Un mondo come piace a me -1-
di
LanA
genere
esibizionismo
Mi chiamo Elena e ho 26 anni, statura media, castana, di seno porta una seconda scarsa con capezzoli sodi, sensibili e molto sporgenti, di carattere ė una ragazza simpatica ed estroversa.
Frequenta assiduamente corsi di aerobica, fitness, spin bike ecc.
Ovviamente, questo aspetto della sua vita la ricompensa con un corpo sempre tonico ed atletico.
Ė single già da un paio di mesi, trovare un uomo che riesca a stare al passo con il suo ritmo di vita ė un ostacolo per lei insormontabile.
Questa mattina si era svegliata con un cerchio alla testa.
La sera precedente aveva festeggiato la fine della convalescenza con gli amici tracannando cocktails a base di vodka e tequila, e oggi ne avrebbe pagato il caro prezzo.
Erano già 15 giorni che si trovava bloccata in casa per via di un infortunio, si era fratturata 2 costole e una caviglia scivolando giù per le scale, e oggi poteva finalmente tornare a camminare.
“Prima cosa, una doccia e poi un’aspirina da 50 Kg” pensò Elena.
Fece una colazione frugale mentre si preparava la targhetta in formato di tesserino, che avrebbe indossato durante quella giornata.
Doveva scegliere meticolosamente tutti i simboli da appiccicare a questa targhetta, perché dopo così tanti giorni trascorsi a casa in astinenza sentiva il bisogno di fare sesso sfrenato.
Gli stalloni che l’avrebbero sbattuta avrebbero dovuto andarci giù pesante, senza troppi riguardi.
Per agevolare ciò, oggi Elena decise di non indossare biancheria intima.
Solo una gonna larga e leggera, una camicetta con un ampio decolleté e le scarpe.
Un’occhiata all’orologio. Ovviamente era in ritardo per il lavoro come al solito.
Rapidamente indossò le Gucci tacco 12, attivò l’allarme di casa, mise in borsetta le chiavi e si catapultò in strada, appena in tempo per saltare sull’autobus 53 che l’avrebbe portata nei pressi del negozio di abbigliamento, nel quale lavora come commessa.
Sull’autobus i posti a sedere erano tutti occupati.
Rimase così in piedi, ancorata all’asta alta con entrambe le mani.
Notò subito lo sguardo di sorpresa e ammirazione che gli altri passeggeri le rivolgevano.
In effetti la targhetta che portava, e che indicava tutte le porcate che voleva fare quel giorno, era molto affollata di dati.
Le si avvicinò un vecchietto
“Bella signorina!” sibilò gentilmente con voce sdentata
“Si direbbe che ne ha proprio voglia oggi” disse sottovoce
“ciao nonnino” rispose Elena “dopo due settimane di astinenza voglio proprio prenderlo in tutti i buchi, tu come stai messo?”
Il vecchietto inarcò le folte sopracciglia bianche e rispose
“Vorrei poter essere di aiuto ma sai com'è... alla mia età faccio quello che posso”.
“Beh facciamo così” rispose lei
“Io devo scendere fra circa 25 minuti, per scaldarmi un po’ mi basterebbero 2 dita, che ne dice?”
Il vecchietto non se lo fece ripetere, le si piazzò dietro col bacino incollato alle sue giovani e calde natiche.
CONTINUA ...
Frequenta assiduamente corsi di aerobica, fitness, spin bike ecc.
Ovviamente, questo aspetto della sua vita la ricompensa con un corpo sempre tonico ed atletico.
Ė single già da un paio di mesi, trovare un uomo che riesca a stare al passo con il suo ritmo di vita ė un ostacolo per lei insormontabile.
Questa mattina si era svegliata con un cerchio alla testa.
La sera precedente aveva festeggiato la fine della convalescenza con gli amici tracannando cocktails a base di vodka e tequila, e oggi ne avrebbe pagato il caro prezzo.
Erano già 15 giorni che si trovava bloccata in casa per via di un infortunio, si era fratturata 2 costole e una caviglia scivolando giù per le scale, e oggi poteva finalmente tornare a camminare.
“Prima cosa, una doccia e poi un’aspirina da 50 Kg” pensò Elena.
Fece una colazione frugale mentre si preparava la targhetta in formato di tesserino, che avrebbe indossato durante quella giornata.
Doveva scegliere meticolosamente tutti i simboli da appiccicare a questa targhetta, perché dopo così tanti giorni trascorsi a casa in astinenza sentiva il bisogno di fare sesso sfrenato.
Gli stalloni che l’avrebbero sbattuta avrebbero dovuto andarci giù pesante, senza troppi riguardi.
Per agevolare ciò, oggi Elena decise di non indossare biancheria intima.
Solo una gonna larga e leggera, una camicetta con un ampio decolleté e le scarpe.
Un’occhiata all’orologio. Ovviamente era in ritardo per il lavoro come al solito.
Rapidamente indossò le Gucci tacco 12, attivò l’allarme di casa, mise in borsetta le chiavi e si catapultò in strada, appena in tempo per saltare sull’autobus 53 che l’avrebbe portata nei pressi del negozio di abbigliamento, nel quale lavora come commessa.
Sull’autobus i posti a sedere erano tutti occupati.
Rimase così in piedi, ancorata all’asta alta con entrambe le mani.
Notò subito lo sguardo di sorpresa e ammirazione che gli altri passeggeri le rivolgevano.
In effetti la targhetta che portava, e che indicava tutte le porcate che voleva fare quel giorno, era molto affollata di dati.
Le si avvicinò un vecchietto
“Bella signorina!” sibilò gentilmente con voce sdentata
“Si direbbe che ne ha proprio voglia oggi” disse sottovoce
“ciao nonnino” rispose Elena “dopo due settimane di astinenza voglio proprio prenderlo in tutti i buchi, tu come stai messo?”
Il vecchietto inarcò le folte sopracciglia bianche e rispose
“Vorrei poter essere di aiuto ma sai com'è... alla mia età faccio quello che posso”.
“Beh facciamo così” rispose lei
“Io devo scendere fra circa 25 minuti, per scaldarmi un po’ mi basterebbero 2 dita, che ne dice?”
Il vecchietto non se lo fece ripetere, le si piazzò dietro col bacino incollato alle sue giovani e calde natiche.
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