Nicola, il ragazzo che me lo messo nel c**o
di
fluxyfluxy
genere
gay
Ero stato invitato da mio cugino alla festa del suo diciottesimo compleanno, che decise di festeggiare in un bell’ agriturismo nelle campagne intorno alla città.
Tranne lui e altre pochissime persone non conoscevo praticamente nessun’altro degli invitati.
A quei tempi ero un ragazzo molto introverso, avevo grosse difficoltà ad interagire con altre persone, soprattutto con le ragazze, ma quella sera feci amicizia con Nicola, un ragazzo della mia stessa età che giocava a calcio nella stessa squadra di mio cugino.
Era pure lui un ragazzo molto timido e fu per quello che forse il destino ci fece incontrare.
Iniziammo a parlare mentre ci stavamo servendo da bere entrambi nell’open bar organizzato all’esterno della struttura e da quel momento iniziammo a conoscerci meglio.
Avevamo molti interessi in comune, iniziando infatti a parlare di musica e videogiochi, i nostri interessi preferiti, trovando molte similarità nei gusti.
Passammo tutta la serata insieme a parlare e a bere , quando decidemmo di allontanarci insieme dal trambusto della festa e di fare una passeggiata nei dintorni dell’ agriturismo.
Dopo qualche minuto decidemmo di salire sopra ad una collinetta che affacciava su dei campi coltivati e di sedersi insieme a parlare e a guardare le stelle.
Bevemmo entrambi molto quella sera e probabilmente fu proprio l’alcol ad aiutare Nicola ad iniziare a parlare della sua intimità, infatti dopo qualche minuto mi disse :
“Posso farti una domanda un po’…intima?”
“Certo…”
“Hai mai provato attrazione per un ragazzo?”
“No…cioè non credo…non è mai successo…perché me lo chiedi?”
“Perché ultimamente mentre siamo tutti insieme sotto la doccia nudi, non riesco a togliere gli occhi di dosso dai corpi nudi dei ragazzi…”
“Ah…beh non c’è niente di male!”
“Già! Soprattutto per un ragazzo in squadra, il più giovane di tutti…ha un fisico molto mingherlino e soprattutto ha un culetto piccolo e sodo che sembra quello di una ragazza!”
“Glielo hai mai detto?”
“Sei matto?! Mica voglio essere preso in giro da tutta la squadra…”
“Ahahah già! Purtroppo è pieno di stronzi in giro”
“Già…”
Rimanemmo in silenzio qualche secondo, per poi dirmi ancora:
“Mi piacerebbe davvero tanto provare a fare qualcosa con qualcuno. Non credo sia poi così diverso che con una ragazza “
“Beh dipende dal ruolo…ahahah!”
“Effettivamente ahahah! Però ho letto qualcosa a riguardo su qualche forum su internet e sembra che sia particolarmente piacevole pure fare altro…”
“Beh se piace sicuramente…a te cosa piacerebbe?”
“A me? Al momento darlo! L’idea di fa impazzire!”
“Ok…”
“A te invece?”
“Io?? Niente…”
“Dai se dovessi scegliere…cosa preferiresti?”
“Ripeto niente…non mi piacciono queste cose”
“Come fai a dirlo se non hai mai provato?”
“Vero…non lo so…”
Calò nuovamente il silenzio per qualche secondo, ero un po’ sconvolto da questa discussione.
Non avevo idea di dove volesse andare a finire, quando dopo poco mi disse :
“E se ti chiedessi di provare a fare qualcosa tra di noi?”
“Come?! Io e te?”
“Perché no! Giusto per provare a fare qualcosa di diverso”
“No…cioè…non lo so…non credo possa piacermi…”
“Dai proviamo! Se poi non ti piace ci fermiamo subito!”
“E…cosa vorresti fare?”
“Anche solo qualcosa di soft a me andrebbe bene, giusto per provare!”
“Non lo so…non ne sono sicuro…ma qui? Ora?”
“Si!”
“È rischioso…ci potrebbero venire a cercare!”
“Siamo lontani dalla festa, non ci può vedere nessuno! Siamo pure riparati dalla vegetazione!”
“Non lo so…”
“Aspetta facciamo così!”
Il ragazzo iniziò a sbottonarsi i pantaloncini e velocemente gli abbassò leggermente insieme alle mutande, facendo uscire il suo cazzo ancora moscio, iniziando a toccarselo davanti a me.
“Ma che fai? Copriti…”
“Tranquillo siamo al sicuro qui!”
“Ma non voglio…”
“Facciamo così. Io mi masturbo un po’ e tu mi guardi, se poi ti piace me lo prendi in mano e mi fai una sega te! Ok?”
“Dai…no…”
Nicola iniziò a masturbarsi davanti a me, guardandomi dritto negli occhi come se nulla fosse, mentre io un po’ imbarazzato e un po’ impaurito mi guardavo dintorno.
“Dai guarda! Mi sta venendo duro!”
“Ma ho paura che ci possa scoprire qualcuno…”
“Fidati, siamo al sicuro qua!”
Nel frattempo oltre a guardare alle mie spalle, i miei occhi iniziavano a cadere sempre più spesso sul suo uccello che effettivamente si stava ingrossando e indurendo sempre più.
Aveva un un bel cazzo grosso e in pochi secondi divenne duro come la roccia. La cappella era molto grossa e lucida, che sfoggiava nella sua bellezza attraendomi sempre più.
Mi resi conto da lì a poco che stranamente mi stava piacendo quella situazione e i miei occhi erano oramai sempre più fissi e attratti da quel bel cazzo.
“Ti piace?” Mi domandò Nicola
“Cazzo è grosso…”
“Vuoi giocarci un po’ te?”
“Che situazione…”
Allungai la mia mano e lentamente iniziai ad accarezzare le sue palle depilate e appena il ragazzo smise di masturbarsi, iniziai a salire per poi afferrare quel bastone ed iniziare io a segarlo.
Era una situazione assurda, strana è completamente inaspettata, ma nonostante tutto non provavo alcuna repulsione alla cosa, anzi, stranamente mi stava iniziando a piacere e soprattutto mi piaceva l’idea di procurare piacere a quel ragazzo.
Nicola nel frattempo si godeva contento la sua sega, per poi iniziare ad allungare una mano dietro la mia testa, accarezzandomi e provando ad avvicinarmi al suo cazzo.
Voleva che gli facessi un pompino, così dopo qualche altro sguardo nei dintorni mi abbassai e inebriato dall’odore del suo uccello, iniziai a leccare la cappella.
Leccavo tutto, non mi dispiaceva farlo, anzi mi stava eccitando, così aprii la bocca e inevitabilmente iniziai a fare il mio primo pompino.
Non avevo alcuna idea di come si facesse, mi facevo trasportare da me stesso e dai ricordi dei film porno con i quali mi segavo giornalmente.
Sapevo però che tutto sommato non me la stavo cavando male, Nicola iniziò da subito ad ansimare e disse :
“Wow! Per essere la prima volta non sembra affatto male!”
“…ti piace?”
“Cazzo si! Non ti fermare!”
Mentre pompavo quel cazzo sentivo la mano di Nicola accompagnarmi nei movimenti e ogni tanto mentre scendevo più in giù, mi sentivo premere ancor di più la testa in basso, ritrovandomi con la cappella conficcata dritta in gola, aumentandomi la salivazione così tanto da bagnare tantissimo il suo cazzo.
Dopo qualche minuto con l’altra mano il ragazzo iniziò ad accarezzarmi la schiena e a scendere sempre di più, fino ad inoltrarsi dentro i miei pantaloni, palpeggiando io mio sedere.
Mi stava toccando il culo e poco dopo, un dito iniziò ad addentrasi dentro le natiche, cominciando a toccarmi il buchetto massaggiandolo.
Pochi secondi e quel dito sprofondò dentro il mio buchetto e senza darmi alcun tempo di reagire iniziò a sditalinarmi il buco del culo come fosse una figa.
“No…fermati…li no!” Esclamai ansimando
“Dai lasciami giocare un po’ con il tuo buco del culo! È così stretto…”
“No…per favore….”
Mi silenziò spingendomi nuovamente il suo cazzo in gola, continuando così a stantuffarmi il buchetto con un dito.
Nonostante non mi sentissi del tutto pronto ad essere sditalinato dal ragazzo, la sensazione era decisamente piacevole.
Mi stava facendo eccitare tantissimo, tanto da decidere di lasciarlo fare e di continuare a succhiarlo.
Dopo poco, mentre il mio ano si stava facendo sempre più morbido, Nicola mi abbassò i miei pantaloni insieme alle mutande, scoprendo il mio sedere e disse :
“Hai un culo fantastico! Voglio mettertelo nel culo!”
“No! Non se ne parla…”
“Perché?”
“Troppo rischioso qui…”
“Ma che dici? Hai visto che è tranquillo qua! Dai girati, fammi provare!”
“Dai no…non voglio farlo ora…”
“Allora troviamo un altro posto!”
“Ma avevi detto che ti bastava fare una cosa soft…così per me non lo è più…”
“Sono sicuro che ti piacerà! Dai alzati , andiamo dietro a quei cespugli!”
Nicola si alzò in piedi e prendendo i suoi pantaloni in mano, mi convinse a seguirlo.
Facemmo qualche passo oltre la collinetta, raggiungendo una formazione a semicerchio di vegetazione che, dietro ad essi eravamo completamente invisibili da chiunque potesse venirli in mente di venire a cercarci.
Mi tolsi i pantaloni pure io una volta dietro alla vegetazione è il ragazzo mi disse :
“Come vuoi provare?”
“Non lo so…come fa meno male?”
“Non ne ho idea…forse a pecorina! Tutti lo prendono così…”
“Ok…fai piano però…”
“Certo!”
Presi così posizione al suolo a pecora, divaricando leggermente le gambe e aprendo il mio orifizio con le mani.
Nicola si mise in ginocchio dietro di me e dopo aver messo la cappella sopra al mio ano, iniziò a strusciarla sopra.
“Ho paura…” dissi titubante
“Tranquillo! Farò pianissimo!”
Sentii una massa calda premere sullo sfintere e dopo poco, aprirsi improvvisamente e lasciar entrare tutta la cappella all’interno.
Mi ero dilatato bruscamente, quella grossa punta era riuscita a sfondare e a farsi strada subito, provocandomi un discreto senso di dolore.
“Ahia…fa male cazzo!” Urlai stringendo i denti subito dopo
“Scusa! Non l’ho fatto apposta…faccio più attenzione!”
“Si…ce l’hai grosso…ahia…”
Stava facendo male, non credevo affatto di poter riuscire a resistere, pensando infatti di chiederli di fermarsi.
Nicola però fu gentile all’inizio e capendo il mio limite, inizialmente fece entrare solo una parte del suo cazzo, dandomi tempo di abituarmi alle sue dimensioni e di distendere i muscoli del canale.
Infatti piano piano cominciai ad abituarmi sempre più e nonostante un po’ di dolore continuava a persistere, sembrava essere tollerabile, continuando così a lasciarmi penetrare.
Dopo poco il ragazzo, sentendomi più tranquillo cominciò a far sprofondare sempre più il suo arnese, riuscendo a farlo entrare tutto per intero nel mio culo.
“Cazzo è fantastico!” Esclamò godendo
“Aah! Quanto è grosso…lo sento tutto…”
“Ti piace nel culo?”
“Si…anche se continua a fare male…”
“Se vuoi smetto!”
“No…continua…se poi non cela faccio più te lo dico…”
“Ok!”
Mi afferrò per i fianchi e lentamente iniziò a stantuffare il mio ano, inizialmente lo faceva lentamente, per poi aumentare il ritmo sempre più.
Dopo qualche minuto dall’inizio iniziò a sbattermi, a scoparmi come se avessi una figa slabbrata al posto del culo.
Io mio ano, nonostante fosse più morbido continuava ad essere stretto, ma più che passava il tempo e più che mi sentivo allargato.
Stavo godendo, con un cazzo nel culo e mi piaceva! Non lo avrei mai creduto, ma essere inculati era bellissimo.
Godevo e ansimavo a voce alta, come una troietta, non riuscivo a trattenermi da quanto era bello e eccitante.
Anche Nicola si godeva il suo primo culo di ragazzo, ansimava e mi sbatteva forte a lui, conficcandomi il suo cazzo più a fondo che poteva.
“Dio quanto è bello! Voglio incularti per ore!”
“Godo…cazzo si…si! Aaah! Aaah!”
Dopo poco però Nicola non riuscì più a trattenersi , era troppo eccitato e infatti iniziò a godere dentro di me, spruzzando enormi quantità di sborra bollente nel mio culo.
Sentii invadermi lintestino dal suo seme, era troppo eccitante sentirlo svuotassi dentro di me.
“Cazzo ti sto riempiendo il culo!” Esclamò il ragazzo
“Si…dio che bello!”
Dopo poco uscii il cazzo dal mio culo e da quanta ne aveva fatta e da quanto io mio ano si era allargato, sentii una parte della sua sborra fuoriuscire e iniziare a colare sulle mie palle e sulle mie cosce.
Avevo il respiro affannato, come se avessi provato pure io un forte orgasmo, mentre il ragazzo esausto si stese a terra.
Rimasi a pecora per qualche secondo, chiedendo a Nicola se avvesse qualcosa con cui pulirmi il suo latte.
Non aveva niente, così decisi di sacrificare le mie mutande, utilizzandole per ripulirmi, gettandole infine all’interno del cespuglio.
Fumammo una sigaretta e mentre ci rilassavamo, Nicola mi disse:
“È stato fantastico! Meglio di quanto immaginassi!”
“Cazzo si…”
“Non credevo ti lasciassi inculare con così tanta semplicità “
“E invece…”
“Già! E invece ti sei fatto aprire il culo a lungo e fatto pure riempire!”
Ci alzammo in piedi e ci rivestimmo, decidendo fosse arrivato il momento di tornare al compleanno.
Mentre camminavo sentivo la sua sborra continuare a uscire dal mio buco, mi sentivo una troia.
Una volta alla festa nessuno si era accorto della nostra assenza, sembrava non importare a nessuno della nostra presenza.
Infatti dopo un oretta passata a bere, decidemmo di salutare e di andare via dalla festa con un taxi, facendoci lasciare entrambi sotto casa di Nicola.
Mi aveva infatti chiesto di rimanere un altro po con lui, ma invece che salire in casa da lui, per paura di essere scoperti dai suoi genitori, mi fece strada nel suo garage che utilizzava come seconda camera.
All’interno infatti c’era un grosso divano, una televisione con una console attaccata e qualche libreria piena di libri e fumetti.
Una volta dentro, dopo avermi fatto vedere la stanza, iniziò a spogliarsi completamente e dopo avermi invitato a fare uguale , si mise in mezzo alla stanza in piedi, chiedendomi di inginocchiarmi a lui e di farli un pompino.
Non esitai a farlo, succhiando così nuovamente il suo cazzo che era tornato di nuovo duro come la roccia.
Poi mi fece mettere a pecorina sul divano per poi iniziare a incularmi nuovamente.
Questa volta durò molto di più, mi sentivo infatti il buco del culo bruciare da quanto a lungo e forte mi stava scopando, ma non riuscivo a smettere di farmi sbattere il suo cazzo nel culo.
Ero diventato dipendente, mi piaceva da impazzire essere sodomizzato ed ero così eccitato che dopo venti minuti di lunga e forte penetrazione, iniziai a godere così forte e intensamente che raggiunsi un orgasmo fantastico senza mai toccare il mio cazzo.
Avevo raggiunto un orgasmo anale e stavo sborrando ovunque sul suo divano, ma da quanto stavo urlando, Nicola dovette tapparmi la bocca con un cuscino per evitare di essere scoperti da qualche vicino o peggio ancora dai suoi genitori.
In tutto quella sera fui scopato per tre volte, una alla festa e due nel suo garage, ritrovandomi con il buco del culo sfondato e ripieno di sborra.
Alle tre di notte, esausto decisi di ritornare a casa, con il culo rotto e lintestino ripieno di sborra.
Tranne lui e altre pochissime persone non conoscevo praticamente nessun’altro degli invitati.
A quei tempi ero un ragazzo molto introverso, avevo grosse difficoltà ad interagire con altre persone, soprattutto con le ragazze, ma quella sera feci amicizia con Nicola, un ragazzo della mia stessa età che giocava a calcio nella stessa squadra di mio cugino.
Era pure lui un ragazzo molto timido e fu per quello che forse il destino ci fece incontrare.
Iniziammo a parlare mentre ci stavamo servendo da bere entrambi nell’open bar organizzato all’esterno della struttura e da quel momento iniziammo a conoscerci meglio.
Avevamo molti interessi in comune, iniziando infatti a parlare di musica e videogiochi, i nostri interessi preferiti, trovando molte similarità nei gusti.
Passammo tutta la serata insieme a parlare e a bere , quando decidemmo di allontanarci insieme dal trambusto della festa e di fare una passeggiata nei dintorni dell’ agriturismo.
Dopo qualche minuto decidemmo di salire sopra ad una collinetta che affacciava su dei campi coltivati e di sedersi insieme a parlare e a guardare le stelle.
Bevemmo entrambi molto quella sera e probabilmente fu proprio l’alcol ad aiutare Nicola ad iniziare a parlare della sua intimità, infatti dopo qualche minuto mi disse :
“Posso farti una domanda un po’…intima?”
“Certo…”
“Hai mai provato attrazione per un ragazzo?”
“No…cioè non credo…non è mai successo…perché me lo chiedi?”
“Perché ultimamente mentre siamo tutti insieme sotto la doccia nudi, non riesco a togliere gli occhi di dosso dai corpi nudi dei ragazzi…”
“Ah…beh non c’è niente di male!”
“Già! Soprattutto per un ragazzo in squadra, il più giovane di tutti…ha un fisico molto mingherlino e soprattutto ha un culetto piccolo e sodo che sembra quello di una ragazza!”
“Glielo hai mai detto?”
“Sei matto?! Mica voglio essere preso in giro da tutta la squadra…”
“Ahahah già! Purtroppo è pieno di stronzi in giro”
“Già…”
Rimanemmo in silenzio qualche secondo, per poi dirmi ancora:
“Mi piacerebbe davvero tanto provare a fare qualcosa con qualcuno. Non credo sia poi così diverso che con una ragazza “
“Beh dipende dal ruolo…ahahah!”
“Effettivamente ahahah! Però ho letto qualcosa a riguardo su qualche forum su internet e sembra che sia particolarmente piacevole pure fare altro…”
“Beh se piace sicuramente…a te cosa piacerebbe?”
“A me? Al momento darlo! L’idea di fa impazzire!”
“Ok…”
“A te invece?”
“Io?? Niente…”
“Dai se dovessi scegliere…cosa preferiresti?”
“Ripeto niente…non mi piacciono queste cose”
“Come fai a dirlo se non hai mai provato?”
“Vero…non lo so…”
Calò nuovamente il silenzio per qualche secondo, ero un po’ sconvolto da questa discussione.
Non avevo idea di dove volesse andare a finire, quando dopo poco mi disse :
“E se ti chiedessi di provare a fare qualcosa tra di noi?”
“Come?! Io e te?”
“Perché no! Giusto per provare a fare qualcosa di diverso”
“No…cioè…non lo so…non credo possa piacermi…”
“Dai proviamo! Se poi non ti piace ci fermiamo subito!”
“E…cosa vorresti fare?”
“Anche solo qualcosa di soft a me andrebbe bene, giusto per provare!”
“Non lo so…non ne sono sicuro…ma qui? Ora?”
“Si!”
“È rischioso…ci potrebbero venire a cercare!”
“Siamo lontani dalla festa, non ci può vedere nessuno! Siamo pure riparati dalla vegetazione!”
“Non lo so…”
“Aspetta facciamo così!”
Il ragazzo iniziò a sbottonarsi i pantaloncini e velocemente gli abbassò leggermente insieme alle mutande, facendo uscire il suo cazzo ancora moscio, iniziando a toccarselo davanti a me.
“Ma che fai? Copriti…”
“Tranquillo siamo al sicuro qui!”
“Ma non voglio…”
“Facciamo così. Io mi masturbo un po’ e tu mi guardi, se poi ti piace me lo prendi in mano e mi fai una sega te! Ok?”
“Dai…no…”
Nicola iniziò a masturbarsi davanti a me, guardandomi dritto negli occhi come se nulla fosse, mentre io un po’ imbarazzato e un po’ impaurito mi guardavo dintorno.
“Dai guarda! Mi sta venendo duro!”
“Ma ho paura che ci possa scoprire qualcuno…”
“Fidati, siamo al sicuro qua!”
Nel frattempo oltre a guardare alle mie spalle, i miei occhi iniziavano a cadere sempre più spesso sul suo uccello che effettivamente si stava ingrossando e indurendo sempre più.
Aveva un un bel cazzo grosso e in pochi secondi divenne duro come la roccia. La cappella era molto grossa e lucida, che sfoggiava nella sua bellezza attraendomi sempre più.
Mi resi conto da lì a poco che stranamente mi stava piacendo quella situazione e i miei occhi erano oramai sempre più fissi e attratti da quel bel cazzo.
“Ti piace?” Mi domandò Nicola
“Cazzo è grosso…”
“Vuoi giocarci un po’ te?”
“Che situazione…”
Allungai la mia mano e lentamente iniziai ad accarezzare le sue palle depilate e appena il ragazzo smise di masturbarsi, iniziai a salire per poi afferrare quel bastone ed iniziare io a segarlo.
Era una situazione assurda, strana è completamente inaspettata, ma nonostante tutto non provavo alcuna repulsione alla cosa, anzi, stranamente mi stava iniziando a piacere e soprattutto mi piaceva l’idea di procurare piacere a quel ragazzo.
Nicola nel frattempo si godeva contento la sua sega, per poi iniziare ad allungare una mano dietro la mia testa, accarezzandomi e provando ad avvicinarmi al suo cazzo.
Voleva che gli facessi un pompino, così dopo qualche altro sguardo nei dintorni mi abbassai e inebriato dall’odore del suo uccello, iniziai a leccare la cappella.
Leccavo tutto, non mi dispiaceva farlo, anzi mi stava eccitando, così aprii la bocca e inevitabilmente iniziai a fare il mio primo pompino.
Non avevo alcuna idea di come si facesse, mi facevo trasportare da me stesso e dai ricordi dei film porno con i quali mi segavo giornalmente.
Sapevo però che tutto sommato non me la stavo cavando male, Nicola iniziò da subito ad ansimare e disse :
“Wow! Per essere la prima volta non sembra affatto male!”
“…ti piace?”
“Cazzo si! Non ti fermare!”
Mentre pompavo quel cazzo sentivo la mano di Nicola accompagnarmi nei movimenti e ogni tanto mentre scendevo più in giù, mi sentivo premere ancor di più la testa in basso, ritrovandomi con la cappella conficcata dritta in gola, aumentandomi la salivazione così tanto da bagnare tantissimo il suo cazzo.
Dopo qualche minuto con l’altra mano il ragazzo iniziò ad accarezzarmi la schiena e a scendere sempre di più, fino ad inoltrarsi dentro i miei pantaloni, palpeggiando io mio sedere.
Mi stava toccando il culo e poco dopo, un dito iniziò ad addentrasi dentro le natiche, cominciando a toccarmi il buchetto massaggiandolo.
Pochi secondi e quel dito sprofondò dentro il mio buchetto e senza darmi alcun tempo di reagire iniziò a sditalinarmi il buco del culo come fosse una figa.
“No…fermati…li no!” Esclamai ansimando
“Dai lasciami giocare un po’ con il tuo buco del culo! È così stretto…”
“No…per favore….”
Mi silenziò spingendomi nuovamente il suo cazzo in gola, continuando così a stantuffarmi il buchetto con un dito.
Nonostante non mi sentissi del tutto pronto ad essere sditalinato dal ragazzo, la sensazione era decisamente piacevole.
Mi stava facendo eccitare tantissimo, tanto da decidere di lasciarlo fare e di continuare a succhiarlo.
Dopo poco, mentre il mio ano si stava facendo sempre più morbido, Nicola mi abbassò i miei pantaloni insieme alle mutande, scoprendo il mio sedere e disse :
“Hai un culo fantastico! Voglio mettertelo nel culo!”
“No! Non se ne parla…”
“Perché?”
“Troppo rischioso qui…”
“Ma che dici? Hai visto che è tranquillo qua! Dai girati, fammi provare!”
“Dai no…non voglio farlo ora…”
“Allora troviamo un altro posto!”
“Ma avevi detto che ti bastava fare una cosa soft…così per me non lo è più…”
“Sono sicuro che ti piacerà! Dai alzati , andiamo dietro a quei cespugli!”
Nicola si alzò in piedi e prendendo i suoi pantaloni in mano, mi convinse a seguirlo.
Facemmo qualche passo oltre la collinetta, raggiungendo una formazione a semicerchio di vegetazione che, dietro ad essi eravamo completamente invisibili da chiunque potesse venirli in mente di venire a cercarci.
Mi tolsi i pantaloni pure io una volta dietro alla vegetazione è il ragazzo mi disse :
“Come vuoi provare?”
“Non lo so…come fa meno male?”
“Non ne ho idea…forse a pecorina! Tutti lo prendono così…”
“Ok…fai piano però…”
“Certo!”
Presi così posizione al suolo a pecora, divaricando leggermente le gambe e aprendo il mio orifizio con le mani.
Nicola si mise in ginocchio dietro di me e dopo aver messo la cappella sopra al mio ano, iniziò a strusciarla sopra.
“Ho paura…” dissi titubante
“Tranquillo! Farò pianissimo!”
Sentii una massa calda premere sullo sfintere e dopo poco, aprirsi improvvisamente e lasciar entrare tutta la cappella all’interno.
Mi ero dilatato bruscamente, quella grossa punta era riuscita a sfondare e a farsi strada subito, provocandomi un discreto senso di dolore.
“Ahia…fa male cazzo!” Urlai stringendo i denti subito dopo
“Scusa! Non l’ho fatto apposta…faccio più attenzione!”
“Si…ce l’hai grosso…ahia…”
Stava facendo male, non credevo affatto di poter riuscire a resistere, pensando infatti di chiederli di fermarsi.
Nicola però fu gentile all’inizio e capendo il mio limite, inizialmente fece entrare solo una parte del suo cazzo, dandomi tempo di abituarmi alle sue dimensioni e di distendere i muscoli del canale.
Infatti piano piano cominciai ad abituarmi sempre più e nonostante un po’ di dolore continuava a persistere, sembrava essere tollerabile, continuando così a lasciarmi penetrare.
Dopo poco il ragazzo, sentendomi più tranquillo cominciò a far sprofondare sempre più il suo arnese, riuscendo a farlo entrare tutto per intero nel mio culo.
“Cazzo è fantastico!” Esclamò godendo
“Aah! Quanto è grosso…lo sento tutto…”
“Ti piace nel culo?”
“Si…anche se continua a fare male…”
“Se vuoi smetto!”
“No…continua…se poi non cela faccio più te lo dico…”
“Ok!”
Mi afferrò per i fianchi e lentamente iniziò a stantuffare il mio ano, inizialmente lo faceva lentamente, per poi aumentare il ritmo sempre più.
Dopo qualche minuto dall’inizio iniziò a sbattermi, a scoparmi come se avessi una figa slabbrata al posto del culo.
Io mio ano, nonostante fosse più morbido continuava ad essere stretto, ma più che passava il tempo e più che mi sentivo allargato.
Stavo godendo, con un cazzo nel culo e mi piaceva! Non lo avrei mai creduto, ma essere inculati era bellissimo.
Godevo e ansimavo a voce alta, come una troietta, non riuscivo a trattenermi da quanto era bello e eccitante.
Anche Nicola si godeva il suo primo culo di ragazzo, ansimava e mi sbatteva forte a lui, conficcandomi il suo cazzo più a fondo che poteva.
“Dio quanto è bello! Voglio incularti per ore!”
“Godo…cazzo si…si! Aaah! Aaah!”
Dopo poco però Nicola non riuscì più a trattenersi , era troppo eccitato e infatti iniziò a godere dentro di me, spruzzando enormi quantità di sborra bollente nel mio culo.
Sentii invadermi lintestino dal suo seme, era troppo eccitante sentirlo svuotassi dentro di me.
“Cazzo ti sto riempiendo il culo!” Esclamò il ragazzo
“Si…dio che bello!”
Dopo poco uscii il cazzo dal mio culo e da quanta ne aveva fatta e da quanto io mio ano si era allargato, sentii una parte della sua sborra fuoriuscire e iniziare a colare sulle mie palle e sulle mie cosce.
Avevo il respiro affannato, come se avessi provato pure io un forte orgasmo, mentre il ragazzo esausto si stese a terra.
Rimasi a pecora per qualche secondo, chiedendo a Nicola se avvesse qualcosa con cui pulirmi il suo latte.
Non aveva niente, così decisi di sacrificare le mie mutande, utilizzandole per ripulirmi, gettandole infine all’interno del cespuglio.
Fumammo una sigaretta e mentre ci rilassavamo, Nicola mi disse:
“È stato fantastico! Meglio di quanto immaginassi!”
“Cazzo si…”
“Non credevo ti lasciassi inculare con così tanta semplicità “
“E invece…”
“Già! E invece ti sei fatto aprire il culo a lungo e fatto pure riempire!”
Ci alzammo in piedi e ci rivestimmo, decidendo fosse arrivato il momento di tornare al compleanno.
Mentre camminavo sentivo la sua sborra continuare a uscire dal mio buco, mi sentivo una troia.
Una volta alla festa nessuno si era accorto della nostra assenza, sembrava non importare a nessuno della nostra presenza.
Infatti dopo un oretta passata a bere, decidemmo di salutare e di andare via dalla festa con un taxi, facendoci lasciare entrambi sotto casa di Nicola.
Mi aveva infatti chiesto di rimanere un altro po con lui, ma invece che salire in casa da lui, per paura di essere scoperti dai suoi genitori, mi fece strada nel suo garage che utilizzava come seconda camera.
All’interno infatti c’era un grosso divano, una televisione con una console attaccata e qualche libreria piena di libri e fumetti.
Una volta dentro, dopo avermi fatto vedere la stanza, iniziò a spogliarsi completamente e dopo avermi invitato a fare uguale , si mise in mezzo alla stanza in piedi, chiedendomi di inginocchiarmi a lui e di farli un pompino.
Non esitai a farlo, succhiando così nuovamente il suo cazzo che era tornato di nuovo duro come la roccia.
Poi mi fece mettere a pecorina sul divano per poi iniziare a incularmi nuovamente.
Questa volta durò molto di più, mi sentivo infatti il buco del culo bruciare da quanto a lungo e forte mi stava scopando, ma non riuscivo a smettere di farmi sbattere il suo cazzo nel culo.
Ero diventato dipendente, mi piaceva da impazzire essere sodomizzato ed ero così eccitato che dopo venti minuti di lunga e forte penetrazione, iniziai a godere così forte e intensamente che raggiunsi un orgasmo fantastico senza mai toccare il mio cazzo.
Avevo raggiunto un orgasmo anale e stavo sborrando ovunque sul suo divano, ma da quanto stavo urlando, Nicola dovette tapparmi la bocca con un cuscino per evitare di essere scoperti da qualche vicino o peggio ancora dai suoi genitori.
In tutto quella sera fui scopato per tre volte, una alla festa e due nel suo garage, ritrovandomi con il buco del culo sfondato e ripieno di sborra.
Alle tre di notte, esausto decisi di ritornare a casa, con il culo rotto e lintestino ripieno di sborra.
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