Famiglia spazzata cap.7

di
genere
incesti

L'effetto di quella serata per mamma fu devastante. Chiaramente si rese conto che non sarebbe riuscita a mettere da parte il fatto avvenuto in vacanza, e avrebbe dovuto decidere se sottostare alle voglie di Massimo o prepararsi a un terremoto che avrebbe distrutto di certo la nostra famiglia. Convincere di essere stata manipolata e non la manipolatrice con quelle foto era praticamente impossibile. L'atteggiamento di mia madre mi lasciava pensare che avrebbe accettato di darsi a Massimo, e a me la cosa mi eccitava , ma nello stesso tempo mi faceva impazzire di gelosia. Se lui poteva averla , perchè io non potevo averla ? E, anche se mi vergogno a dirlo, il fatto che lei soffrisse passava in secondo piano rispetto al mio desiderio per lei. L'dea di mettere in scena quello che fece fare un'ulteriore salto di qualità nel rapporto con mia madre, fu una telefonata che mi fece Massimo. Mi disse che quello che era avvenuto tra noi due era stato un errore, lui voleva avere un bel rapporto con me, anche perchè saremmo diventati molto stretti, visto che presto lui e mamma si sarebbero messi insieme. "Magari potremmo anche diventare parenti, immagina se lei rimane incinta..." disse scoppiando a ridere. Sapevo che all'età di mia madre era piuttosto difficile, ma non impossibile, visto che lei , visto lo stato di mio padre, non usava più anticoncezionali per quello che ne sapevo io. L'idea di avere un fratellino o una sorellina figlia di quello stronzo mi faceva uscire di testa.
Se c'era uno che doveva metterla incinta ero io....E' in quel momento che ebbi l'idea di prendere tempo, o meglio, fare prendere tempo a mia madre, dicendo a Massimo che io lo avrei aiutato, visto che sapevo che prima o poi mamma avrebbe trovato un'amante, e io preferivo che fosse un amico, ma lei avrebbe comunque avuto bisogno di abituarsi all'idea
e io l'avrei aiutata in questo. Bisognava però che lui le desse un po' di respiro, lasciandomi lavorare per convincerla. "Tieni presente che mamma è sempre stata fedele a mio padre, tu sei l'unico ad essere riuscito a ...scoparla...oltre a mio padre ovviamente" gli dissi. Queste mie parole lo riempirono di orgoglio e forse per questo motivo che accettò di "Sparire" per un mesetto, io lo avrei tenuto aggiornato.
Quando raccontai a mia madre che Massimo non le avrebbe più dato fastidio, che lo avevo minacciato e lui si era spaventato giurando di non farsi più vedere, mi guardò sbigottita. Poi scoppiando a piangere mi abbracciò stretto non smettendo di baciarmi (Non sulla bocca purtroppo...).Non poteva credere che quell'incubo fosse finito, e che io fossi riuscito a un'impresa che sembrava impossibile. Chiaramente io stavo mentendo, ma il mio scopo era vedere dove potevo arrivare con lei."Lo sai che mi devi molto?" le dissi."Molto? Tutto..hai salvato la nostra famiglia" rispose piena di felicità. " Ti voglio mettere alla prova.." risposi. "Che cosa vuoi...uno scooter scommetto.." disse sorridendo." No...voglio solo passare con te qualche giorno...da soli...da qualche parte...decidi tu..."risposi. Mi guardò perplessa per qualche istante, poi mi abbracciò di nuovo dicendomi "Ma certo tesoro...solo noi due...chiedo qualche giorno di ferie al lavoro...sono così felice...".
Come meta lei scelse di passare qualche giorno in Toscana , visitando i posti che aveva visitato da giovane con mio padre , che fu contento dell'idea. L'unica a non prenderla bene fu mia sorella, che avrebbe voluto venire con noi. Anche quando mamma le disse che si sarebbe annoiata, visto che avremmo visitato palazzi e musei, non smise un attimo di guardarmi con odio. Quando partimmo aveva ancora il broncio, mentre mio padre mi prese per un braccio sussurrandomi" Mi raccomando...bada a mamma "."Tranquillo papà..."risposi abbassando lo sguardo. Un senso di colpa mi assalì qualche istante, ma sparì immediatamente salendo in auto. Mamma mi stava aspettando seduta alla guida. Trucco leggero, jeans attillati, scarpe da ginnastica, camicetta leggera bianca piuttosto aperta che lasciava fare capolino uno dei seni . Inforcò gli occhiali da sole, posò una mano su una mia gamba stringendola leggermente. "Si va?" mi chiese sorridendomi ,"Ci puoi giurare..." risposi stringendole la mano .
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scritto il
2022-07-28
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