Famiglia spezzata cap 4

di
genere
incesti

Calò improvvisamente il silenzio . Poi udii la porta chiudersi. Mentre mi infilavo frettolosamente mutande, pantaloni, maglietta mi sforzai di capire che cosa Massimo stesse facendo. Lo sentivo muoversi per la stanza, alcuni altri rumori , sfregamenti. Poi improvvisamente mi sembrò di sentire dei gemiti appena percettibili. La curiosità era troppo forte, mi sporsi appena fuori dall'uscio del bagno per capire che cosa stesse succedendo.
Non potevo credere a quello che vedevo. Massimo era in ginocchio davanti al letto , la testa tra le cosce semiaperte di mamma. Questo stronzo stava leccando la vagina di mia madre, e lei nel sonno apparente sembrava provarne piacere. Il primo impulso fu quello di intervenire, ma poi mi bloccai. Come potevo giustificare la mia presenza ora uscendo dal bagno? Con mia madre distesa nuda sul letto. Mentre io pensavo il da farsi , lui insisteva nella sua azione, e dai mugolii di mamma sembrava sapere il fatto suo.
Erano passati oltre due anni dall'incidente a mio padre, e chiaramente questo corrispondeva al tempo da cui immagino lei non avesse più avuto rapporti sessuali, a meno che non lo avesse tradito con qualcuno. Ma sicuramente mi sarei accorto di qualcosa, e poi conoscendola lo posso escludere. I miei si sono conosciuti giovanissimi, e da quando sono nato li ho visti sempre legati e affiatati. E poi mia madre ha sempre avuto una sorta di devozione per mio padre, anche dopo l'incidente, non facendogli mai mancare nulla. Certo, il sesso sarà mancato anche a lei immagino, e quello che sentivo lo dimostrava.
Improvvisamente Massimo tirò su la testa mettendosi in piedi. Con calma si sfilò maglietta, scarpe, pantaloni e mutande, rimanendo nudo con una erezione pazzesca.
In questo stato lo vidi infilarsi ginocchioni sul letto tra le cosce di mamma, alzarle le gambe aperte con le braccia e montarle sopra cercando palesemente di infilarglielo dentro.
In quel momento avrei dovuto intervenire a tutti i costi, ma rimasi pietrificato. Quel ragazzo che si definiva mio amico stava per compiere quello che io avevo sempre sognato, ma non per finta, per davvero. Dopo pochi istanti affondò dentro di lei.
Mamma si irrigidì tutta cacciando un urlo soffocato. Il primo affondo fu seguito da un altro, e un altro ancora. "Massimo..che...stai ..facendo?.."sentii mia madre dire in tono allarmato probabilmente svegliandosi dal suo torpore. "Fermati..fermati...fermati" la sentii ripetere mentre con le braccia cercava debolmente di spingere lui lontano dal suo corpo. Ma Massimo iniziò invece ad affondare ad un ritmo sempre più intenso. Le prese le braccia bloccandogliele sul letto , baciandola sul collo e su tutto il viso. Vedevo lei muovere il viso cercando come di sfuggire alla bocca di lui ripetendo "Ti prego..ti prego..perchè.".
Niente, lui si portò completamente sopra di lei, iniziando a montarla con una forza e intensità incredibile. Sentivo i loro corpi sbattere violentemente, il letto sembrava quasi volersi rompere sotto di loro. Ben presto le parole di mamma furono sostituite da gemiti sempre più forti, mentre lui le afferrava le belle chiappe carnose per poterglielo sbattere meglio dentro. Vidi le unghie lunghe smaltate di rosso di mia madre , che prima sembravano cercare di respingerlo, ora erano aggrappate tenacemente alle spalle di Massimo.
"Ho Silvia..Silvia...finalmente..." biascicò lui prima di riuscire a baciarla appassionatamente non trovando nessuna resistenza ora . Anzi , improvvisamente lei si avvinghiò a lui con le braccia stringendolo forte a sè iniziando a gemere ancora più forte .Il suo corpo iniziò a tremare tutto, contraendosi allo spasimo. I piedi, ancora infilati nei sandali, sembravano saltar fuori da un momento all'altro .
"Vieni..vieni...vengo anche io" mormorò Massimo sulle labbra di lei.
"No..no.." mi sembrò di sentire debolmente dalle labbra di mia madre, mentre lui gemendo biascicò " Sei mia..mia..".
Non potevo crederci, Massimo stava venendo dentro mia Madre, cosa che io avevo sempre sognato di fare, ma reputato sempre impossibile.
Lo vidi contrarsi più di una volta, per poi lentamente smorzare gli affondi , fino a fermarsi. Poi mollò le gambe di lei , che scivolarono inermi distese sul letto.
Per qualche istante rimasero immobili così . Poi vidi mia madre sfilarsi lentamente da sotto di lui per mettersi seduta sul letto. Sguardo fisso nel vuoto, iniziò a piangere sommessamente ."Che c'è Silvia? Sensi di colpa ? Dai..non mi dire che è la prima volta che tradisci tuo marito...sicuramente io però sono più giovane e con me hai goduto sicuramente di più" disse Massimo con aria tronfia cercando di portarla di nuovo sul letto. "Non ti azzardare..." disse lei alzandosi di scatto.
Fu in quel momento che si spalancò la porta e comparvero alcuni dei ragazzi di prima della festa. Ubriachi da schifo rimasero esterrefatti davanti alla scena, occhi fissi su mia madre nuda e impietrita. Poi qualcuno tirò fuori il telefonino e cercò di fare foto. Lei si coprì immadiatamente con una mano in mezzo le gambe. e con un braccio i seni corse verso il bagno. Fui preso dal terrore. Cercai con lo sguardo un nascondiglio, ma non c'era nulla. Sentivo il rumore dei suoi tacchi sempre più vicini. Mi voltai.
Appena entrata mi vide e si bloccò. Spalancò gli occhi sbiancando.
"Dai ragazzi..fuori dai coglioni ..fuori.." sentivo di là in camera.
Mamma mi fissava come inebetita. Sconvolta, occhi gonfi, il mascara tutto colato su viso.
"Mamma.." sussurrai mentre lei continuava a fissarmi senza proferire parola. Poi sentimmo la porta chiudersi. Poi sentimmo Massimo avvicinarsi dicendo"Silvia..Silvia...sono usciti".
Mamma si animò improvvisamente uscendo di scatto e bloccandolo davanti alla porta.
"Tutto bene?" sentii lui chiedere." Si..si.." rispose lei.
"Facciamo una doccia dai.." disse Massimo."No..no..dai" sentii lei rispondere.
Mi affacciai..mia madre gli teneva una mano."Ma dai..ne vuoi ancora?..senti..me lo hai fatto venire di nuovo duro" disse lui stringendola forte a se' e baciandola .Mamma lo lasciò fare. Poi lui le afferro' il culo, spingendola contro il muro. Lo vidi cercare di infilarglielo così, in piedi."Dai Massimo..ti prego...prima andiamo a bere qualcosa...dopo..dopo..." lei gli disse però abbozzando un sorriso."Cazzo Silvia..mi fai arrapare da bestia...ok...cerco di resistere" lui rispose un po' sconsolato.
"Non ti preoccupare di quegli sfigati..gli parlo io" disse Massimo mettendosi i vestiti. Mamma si era già infilato il suo e si stava ripassando il trucco dandomi continue occhiate davanti lo specchio. E proprio mentre si ripassava il rossetto Mssimo la brancò da dietro dicendo" Non ce la faccio Silvia..ce l'ho troppo duro..mi fai arrapare troppo".
"Massimo..dai..dopo..dopo.." disse lei mentre lui la piegava a novanta appoggiata al mobile. Le sollevò il vestito ed un istante dopo era già dentro di lei. Iniziò subito a pomparla duramente. Vedevo mamma aggrappata al mobile mentre lui da dietro la faceva sobbalzare dai colpi."Ho.. Silvia..mi fai morire.....ti piace?" domandò lui stringendole forte le chiappe. Lei non rispose, e lui divenne più violento ripetendo "Ti piace...ti piace.." . "Si..mi piace" rispose lei a fatica. "Ho Silvia..sei mia ...solo mia..." lui continuò. "Vengo Silvia...vengo.." improvvisamente disse Massimo."""Fuori...vieni fuori...ti prego" disse mamma cercando di voltarsi.Non..ce..la faccio" rispose lui bloccandole i fianchi. Poi la solita smorfia di piacere .Le stava venendo dentro per la seconda volta.
"Ti amo Silvia..ti amo.." disse scaricando ancora il suo seme dentro di lei.
Poi , esausto, si piegò su di lei sussurrandole "Mi fai impazzire...".
Poi improvvisamente la porta si aprì di nuovo di colpo. Ma questa volta comparve una ragazzina. Incazzata da bestia iniziò a inveire " Quando me lo hanno detto non ci credevo...invece è vero che stai scopando sta vecchia troia...mi fai schifo".
"Ma che cazzo vuoi..non stiamo più insieme...vai fuori da casa mia " lui rispose rimettendosi i pantaloni. Mamma si era voltata di spalle di scatto , con le braccia conserte strette fissava il muro.
"Di sicuro i tuoi non sanno che ti porti qui ste vecchie puttane..." la ragazzina aggiunse.
"Ma vattene ..sparisci" lui urlò spingendola fuori.
"Scusa..." Massimo disse stringendo mamma da dietro. Lei si irrigidì , sgusciando via dal suo abbraccio dicendo "Adesso andiamo ..ti prego".
Li vidi uscire. Dopo qualche minuto uscii anche io. Li vidi subito dopo. Mamma gli disse qualcosa poi venne verso di me."Chiama un taxi...ce ne andiamo" mi disse con lo sguardo basso."Ma mamma..non possiamo...e che gli diciamo?"."Ti prego..." mi disse stringendomi le mani e fissandomi negli occhi.
Non prendemmo neanche le valigie, ce ne andammo così e basta."Dove vi porto?" chiese il tassista." Al primo albergo che abbia posto..." rispose mia madre stringendomi la mano.
"Non abbiamo doppie...solo matrimoniali" il concierge ci disse dandoci un'occhiata dubbiosa." Va benissimo..lui è mio figlio" disse mamma. Lui ci squadrò di nuovo, poi ci fece accompagnare. Mamma si infilò immediatamente in doccia, poi prese un sonnifero e si infilò nuda sotto le lenzuola dicendomi" Ora dormiamo...domani parleremo...di tutto"
Qualche minuto dopo ero in bagno, a masturbarmi come un pazzo.


di
scritto il
2021-12-17
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