Famiglia spezzata cap.6

Appena arrivati a casa Massimo mi tempestò di telefonate, e vedendo che non rispondevo , iniziò a telefonare a casa. La prima telefonata la prese mia sorella , dicendo a mia madre che un suo amico la cercava. Mio padre fortunatamente era in un altra stanza , ma mia sorella si incuriosì quando vide mamma riagganciare subito. Ma quando mamma le disse che era uno stupido che lavorava con lei , non sembrò dare più di tanto peso alla cosa. Ma mia madre invece andò in panico, capendo che l'idea di dimenticare tutto era sempre più improbabile. All'ennesima telefonata di lui , lei decise di parlargli, e mi convinse ad andare con lei. Lo passammo a prendere praticamente sotto casa. Mamma guidava , io le ero accanto , lui si sedette dietro. Alle mia vista lui rimase perplesso, si aspettava mamma da sola ovviamente. Lei guidò fino a un posto appartato, poi spense il motore , e si voltò verso di lui decisa dicendogli che doveva smetterla di telefonare e che se no lo avrebbe denunciato. Lui all'iniziò subì un po' l'irruenza di mamma , ma poi reagì con violenza dicendo che lui poteva denunciare lei, che lo aveva sedotto , e che non lo faceva solo perchè era innamorato di lei. Lei rimase inebetita, mentre lui le diceva che sapeva che anche lei lo voleva , e che doveva lasciare il prima possibile mio padre.
"Ragazzino...tu sei fuori di testa..." mormorò mamma con gli occhi spalancati. Lui lì si avvicinò tentando di baciarla, ma lei gli rifilò un sonoro ceffone dicendo "Non osare...". Allora lui l'afferrò cercando di forzarla, ma io intervenni spingendolo indietro.
"Lo sai che io e tua madre abbiamo scopato?...e dovevi vederla come godeva..." mi disse pieno di rabbia. "Lui sa tutto....gli ho raccontato tutto....e non è di sicuro come dici tu.." mamma rispose . "E invece è come dico io...e ho pure i testimoni.." lui rimostrando una foto sul cellulare che vedeva mamma , nuda, sul letto accanto a lui, che cercava di coprirsi. "Chissà cosa penserà tuo marito se gli faccio vedere tutto questo.." lui aggiunse sorridendo.
Mamma sbiancò, poi con gli occhi sbarrati iniziarono a colarle le prime lacrime.
"Ma io non voglio arrivare a questo Silvia...ti amo..." lui disse prendendole il viso tra le mani. "Ti prego..." lei sussurro' tra le lacrime. "Ti amo.." sussurrò lui avvicinando le labbra a quelle di mamma. La baciò,prima teneramente, poi con più vigore. Lei non si sottrasse. "Ti voglio...ti voglio..." ripetè interrompendo il bacio e iniziando a cercare di abbassare le spalline del vestito che mamma indossava ."Ti prego...smettila...smettila..." disse lei cercando di fermarlo. Ad un tratto il vestito di strappò , e mi risvegliai dal torpore che quel bacio mi aveva provocato. Gli tirai un pugno. Lui rimase un attimo sorpreso, poi però mi rispose dandomi un cazzotto più forte del mio. Finimmo per azzuffarci, mentre mia madre cercava urlando di farci smettere.
Non so quanto tempo passò, ma improvvisamente sentii delle braccia forti prendermi da dietro e bloccarmi. Era un vigile. Per farla breve era sopraggiunta una pattuglia di vigili , che passava di lì. Quando iniziai a calmarmi, mi resi conto che mamma stava cercando di convincere i due ufficiali che io, suo figlio, e il mio amico ci eravamo messi a litigare per una sciocchezza, ma il fatto che il posto fosse abitualmente frequentato da prostitute e che lei avesse il vestito strappato e fosse visibilmente sconvolta non li convinsero, quindi ci portarono al comando per accertamenti.
Lì accertarono che io ero veramente suo figlio e chiamarono i genitori di Massimo. Arrivò solo sua madre però, che cazziò Massimo per l'accaduto, il litigio, scusandosi con mia madre che, notando il vestito rotto, immaginò si fosse intromessa per placarci.
"E poi vorrei sapere io per quale ragione avete litigato.." ci chiese. "Una tipa.." rispose Massimo guardando mamma. "Figurati...dovevo immaginarlo...vedono una bella ragazza e non capiscono più niente...maschi.." rispose lei sorridendo a mia madre.