Sverginato e farcito in vacanza sulla spiaggia
di
fluxyfluxy
genere
gay
Come tutte le estati, a metà luglio andavamo in vacanza al mare per una decina di giorni, cambiando ogni volta destinazione.
L’ultimo anno che andai con loro, era l’estate che decisero di passarla sulle spiagge della bassa Toscana, decidendo di alloggiare in un albergo che si affacciava davanti al mare.
Non era una zona molto turistica, soprattutto per la vita notturna per un ragazzo come me, ma il mare era bello e nei dintorni c’era sempre qualcosa da fare.
La sera spesso uscivo da solo per fare una passeggiata lungo mare, portando con me qualche birra comprata lungo la strada in un bar e una cannetta da fumarmi in tranquillità.
Una sera mentre stavo passeggiando lungo la spiaggia, incontrai un gruppetto di 4 ragazzi all’incirca della mia stessa età, che pure loro in vacanza con le famiglie, si stavano rilassando prima di andare a dormire.
Mi fermai con loro con la scusa di farmi accendere, per poi rimanere insieme a loro tutta la sera.
Feci amicizia con tutti, ma in particolar modo legai di più con Antonio, un ragazzo della mia stessa età.
Avevamo molti interessi in comune e parola dopo parola, iniziammo a fare amicizia.
Dopo un oretta abbondante venne il momento di fare ritorno nei propri alloggi, scambiandoci così i contatti per rivedersi ancora.
Da quella sera infatti, tutte le sere, iniziai a uscire con loro fino a quando non iniziarono a finire le vacanze per tutti.
Solo Antonio con la sua famiglia sarebbe rimasto più a lungo, giusto il tempo di non rimanere da solo per i restanti giorni della mia vacanza.
L’ultima sera del mio viaggio, mi ritrovai con Antonio, come nostro solito, per bere e fumare sul mare.
Eravamo da soli, ci eravamo portati tutto l’occorrente per la serata e pure un bel telo da mare ampio sul quale sedersi.
Mentre parlavamo del più e del meno, il ragazzo si sentì in dovere di confessarmi un suo piccolo segreto.
Mi disse che non ne aveva mai parlato con nessuno, ma che con me si sentiva così tranquillo da potersi lasciare andare.
Mi confessò che da qualche tempo aveva iniziato a provare interesse sessuale verso gli uomini e che li sarebbe piaciuto riuscire prima o poi a fare almeno una esperienza.
Rimasi un po’ in imbarazzo, era la prima volta che sentivo una cosa del genere e non sapevo che dirli, limitandomi a farlo sentire a suo agio e che dopotutto non c’era niente di male a provare interessi di quel tipo.
Iniziammo quindi a parlare dell’argomento e devo dire, che da come ne parlava, era riuscito a scaturire in me come un senso di strano interesse.
Mentre ne parlava mi sentivo eccitato, mi immaginavo lui durante un rapporto sessuale con un altro ragazzo, fino a quando non iniziai ad immaginarmi di essere proprio io l’altro ragazzo.
Non riuscivo a capire come dal niente, senza mai aver avuto pensieri di questo genere, potessi immaginare una cosa del genere, fatto sta che mi stava eccitando e inibito dalle birre e dal fumo, decisi di farne parola con lui, confessando quel che stavo provando.
Antonio inizialmente pensava che lo stessi prendendo in giro o che più semplicemente stessi fingendo, fino a quando però non mi propose di fare qualcosa insieme a lui in quel momento.
Accettai subito, non capivo come mai mi ero ritrovato in quella situazione, fatto sta che volevo provare.
A quel punto il ragazzo incredulo ma visivamente eccitato, senza esitare iniziò a sbottonarsi i pantaloncini per poi tirare fuori il suo arnese.
Era un cazzo decisamente grosso, già in tiro e duro come la roccia. Non avevo mai visto un cazzo del genere e soprattutto non avevo mai visto un cazzo dal vivo.
Non sapevo che fare, ero rimasto senza fiato, ma di istinto allungai la mano cominciando così a masturbarlo.
Dopo poco, Antonio mi propose di abbassare la testa e di provare a leccargli la mazza, così senza troppe esitazioni lo feci.
Cominciai a leccare il suo bastone, aveva un buon sapore e un buon odore, per poi aprire la bocca ed iniziare a succhiare il suo cazzo.
Era una situazione assurda, dal non avere alcun tipo di pensiero del genere, mi stavo ritrovando a succhiare il cazzo di un ragazzo conosciuto pochi giorni fa e la cosa strana era che mi stava piacendo un sacco.
Non avevo bene idea di come farlo, facevo solamente il possibile per gustarmelo e provocarli piacere e da come ansimava, ero abbastanza sicuro di farlo nel modo corretto.
Immaginavo che se avessi continuato in quel modo, dopo poco il ragazzo sarebbe arrivato, ma volevo farlo arrivare il più tardi possibile, volevo godermi quel momento il più a lungo possibile e prolungare la sua eiaculazione.
Fatto sta che nel giro di 5 minuti, Antonio iniziò a gemere sempre più forte, fino a sentire nella mia bocca il suo cazzo iniziare ad esplodere.
Mi staccai subito, facendomi così inondare la faccia dal suo latte, riuscendo a bagnarmi per bene.
Una parte iniziale era finita nella mia bocca e dato che quel sapore non mi dispiaceva affatto, istintivamente deglutii di nascosto, ingoiando qualche goccia del suo sperma.
Poi mi staccai e guardando Antonio gli dissi :
“Allora? Ti è piaciuto?”
“Dio mio…si!”
“Davvero?”
“Tantissimo! A te?”
“Molto!”
“Cazzo che bello! Sei stato bravissimo!”
Mi alzai in piedi e dirigendomi verso il mare, mi andai a sciacquare la faccia con l’acqua dal suo sperma.
Tornai a sedere sul telo e insieme ad Antonio ci accendemmo una sigaretta e ci aprimmo un altra birra.
Rimanemmo in silenzio per tutto il tempo della sigaretta, per poi vedere il ragazzo alzarsi in piedi e togliersi completamente i pantaloni e le mutande di dosso.
Venne difronte a me, con il cazzo in mano nuovamente duro e senza dirmi niente, lo avvicinò alla mia bocca.
Poggiai la birra a terra e senza esitazioni aprii le labbra e ripresi a succhiare.
Questa volta Antonio si voleva godere ancor di più la mia bocca, infatti poggiò le sue mani dietro alla mia testa, per poi iniziare a spingermela verso di lui con forza, fino a conficcarmi per intero il suo cazzone nella mia gola.
Provai a resistere più a lungo possibile, fino a quando il fiato non iniziò a mancare, decidendo di staccarmi e riprendere il respiro.
Lo guardai negli occhi in silenzio, con le lacrime che mi erano uscite dopo il suo affondo deciso nella gola, per poi aprire nuovamente la bocca e aspettare che lo inserisse nuovamente.
Antonio sorrise , poi afferrò la mia testa e se la spinse nuovamente a se.
Da quel momento iniziò a scoparmi la bocca, lo faceva con forza e ci stava piacendo ad entrambi. Mi lasciava ogni tanto qualche secondo di libertà giusto per riprendere fiato, per poi ficcarlo nuovamente dentro.
Dopo qualche minuto, sentii Antonio dire :
“Vedo che ti sta piacendo cosi, vero?”
“Si…”
“E se ti chiedessi di fare altro?”
“Cioè?”
“Di darmi il culo e lasciarti scopare!”
“Va bene! Però…”
“Certo facciamo piano!”
“Ok!”
“Come vuoi farlo?”
“Non saprei…secondo te com’è meglio?”
“Forse a pecorina è meglio!”
“Ok, va bene!”
Era arrivato il momento, non avrei mai pensato di arrivare a prenderlo nel culo, ma ero così eccitato ed inibito che volevo assolutamente provare.
L’idea di farsi possedere da quel ragazzo mi stava eccitando , infatti senza esitare mi girai, iniziai a sganciare i miei pantaloni e li feci calare fino alle caviglie insieme alle mutande, poi mi posizionai a pecora in modo da divaricare il più possibile le mie natiche.
Antonio sorpreso esclamò:
“Cazzo! Hai un culetto fantastico!”
Venne dietro di me, per poi iniziare con due dita a massaggiarlo e stimolarlo.
“Hai il buco veramente stretto, va lubrificato!” Disse nuovamente
“Hai qualcosa?”
“No…”
“Il preservativo è lubrificato però!”
“Si, ma non ne ho dietro…te ne hai uno?”
“No…non credo…guardo”
“Ok…”
“No, nemmeno io. E adesso?”
“Facciamo senza!”
“Come senza?”
“Beh mica puoi rimanere incinta ahahah!”
“Non per quello…”
“E per cosa?”
“Beh non ci conosciamo…e poi lubrifica…”
“Ok, però non ne abbiamo e io voglio scoparti! Quindi dobbiamo fare senza”
“Si ma…”
“Tranquillo, non cambia niente! Uso un po’ di saliva per aiutarmi ad entrare “
“Ok…fai piano, mi raccomando!”
“Certo!”
Subito cominciò a leccarmi il buchino, depositandoci così sopra della saliva, la quale spinse all’interno con un dito.
Così facendo iniziò a dilatarmi pure il buchetto, fino a quando non si senti lui pronto per procedere.
Aggiunse altra saliva su di me e sul suo cazzo, per poi posizionare la cappella sul buco.
Cominciò a spingere, sentivo quella massa calda provare ad entrare, ma sembrava impossibile.
Aveva il cazzo troppo grosso per il mio povero buchetto stretto, ma non si arrese e dopo poco, con un colpo deciso, riuscì ad entrare.
Sentii io mio orifizio dilatarsi violentemente in un solo colpo, provocandomi un forte dolore.
Rimasi con il respiro bloccato da dolore, strinsi forte i denti per poi dovermi allontanare e farlo uscire.
Dolorante esclamai :
“Cazzo! Che male…”
“Fa male?”
“Si…”
“Tanto?”
“Abbastanza…”
“Ok, allora niente!”
“No no…riprova…ma fai più piano!”
“Sicuro?”
“Si…”
Volevo riprovarci, oramai c’ero e se avessi resistito, sarei riuscito a prenderlo nel culo.
Antonio quindi lubrificò nuovamente il tutto, per poi riprovare a spingere e anche questa volta, visto il mio buco troppo stretto ed il suo cazzo troppo grande, non riuscì ad evitare di entrare nuovamente con un colpo deciso.
Strinsi i denti lanciando un piccolo urlo di dolore, per poi provare nuovamente a resistere.
Antonio nel frattempo fece entrare solo la cappella e una piccola parte di asta, in modo da darmi tempo di abituarmi, riuscendoci.
Infatti man mano che restava dentro il dolore diminuiva, lasciando così modo al ragazzo di continuare.
Era sempre doloroso, ma tutto nel limite del sopportabile, così continuò a scoparmi e più che mi abituavo e più che riusciva a far scivolare a fondo il suo uccello.
Dopo pochi minuti infatti riuscì ad affondarlo per intero, percependo a pieno il suo cazzone dentro di me.
Mi sentivo come impalato da quanto era grosso e duro e continuava a farmi male, ma volevo vedere fino a quanto sarei riuscito a resistere.
Antonio continuò a penetrarmi lentamente, ma visto che rimanevo fermo senza lamentarmi più di tanto, cominciò piano piano ad aumentare il ritmo, sempre con più decisione e intensità.
“Ti sto inculando per bene! Ti piace?” Esclamò il ragazzo
“Si…” risposi a denti stretti
Senza rendermene conto mi stavo facendo fare il culo come le troie, con quel cazzo che pompava forte verso il dentro ed il fuori, dilatando mi e allargandomi sempre di più.
Mi stava sbattendo, nel silenzio notturno di quella spiaggia si poteva sentire solamente lo sbattere del suo bacino sulle mie natiche e io che mugolavo come una troia.
Antonio nel frattempo si stava godendo a pieno io mio culo, ficcandomelo pure più a fondo che poteva in modo da farmelo sentire a modo per intero.
Continuò così a lungo, fino a quando ansimando sempre più forte mi disse :
“Cazzo sto per godere!”
“Dio si!”
“Dove la vuoi la sborra?”
“In faccia! In bocca! Ovunque!”
“Allora ti vengo nel culo!”
“No aspetta…non dentr….OH CAZZO!”
In un istante Antonio iniziò a godere dentro di me, sganciando come un fiume in piena una ingente quantità di sperma bollente nel mio canale, farcendolo a pieno.
Sentivo la sua crema invadermi le viscere e non appena uscì dal mio culo, una parte iniziò a riversarsi verso l’esterno, bagnando le mie cosce ed il telo.
“Sei venuto dentro!” Esclamai ansimante
“Si, è stato bellissimo!”
“Ma ti avevo detto…”
“Hai ragione, ma è stato incontrollabile. Dovevo venirti per forza nel culo!”
“…”
“Comunque sei stato bravissimo! Ti sei preso il mio cazzo nel culo forte già alla prima!”
L’ultimo anno che andai con loro, era l’estate che decisero di passarla sulle spiagge della bassa Toscana, decidendo di alloggiare in un albergo che si affacciava davanti al mare.
Non era una zona molto turistica, soprattutto per la vita notturna per un ragazzo come me, ma il mare era bello e nei dintorni c’era sempre qualcosa da fare.
La sera spesso uscivo da solo per fare una passeggiata lungo mare, portando con me qualche birra comprata lungo la strada in un bar e una cannetta da fumarmi in tranquillità.
Una sera mentre stavo passeggiando lungo la spiaggia, incontrai un gruppetto di 4 ragazzi all’incirca della mia stessa età, che pure loro in vacanza con le famiglie, si stavano rilassando prima di andare a dormire.
Mi fermai con loro con la scusa di farmi accendere, per poi rimanere insieme a loro tutta la sera.
Feci amicizia con tutti, ma in particolar modo legai di più con Antonio, un ragazzo della mia stessa età.
Avevamo molti interessi in comune e parola dopo parola, iniziammo a fare amicizia.
Dopo un oretta abbondante venne il momento di fare ritorno nei propri alloggi, scambiandoci così i contatti per rivedersi ancora.
Da quella sera infatti, tutte le sere, iniziai a uscire con loro fino a quando non iniziarono a finire le vacanze per tutti.
Solo Antonio con la sua famiglia sarebbe rimasto più a lungo, giusto il tempo di non rimanere da solo per i restanti giorni della mia vacanza.
L’ultima sera del mio viaggio, mi ritrovai con Antonio, come nostro solito, per bere e fumare sul mare.
Eravamo da soli, ci eravamo portati tutto l’occorrente per la serata e pure un bel telo da mare ampio sul quale sedersi.
Mentre parlavamo del più e del meno, il ragazzo si sentì in dovere di confessarmi un suo piccolo segreto.
Mi disse che non ne aveva mai parlato con nessuno, ma che con me si sentiva così tranquillo da potersi lasciare andare.
Mi confessò che da qualche tempo aveva iniziato a provare interesse sessuale verso gli uomini e che li sarebbe piaciuto riuscire prima o poi a fare almeno una esperienza.
Rimasi un po’ in imbarazzo, era la prima volta che sentivo una cosa del genere e non sapevo che dirli, limitandomi a farlo sentire a suo agio e che dopotutto non c’era niente di male a provare interessi di quel tipo.
Iniziammo quindi a parlare dell’argomento e devo dire, che da come ne parlava, era riuscito a scaturire in me come un senso di strano interesse.
Mentre ne parlava mi sentivo eccitato, mi immaginavo lui durante un rapporto sessuale con un altro ragazzo, fino a quando non iniziai ad immaginarmi di essere proprio io l’altro ragazzo.
Non riuscivo a capire come dal niente, senza mai aver avuto pensieri di questo genere, potessi immaginare una cosa del genere, fatto sta che mi stava eccitando e inibito dalle birre e dal fumo, decisi di farne parola con lui, confessando quel che stavo provando.
Antonio inizialmente pensava che lo stessi prendendo in giro o che più semplicemente stessi fingendo, fino a quando però non mi propose di fare qualcosa insieme a lui in quel momento.
Accettai subito, non capivo come mai mi ero ritrovato in quella situazione, fatto sta che volevo provare.
A quel punto il ragazzo incredulo ma visivamente eccitato, senza esitare iniziò a sbottonarsi i pantaloncini per poi tirare fuori il suo arnese.
Era un cazzo decisamente grosso, già in tiro e duro come la roccia. Non avevo mai visto un cazzo del genere e soprattutto non avevo mai visto un cazzo dal vivo.
Non sapevo che fare, ero rimasto senza fiato, ma di istinto allungai la mano cominciando così a masturbarlo.
Dopo poco, Antonio mi propose di abbassare la testa e di provare a leccargli la mazza, così senza troppe esitazioni lo feci.
Cominciai a leccare il suo bastone, aveva un buon sapore e un buon odore, per poi aprire la bocca ed iniziare a succhiare il suo cazzo.
Era una situazione assurda, dal non avere alcun tipo di pensiero del genere, mi stavo ritrovando a succhiare il cazzo di un ragazzo conosciuto pochi giorni fa e la cosa strana era che mi stava piacendo un sacco.
Non avevo bene idea di come farlo, facevo solamente il possibile per gustarmelo e provocarli piacere e da come ansimava, ero abbastanza sicuro di farlo nel modo corretto.
Immaginavo che se avessi continuato in quel modo, dopo poco il ragazzo sarebbe arrivato, ma volevo farlo arrivare il più tardi possibile, volevo godermi quel momento il più a lungo possibile e prolungare la sua eiaculazione.
Fatto sta che nel giro di 5 minuti, Antonio iniziò a gemere sempre più forte, fino a sentire nella mia bocca il suo cazzo iniziare ad esplodere.
Mi staccai subito, facendomi così inondare la faccia dal suo latte, riuscendo a bagnarmi per bene.
Una parte iniziale era finita nella mia bocca e dato che quel sapore non mi dispiaceva affatto, istintivamente deglutii di nascosto, ingoiando qualche goccia del suo sperma.
Poi mi staccai e guardando Antonio gli dissi :
“Allora? Ti è piaciuto?”
“Dio mio…si!”
“Davvero?”
“Tantissimo! A te?”
“Molto!”
“Cazzo che bello! Sei stato bravissimo!”
Mi alzai in piedi e dirigendomi verso il mare, mi andai a sciacquare la faccia con l’acqua dal suo sperma.
Tornai a sedere sul telo e insieme ad Antonio ci accendemmo una sigaretta e ci aprimmo un altra birra.
Rimanemmo in silenzio per tutto il tempo della sigaretta, per poi vedere il ragazzo alzarsi in piedi e togliersi completamente i pantaloni e le mutande di dosso.
Venne difronte a me, con il cazzo in mano nuovamente duro e senza dirmi niente, lo avvicinò alla mia bocca.
Poggiai la birra a terra e senza esitazioni aprii le labbra e ripresi a succhiare.
Questa volta Antonio si voleva godere ancor di più la mia bocca, infatti poggiò le sue mani dietro alla mia testa, per poi iniziare a spingermela verso di lui con forza, fino a conficcarmi per intero il suo cazzone nella mia gola.
Provai a resistere più a lungo possibile, fino a quando il fiato non iniziò a mancare, decidendo di staccarmi e riprendere il respiro.
Lo guardai negli occhi in silenzio, con le lacrime che mi erano uscite dopo il suo affondo deciso nella gola, per poi aprire nuovamente la bocca e aspettare che lo inserisse nuovamente.
Antonio sorrise , poi afferrò la mia testa e se la spinse nuovamente a se.
Da quel momento iniziò a scoparmi la bocca, lo faceva con forza e ci stava piacendo ad entrambi. Mi lasciava ogni tanto qualche secondo di libertà giusto per riprendere fiato, per poi ficcarlo nuovamente dentro.
Dopo qualche minuto, sentii Antonio dire :
“Vedo che ti sta piacendo cosi, vero?”
“Si…”
“E se ti chiedessi di fare altro?”
“Cioè?”
“Di darmi il culo e lasciarti scopare!”
“Va bene! Però…”
“Certo facciamo piano!”
“Ok!”
“Come vuoi farlo?”
“Non saprei…secondo te com’è meglio?”
“Forse a pecorina è meglio!”
“Ok, va bene!”
Era arrivato il momento, non avrei mai pensato di arrivare a prenderlo nel culo, ma ero così eccitato ed inibito che volevo assolutamente provare.
L’idea di farsi possedere da quel ragazzo mi stava eccitando , infatti senza esitare mi girai, iniziai a sganciare i miei pantaloni e li feci calare fino alle caviglie insieme alle mutande, poi mi posizionai a pecora in modo da divaricare il più possibile le mie natiche.
Antonio sorpreso esclamò:
“Cazzo! Hai un culetto fantastico!”
Venne dietro di me, per poi iniziare con due dita a massaggiarlo e stimolarlo.
“Hai il buco veramente stretto, va lubrificato!” Disse nuovamente
“Hai qualcosa?”
“No…”
“Il preservativo è lubrificato però!”
“Si, ma non ne ho dietro…te ne hai uno?”
“No…non credo…guardo”
“Ok…”
“No, nemmeno io. E adesso?”
“Facciamo senza!”
“Come senza?”
“Beh mica puoi rimanere incinta ahahah!”
“Non per quello…”
“E per cosa?”
“Beh non ci conosciamo…e poi lubrifica…”
“Ok, però non ne abbiamo e io voglio scoparti! Quindi dobbiamo fare senza”
“Si ma…”
“Tranquillo, non cambia niente! Uso un po’ di saliva per aiutarmi ad entrare “
“Ok…fai piano, mi raccomando!”
“Certo!”
Subito cominciò a leccarmi il buchino, depositandoci così sopra della saliva, la quale spinse all’interno con un dito.
Così facendo iniziò a dilatarmi pure il buchetto, fino a quando non si senti lui pronto per procedere.
Aggiunse altra saliva su di me e sul suo cazzo, per poi posizionare la cappella sul buco.
Cominciò a spingere, sentivo quella massa calda provare ad entrare, ma sembrava impossibile.
Aveva il cazzo troppo grosso per il mio povero buchetto stretto, ma non si arrese e dopo poco, con un colpo deciso, riuscì ad entrare.
Sentii io mio orifizio dilatarsi violentemente in un solo colpo, provocandomi un forte dolore.
Rimasi con il respiro bloccato da dolore, strinsi forte i denti per poi dovermi allontanare e farlo uscire.
Dolorante esclamai :
“Cazzo! Che male…”
“Fa male?”
“Si…”
“Tanto?”
“Abbastanza…”
“Ok, allora niente!”
“No no…riprova…ma fai più piano!”
“Sicuro?”
“Si…”
Volevo riprovarci, oramai c’ero e se avessi resistito, sarei riuscito a prenderlo nel culo.
Antonio quindi lubrificò nuovamente il tutto, per poi riprovare a spingere e anche questa volta, visto il mio buco troppo stretto ed il suo cazzo troppo grande, non riuscì ad evitare di entrare nuovamente con un colpo deciso.
Strinsi i denti lanciando un piccolo urlo di dolore, per poi provare nuovamente a resistere.
Antonio nel frattempo fece entrare solo la cappella e una piccola parte di asta, in modo da darmi tempo di abituarmi, riuscendoci.
Infatti man mano che restava dentro il dolore diminuiva, lasciando così modo al ragazzo di continuare.
Era sempre doloroso, ma tutto nel limite del sopportabile, così continuò a scoparmi e più che mi abituavo e più che riusciva a far scivolare a fondo il suo uccello.
Dopo pochi minuti infatti riuscì ad affondarlo per intero, percependo a pieno il suo cazzone dentro di me.
Mi sentivo come impalato da quanto era grosso e duro e continuava a farmi male, ma volevo vedere fino a quanto sarei riuscito a resistere.
Antonio continuò a penetrarmi lentamente, ma visto che rimanevo fermo senza lamentarmi più di tanto, cominciò piano piano ad aumentare il ritmo, sempre con più decisione e intensità.
“Ti sto inculando per bene! Ti piace?” Esclamò il ragazzo
“Si…” risposi a denti stretti
Senza rendermene conto mi stavo facendo fare il culo come le troie, con quel cazzo che pompava forte verso il dentro ed il fuori, dilatando mi e allargandomi sempre di più.
Mi stava sbattendo, nel silenzio notturno di quella spiaggia si poteva sentire solamente lo sbattere del suo bacino sulle mie natiche e io che mugolavo come una troia.
Antonio nel frattempo si stava godendo a pieno io mio culo, ficcandomelo pure più a fondo che poteva in modo da farmelo sentire a modo per intero.
Continuò così a lungo, fino a quando ansimando sempre più forte mi disse :
“Cazzo sto per godere!”
“Dio si!”
“Dove la vuoi la sborra?”
“In faccia! In bocca! Ovunque!”
“Allora ti vengo nel culo!”
“No aspetta…non dentr….OH CAZZO!”
In un istante Antonio iniziò a godere dentro di me, sganciando come un fiume in piena una ingente quantità di sperma bollente nel mio canale, farcendolo a pieno.
Sentivo la sua crema invadermi le viscere e non appena uscì dal mio culo, una parte iniziò a riversarsi verso l’esterno, bagnando le mie cosce ed il telo.
“Sei venuto dentro!” Esclamai ansimante
“Si, è stato bellissimo!”
“Ma ti avevo detto…”
“Hai ragione, ma è stato incontrollabile. Dovevo venirti per forza nel culo!”
“…”
“Comunque sei stato bravissimo! Ti sei preso il mio cazzo nel culo forte già alla prima!”
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