Black Nina - cap 3

di
genere
tradimenti

Carlo ci invitò presso i suoi studi, sopra i quali aveva un mega appartamento, per l'indomani sera, chiedendo a Paola di vestirsi nella maniera più sobria possibile. E lei ne approfittò per comprarsi un bel tailleur da perfetta donna-manager spiegandomi che non dovevamo più farci problemi di soldi. La villa di Carlo era appena fuori città, immersa in un grosso parco, e dava subito l'impressione di maestosità e sfarzo. Quasi mi vergognai d'entrarci con la mia Golf giunta ormai alla fine della sua vita e, come scendemmo dalla macchina, fummo accolti da una bellissima ragazza con un completo da domestica molto sexy.
“Ciao sono Ann.” ci disse con uno spiccato accento inglese “Voi dovete essere Paola e Antonello vero ? Venite Mr. Carlo v'aspetta.”
Entrammo nella villa e subito prendemmo l'ascensore per salire al secondo piano dove Carlo ci attendeva impaziente.
“Finalmente siete venuti, non vedevo l'ora d'avervi qui.” ci disse stringendoci la mano ad entrambi “Benvenuti nel mio piccolo regno, ma prego accomodatevi che parliamo subito d'affari. Ann chiedi cosa i miei amici vogliono da bere e portami il mio solito digestivo.”

Carlo sembrava quasi uno di quegli uomini d'affari usciti da un film americano, ma era simpatico e disponibile, e non tardò a spiegarci le sue idee sul porno.
“Vedete la gente è stanca di ragazze bellissime che scopano senz'anima in ambienti tanto patinati da essere finti. Sono convinto, ed i dati di vendita me lo confermano, che una donna come te ecciti molto di più proprio perchè sei genuina. Mi sono preso la libertà di chiedere qualche informazione su di voi e so che siete persone perbene che tengano molto alla propria immagine, ma per questo non c'è nessun problema. Ann vi truccherà in modo che nessuno possa riconoscervi e quindi da questo punto di vista potete stare più che tranquilli.”
“Ma io che c'entro ?” chiese mio marito decisamente stupito.
“Pensavo di farti entrare in qualche scena, ho visto che non sei il solito cornuto minidotato, anzi tutto il contrario. Certo non ha l'attrezzatura per fare l'attore principale, ma non servono solo quelli, e poi in due si guadagna di più ed a voi interessano i soldi vero ?”

Carlo era certo che Paola avrebbe avuto un successone, e per questo ci offrì un bel contratto con una notevole somma per ogni prestazione ed una percentuale sugli incassi.
Poi Ann ci portò al trucco in quanto lui voleva subito girare una scena da inserire nel film 'Cornuti e contenti'. Con Paola impiegò circa venti minuti per renderla irriconoscibile, tanto che anche io stentai a riconoscerla benché fossi il marito. Non era solo la parrucca nera, ma il trucco in generale, sempre su tinte scure, a farla sembrare un'altra donna, oltretutto estremamente sexy. Con me fu molto più veloce, parrucca, baffi, lenti a contatto colorate ed un po' di fondotinta per rendere il viso più luminoso.
Non ebbi neanche bisogno di cambiarmi d'abito rimanendo in camicia e pantaloni, mentre Paola fu portata al guardaroba da dove uscì con un miniabito argentato e autoreggenti nere, mandandomi subito fuori giri.

Il nostro nuovo datore di lavoro ci portò quindi negli studi spiegandoci per strada il 'copione', poche righe scarabocchiate su un foglio, ed una volta giunti ci presentò alla troupe.
“Signori vi presento la star di domani Black Nina e suo marito Dylan Eyes.” esclamò Carlo non appena entrammo in un grosso salone “Ragazzi loro sono Alfredo primo cameraman, Tullio il secondo, Bree la mia assistente tuttofare senza la quale sarei perso e Riccardo il tecnico luci e suoni. Se vi trovate in difficoltà cercate lui e vi dirà cosa fare scrivendolo su di un cartello, ma sono certo che oggi sarà disoccupato.”
Carlo si mise a ridere seguito a ruota da tutti noi che ci stringemmo la mano ripetendo i nostri nomi.
Bree m'incuriosì subito, avrà avuto quasi cinquant'anni, ma se li portava benissimo, era sì in carne ma non grassa, con un seno che faceva sembrare piccola la mia quarta abbondante.
Poco dopo arrivò Thiago, un meticcio brasiliano che sarebbe stato il partner, il quale mi salutò baciandomi in bocca come se nulla fosse.
“Ho visto il tuo video.” mi disse a voce bassa “E sono certo che stasera ci divertiremo molto tutti quanti.”

Quando Alfredo urlò che si sarebbe girato fra cinque minuti fui un po' preso dal panico, ma Riccardo mi tranquillizzò subito facendomi sedere sul divano che era su di un lato del set e rassicurandomi che m'avrebbe 'suggerito' cosa fare. Poco prima che giunse il ciak Paola si sedette al mio fianco, lei era molto più calma di me e mi trasmise, toccandomi la mano, la sua serenità. “Ciak si gira scena uno vai.” urlò Carlo.
“Sai amore.” cominciò a dire mia moglie “stasera ho proprio voglia di farmi scopare da qualche bel stallone. Hai mica delle preferenze su chi mi aprirà fica e culo.”
“No amore.” risposi un po' impacciato “L'importante è vederti godere e segarmi davanti a te.”
“Non penso proprio che andrà così. Vedi il lettino che ho messo in camera ? Ora ti ci lego sopra così potrai solo guardarmi e nulla più.”
“Ma sei crudele !” dissi fingendomi dispiaciuto.
“Però sei fai il bravo poi ti faccio un regalino.” concluse Paola mentre mi sdraiavo su di una piccola brandina e lei cominciava a legarmi polsi e caviglie.
Una volta finito finse di chiamare col cellulare un uomo e subito dopo tornò da me.

Mi misi con le gambe a cavalcioni sopra il suo viso ordinandogli di leccarmi fica e culo, o meglio il sottilissimo perizoma che li copriva. Poi feci in modo che quel piccolo lembo di stoffa mi finisse proprio in mezzo allo spacco della passera, e così Antonello poté meglio dar sfogo alla sua eccitazione. Perchè era evidente che girare quel film non gli dispiaceva affatto, ed il rigonfiamento all'altezza del suo pacco ne era la miglior dimostrazione.
Io lo insultavo dandogli del cornuto e del buono a nulla, ma in realtà mi stava facendo godere moltissimo. Mio marito è sempre stato un gran maestro del sesso orale, sa quindi benissimo come mi deve leccare per farmi eccitare prima e venire poi, e solo lo squillo del finto campanello m'impedì d'avere il primo orgasmo.
Appena Thiago fu dentro non perse tempo, mi baciò facendo scivolare la sua lingua contro la mia e m'alzò il vestito per toccarmi la fica.
“Mm sei proprio una troia, sei già bagnata e ancora lo devo tirar fuori.” mi disse tirandomi fuori le tette.

Paola gli disse che l'avevo leccata a lungo mentre lo aspettava mentre lui la toccava ovunque denudandola sempre di più. Quando il vestitino cadde a terra lei s'inginocchiò davanti a Thiago e gli tirò fuori il cazzo che leccò in modo quasi frettoloso. Poi mentre glielo menava cominciò a succhiargli le palle mettendosele in bocca una alla volta, usando certamente anche la lingua com'era sua abitudine fare.
Il cazzone di Thiago diventò presto un palo di dimensioni notevoli e Paola, che aveva una voglia pazzesca di farselo, lo fece sedere sul divano per salirgli sopra. Nonostante le dimensioni della mazza del sudamericano lei non ebbe nessuna difficoltà a prenderlo tutto senza che lui facesse niente se non afferrarle le tette. Nonostante fossi ormai abituato a vederla scopare con altri, quella sera mi eccitò più del solito, sarà stato perchè ero legato e non potevo muovermi o forse il fatto di sapere che presto l'avrebbero vista in molti ed in tutto il mondo. Certo nessuno avrebbe saputo che ero un gran cornuto, ma che tutti avrebbero detto 'guarda che gran troia !'.

Quando Thiago mi disse di girarmi lo feci senza alcun indugio trovando la sua bocca pronta ad accogliere la mia. Poi mi fece succhiare il suo medio che mi ritrovai presto nel mio buchetto come se volesse prepararmi con calma all'inculata. Godevo di quel gran cazzo e del sapere che mio marito si stava eccitando come un porco nel vedermi e che non poteva far nulla se non guardarmi. Anche se era già accaduto in altre occasioni di averlo immobilizzato prima di farmi scopare da qualche uomo, il solo fatto d'essere ripresa amplificava ogni mia sensazione.
“Ora mettiti di fianco che ti faccio dietro, ma senza fretta il bello verrà dopo.” mi sussurrò Thiago senza farsi sentire da nessuno.
Mi sistemai come m'aveva chiesto e subito dopo mi sodomizzò lentamente toccandomi il clito con due dita. Capii che aveva in mente un suo piano per rendere quella scena sempre più forte e l'assecondai gemendo ed invocando il suo pene con sempre maggior insistenza, ma senza eccedere.

Non comprendevo il perchè lui fosse così 'lento', sembrava che non gli importasse altro se non far trascorrere il tempo per far durare di più il rapporto. Ma quando s'alzarono vidi nei loro occhi una strana luce, come un presagio di qualcosa di violento ed umiliante nei miei confronti.

Thiago mi fece inginocchiare vicino ad Antonello e m'intimò senza mezze misure di succhiarglielo per bene. In realtà mi scopò in bocca mentre insultava mio marito per la sua inadeguatezza per poi farmi alzare solo quando il suo membro era completamente ricoperto di saliva.
“Ti faccio vedere come si incula una come tua moglie mezzasega.” gli disse il brasiliano mentre mi metteva a novanta con la pancia sopra quella di mio marito.
La mazza ben bagnata entrò nel mio culo già aperto quasi del tutto al primo affondo, poi cominciò a sbattermi in maniera violenta ed insultarmi senza sosta.
“Ti piace il mio cazzo vero puttana ? Lo so che lo vuoi così, che ti rompa il tuo bel culo come questa sega non può fare ! Ti devo spaccare in due per farti godere come la cagna che sei vero puttana ?”
“Sii rompimi tutta !” urlai in preda al piacere “Ti voglio così bastardo ! Voglio il tuo cazzone che mi sfonda il culo !”
Thiago si dimostrò un vero professionista scopandomi a lungo e facendomi avere numerosi orgasmi. Poi venne sul mio sedere inondandolo di sperma e pulendosi infine su una chiappa.
“Fatti pulire dallo stronzo !” disse prima di riprendersi i vestiti ed uscire di scena.

Sentivo il cazzo esplodermi nei pantaloni e fu un miracolo che non venissi senza neanche toccarmi. Quella scena m'aveva sconvolto anche per come Paola l'aveva interpretata da vera maiala pronta a tutto. Senza quasi che me ne accorgessi mi ritrovai il suo culo sul viso ancora sporco della sborra di Thiago.
“Pulisci stronzo.” mi disse repentina “non hai sentito cos'ha detto il mio stallone ?”
“Si amore.” furono le uniche parole che riuscii a dire prima d'allungare la lingua e leccare lo sperma del brasiliano.
“Bravo il mio cornutone. Meriti un premio.” mi disse quando ebbi finito.
Con la sensualità che l'ha sempre contraddistinta, Paola s'alzò per mettersi al mio fianco per slacciarmi i pantaloni ed abbassarmi i boxer. Il mio pene se pur decisamente più piccolo di quello di Thiago, svettava duro alla sua massima erezione. Lei lo prese tutto in bocca senza aspettare oltre e facendomi sborrare in poco tempo. Solo non inghiottì ma si fece spruzzare in piena faccia per poi avvicinarsi di nuovo a me.
“Lecca anche questo maiale che non sei altro.”
Le passai la lingua su tutto il volto prima di trovare la sua bocca in un lungo bacio pieno d'amore, il nostro amore che non finiva mai.

Appena finimmo di baciarci sentii lo stop del regista e subito Bree ci portò dei piccoli asciugamani per ripulirci del tutto.
“Fantastico, semplicemente fantastico !” esclamò Carlo felicissimo “Lo sapevo che eri quello che cercavo, ma stasera sei andata oltre ogni mia previsione, sei semplicemente divina. E tu Antonello sei perfetto nel tuo ruolo, e sei anche abbastanza dotato per poter fare dell'altro.”
Poi Bree ci portò in un grande bagno per farci lavare e quando finimmo Carlo ci accompagnò alla macchina dicendoci che si sarebbe fatto vivo in settimana per girare qualche nuova scena. Arrivati a casa ero distrutta, ma feci lo stesso una sega ad Antonello che era ancora eccitato, poi il sonno rapì entrambi.


Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
scritto il
2022-02-04
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