Famiglia spezzata cap.3
di
mass
genere
incesti
All'esterno era già pieno di ragazzi. La vista di Massimo sottobraccio a mia madre creò visibilmente fermento. Lui iniziò a salutare un po' tutti tra risatine e battute , mentre lei rimaneva in silenzio, pur sorridendo. Conoscendo mamma riuscivo a intravedere il suo imbarazzo comunque. Gli occhi di quasi tutti i presenti erano su di lei, e i presenti erano solo adolescenti, quasi tutti maschi oltretutto. Per un attimo vidi lei mollare il braccio di lui e cercarmi con lo sguardo, ma subito Massimo le passò il braccio intorno alla vita stringendola forte a sè. Portò mia madre accanto al tavolo dove c'era di tutto, riempiendole il bicchiere di un intruglio che sicuramente non era analcolico. Mamma sembrò un po' incerta, ma di fronte a un brindisi, la vidi unirsi agli altri. Poi mi cercò con lo sguardo e con la testa mi fece segno di unirmi a loro. Appena le fui vicino lei mi prese sottobraccio. I ragazzi che erano lì intorno si scambiarono qualche occhiata interlocutoria, sicuramente non capendo in che rapporti fossi io con lei. "Dai...andiamo a ballare.." disse improvvisamente Massimo portandosela dietro e sfilandomela dal braccio. Mentre si stavano allontanando dal labiale di mamma capii che lei mi diceva di andare con loro, ma io rimase un po'indeciso.Nel frattempo fui praticamente bloccato dai ragazzi che avevano notato il gesto di lei, chiedendomi come facessi a conoscerla. Io non dissi che era mia madre e raccontai che essendo ospite l'avevo conosciuta in quei giorni. "Ho sentito che è la madre di un compagno di classe di Massimo ...è vero?"." Ma come fa a scoparsi tutte ste milfone ?""Questa è decisamente meglio di quell'altra""Sarà anche questa amica della madre?""A parte il fatto che io mi farei pure sua madre..sperando che sia troia come le sue amiche.." "E si anche io mi farei sua madre..ma questa secondo me è meglio...cosa darei per scoparla.." " E sì...a me lo ha fatto diventare duro appena l'ho vista" . Questo il tenore delle conversazioni che mi toccava sentire. Non so perchè, ma invece di gridare "Hei sfigati...state muti che è meglio...è di mia madre che state parlando", sentire parlare di lei in quel modo mi riempì di sensazioni contrastanti, rabbia, gelosia , ma anche eccitazione. Mi ritrovai a bere quello che sembrava una bomba alcolica sul tavolo principale Improvvisamente mi sentii abbracciare da dietro. Era mamma.
"Allora ..ti vergogni di ballare con tua madre ?" mi disse sorridente. "Dai ma'..." le dissi sgusciando dal suo abbraccio."Ha..ho capito..non hai detto che sono tua madre" aggiunse notando che stavo guardando i tipi di prima. "Ti vergogni? Guarda che mi hai messo tu in questa situazione...conciata così poi" mi chiese versandosi la stessa cosa che avevo io. "Ma che dici..." balbettai io. Trangugiò in un attimo l'intruglio, e se ne versò un altro. "Guarda che ti fa male..." le dissi." Cioè tu e i tuoi amichetti potete bere di tutto ...e io, l'unica adulta, no?" rispose indispettita.
"Allora...ti lascio da sola un attimo e già mi tradisci?" domandò sorridendo Massimo avvicinandosi a noi. Poi improvvisamente lo vidi cinturarla da dietro baciandola sul collo. Ebbi un brivido."Dai Massimo..ora stai esagerando" disse immediatamente lei scostandosi dal viso di lui ."Hai bevuto troppo.." aggiunse districandosi dall'abbraccio.
"E' la mia festa...e faccio che cazzo mi pare" rispose lui riempiendosi il bicchiere nervosamente. "Non penso tua madre approverebbe.." lei continuò osservandolo. "Tu non sei mia madre.." lui rispose. "Hai ragione..." disse lei prendendomi sottobraccio e stringendosi a me. Lo vidi trangugiarsi l'intruglio in due sorsi pieno di rabbia.Invece
la tensione che avevo visto in mia madre all'inizio non la percepivo più , e finendo il suo secondo bicchiere mi disse " Dai.. vieni a ballare con tua madre ..oh... scusa.." .Io risi, lei pure. Mi prese per mano e lentamente ci spostammo verso il gruppetto che stava ballando.
Io non ho mai avuto il senso del ritmo, e devo aver preso da mio padre. Infatti mia madre iniziò a muoversi con molta disinvoltura e spontaneità. Era musica penso anni 80, e lei sembrava completamente a suo agio. Probabilmente anche tutto l'alcol che aveva in corpo dava una mano, ma col passare dei minuti i suoi movimenti divennero conturbanti.
Mi mise le mani sulle spalle, io le afferrai i fianchi. Li sentivo muoversi a ritmo , lei mi sorrideva, ogni tanto chiudeva gli occhi. Ogni tanto mi prendeva una mano e si faceva accompagnare a fare un giro su se stessa davanti a me. Praticamente mi scodinzolava davanti. Non potevo staccare lo sguardo dal suo fantastico fondoschiena, dalla schiena nuda,dalle sue gambe. Poi ,finito il giro, me la trovavo davanti che mi guardava sorridente dal basso in alto gettandomi di nuovo le braccia al collo.
"Ma quanto sei cresciuto...neanche con questi trampoli ai piedi riesco a guardarti negli occhi..ed è anche la prima volta che balliamo insieme" mi disse fissandomi sorridente.
"Non sono così alto...Massimo è più alto di me ..e sicuramente balla meglio" risposi.
"Ma smettila di buttarti giù...sei bello, intelligente..."continuò.
"Più di Massimo?" la interruppi.
"Ma basta con sto Massimo...sei molto meglio di lui .." mi disse decisa.
"Ti voglio bene mamma.." le dissi.
"Anche io tesoro..anche io....cosa avrei fatto senza di te..." mi disse commossa stringendomi stretto.
Fu in quel momento che notai gli sguardi su di noi. Dal tavolo principale Massimo e i ragazzi di prima ci stavano fissando. Parlottavano e ridacchiavano, tranne Massimo, serissimo. Immaginavo avesse raccontato che lei era in verità mia madre, ma non mi interessava. Di sicuro forse non pensavano più che lei fosse la puttana millfona che immaginavano, e che Massimo era un gran cazzaro.
Rimanemmo ancora un po' a ballare , poi però mamma mi disse che iniziava a non sentirsi bene. "Tesoro.. mi gira tutto.. accompagnami in camera per favore.." mi disse sorreggendosi a me. Passammo a pochi metri dal gruppetto che continuava a squadrarci.
Massimo mi fulminò con lo sguardo.
Appena entrati in camera la adagiai sul letto. "Tesoro...aiutami...non ce la faccio" mi disse alzando le braccia. Lentamente le sfilai il vestito riponendolo nella sua scatola.
Poi mi voltai e le chiesi" Ma'...che cosa vuoi mettere ?".Ma lei non rispose .La chiamai più volte, ma sembrava essersi addormentata profondamente. Russava anche leggermente.
La guardai. Era completamente nuda ,distesa sul letto . Inizia a slacciarle le scarpe, ma mi fermai. Avevo visto mia madre nuda tante volte , ma questa volta era diversa. Giaceva inerme davanti a me , potevo rimirare con calma ogni parte del suo corpo. I segni bianchi del bikini sui seni e sul pube risaltavano sulla sua abbronzatura. Mi avvicinai fino a fiorare con il naso la sua parte intima tra le cosce. Le sfiorai i suoi peli perfettamente curati in un piccolo cespuglietto castano. Sapeva di buono. Ebbi immediatamente un'erezione tremenda. Per tanto tempo mi ero masturbato sulla sua biancheria, ora avevo a disposizione direttamente la materia prima. UN'occasione così non poteva ricapitare.
Con il cuore che batteva come impazzito mi spogliai nudo in un attimo e con l'uccello duro come il marmo le divaricai leggermente le gambe infilandomi tra esse in ginocchio sul letto. Fissando ogni centimetro del suo corpo davanti a me iniziai a segarmi mormorando "Mamma...mamma". Ma l'eccitazione era troppa e dopo pochi minuti sentivo che stavo venendo di già. Ero pronto a spruzzare tutto il mio seme su di lei quando improvvisamente qualcuno bussò alla porta ."Silvia...posso entrare ?". Era Massimo. Feci appena in tempo ad arraffare i miei vestiti ed infilarmi nel bagno che lo sentii aprire la porta dicendo "Volevo solo sapere come stavi...".
"Allora ..ti vergogni di ballare con tua madre ?" mi disse sorridente. "Dai ma'..." le dissi sgusciando dal suo abbraccio."Ha..ho capito..non hai detto che sono tua madre" aggiunse notando che stavo guardando i tipi di prima. "Ti vergogni? Guarda che mi hai messo tu in questa situazione...conciata così poi" mi chiese versandosi la stessa cosa che avevo io. "Ma che dici..." balbettai io. Trangugiò in un attimo l'intruglio, e se ne versò un altro. "Guarda che ti fa male..." le dissi." Cioè tu e i tuoi amichetti potete bere di tutto ...e io, l'unica adulta, no?" rispose indispettita.
"Allora...ti lascio da sola un attimo e già mi tradisci?" domandò sorridendo Massimo avvicinandosi a noi. Poi improvvisamente lo vidi cinturarla da dietro baciandola sul collo. Ebbi un brivido."Dai Massimo..ora stai esagerando" disse immediatamente lei scostandosi dal viso di lui ."Hai bevuto troppo.." aggiunse districandosi dall'abbraccio.
"E' la mia festa...e faccio che cazzo mi pare" rispose lui riempiendosi il bicchiere nervosamente. "Non penso tua madre approverebbe.." lei continuò osservandolo. "Tu non sei mia madre.." lui rispose. "Hai ragione..." disse lei prendendomi sottobraccio e stringendosi a me. Lo vidi trangugiarsi l'intruglio in due sorsi pieno di rabbia.Invece
la tensione che avevo visto in mia madre all'inizio non la percepivo più , e finendo il suo secondo bicchiere mi disse " Dai.. vieni a ballare con tua madre ..oh... scusa.." .Io risi, lei pure. Mi prese per mano e lentamente ci spostammo verso il gruppetto che stava ballando.
Io non ho mai avuto il senso del ritmo, e devo aver preso da mio padre. Infatti mia madre iniziò a muoversi con molta disinvoltura e spontaneità. Era musica penso anni 80, e lei sembrava completamente a suo agio. Probabilmente anche tutto l'alcol che aveva in corpo dava una mano, ma col passare dei minuti i suoi movimenti divennero conturbanti.
Mi mise le mani sulle spalle, io le afferrai i fianchi. Li sentivo muoversi a ritmo , lei mi sorrideva, ogni tanto chiudeva gli occhi. Ogni tanto mi prendeva una mano e si faceva accompagnare a fare un giro su se stessa davanti a me. Praticamente mi scodinzolava davanti. Non potevo staccare lo sguardo dal suo fantastico fondoschiena, dalla schiena nuda,dalle sue gambe. Poi ,finito il giro, me la trovavo davanti che mi guardava sorridente dal basso in alto gettandomi di nuovo le braccia al collo.
"Ma quanto sei cresciuto...neanche con questi trampoli ai piedi riesco a guardarti negli occhi..ed è anche la prima volta che balliamo insieme" mi disse fissandomi sorridente.
"Non sono così alto...Massimo è più alto di me ..e sicuramente balla meglio" risposi.
"Ma smettila di buttarti giù...sei bello, intelligente..."continuò.
"Più di Massimo?" la interruppi.
"Ma basta con sto Massimo...sei molto meglio di lui .." mi disse decisa.
"Ti voglio bene mamma.." le dissi.
"Anche io tesoro..anche io....cosa avrei fatto senza di te..." mi disse commossa stringendomi stretto.
Fu in quel momento che notai gli sguardi su di noi. Dal tavolo principale Massimo e i ragazzi di prima ci stavano fissando. Parlottavano e ridacchiavano, tranne Massimo, serissimo. Immaginavo avesse raccontato che lei era in verità mia madre, ma non mi interessava. Di sicuro forse non pensavano più che lei fosse la puttana millfona che immaginavano, e che Massimo era un gran cazzaro.
Rimanemmo ancora un po' a ballare , poi però mamma mi disse che iniziava a non sentirsi bene. "Tesoro.. mi gira tutto.. accompagnami in camera per favore.." mi disse sorreggendosi a me. Passammo a pochi metri dal gruppetto che continuava a squadrarci.
Massimo mi fulminò con lo sguardo.
Appena entrati in camera la adagiai sul letto. "Tesoro...aiutami...non ce la faccio" mi disse alzando le braccia. Lentamente le sfilai il vestito riponendolo nella sua scatola.
Poi mi voltai e le chiesi" Ma'...che cosa vuoi mettere ?".Ma lei non rispose .La chiamai più volte, ma sembrava essersi addormentata profondamente. Russava anche leggermente.
La guardai. Era completamente nuda ,distesa sul letto . Inizia a slacciarle le scarpe, ma mi fermai. Avevo visto mia madre nuda tante volte , ma questa volta era diversa. Giaceva inerme davanti a me , potevo rimirare con calma ogni parte del suo corpo. I segni bianchi del bikini sui seni e sul pube risaltavano sulla sua abbronzatura. Mi avvicinai fino a fiorare con il naso la sua parte intima tra le cosce. Le sfiorai i suoi peli perfettamente curati in un piccolo cespuglietto castano. Sapeva di buono. Ebbi immediatamente un'erezione tremenda. Per tanto tempo mi ero masturbato sulla sua biancheria, ora avevo a disposizione direttamente la materia prima. UN'occasione così non poteva ricapitare.
Con il cuore che batteva come impazzito mi spogliai nudo in un attimo e con l'uccello duro come il marmo le divaricai leggermente le gambe infilandomi tra esse in ginocchio sul letto. Fissando ogni centimetro del suo corpo davanti a me iniziai a segarmi mormorando "Mamma...mamma". Ma l'eccitazione era troppa e dopo pochi minuti sentivo che stavo venendo di già. Ero pronto a spruzzare tutto il mio seme su di lei quando improvvisamente qualcuno bussò alla porta ."Silvia...posso entrare ?". Era Massimo. Feci appena in tempo ad arraffare i miei vestiti ed infilarmi nel bagno che lo sentii aprire la porta dicendo "Volevo solo sapere come stavi...".
8
voti
voti
valutazione
3.4
3.4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Famiglia spezzata cap.2racconto sucessivo
Famiglia spezzata cap 4
Commenti dei lettori al racconto erotico