, vedi Rinaldo, certe cose non si posso no fare davanti a tutti, e anzi, nessuno mai dovrà sapere di quello che facciamo noi, capito?, e mi accarezzò, e poi mi baciò.
Mi sciolsi al contatto con la sua lingua, era il mio primo bacio, e servì a farmi innamorare di mio cugino.
I giorni seguenti, furo un tumulto ormonale, io ero giovanissima, terza media, lui un maschio di 25 anni, e fù praticamente impossibile dire nò a quello che poi mi propose.
Dopo pochi giorni, mi insegnò a segarlo, con lentezza, fino a farlo venire e schizzare il suo sperma, per poi piano piano iniziarmi ai pompini, cosa che mi risultò subito facile, a dire il vero naturale.
Poi, a leccare il suo seme, e devo dire che il sapore era ottimo, iniziammo con pane burro marmellata e sperma, fino ad arrivare a berlo direttamente dalla fonte, sentivo al tatto, dai suoi testicoli lo schizzo, e mi preparavo a bere.
Visto che eravamo a casa mia, un giorno, prese dalla camera di mia sorella maggiore dell'intimo e me lo fece indossare, per poi passare alle calze di mamma, e ai suoi reggicalze.
In breve mi trasformò, in una bella bambolina sexi e puttanella, tanto che alcuni giorni, prendavamo la barca, e mi metteva a prendere il solo in bikini, come una vera ragazzina.
Poi un pomeriggio di Luglio, la mia vita, la nostra vita cambiò, Adriano era su di giri, eccitatissimo, e io lo seguivo a ruota, era da parecchio che mi sentivo umida dietro, come al solito ci ritirammo in casa, e mi strinse a lui e mi baciò, e dopo mi disse, vorresti diventare la mia donna?, io dissi subito sì, ma sai che una donna da tutto al suo uomo io annuii, intendo tutto il suo corpo e la sua mente, lo baciai, mi mise una delle mie mani sul suo cazzo, amore, questo dovrà entrare dentro di tè per essere mia, dovrò sverginarti il culetto e sarà doloroso, io baciai il suo cazzo, prendimi Adriano, fammi tua e sarò la tua donna per sempre.
Mi portò sul lettone, dove mamma e papà scopavano, e una volta fattami indossare reggicalze calze e un paio di scarpe col tacco, anche se grandi per mè, iniziò a baciarmi e a coccolarmi, concentrandosi sul mio buchetto, forzandolo con la lingua e con l'ausilio di una crema iniziò a infilarmi un paio di dita.
Mi allargavo naturalmente, e mi piaceva anche, e poi ad un tratto, appoggiò il suo cazzo, lo sentii spingere, trattenni il fiato e lui scivolò dentro, procurandomi un bruciore fortissimo.
Lo pregai di smettere il dolore era insopportabile, lui mi accarezzo e mi disse, vuoi essere la mia donna? si dissi, e lui spinse fino ad arrivare alla fine del suo cazzo, piansi.
Ma ormai ero sua, mi aveva resa donna, e dopo avermi riempita di sperma, mi tenne trà le sue braccia a lungo.
E con i giorni che passavano, io mi abituavo sempre più alle sue penetrazioni, che divennero sempre più lunghe, e mi davano sempre più piacere, fino a godere intensamente.
Però più passavano i mesi più mi scoprivo gay, gli atteggiamenti, la stessa voce, i movimenti, fecero così insospettire i miei, e mio cugino, per un certo periodi si staccò da mè, e poi un pomeriggio decisi di farmi scoprire, e invitai un mio compagno a casa, lo accolsi en femme, ci mise poco a capire e lo portai in camera mia, e dopo un gustoso pompino, mimisi a pecora, e mi feci inculare, sapevo che poco a lì, mamma sarebbe rientrata, e quando sentii la porta aprirsi, iniziai a mugolare, e a incentivare lui a pomparmi, mamma sentii i rumori e si affacciò alla porta, e mi vide inregicalze calze e tacchi, mentre mi gustavo il cazzo di Marco, ci fissammo per un lungo attimo, io mi passai la lingua sulle labbra, e mandai un bacio, e dissi a Marco di venirmi dentro, e appena lui iniziò a venire si accorse di mamma, e estrasse il suo cazzo, che iniziò a spargere getti di sperma per la stanza colpendo più volte mamma.
Marco era terrorizzato, ansimava, mamma si avvicinò, si tolse delle gocce di sperma dalla camicetta, vai in bagno Marco disse lei e lavati, poi vai a casa, e non parlarne con nessuno ok?, poi diede uno sguardo alla sua mazza, e sorrise, poi mentre lui si allontanava lei si rivolse a mè, io ero a pancia sotto, avevo goduto nonostante tutto.
Cosa vuoi dimostrarmi, che sei gay?, che ti piace prendere nel culo un bel cazzo, a proposito complimenti il cazzo di Marco è super, io sorisi, lei mi accarezzò la schiena e le natiche, io mi girai, ero ben truccata, ma dai? anche il trucco, ma allora sei una vera bambolina, poi prese in una mano il mio cazzo duro, non grosso la natura non è stata benevola con mè, iniziò a segarlo, e un attimo dopo spruzzai poche gocce di sperma lei sorrise, accidenti sei spidigonzales.
Allarga le gambe tesoro e sollevale, eseguii, e poco dopo entrò con due dita, diciamo che non èla prima volta vedo, sorrisi al terzo si fermò, oh disse, e roa cosa facciamo?, sei una ragazzina, non puoi andare in giro sola e andare a letto con il primo che incontri lo capisci vero?, annuii, prese il telefono e pocodo dopo Adriano era a casa nostra.
Senti stallone, l'hai resa donna, e ora te la tieni, credi che siamo tutti scemi?, che non sapevamo che era una frocetta mio figlio, e che al lago te la sei fatta in lungo e in largo, bene, ora ecco la tua fidanzata, buone scopate.
Adriano si trasferì la stessa sera da mè, andammo nell'appartamente attiguo, e lì passammo un anno da sposini, sia i miei che i suoi, ci trattarono come una ver coppia, e io iniziai la mia vita al femminile.
Ma nere nubi si affacciarono all'orizzonte della nostra nuova vita.
di
scritto il
2021-11-23
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